Assemblea Uncza. Dalla caccia alpina l'esempio della buona gestione venatoria


lunedì 5 luglio 2010
    
La 45a Assemblea Uncza – Unione Nazionale Cacciatori Zona Alpi, tenutasi lo scorso fine settimana a Vipiteno, si è aperta venerdì con i saluti alle autorità e i del presidente nazionale Sandro Flaim. Sabato è stata la volta del convegno Tradizione, etica e cultura della caccia alpina. Un interessante viaggio nella storia della tradizione venatoria alpina grazie ai contributi di don Vittorio Cristelli su "Etica venatoria" e del dottor Franco Nicolis su "La caccia nella preistoria del mondo alpino. Prede, tecniche, aspetti, rituali". Infine Marco Ramanzini, direttore de Il Cacciatore italiano ha sostituito la relazione di Franco Perco, che non ha potuto prendere parte al dibattito, parlando di cultura della caccia.

Temi questi ripresi durante i lavori dell'assemblea da Flaim che ha messo in evidenza come l'associazione, oltre alla storica funzione di educazione tecnica scientifica, intende costituirsi come “uno spaccato culturale tipico dell'ambiente alpino legato alla presenza del mondo venatorio, con le sue tradizioni, i rituali e anche la sua storia”. L 'Uncza – ha spiegato - vuole avere un ruolo a difesa della presenza tradizionale del cacciatore di montagna e dei suoi valori, che sono parte significativa della cultura materiale dell'arco alpino".

Presente all'Assemblea anche il Presidente nazionale Federcaccia Gian Luca Dall'Olio, che ha riconosciuto alll'Uncza una esperienza fondamentale per la Federcaccia. Grazie all'impegno dei cacciatori dell'Alto Adige, ha osservato Dall'Olio, la caccia qui è parte integrante della società con un modello che, mutate pratiche venatorie e zone andrebbe applicato a tutto il Paese.

“Chiedo a Uncza -  si legge in un passaggio del Presidente riportato dal sito ufficiale di Federcaccia - un impegno a trovare un diverso collegamento con il resto dell'associazione, per trovare utili esempi e sinergie da condividere. La risposta alla continua denigrazione alla caccia e ai cacciatori fatta da chi ci avversa, è quella di dimostrare la crescita culturale e etica dei cacciatori, che si può e si deve manifestare con comportamenti virtuosi in tutte le forme di caccia, non solo la selezione o la caccia alpina. Comportamenti che dobbiamo perseguire e promuovere, affinchè l'unione del mondo venatorio avvenga non solo e non tanto fra le associazioni venatorie, ma fra i cacciatori nel loro complesso".

2 commenti finora...

Re:Assemblea Uncza. Dalla caccia alpina l'esempio della buona gestione venatoria

In Akltoadige sono vaccinati, perchè hanno saputo tenere fuori le ingerenze extraregionali, valorizzare il ruolo dei cacciatori nella gestione, evitare la frammentazione associativa. Anche grazie alla mamma Federcaccia. Un esempio per i vicini veneti e lombardi che chiacchierano tanto e combinano poco, se non inutili risse per una tessera o, peggio, per una poltrona.

da Franco Porro 06/07/2010 9.19

Re:Assemblea Uncza. Dalla caccia alpina l'esempio della buona gestione venatoria

oltre alla denigrazione da terzi,ci sono anche i calci che ci date voi care le nostre ass.venatorie nessuno escluso,cari amici cacciatori dell'Alto Adige,cercate di stare alla larga da certi personaggi,perchè a fare un casino ci mettono poco......

da max1964 05/07/2010 18.22