Proliferazione cinghiale Puglia: Gatta (FI) interroga il Governo


giovedì 23 maggio 2024
    
Squadra caccia cinghiale
 
 
Negli scorsi giorni il Governo ha risposto all'interrogazione in Commissione Agricoltura presentata dal deputato Giandiego Gatta (Forza Italia) e dai colleghi De Palma, Nevi e Arruzzolo, sull'eccessiva proliferazione dei cinghiali  in Puglia. Nell'interrogazione si fa presente che la regione conta una popolazione di 250.000 cinghiali, con danni agricoli superiori a 30 milioni di euro. In particolare, nei comuni di Castellaneta e Ginosa si sono verificati gravi incidenti stradali.
 
"In Puglia, le attività di abbattimento selettivo sono in ritardo, il periodo di caccia è troppo ristretto, la modalità di caccia utilizzata (tecnica dell'appostamento fisso) appaiono insufficienti e le aree di caccia eccessivamente limitate" segnala Gatta. Il deputato chiede al Governo se non ritenga di adottare ulteriori misure di competenza che consentano a agricoltori e allevatori pugliesi di difendere con ulteriori mezzi le proprie attività, anche in assenza di adeguati piani regionali straordinari di contenimento.

Questa la risposta dell Sottosegretario al Masaf Luigi D'Eramo:
 
La questione dell'eccessiva proliferazione di ungulati selvatici è da tempo all'attenzione delle Amministrazioni centrali e regionali.
Per fronteggiare tali problematiche, il Governo Meloni è prontamente intervenuto a pochi mesi dal suo insediamento, incrementando fin dalla prima legge di Bilancio le misure di depopolamento dei cinghiali e provvedendo alla nomina di un nuovo Commissario straordinario alla PSA, la cui struttura è stata recentemente rafforzata con la nomina di tre sub-Commissari con competenze specialistiche, e dotata di ulteriori 3,5 milioni di euro.
Il nuovo Commissario straordinario alla peste suina africana ha elaborato un Piano straordinario di catture, abbattimento e smaltimento dei cinghiali, che persegue l'obiettivo della rimozione annuale tra il 60 per cento e l'80 per cento della popolazione presente, stimata approssimativamente tra 1.000.000 e 1.500.000 di capi, in un arco temporale limitato dai 3 ai 5 anni. Ricordo che l'attuazione dei piani di abbattimento è di competenza regionale.
Il Piano contempla anche attività di installazione e manutenzione delle recinzioni e barriere per frazionare il territorio e proteggere le aree interessate dall'infezione.
È, inoltre, previsto l'allestimento di attrezzature per la verifica della popolazione degli ungulati (droni ed altri sistemi similari), sistemi di cattura, mezzi speciali e servizi per la rimozione di carcasse in aree impervie.
Nonostante l'impegno corale del Governo e delle regioni, le attività hanno richiesto nuovi strumenti di attuazione.
In questo senso, il 6 maggio 2024 il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto-legge Agricoltura nel quale sono previste misure ulteriori per arrestare la diffusione della peste suina africana, la cui propagazione è dovuta principalmente alla proliferazione incontrollata dei cinghiali, che mette a rischio le filiere produttive e l'export italiano.
Il provvedimento prevede, in aggiunta alle risorse già stanziate, l'utilizzo di 177 unità di personale delle forze armate che saranno a disposizione del Commissario straordinario per attuare iniziative di contrasto ad una criticità di carattere sanitario che diventa anche economica e sociale.
Per il potenziamento della struttura commissariale, è stata prevista la possibilità di impiego delle organizzazioni di volontariato della protezione civile, sino ad oggi non consentito per le emergenze che riguardano gli animali.
Inoltre, il decreto-legge prevede lo stanziamento di ulteriori 20 milioni di euro per sostenere la realizzazione di interventi di biosicurezza, che si aggiungono ai 15 milioni per gli interventi di biosicurezza e ai 25 milioni in favore delle aziende suinicole danneggiate dalle misure di restrizione.
Si interverrà anche in sede europea al fine di proporre una revisione della normativa finalizzata ad inibire l'export solo a quelle aziende che non hanno attuato le specifiche dovute misure di biosicurezza, superando così l'attuale indirizzo che impone misure di contenimento generalizzate.


5 commenti finora...

Re:Proliferazione cinghiale Puglia: Gatta (FI) interroga il Governo

Sicuramente dispiace per gli amici pugliesi ma servono risposte concrete, siamo stanchi di subire e' ora di far pesare la nostra categoria per quello che veramente vale e di chiedere conto a chi da decenni ci ha dipinto come il male assoluto, ci si è accorti solo ora che la causa della rottura degli argini e' la nutria? Lo dice l'Europa che deve essere estinta e ci sono politici come Borrelli candidati alle Europee che chiede referendum per la chiusura della caccia, meditate colleghi meditate

da Vicentino 24/05/2024 14.26

Re:Proliferazione cinghiale Puglia: Gatta (FI) interroga il Governo

Sicuramente dispiace per gli amici pugliesi ma servono risposte concrete, siamo stanchi di subire e' ora di far pesare la nostra categoria per quello che veramente vale e di chiedere conto a chi da decenni ci ha dipinto come il male assoluto, ci si è accorti solo ora che la causa della rottura degli argini e' la nutria? Lo dice l'Europa che deve essere estinta e ci sono politici come Borrelli candidati alle Europee che chiede referendum per la chiusura della caccia, meditate colleghi meditate

da Vicentino 24/05/2024 14.26

Re:Proliferazione cinghiale Puglia: Gatta (FI) interroga il Governo

Purtroppo Mariolino, non possiamo permettercelo, a suo tempo il commissario caduto, durante una riunione con gli interessati, regione, agricoltori, cacciatori, in Liguria, ha dichiarato che se i cacciatori non avessero partecipato a queste battute di contenimento/depopolamento, lui avrebbe chiuso tutte le attività outdoor, passeggiate, funghi, taglio legna, biciclette, tutto, addossato poi la colpa ai "cacciatori non collaborativi". Perciò, o di riffa o di raffa sempre noi (cacciatori) con la patata bollente in mano e i giornalettisti a darci addosso sempre e comunque. Sensa contare i praticanti di altre forme di caccia naturalmente

da lupo69 24/05/2024 9.15

Re:Proliferazione cinghiale Puglia: Gatta (FI) interroga il Governo

Ma visto come ci trattano ancora andate a fare servizio di contenimento cinghiali?fate come in Francia che finché trattano i cacciatori a pesci in faccia hanno sospeso tutti i contenimenti e caccia selezione!

da Mariolino 23/05/2024 20.07

Re:Proliferazione cinghiale Puglia: Gatta (FI) interroga il Governo

In pratica non Ha risposto alla domanda principale che ripropongo... In Puglia come si fa attività di selecontrollo se, ad esempio, nella provincia di Taranto il 99% del territorio è zona SIC ? Se trattasi di un operazione straordinaria con un Commissario straordinario, certi paletti all'attività non dovrebbero essere messi.

da Ji6br8 23/05/2024 15.51