Controllo faunistico: ok a modifica 157 in Commissione Ambiente


venerdì 1 dicembre 2017
    

 

Prosegue in Senato la proposta di modifica della legge 157/92 sul controllo faunistico, che a seguito della sentenza della Corte Costituzionale di qualche mese fa, pare non possa più essere eseguito dai cacciatori. Sotto pressione della Conferenza delle Regioni e soprattutto degli agricoltori che devono far fronte a ingenti danni causati per lo più dai cinghiali, il Governo è intenzionato a correggere la norma, inserendola in un decreto.

La Commissione Ambiente del Senato in data 22 novembre ha dato parere positivo allo schema di decreto legislativo recante Disposizioni volte a prevenire e gestire l’introduzione e la diffusione di specie aliene invasive (Atto del Governo n. 453) formulata dal relatore, il Senatore Vaccari (PD).

Ecco il testo: "Al fine di armonizzare la legislazione vigente in materia di controllo e di eradicazione delle specie alloctone, di cui agli articoli 2, comma 2, e 19, comma 2, della legge n. 157 del 1992, con le disposizioni in materia di eradicazione rapida e di gestione previste dallo schema in esame, e consentire interventi efficaci nei confronti delle specie esotiche invasive, andrebbe inserita una disposizione che sostituisca il comma 2 dell’articolo 19 della legge n. 152 del 1992 con il seguente: “2. Per la migliore gestione del patrimonio zootecnico, per la tutela del suolo, per motivi sanitari, per la pubblica incolumità, per la selezione biologica, per la tutela del patrimonio storico-artistico, per la tutela delle produzioni zoo-agro-forestali ed ittiche, le Regioni provvedono al controllo delle specie di fauna selvatica anche nelle zone vietate alla caccia. Tale controllo, esercitato selettivamente, viene praticato di norma mediante l’utilizzo di metodi ecologici su parere dell’ISPRA. Qualora l’Istituto verifichi l’inapplicabilità o l’inefficacia dei predetti metodi, le regioni possono autorizzare piani di abbattimento. Tali piani devono essere attuati dalle guardie venatorie dipendenti dalle amministrazioni regionali o provinciali. Queste ultime potranno altresì avvalersi dei proprietari o conduttori dei fondi sui quali si attuano i piani medesimi o di operatori abilitati dalle Regioni e dalle Province autonome di Trento e di Bolzano, previa frequenza di appositi corsi validati da ISPRA, nonché delle guardie forestali e della polizia locale. In caso di abbattimento con arma da fuoco tali figure devono essere munite di licenza per l’esercizio venatorio”; Allo scopo di demandare il potere di irrogare le sanzioni amministrative introdotte dal provvedimento in esame al Comando Unità tutela forestale, ambientale e agroalimentare dell’Arma dei Carabinieri, all’articolo 25, il comma 10 andrebbe sostituito dal seguente: “10. Le sanzioni amministrative di cui ai commi 4 e 5 sono applicate ai sensi della legge 24 novembre 1981, n. 689, e successive modificazioni. Alla loro irrogazione provvede il Comando Unità tutela forestale, ambientale e agroalimentare dell’Arma dei Carabinieri”; In analogia a quanto stabilito al comma 2 dell’articolo 19 per gli interventi di eradicazione rapida, si ritiene opportuno aggiungere, in fine del comma 2 dell’articolo 22, il seguente periodo: “Le misure sono da considerarsi connesse e necessarie al mantenimento in uno stato di conservazione soddisfacente delle specie e degli habitat di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 357 dell’8 settembre 1997, e successive modificazioni».

Protestano le associazioni Enpa, Lac, Lav, Lipu e Wwf, che in una lettera inviata al Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, segnalano un nuovo contrasto costituzionale. "In base ad una delle condizioni poste - scrivono -, il Governo è chiamato a introdurre una disposizione che consentirebbe ai cacciatori di prendere parte ai piani di controllo della fauna selvatica. Si tratta di piani di uccisione degli animali selvatici, che possono essere eseguiti in qualsiasi periodo dell’anno, anche nelle zone sottoposte a divieto di caccia, parchi compresi. Per questi motivi tali piani non sono assimilati all’attività venatoria e possono quindi, secondo la legge sulla caccia e la Corte Costituzionale, essere eseguiti esclusivamente dalle guardie provinciali dipendenti dalle amministrazioni pubbliche". Considerazioni queste, piuttosto equivoche. La modifica proposta non parla espressamente di cacciatori ma, piuttosto, di operatori formati su validazione Ispra.

“Il mandato della legge delega approvata dal Parlamento - aggiungono le associazioni animaliste - , limita l’intervento del decreto legislativo alle sole specie aliene e invasive, mentre la condizione approvata in Commissione Ambiente del Senato estende le sue ricadute a tutta la fauna selvatica, costituita nella stragrande maggioranza da specie autoctone e non invasive”. Ora la palla passa al Presidente del Consiglio Gentiloni e al Consiglio dei Ministri.

 


12 commenti finora...

Re:Controllo faunistico: ok a modifica 157 in Commissione Ambiente

Le associazioni venatorie e la loro litigiosità dipendono da noi, che ne siamo strumento. Protestiamo, spesso male, ma non partecipiamo attivamente alla vita associativa. Così, per il momento, i nostri dirigenti fanno orecchio da mercante. Chissà perchè lo facciamo. Forse perchè non ci fidiamo, forse perchè abbiamo paura di perdere quel poco di particolare che ci interessa. Ma così perdiamo tutti, in generale. Vogliamo chiamarla caccia, invece di prelievo? Privatizziamola, vedrete come fanno alla svelta a far diventare la selvaggina oggetto di economia pura. Tramite la caccia. Col risultato che chi sarà imprenditore agricolo lungimirante penserà anche al futuro, chi si troverà in cattive acque, magari con un cervellino come quello di una capra, tirerà a far ciccia, danneggiandoci tutti. E' la vita! Se ne vedono di tutti i colori. Ci sono i furbi e gli sciocchi, le persone per bene e i delinquenti. Gli altruisti e gli egoisti. Per la cronaca, le AAVV sono alla canna del gas, e non sarà con i cortei che riusciremo a ribaltare la situazione. Secondo me, serve una classe dirigente venatoria molto più preparata. Che sappia fare politica. Un termine vituperato dai più, che proprio anche per questo ne ha provocato il decadimento. Originariamente il cosiddetto animale politico era l'uomo che viveva nella comunità. Per cui, chiunque, che facesse o che non facesse vita pubblica, nel momento che viveva e operava nella comunità, anche (e forse per questo) se non faceva niente, lasciava fare, esprimeva un comportamento "politico", passivo ma che portava al conseguimento di risultati. Non per se, ma per qualcun altro. Chiaro o no? Voglio dire che se non ci impegniamo per una politica della caccia adeguata ai tempi, la colpa sarà si della politica, ma della nostra.

da Chicco Platoni 04/12/2017 16.28

Re:Controllo faunistico: ok a modifica 157 in Commissione Ambiente

SE LE NOSTRE AAVV CI TUTELASSERO NOI TUTTI COMPRESO L INDOTTO DELLA CACCIA SIAMO UNA MASSA DI GENTE E MUOVIAMO UNA QUANTITA DI DENARI CHE SOLO DIO SA ,ALLORA SE LE NOSTRE AAVV FACESSERO CAPIRE QUESTO AI SIGNORI GOVERNANTI LE COSE CAMBIEREBBERO IN MEGLIO X NOI.MA DICO IO GLI ANIMALARI CON I LORO ASSOCIATI ORGANIZZANO MANIFESTAZIONI E CORTEII ,PERCHE NOI NON POSSIAMO? IL PERCHE è SEMPLICE FA COMODO ALLE NOSTRE AAVV ABBASSARE I PANTALONI E DIRE SEMPRE SI TANTO GLI STRONZI PAGANO SEMPRE E LE AAVVV SI INGRASSANO

da GENNY 4 BOTT 02/12/2017 14.02

Re:Controllo faunistico: ok a modifica 157 in Commissione Ambiente

Toscanello.....hai ragione potrebbe anche cadere un asteroide sul parlamento!! Ma fai sorridere ancora....... Senti...visto che azzecchi cosi bene le previsioni....mi dai qualche numero del lotto?

da Springer Toscano 01/12/2017 21.30

Re:Controllo faunistico: ok a modifica 157 in Commissione Ambiente

Noneeee!!! E' la parola controllo che deve sparire. Caccia e' la parola giusta ANCHE nelle aree protette dove c'e' uno o piu' professionisti che gestiscono ( a seconda delle dimensioni delle riserve etc...) ed i cacciatori vanno a pagamento. Nel libero puo' rimanere tutto com'e'. Avendo un professionista che gestisce la caccia nelle aree chiuse non serve in teoria neanche avere l' abilitazione di sele-controllore perche' e' lui che fa tutto! In pratica pero', e' il caso di richiedere l' abilitazione alla caccia di selezione piu' che altro perche' il cacciatore italiano medio non abilitato non capisce nulla di armi a canna rigata, annessa balistica e soprattutto non sa sparare....

da Flagg 01/12/2017 17.59

Re:Controllo faunistico: ok a modifica 157 in Commissione Ambiente

COME,DICONO CHE L'ISPRA FORSE CHIUDERA' E DEVE ESSERE LEI A VALIDARE I CORSI DI COLORO CHE SI PRESTANO GRATUITAMENTE A FARE IL CONTENIMENTO DELLE SPECIE INVASIVE?SE FOSSE COSI'LA PEZZA SAREBBE PEGGIO DEL MALE PERCHE' FORSE DECADREBBERO LE AUTORIZZAZIONI CHE LE VARIE REGIONI HANNO DATO AI PARTECIPANTI AI PIANI DI CONTROLLO!ALLORA O SI FANNO FARE I PERMESSI ALLE REGIONI SENZA L'INUTILE E DANNOSA ISPRA O SI LASCIA TUTTO COM'E' PERCHE' ORA SI POSSONO FARE I CONTENIMENTI IN BASE ALLE LEGGI REGIONALI ESCLUSA LA LIGURIA DOVE VIGE LA SENTENZA DELLA CORTE COSTITUZIONALE!CAPITO TESTE FINE DI LEGISLATORI?M

da mariolino umbro 01/12/2017 17.28

Re:Controllo faunistico: ok a modifica 157 in Commissione Ambiente

ANCORA NON HANNO CAPITO NIENTE SU COME METTERE UNA PEZZA AD UNA NORMA DI CUI SI SONO ACCORTI ESSERE SBAGLIATA E LIMITATIVA DOPO SOLO APPENA 22 ANNI ( art. 19 L. 157/1992 ) NONCHÉ NON RISOLUTIVA DEL PROBLEMA PER LA QUALE È NATA !!! VANNO SALVATE LE ABILITAZIONI GIÀ CONSEGUITE, INOLTRE VANNO INSERITE LE GUARDIE VOLONTARIE E NON DEVE ESSERE LIMITATO AL METODO SELETTIVO ( CHE NON RISOLVE NULLA ) INOLTRE NON DEVE ESSERE LASCIATO IL MONOPOLIO DEL CONTROLLO AI CARABINIERI FORESTALI . Controllo eseguito da operatori faunistici, GGVV , polizia provinciale , proprietari dei fondi , Carabinieri forestali ecc. Metodo selezione, girata, mini braccata , da eseguirsi ovunque e tutto l'anno previo riscontro di necessità di intervento.

da GEO 60 01/12/2017 14.03

Re:Controllo faunistico: ok a modifica 157 in Commissione Ambiente

E' mai possibile che in Italia non si possa parlare e scrivere chiaro?? Possibile che un governo abbia paura di quattro animalati molto potenti con i media. Possibule che non abbiano il coraggio di scrivere cacciatori, anzicche operatori abilitati. Corsi regionali validati da ispra ,serve solo a far decadere i corsi effettuati dalle provincie..Infine in Veneto i corsi per formare abilitati e poi successivamenti autorizzati all'abbattimento delle nutrie sono costati i famosi "250,000 € stanziati dalla regione con quali risultati????

da toni el cacciator 01/12/2017 13.28

Re:Controllo faunistico: ok a modifica 157 in Commissione Ambiente

x tutte le ass. venatorie: se avete visto bene, insieme agli agricoltori abbiamo un peso importate tanto da scomodare il governo. Vi immaginate se ci unissimo oltre che agli agricoltori, anche alle case armiere, di munizionamento, di vestiario specializzato, di ottiche, etc etc? Sono convinto che potremmo chiedere alla lipu di venirci aprendere a casa e portarci ai capanni....... L'unione (ONESTA) fa la forsa! Meditate gente meditate...

da l.b. 01/12/2017 13.26

Re:Controllo faunistico: ok a modifica 157 in Commissione Ambiente

é qualcosa !Non piccola e importante Ma Quando sara' vietata la MIGRATORIA nelle AFV ? che lucrano con i non residenti ! Il legislatore dovrebbe ricordare che la fauna selvatica è PATRIMONIO INDISPoNIBILE DELLO STATO e pertanto dovrebbe su licenza essere a disposizione di tutti.

da Mauro Roma 01/12/2017 12.38

Re:Controllo faunistico: ok a modifica 157 in Commissione Ambiente

Il cammino è lungoper questo tipo di intervento legislativo e oltretutto siamo a fine legislatura e quindi ,decade pure,e bisognerà vedere il prossimo governo e parlamento,ricominciare l'iter daccapo,o pure anche di lasciare tutto così come sta.Campa cavallo.........

da Toscanello 01/12/2017 12.25

Re:Controllo faunistico: ok a modifica 157 in Commissione Ambiente

Tanto non cambiera' niente. Anzi era meglio prima perche' era palese l' inefficienza della legge. Questa sara' la fine delle ZRC, o meglio si potra' ribattezzarla Zone Ripopolamento Cinghiali e tira a campa'......Si fanno proliferare ed i contadini si lamentano. Intanto che l' ISPRA verifica l’inapplicabilità o l’inefficacia dei metodi alternativi, avranno gia' devastato tutto, non solo i raccolti ma anche la piccola selvaggina, mandando in fumo anni di lavoro. Pagliacci ne' piu' ne' meno come i sedicenti ambientalisti a chiacchiere che protestano senza proporre soluzioni alternative al degrado continuo, anche e soprattutto nelle oasi da loro gestite! A chi ha da ridire posso rispondere mettendolo davanti ai FATTI....non pugnette dettate da ignoranza e convinzioni talebane.

da Flagg 01/12/2017 11.51

Re:Controllo faunistico: ok a modifica 157 in Commissione Ambiente

Mio nonno diceva: a far del bene agli ignoranti ci va di mezzo cristo e i santi". Dove gli ingoranti sono questi animalisti che alla maniera dei grillini e di loro propalatori di notizie-non-notizie cercano sempre di buttarla in vacca.

da Roberto V. 01/12/2017 11.46