Nell’ambito del programma Erasmus+, finanziato dall’Unione Europea, a febbraio 2023 in Finlandia è stato organizzato il primo scambio internazionale per giovani cacciatori. Lo scambio ha coinvolto sette giovani cacciatori di età compresa tra i 16 e i 29 anni provenienti da Finlandia, Estonia e Svezia.
Per sei giorni in Finlandia sono state organizzate prove di tiro, giornate di caccia vera e propria e incontri di approfondimento, visite a museo della caccia e all’industria Sako. C’è stata anche l’occasione di approfondire quanto fanno i cacciatori per il ripristino delle zone umide, in particolare si è parlato dell’installazione dei nidi tubolari, iniziativa che vede la collaborazione di ambientalisti e mondo venatorio e che riduce considerevolmente la predazione delle uova e dei pulcini.
“È stato bello notare il genuino interesse dei giovani stranieri per la cultura venatoria finlandese, e allo stesso tempo noi finlandesi abbiamo sentito come vanno le cose in Estonia e Svezia, in parte in modi diversi” si legge in una nota dell’associazione dei cacciatori finlandesi.
La caccia è stata organizzata in diverse battute (acquatici, cervo dalla coda bianca, volpe e procione) in modo tale che ogni giovane straniero fosse guidato da un giovane finlandese. Nell'ultimo giorno della manifestazione, il programma prevedeva la preparazione di piatti di selvaggina con uno chef professionista.
Non sarebbe male che una simile iniziativa, dato che il programma Erasmus è accessibile anche all'Italia, fosse attivata anche qui da noi. L'obbiettivo finale è quello di incrementare il numero dei giovani cacciatori attraverso la cooperazione e la condivisione di esperienze. Così è presentata la possibilità di partecipare al progetto sul sito dedicato dall'Ue: "Le organizzazioni che intendono partecipare al Programma Erasmus+ hanno l’opportunità di predisporre attività di sviluppo e networking che prevedano il miglioramento delle qualifiche professionali del loro personale, lo sviluppo di competenze e la creazione di forme di collaborazione transnazionale con organizzazioni di alti paesi, in modo da produrre risultati innovativi e promuovere lo scambio di buone pratiche".
Chi volesse può trovare qui le immagini dell'esperienza finlandese
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