Inquinamento dell'aria: dall'Europa l'ultimo avvertimento


venerdì 28 aprile 2017
    

Politiche ambientali e inquinamento OsservasaluteLa Commissione europea ha inviato un parere motivato (ultimo passo prima delle multe) in cui esorta l'Italia ad adottare azioni appropriate per abbassare i livelli persistentemente elevati di polveri sottili (PM10), che rappresentano un grave rischio per la salute pubblica.

In Italia l'inquinamento da PM10 è causato principalmente da emissioni connesse al consumo di energia elettrica e al riscaldamento, ai trasporti, all'industria e all'agricoltura. Ogni anno -scrive la Commissione - l'inquinamento da polveri sottili provoca nel paese più di 66 000 morti premature, rendendo l'Italia lo Stato membro più colpito in termini di mortalità connessa al particolato, secondo le stime dell'Agenzia europea dell'ambiente (AEA).

Si tratta di un ultimo avvertimento riguardante 30 zone di qualità dell'aria in tutto il territorio italiano in cui dal 1° gennaio 2005, data dell'entrata in vigore dei valori limite giornalieri di polveri sottili in sospensione (PM10), si sono registrati dei superamenti. Una precedente sentenza della Corte di giustizia dell'Unione europea (cfr. sentenza della Corte di giustizia del 19 dicembre 2012, C-68/11) aveva già ritenuto l'Italia responsabile della violazione della legislazione UE pertinente per gli anni 2006 e 2007.

Per quanto riguarda il valore limite giornaliero, le 30 zone interessate sono situate nelle seguenti regioni: Lombardia, Veneto, Piemonte, Toscana, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Campania, Marche, Molise, Puglia, Lazio e Sicilia. L'avvertimento si riferisce inoltre ai superamenti del valore limite annuale in 9 zone: Venezia-Treviso, Vicenza, Milano, Brescia, due zone della Pianura padana lombarda, Torino e Valle del Sacco (Lazio).

In caso di superamento dei valori limite, gli Stati membri sono tenuti ad adottare e attuare piani per la qualità dell'aria che stabiliscano misure atte a porvi rimedio nel più breve tempo possibile. Le misure legislative e amministrative finora adottate dall'Italia non sono bastate a risolvere il problema.

La decisione fa seguito a un'ulteriore lettera di costituzione in mora inviata all'Italia nel giugno 2016. Se l'Italia non si attiverà entro due mesi, la Commissione potrà deferire il caso alla Corte di giustizia dell'UE.


2 commenti finora...

Re:Inquinamento dell'aria: dall'Europa l'ultimo avvertimento

Forse si stanno accorgendo ora quello che i cacciatori fraquentando la natura se ne erano accorti molti decenni fà, purtroppo però inascoltati quando lanciavamo i questi gridi dall'allarme.

da Il Nibbio 01/05/2017 15.35

Re:Inquinamento dell'aria: dall'Europa l'ultimo avvertimento

A milano il comune ha bandito le auto a gasolio EURO4 senza filtro DPF dalla cerchia dei bastioni (zona soggetta già a ticket di ingresso). Cercano di obbligare i cittadini a cambiare ogni 5/7 anni auto che magari hanno all'attivo meno di 25'000 Km, ma nulla fanno nei confronti deii palazzi di lusso all'interno della cerchia (di proprietà di grandi gruppi bancari e finanziari, di cittadini "della milano bene") che continuano a bruciare gasolio imperterriti per il riscaldamento. Continuano a menarcela con l'inquinamento dei trasporti quando poi almeno nel capoluogo lombardo chi può utilizza i mezzi pubblici per gli spostamenti (sempre che le aree da raggiungere siano ben collegate tra loro e che i mezzi pubblici coprano le fasce orarie di interesse).

da Edoardo 29/04/2017 11.43