In Arabia la più antica raffigurazione di caccia con cani al guinzaglio


martedì 21 novembre 2017
    

 
Straordinaria scoperta in Arabia Saudita: una serie di incisioni rupestri risalenti ad almeno 8 mila anni fa mostrano scene di caccia con i cani, in alcuni casi tenuti al guinzaglio. Si tratta di una prova evidente del fatto che la domesticazione dei cani in questa area, popolata tra l'altro dall'uomo solo da 10 mila anni, è una pratica molto antica.

Le incisioni sono state rinvenute nei siti archeologici di Shuwaymis e Jubbah, oggi zone desertiche ma un tempo caratterizzate da fiumi, laghi e rigogliosa vegetazione. A quanto pare si tratta delle più antiche rappresentazioni di cani a caccia. "E' la prima raffigurazione di un uomo che va caccia con dei ai cani", rileva Melinda Zeder, archeozoologa del Museo di Storia Naturale dell'Istituto Smithsonian a Washington. Tuttavia, avverte, sono necessarie ulteriori ricerche per confermare sia l'età, sia il significato delle raffigurazioni. L’ipotesi del guinzaglio preistorico è confermata dall’archeologo Michael Petraglia del Max Planck Institute, in Germania, co-autore dello studio.

"I cani raffigurati assomigliano alla razza Canaan, originaria del Medio Oriente", osserva Angela Perri, dell'Istituto Max Planck per l'Antropologia Evolutiva di Lipsia. Ciò potrebbe indicare, aggiunge, che queste antiche popolazioni allevassero cani già adattati alla caccia nel deserto, oppure potrebbero persino averli addomesticati dal lupo arabo.


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