Camosci più piccoli nel lecchese. Grazie ai cacciatori scoperta la causa


lunedì 17 giugno 2024
    
 
 
Alla base di differenze di peso tra i  camosci della Valsassina e della Valvarrone rispetto a quelli del versante orobico bergamasco (di stazza inferiore del 30% in media) ci sarebbe un'infezione di parassiti intestinali. E' ciò che è emerso da un evento organizzato dai Comprensori di Caccia Alpi Lecchesi e Prealpi Lecchesi con i cacciatori della zona, durante il quale sono stati premiati i migliori trofei della stagione venatoria.

L'incontro ha evidenziato i risultati di un progetto, attivato con Regione Lombardia, che ha analizzato i camosci cacciati nel Lecchese tra settembre 2023 e gennaio 2024. Le cause della crescita ridotta e della maggiore mortalità sono state attribuite a parassiti gastrointestinali. La collaborazione dei cacciatori, che hanno fornito campioni di sangue, abomaso, feci e zecche, è stata fondamentale. Circa 70 camosci sono stati analizzati, dimostrando l'impegno di ATS Brianza nel monitorare la salute della fauna selvatica e le possibili interazioni con il bestiame al pascolo.

Durante l'incontro, si è discusso anche della peste suina africana, con i cinghiali come principali vettori. Roberto Vanotti, Direttore del Distretto Veterinario di Lecco, ha proposto corsi di formazione per cacciatori bioregolatori per l'abbattimento programmato in zone selezionate, riducendo così gli adempimenti a carico dei veterinari ufficiali.

ATS Brianza organizzerà a breve nuovi corsi di formazione per creare una rete di cacciatori abilitati a fare i primi accertamenti ante mortem sugli animali. Questi accertamenti sono obbligatori se la selvaggina è destinata al commercio e alla ristorazione.


4 commenti finora...

Re:Camosci più piccoli nel lecchese. Grazie ai cacciatori scoperta la causa

Buongiorno a tutti i lettori....vorrei dire una cosa riguardo a cinghiali e corsi di formazione.... Ben vengano i corsi ma il distretto di lecco e ATS Brianza dovrebbero preoccuparsi che poi i comitati rilascino il permesso ai cacciatori formati di poter andare a caccia come consentito dalla legge regionale...invece si nascondono dietro un loro regolamento che solo chi non ha nessuna specializzazione può fare la selezione al cinghiale... Io ad esempio ho fatto tutti i corsi necessari, ma per poter fare la selezione al cinghiale mi obbligano a rinunciare alla tipica alpina, e ciò è sbagliato, sia x il problema cinghiale,sia perché và contro la legge regionale....spero che chi sta in Alto ci metti ripiego

da Un cacciatore deluso 18/06/2024 18.55

Re:Camosci più piccoli nel lecchese. Grazie ai cacciatori scoperta la causa

Addirittura cani telecomandati. Comunque e' la vecchiaia caro Antico, per un giovane quello che per te e' assurdo e' la normalita' perche' ci e' cresciuto. Pensa a come si sarebbero potuti sentire un pesona in eta' avanzata quando tu eri giovane. Magari avrebbero criticato la Bernardelli, tenendosi stretto il loro tronchino o doppietta a cani esterni.

da Flagg 18/06/2024 5.32

Re:Camosci più piccoli nel lecchese. Grazie ai cacciatori scoperta la causa

Quanti problemi che bello una volta quando non si capiva nulla ,ci si alzava la mattina e due beccacce di qua' un camoscetto di la' 4 tordi una quaglia e si era felici cosi' con la meravigliosa bernardelli del padre,oggi ne sappiamo una piu' del diavolo su animali cannocchiali strozzature telemetri beeper ....ecc.e.cecc. ma parlo per me non caccio piu' con la stessa gioia di qualche anno fa.mA dai ho visto gente coi cani telecomandati e i fucili laser

da ANTICO 17/06/2024 19.57

Re:Camosci più piccoli nel lecchese. Grazie ai cacciatori scoperta la causa

Bene. Piu' si e' indispensabili, meno incertezze ci saranno e possibilmente meno pasticcioni parlatori da salotto a fare danni....

da Flagg 17/06/2024 15.49