Regione Umbria risponde a Wwf: il contenimento non è caccia


venerdì 19 gennaio 2018
    

 
 
"Tutte le attività svolte in funzione del controllo della fauna selvatica, anche tramite abbattimento, non sono configurabili come esercizio dell'attività venatoria. Pertanto le limitazioni previste per l'esercizio dell'attività venatoria, tra cui il silenzio venatorio nelle giornate di martedi e venerdi, non sono concernenti le attività di contenimento".

E' quanto sostiene l'assessorato regionale alle politiche agricole ed alla caccia, in merito alla notizia, apparsa sulla stampa locale, della denuncia dal parte del WWF di 60 persone che stavano effettuando battute al cinghiale in Umbria. Tra i compiti specificatamente assegnati alle Regioni – afferma una nota dell'assessorato - vi è il controllo della fauna selvatica al fine di tutelare le produzioni zoo-agro-forestali. L'attività di controllo esercitate ai sensi dell'art. 19 della legge 157/92 non possono essere considerate attività venatoria in quanto, anche nella stessa norma, si riconosce che tali controlli possono essere effettuati pure all'interno di zone vietate alla caccia. I piani di contenimento vengono altresì attuati fuori della stagione venatoria ed in orari diversi da quelli previsti per la caccia. Ugualmente anche la legge 394/1991 "Legge quadro sulle aree protette" prevede che nei Parchi, ove l'attività venatoria è vietata, possano essere effettuati abbattimenti selettivi per ricomporre squilibri ecologici. Si evince quindi che tutte le attività svolte in funzione del controllo della fauna selvatica, anche tramite abbattimento, non possono essere considerate come esercizio dell'attività venatoria e dunque le limitazioni previste per l'esercizio dell'attività venatoria, tra cui il silenzio venatorio nelle giornate di martedì e venerdì, non sono applicabili alle attività di contenimento; tale principio è verificato ad esempio nei piani di controllo con abbattimento della specie cinghiale che vengono effettuati nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini  sotto il diretto controllo dei Carabinieri Forestali e che prevedono lo svolgimento degli abbattimenti dal lunedì al venerdì. L'assessorato regionale sottolinea come questi atteggiamenti del WWF, attraverso l'attività impropria delle proprie guardie, creano soltanto terrorismo psicologico tra gli operatori impegnati nelle azioni di contenimento del cinghiale che ormai sta diventando un problema anche all'interno dei centri abitati delle città dell'Umbria, come peraltro gli stessi organi di informazione hanno evidenziato addirittura per la città di Perugia.

L'assessorato alle politiche agricole infine ha annunciato di aver richiesto un incontro urgente con il Prefetto di Perugia perché vengano prese tutte le iniziative necessarie per permettere ai cacciatori di attuare quanto disposto dalla Regione per contribuire al contenimento dei cinghiali in Umbria e svolgere dunque con tranquillità il proprio compito, osservando scrupolosamente le leggi, i regolamenti e le delibere nazionali e regionali che disciplinano il settore.
  
 

11 commenti finora...

Re:Regione Umbria risponde a Wwf: il contenimento non è caccia

condivido tordajolo

da selex 22/01/2018 19.50

Re:Regione Umbria risponde a Wwf: il contenimento non è caccia

Quei poveri idioti di cacciatori di serie A che pensavano di salvarsi abbandonando i migratoristi si stanno svegliano. Un pessimo risveglio vero imbecillì? Ora è tardi ed è finita per tutti.

da Tordajolo 20/01/2018 14.32

Re:Regione Umbria risponde a Wwf: il contenimento non è caccia

Lasciate che ci pensi il WWF mobiliteranno i loro attivisti e tutte le mattine andranno a distribuire la pastiglia anticoncezionale alle scrofe e ai verri , lasciate che si organizzi la regione, non si rischia una denuncia per un cinghiale.

da Morris 19/01/2018 21.40

Re:Regione Umbria risponde a Wwf: il contenimento non è caccia

ti abbatto i cignali se mi dai date e specie consone al calendario venatorio altrimenti...ciccia ( non di cignale)

da io do se tu mi dai altrimenti ciao 19/01/2018 19.43

Re:Regione Umbria risponde a Wwf: il contenimento non è caccia

cari cinghialari umbri cacciateli a caccia aperta e lasciate ste beghe alla regione e wwf...e che cinghiali piccioni storni ....invadessero corso vannucci...basta con contenimenti anche quelli selettivi...

da mauro 19/01/2018 19.07

Re:Regione Umbria risponde a Wwf: il contenimento non è caccia

Il comunicato della Regione non risolve nulla. Fino a che non modificano la 157 è sano NON PARTECIPARE a questi contenimenti.

da Giulio 19/01/2018 18.50

Re:Regione Umbria risponde a Wwf: il contenimento non è caccia

Se i cinghiali circolano in città, tutti sono d'accordo di contenerli. Poi in pratica quando le regioni mettono in campo misure per il loro contenimento.TUTTI E DICO TUTTE le associazioni animaliste, si mettono di traverso per far si che le azioni di contenimento non vadano a buon fine. Siamo proprio in Italia!!!

da IlNibbio 19/01/2018 16.42

Re:Regione Umbria risponde a Wwf: il contenimento non è caccia

basterebbe non fare i contenimenti e il problema passa alle autorità, se la vedano loro il da farsi....mandateci l'esercito

da gianni e pinotto 19/01/2018 15.30

Re:Regione Umbria risponde a Wwf: il contenimento non è caccia

Esiste ancora in Italia il reato di abuso d'ufficio ? Peraltro petetrato da soggetti che non rivestono il ruolo di agenti di polizia giudiziaria.

da Pasquino 1 19/01/2018 10.55

Re:Regione Umbria risponde a Wwf: il contenimento non è caccia

Come volevasi dimostrare. Vedrete che i 60 cacciatori non avranno nessun "strascico" giudiziario COME E' GIUSTO CHE SIA!! Sarei più preoccupato se fossi una delle "solerti" e "super competenti" guardie del WWF. Le regioni si sono già mosse per mettere in chiaro questa faccenda sulla quale ha gettato fumo la sentenza ligure. Le elezioni rallenteranno l' iter di questa modifica ma.....la cosa verrà sistemata. Non c' è altra possibilità.

da SPRINGER TOSCANO 19/01/2018 10.37

Re:Regione Umbria risponde a Wwf: il contenimento non è caccia

... onde evitare storture, abusi, denunce e ricorsi, comincio a pensare che il controllo della fauna selvatica, così come oggi normato, non dovrebbe nemmeno esistere, soprattutto su specie cacciabili .. almeno queste ultime, al di fuori dei periodi del normale prelievo venatorio ex art. 18, potrebbero essere gestite tramite la modalità della "caccia in deroga", modalità da prevedere per TUTTE le specie cacciabili (e forse anche quelle non cacciabili) e non solo all'avifauna; ad oggi infatti la possibilità della caccia in deroga è limitata solo l'avifauna nell'ambito del recepimento della Direttiva Uccelli (19/bis) ... una fattispecie normativa incompleta, insufficiente e insoddisfacente ..... Saluti

da ERMES74 19/01/2018 9.52