Il Dio del Cacciatore
lunedì 27 gennaio 2014 
    
Il Dio del cacciatoreUna montagna, una baita, la neve, gli odori del bosco. Andrea, avvocato, disgustato dai suoi simili, abbandona tutto, come gli eroi di Jack London, e si pone a livello dell'animale più nobile che quella montagna gli possa offrire, il cinghiale, e dei suoi nemici, i lupi. E in lunghe giornate senza corrente elettrica nè cellulare davanti al caminetto discute con un suo personalissimo Dio. Ma la vita che scorre lo trarrà nuovamente nella sua spirale, con un finale inaspettato che riscatta una vita forse troppo arida. Un racconto possibile di mondi e sentimenti su cui aleggia lo Spirito del Dio del Cacciatore, Spirito Guida anche per chi non sia Cacciatore.



Estratto:
Uscii una notte per concedermi l'ultima maledetta sigaretta della mia vissuta esistenza. Il pacchetto quasi del tutto accartocciato era rimasto l'unico custode di quel rimasuglio nocivo espresso in una sottile barretta di odoroso tabacco, catrame e carta di poco pregio, mistura che mi faceva frizzare anche l'ultima cellula di quel corpo ingobbito e pervaso dall'essenza subdola della nicotina. Stringevo tra le dita, perennemente ingiallite e brutalmente scottate, la stecca profumata, credendo che non sarei mai riuscito a resisterle né ad abbandonarla ed avrei, per l'ennesima volta, tradito la fiducia di coloro cui stavo a cuore ed ai quali avevo promesso che mi sarei riguardato. Un calore uscito dalle fauci dell'inferno irruppe nel mio essere, costringendomi con una smorfia a volgere la testa ed il tronco a terra e far sgorgare quell'impeto di fuoco in un convulso spasmo involontario. La neve posta ai miei piedi impallidì al contatto con il mio sangue ribollente e lo lasciò entrare in essa senza resistenza, vinta da quel calore dalla forza soverchiante


Il dio del cacciatore
Autore: Michele Bottazzi
Editore: Erga
Anno di pubblicazione: 2014