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14/04/2009 14.39 

 

come tarare il cannocchiale

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La nostra bella carabina l’abbiamo finalmente comperata, gli attacchi con il cannocchiale sono montati  a regola d’arte, non ci resta altro da fare che tararla. Siamo capaci di farlo noi stessi o dobbiamo rivolgerci ad altri? Quante persone sono in grado di azzerare alla perfezione una carabina alla distanza voluta e magari di “ricamare” anche delle belle rosate? Chi lo ha già fatto non si spaventa più ed ogni volta che ci riproverà vedrà che andrà sempre meglio, mentre chi non ha mai provato è bene che impari a farlo, perché non sempre possiamo trovare dietro l’angolo chi può soddisfare le nostre esigenze quando e come vogliamo. Inoltre, tarare un cannocchiale non è poi così difficile come potrebbe sembrare a prima vista.

E’ sufficiente seguire correttamente poche operazioni con calma e con impegno, consapevoli che la precisione di un arma dipende sì dal trinomio arma- ottica- munizione, ma soprattutto da quanto sarà accurata la taratura finale dell’insieme. Do per scontato che l’arma da tarare abbia tutte le caratteristiche fondamentali per esprimere una buona precisione: ottima incassatura, uno scatto eccellente e un corredo di munizioni perfette e tutte uguali. La scelta della munizione è una faccenda “spinosa”, perché oltre a tenere conto delle nostre esigenze, dobbiamo tenere conto anche di quelle della nostra arma  che purtroppo non sempre coincidono.

Personalmente mi è capitato che un’arma facesse faville con un tipo di munizione, mentre con un’altra leggermente diversa non riuscivo a stringere la rosata. Trovata la palla che meglio si addice al nostro impiego venatorio e al passo di rigatura della nostra arma, è bene procurarcene almeno un centinaio di pezzi, quantità classica di proiettili sfusi contenuti in una confezione.

Di quelle munizioni, ne diventeremo automaticamente gelosi e lo sprecarle ci darà molto fastidio. Questo è uno dei motivi per il quale, durante l’azzeramento del cannocchiale, cercheremo di consumarne il minor numero possibile.

Per procedere alla taratura non occorrono particolari accessori, né grandi doti personali; è un’ operazione alla portata di tutti. Nel nostro paese ci sono pochi poligoni abilitati al tiro a lunga distanza per carabine di grosso calibro e quei pochi hanno giustamente regole ed orari che magari potrebbero risultare scomodi a molti tiratori.

Per allenarsi al tiro, un poligono è senz’altro una ottima scelta, ma non lo è altrettanto per tarare un arma. Il primo azzeramento deve essere eseguito con la massima serenità e in solitudine, al massimo possiamo avvalerci di un amico che ci aiuti nell’ allestimento dell’attrezzature e per il controllo dei bersagli.

Mi avrà certamente capito al volo chi, dopo aver prenotato la linea di tiro per controllare di fino la sua arma, si è ritrovato con un tiratore alla sua destra che spara con un 458 WM, e a sinistra un baldo “cinghialaio” che prova la celerità della sua BAR in calibro 338 WM. E poi non dobbiamo dimenticare che in quasi tutti i poligoni che si rispettano c’è sempre “l’esperto” di turno che, sempre alla ricerca di dare preziosi consigli, gira come una volpe tra i tavoli di tiro distraendoci dal nostro intento.

Quello che mi ripropongo di fare è il descrivere in modo sommario quali sono le operazioni necessarie per eseguire una buona taratura in aperta campagna e possibilmente in completa tranquillità. Fondamentale è  trovare un terreno dove poter sparare in sicurezza, senza arrecare danni  fisici e/o acustici a persone e cose; consapevoli della potenza e soprattutto della gittata delle nostre armi. Una cava in disuso o un campo incolto che abbia un ampio terrapieno parapalle sarebbero l’ideale. E’ necessario ottenere il permesso del proprietario ed avvisare  anche le autorità competenti sulle nostre intenzioni. La legge consente di praticare il tiro a segno in aperta campagna a patto di rispettare le elementari regole di sicurezza e del buon senso. Detto ciò, dovremo procurarci la seguente attrezzatura:

1) Un tavolo rigido e pesante, meglio se fissato al terreno. 

2) Uno sgabello regolabile in altezza.

3) Un supporto dove fissare i bersagli (è sufficiente una comunissima pedana di legno tipo ”palletts” da posizionare con dei tondini di ferro da costruzione di volta in volta a secondo alla distanza voluta).

4) Uno Spotting Scope (ottimo anche lo Specktive che usiamo a caccia) da 30 a 60 ingrandimenti per il controllo dei bersagli.

5) Un buon appoggio.

L’appoggio è il punto cruciale di tutto il sistema. Non si tara un’arma sul cofano della macchina, appoggiati al ramo di un albero o peggio ancora a braccio sciolto. Il tiratore deve stare comodo e l’arma deve essere praticamente immobile. Gli appoggi maggiormente usati nei poligoni sono del tipo da “Bench Rest”, con i sacchetti in pelle ripieni di sabbia, c’è chi utilizza dei cavalletti specifici per le tarature come gli Outers o i modelli venduti da Kettner e Frankonia con appoggio anteriore simile ad un Crick a rombo di una automobile.

Oltre che stabili e robusti devono permettere almeno la regolazione verticale. C’è chi usa anche dei bipiedi “tattici” tipo Harris, B-Square o Versa Pod, che, pur ottimi per la caccia, non sono altrettanto versatili per la prima regolazione dell’arma.

A proposito di prima regolazione, durante il montaggio dell’ottica è buona norma procedere ad un allineamento di massima, non tanto per risparmiare colpi, quanto per non incorrere nello spiacevole inconveniente che mentre stiamo sparando ci accorgiamo che i “click” del nostro cannocchiale non sono sufficienti per la centratura.

Può sembrare strano, ma vi garantisco che spesso è necessario modificare gli attacchi per poter azzerare il cannocchiale. Esistono degli ottimi collimatori per una macrotaratura in “bianco”,  ottici o a raggio laser.  Se operiamo su una carabina Bolt Action, una volta tolto l’otturatore e bloccata la carabina, si può anche traguardare un bersaglio dalla canna e poi farlo coincidere con il reticolo.

Oppure, nel caso di una semiautomatica o di un basculante, sempre con l’arma immobile, è necessario puntare un bersaglio con tacca e mirino e sovrapporci la croce dell’ottica. Sono operazioni semplici, ma che consentono di conoscere in anticipo se il montaggio dell’ottica è corretto.

Adesso che siamo pronti possiamo iniziare la nostra taratura.

Fissiamo alla pedana di legno, con delle puntine da disegno, un bersaglio dalle dimensioni di un foglio di carta formato A3 (295 x 420 mm) con al centro un cerchio scuro di 50 mm di diametro e poi posizioniamola ad una distanza di 50 metri. Comodamente seduti imbracciamo l’arma in modo naturale,  senza stringere troppo il calcio ma attenti ad accostarlo bene alla spalla.

La calciatura deve adagiarsi sul “Rest” e il reticolo deve essere perfettamente verticale. Se allo  sparo  la croce è inclinata a destra il colpo va a sinistra e viceversa. La pressione del dito sullo scatto sarà graduale per evitare colpi di “dito” o di “spalla”, che spesso sono la causa di scarti impensabili e non lasciatevi intimorire dal rinculo (piuttosto fastidioso quando si spara seduti) prima ancora di aver sparato.

Ho testato vari modi di imbracciare durante queste sedute e sono  arrivato alla conclusione che la mano debole, quella che non spara per intenderci, sarebbe meglio che non toccasse l’arma. In molti  la posizionano sull’ottica, altri addirittura ci stingono l’astina, ma credo sia meglio ridurre al minimo le variabili introdotte dal tiratore toccando l’arma il meno possibile.

Dopo il primo colpo, se siamo convinti che sia partito bene, ne tiriamo un altro o al massimo altri due, per verificare con la rosata la precisione della nostra arma. Poi, una volta controllato dove sono andati a finire i nostri colpi, che a cinquanta metri di distanza si vedono già nell’ottica della carabina senza ricorrere allo Spotting Scope,  iniziamo con la regolazione.

Se teniamo ben salda l’arma, magari bloccandola sul con del nastro adesivo, l’optimum sarebbe quello di portare il reticolo al centro dei colpi sparati, senza preoccuparsi di contare i click.  Le ottiche americane riportano sulla ghiera di regolazione verticale una freccia con la sigla UP (da girare in quel verso se si vuole alzare il punto d’impatto o al contrario se lo si vuole abbassare) mentre sulla ghiera laterale c’è una R ( ruotandola nel verso della freccia il colpo andrà verso destra e viceversa).

Gli strumenti europei, tedeschi o austriaci, adottano come sigle rispettivamente H e R. Nel caso del brandeggio orizzontale, la deriva, una buona regolazione è bene eseguirla usando direttamente le viti contrapposte laterali che quasi tutti i migliori attacchi in commercio hanno in dotazione. In questo modo siamo certi che l’ottica è montata perfettamente parallela all’arma ed almeno la molla della torretta di destra rimane quasi in posizione neutra.

Dopo di che ripetiamo l’operazione tirando un altro paio di colpi. Se questa volta colpiremo nel punto voluto potremo passare alla fase successiva spostando la pedana a cento metri, distanza che ritengo ottimale anche per la taratura definitiva. Sostituiremo il bersaglio con un altro che abbia dimensioni e disegno tali da essere mirato agevolmente limitando al minimo l'errore ottico di sovrapposizione del reticolo sul “target”. A questo proposito vi rimando al box dove sono riportati i bersagli che preferisco. Molte munizioni originali, all’interno della loro confezione, riportano le tabelle balistiche; mentre se siamo intenzionati a tarare l’arma con delle cartucce ricaricate, tutti i migliori manuali descrivono le traiettorie dei loro proiettili in funzione delle velocità a cui vengono spinti. I medi calibri ad alta velocità (da 6 a 7 mm) se tarati a duecento metri, a cento quasi tutti hanno un alzo di circa 40 millimetri. Al nuovo bersaglio tireremo i classici tre colpi, impugnando e mirando sempre nello stesso punto e allo stesso modo.

Lo Spotting Scope ci “dirà” se è necessario apportare ancora dei piccoli ritocchi o se la nostra carabina sparerà finalmente nel punto giusto. La prima rosata è quella che decide le sorti della taratura. Deve essere contenuta, nell’ordine dei 25- 40 millimetri; se i colpi “sfarfallano” a destra e a sinistra, in alto o in basso, c’è sicuramente qualcosa che non va e non è quindi il caso di continuare a sprecare i colpi. Dovremo ricontrollare l’incassatura, il montaggio del cannocchiale ed anche l’accuratezza delle munizioni.

Se invece i nostri colpi avranno colpito un punto qualsiasi del bersaglio ma sono ben raggruppati, potremo ritenerci soddisfatti e con pochissimi click sposteremo la rosata  secondo la taratura desiderata. Quando a cento metri una palla colpisce due dita ( 35-45 mm) sopra il centro del bersaglio, potremo star certi che sparando da 50 a duecentocinquanta metri, di calcoli ne dovremo farne ben pochi. Se abbiamo a disposizione un tratto di terreno sufficientemente lungo potremo avventurarci a verificare la nostra taratura anche ad altre distanze, ma in linea di massima dovremmo essere in grado di poter andare a caccia con tranquillità.

Durante la sessione di tiro sono da evitare surriscaldamenti della canna. E’ buona norma lasciarla freddare dopo pochi colpi, a caccia il primo colpo lo tireremo con la canna a temperatura ambiente!! Spero di non aver dimenticato nulla, ho cercato di dare una minima “infarinata” a chi, per passione o per necessità,  deve tarare la propria carabina da solo. State certi che con un minimo di pratica chiunque è in grado di svolgere bene questo semplice quanto delicato lavoro, e chi ci riuscirà bene, oltre ad avere la certezza di possedere uno strumento perfettamente efficiente avrà anche la soddisfazione di esserselo preparato personalmente.

                                                          Marco Benecchi  

VAI ALLA SEZIONE LE OTTICHE DI MARCO BENECCHI

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40 commenti finora...

Re: Come tarare il cannocchiale in aperta campagna

Eccezionale semplice ed esplicito. Mi è piaciuto.
Così si fa capire le cose a chi non è un esperto. Complimenti

da Fabio Santolini  12/03/2022 13.49

Re: Come tarare il cannocchiale in aperta campagna

buon giorno posseggo un cannocchiale zeiss diavari classic 3x12x56 il quale appena sooto la croce presenta un un piccolo trattino,qualcuno sa dirmi a cosa serve e come si usa?
ringrazio anticipatamente.

da conna  28/12/2017 16.38

Re: Come tarare il cannocchiale in aperta campagna

buon giorno io posseggo un cannocchiale zeiss diavari classic 3x12x53 con reticolo A4 german il quale sotto la croce ha presenta un trattino,qualcuno sa dirmi a cosa serve e co0me si usa?
ringrazio anticipatamente.

da silvanotrevia  28/12/2017 16.21

Re: Come tarare il cannocchiale in aperta campagna

ha aha aaa a hahahahaah ahah

da Fra  14/10/2017 19.54

Re: Come tarare il cannocchiale in aperta campagna

Credo che non sia possibile prescindere dalla distanza tra la retta su cui poggia la linea di mira e quella su cui poggia la traiettoria del proiettile. Presumendo che anche quest'ultima sia rettilinea almeno nel tratto iniziale che a seconda della forma proiettile, del suo peso, della velocità iniziale, ecc. ecc., sarà più o meno lunga. In effetti mi sono reso conto che quando si tara il punto d'impatto ad una certa distanza, si sta facendo in modo che queste due rette s'intersechino proprio a quella distanza e quindi che il colpo resti basso fino al punto d'intersezione e che poi vada più in alto oltre il punto d'intersezione.
Ora mi chiedo se le tabelle con la traiettoria della palla che si trovano sulla scatola delle cartucce tiene conto di questa distanza e suppongo di si visto che vengono indicati sia i centimetri sotto, prima del punto d'impatto che di solito è intorno ai 100 metri e si tratta di una distanza standard di circa 3 cm che è poi quella che c'è tra il centro del foro della canna da dove esce il proiettile ed il mirino?

da Adriano Mammano  17/02/2017 12.15

Re: Come tarare il cannocchiale in aperta campagna

Grazie del prezioso consiglio ma ti chiedo di più se puoi aiutarmi: sapresti citarmi la legge che prevede l'esercitazione in aperta campagna senza dare fastidio o peggio pericolo altrui?

da Giuseppe  02/08/2014 1.16

Re: Come tarare il cannocchiale in aperta campagna

con la carabina inclinata a sin il colpo va a sin,NON a destra!!!!!!!!!!

da giacomo  02/02/2014 19.13

Re: Come tarare il cannocchiale in aperta campagna

Ciao Marco, leggo della possibilità di sparare in aperta campagna (solo a caccia aperta suppongo) se così non fosse ti pregherei di fornirmi indicazioni circa la/ le leggi che lo consentono.
Per tarare la mia modesta CZ 30-06 con cartucce federal 180grs (uso solo quelle sia per la selettiva sia in battuta con la BAR 2 e mi ci trovo da Dio) uso il metodo che usavo per tarare le armi degli aerei.
In pratica sapendo che l'arma e l'ottica sono buoni sparo un solo colpo con molta attenzione, dopo di ciò, tenendo ben ferma l'arma puntata al centro del bersaglio porto il reticolo sul foro del proiettile, fatto! per le mie esigenze è perfetto, basta non muovere la carabina durante la regolazione del reticolo!
Complimenti comunque per la tua chiarezza.
Se puoi. [email protected] Ciao grazie

da Dino  10/03/2013 21.48

Re: Come tarare il cannocchiale in aperta campagna

se volessi tarare una desert eagle sono sufficenti 10 metri?
posso bloccare l'arma in una morsa?
se la taro a 10 metri a 5 e a 20 sarà altrettanto precisa considerando che uso un red dot?
siccome non sono pratica di blog se mi rispondere a [email protected] gradirei. grazie a tutti

da antonio  02/02/2012 19.48

Re: Come tarare il cannocchiale in aperta campagna

quale programma balistico è più affidabile ?

da Filippo  23/11/2010 17.44

Re: Come tarare il cannocchiale in aperta campagna

"Allora, dopo aver appurato che tarare la carabina in poligono è assolutamente impossibile (troppi spari, direttori di tiro troppo prodighi di consigli, cambi bersaglio, canna calda ecc ecc) ho optato da molti anni la taratura "nature". Per ovviare a qualunque problema con polizia provinciale, guardie volontarie, forze dell'ordine solerti con chi è già super controllato e comuni cittadini, per prima cosa sono passato in ATC ho preso due fascette per la caccia al cinghiale in area bianca. Passo numero due sono andato in un bel campo (in zona bianca ovviamene, ho marcato il tesserino regionale) di 150 metri (con tanto di salita alla fine del campo /tutto prato, così colpi finisco in terra..ovviamente) e dopo 13 colpi circa le tre carabine erano tarate a 200 metri. E nessuno può dire una parola che è una. Per quanto riguarda la distanza di taratura dipende ovviamente dal calibro. Sento sempre dubbi, 100 m...200 m...170 m..il GEE...la funzione rappresentatrice della traiettoria è influenzata da molteplici parametri, che oltretutto non sono costanti (nel senso che variano con umidità, quota, vento, temperatura, velocità del proiettile, ecc ecc). Si trovano in commercio semplici programmi balistici che fanno riferimento a formule empiriche che sono anche troppo per le applicazioni venatorie. Riassumendo, tarate alla distanza che desiderate e poi mettere tre semplici dati nel programma: peso della palla, coefficiente balistico della palla relativo alla velocità dello stesso alla bocca, velocità della palla (che se comprate le cartucce è scritto tutto sulla scatola, altrimenti cronografare). Bene, il gioco è fatto, vi stampata la tabella balistica e vi siete levati tutti i dubbi (e se ne avete provate a tirare e vedrete che la matematica non è una opinione). Credo che uno che usa una arma rigata debba sapere cosa cavolo fa la palla una volta uscita dalla carabina...anche a 3000 metri o più...Allego la tabella per il mio 300WM in centimetri (870 m/s Sierra Game King 180 grains, 72 grains VW N160, WLRM..ecc ecc):

Distanza Alzo
0 - 05
50 + 02
100 + 05
150 + 04
200 00
250 - 09
300 - 22
350 - 40
400 - 64
450 - 93
500 - 129
550 - 171
600 - 220

Vi assicuro che funzionano queste birbonate..testato a 535 metri.

In bocca al lupo"


Ciao Marco sono Filippo, mi puoi contattare a [email protected]
Grazie mille !!!

da Filippo  23/11/2010 17.00

Re: Come tarare il cannocchiale in aperta campagna

Allora, dopo aver appurato che tarare la carabina in poligono è assolutamente impossibile (troppi spari, direttori di tiro troppo prodighi di consigli, cambi bersaglio, canna calda ecc ecc) ho optato da molti anni la taratura "nature". Per ovviare a qualunque problema con polizia provinciale, guardie volontarie, forze dell'ordine solerti con chi è già super controllato e comuni cittadini, per prima cosa sono passato in ATC ho preso due fascette per la caccia al cinghiale in area bianca. Passo numero due sono andato in un bel campo (in zona bianca ovviamene, ho marcato il tesserino regionale) di 150 metri (con tanto di salita alla fine del campo /tutto prato, così colpi finisco in terra..ovviamente) e dopo 13 colpi circa le tre carabine erano tarate a 200 metri. E nessuno può dire una parola che è una. Per quanto riguarda la distanza di taratura dipende ovviamente dal calibro. Sento sempre dubbi, 100 m...200 m...170 m..il GEE...la funzione rappresentatrice della traiettoria è influenzata da molteplici parametri, che oltretutto non sono costanti (nel senso che variano con umidità, quota, vento, temperatura, velocità del proiettile, ecc ecc). Si trovano in commercio semplici programmi balistici che fanno riferimento a formule empiriche che sono anche troppo per le applicazioni venatorie. Riassumendo, tarate alla distanza che desiderate e poi mettere tre semplici dati nel programma: peso della palla, coefficiente balistico della palla relativo alla velocità dello stesso alla bocca, velocità della palla (che se comprate le cartucce è scritto tutto sulla scatola, altrimenti cronografare). Bene, il gioco è fatto, vi stampata la tabella balistica e vi siete levati tutti i dubbi (e se ne avete provate a tirare e vedrete che la matematica non è una opinione). Credo che uno che usa una arma rigata debba sapere cosa cavolo fa la palla una volta uscita dalla carabina...anche a 3000 metri o più...Allego la tabella per il mio 300WM in centimetri (870 m/s Sierra Game King 180 grains, 72 grains VW N160, WLRM..ecc ecc):

Distanza Alzo
0 - 05
50 + 02
100 + 05
150 + 04
200 00
250 - 09
300 - 22
350 - 40
400 - 64
450 - 93
500 - 129
550 - 171
600 - 220

Vi assicuro che funzionano queste birbonate..testato a 535 metri.

In bocca al lupo

da Marco  10/11/2010 21.22

Re: Come tarare il cannocchiale in aperta campagna

Grazie ai consigli di Marco Benecchi e di altri amici intervenuti a blog,ho potuto facilmente tarare col "punto rosso" il mio semiautomatico Benelli 20 Slug.-Ciò è dovuto al fatto che nella mia zona non esiste un centro di tiro munito delle minime attrezzature di base per tale occorrenza;infatti in Sardegna è vietato l'uso venatorio delle carabine a canna rigata.-
Graze ancora.-

da Tonino-Arzachena  01/10/2010 14.38

Re: Come tarare il cannocchiale in aperta campagna

Non c'e' nessuna norma che vieti il tiro in aperta campagna!!! Si deve avere il titolo per il PORTO dell'arma in questione e si devono rispettare elementari norme di sicurezza date dal buon senso! Che poi si possa andare in contro a dei guai con tutori dell'ordine che non conoscono bene le leggi e che magari si debba ricorrere a tutele legali e che quindi, forse, e' meglio evitare il tiro in aperta campagna, be' questo e' un altro discorso!

da albe  07/09/2010 9.27

Re: Come tarare il cannocchiale in aperta campagna

scusate la domanda,, e possibile tarare il cannocchiale, a 30000 m. ,, perche' mi piacerebbe prendere gli animali direttamente da casa,, he e hee hhehehe ehheheeee,,,,,

da santuzzu  02/07/2010 9.59

Re: Come tarare il cannocchiale in aperta campagna

huhuhuh a a ahahahahahhah aha a a hahhahahahahaha...

da ha ahhahhaha ahhahahah a ahahhahaa  29/06/2010 12.49

Re: Come tarare il cannocchiale in aperta campagna

E' vietato sparare in aperta campagna...anche se in proprietà privata...servono delle autorizzazioni dei carabineri SIAMO IN ITALIA non negli USA ... quindi mi chiedo come si faccia scrivere un articolo del genere,.,,,bho???

da paride  25/06/2010 13.34

Re: Come tarare il cannocchiale in aperta campagna

Quando non hai spazio per tarare la carabina,ma hai solo un posto di 30 metri per tarare l' arma che tiri a centro a 200 metri, come mi devo comportare?L'arma che ho è un 7 mm Rem. Magnium, e uso palle da 175 grani della Remington.Aspetto una tua risposta grazie

da Gino 13 04 2010  13/04/2010 23.21

Re: Come tarare il cannocchiale in aperta campagna

Quando non hai spazio per tarare la carabina,ma hai solo un posto di 30 metri per tarare l' arma che tiri a centro a 200 metri, come mi devo comportare?L'arma che ho è un 7 mm Rem. Magnium, e uso palle da 175 grani della Remington.Aspetto una tua risposta grazie

da Gino 13 04 2010  13/04/2010 23.21

Re: Come tarare il cannocchiale in aperta campagna

occhio con il tiro in campagna... sembra sia severamente vietato.. almeno i CC della mia zona dicono così

da Enrico  16/03/2010 15.10

Re: Come tarare il cannocchiale in aperta campagna

la carabina e cal17,

da umberto  10/01/2010 13.54

Re: Come tarare il cannocchiale in aperta campagna

ciao marco.vorrei montare un'ottico su una cz 453,per fare dei bei tiri da lontano,che tipo di ottica mi consigli ,grazie

da umberto  10/01/2010 12.27

Re: Come tarare il cannocchiale in aperta campagna

complimenti per la spiegazione e' molto chiara grazie

da Michele  25/12/2009 15.19

Re: Come tarare il cannocchiale in aperta campagna

Io frequento un poligono privato e credo di far bene. E vi spiego il perchè. Possiedo da anni molte armi e recentemente ho comperato una carabina Remington 700 BDL Custom Deluxe in calibro .300 Win. mag.
Un giorno, da una mia proprietà, ho sparato due colpi ad un cartello posto a 200 metri sempre in mia proprietà. Ebbene, dopo tre minuti avevo sul cancello tre o quattro persone (comuni) con binocoli e orpelli vari, telefonate ai Carabinieri, vari insulti e e appellativo di "potenziale assasino". Un vecchio mi ha detto di stare attento a non uccidere i suoi nipotini ecc. ecc. Bello sparare in campagna!
Siamo in Italia, un Paese dove tutto è possibile e dove tutto è proibito dalla stupidità umana.

da Valeriano Claudio  19/09/2009 11.27

Re: Come tarare il cannocchiale in aperta campagna

Ho montato un optalens 1-4x26 sulla mia benelli con risultati soddisfacenti, ma ho la netta impressione che con ingrandimento 1:1 l'oggetto inquadrato abbia dimensioni inferiori alla realtà (sembra che sia più lontano) mentre con ingrandimento 4 ho una visione sfocata (pur avendo compensato le diottrie ad ingrandimento 4) sia dell'oggetto inquadrato sia del contorno sulla lente (a 100 metri non posso usare l'ingrandimento 4 ma restare sul 3 per avere una visione accettabile). Pur consapevole dei limiti dell'ottica, sono ammissibili tali anomalie?
Grazie anticipatamente.

da federico  21/07/2009 11.24

Re: Come tarare il cannocchiale in aperta campagna

ma... sbaglio o quello nella foto è un guardiacaccia??

da cino07  30/04/2009 15.34

Re: Come tarare il cannocchiale in aperta campagna

x aligi ho acquistato da poco un ottoca atn 3-9x55 lu day time x carabina benelli argo 308 win che mi dire a riguardo? grazie

da da gaetano  29/04/2009 9.56

Re: Come tarare il cannocchiale in aperta campagna

chi mi sa indicare un ottica per carabina aria compressa Diana 54 ad un buon prezzo?

da giò  23/04/2009 14.03

Re: Come tarare il cannocchiale in aperta campagna

Ciao Aligi. Capisco il tuo entusiasmo, ma i Khales, i Karl Kaps, i Leupold VXIII, i Docter, i Nightforce, tanto per elencarne qualcunoi, li hai mai provati? Visto cher sei anche un tiratore di poligono, dovresti saperlo che i Leupold sono i cannocchiali più usati dai tiratori (e da parecchi Snipers!) di tutto il mondo................

da Marco B  23/04/2009 6.50

Re: Come tarare il cannocchiale in aperta campagna

Ciao a tutti...
Un consiglio per tutti... Se volete aquistare una buona ottica non dovete uscire tra queste: SWAROVSKI,SCHMIT & BENDER,ZEISS, E TUTTE CON RETICOLO BALISCO.
P.S. chi scrive è un selecoltrollore ed oltretutto un tiratore di bench rest con 6PPC e 338 lapua a mt 300.

da Aligi  22/04/2009 22.33

Re: Come tarare il cannocchiale in aperta campagna

Buongiorno!
Grazie mille per la celere risposta, ne faccio tesoro.
Continuo solo per dirle che ieri sera mi son trovato a comprare il giornale dal solito giornalaio/cacciatore e ho assistito ad una bella discussione di due cighialai locali, l'argomento manco farlo apposta era "l'arma giusta per la battuta"
Dopo aver fatto capire che pendevo dalle loro labbra... che ridere.. doveva vedere con quanta enfasi (il bello è anche questo..no?..)decantavano virtù e difetti di questo e quel fucile/calibro/ottica. Comunque, frastornato da tante informazioni il risultato è questo: Benelli Argo Comfortech 9,3 x 62 oppure Heckler & Kock slb 2000 light calibro 9,3×62 - ottica Optalens 1-4×26 MRE - munizione RWS KS 247 -
Faccio i nomi perchè io posso... ma spero di averli ricordati bene.
Ovviamente questo è quello che riguarda il cighiale in battuta, poi per la selezione le saprò dire cosa si dice dal giornalaio... io intanto raccolgo informazioni per procedere agli acquisti ansioso di fare esperienza per dire poi la mia! Grazie ancora e a presto.


da nico70  22/04/2009 10.50

Re: Come tarare il cannocchiale in aperta campagna

Ciao Nico! Benvenuto tra noi! Anche se non ho ben capito quali sono le tue intenzioni, cercherò di darti un consiglio. Chiariamo subito una cosa che se vuoi cacciare "anche" il cinghiale in battuta ti occorre una carabina semiautomatica, mentre se praticherai soltanto la caccia di selezione dovrai prendere una caradina ad otturatore. La marca non posso consigliartela per ovvi motivi, come pure quella dell'ottica, ma per il resto "ho carta bianca". Cominciamo con il calibro: i migliori vanno dai 6,5 ai 7 mm (ammessi anche il 30.06 ed il 308, ma non oltre!). Un buon 6,5 x 55 o x 57 è in grado di abbattere pulitamente anche un grosso verro e un palancone (io uso il 243W!), ma il 270 o il 7 mm RM ti offrono un potere d'arresto molto maggiore. Per l'ottica, prendene una di ottima marca, variabile 2,5 - 10 x 50 - 56 o 3 - 12 x 50 - 56. Vanno molto bene per tutte le occasioni. Montaggio molto basso e scelta "oculata" della munizione in funzione del selvatico da cacciare. Se io fossi in te, cercherei di risparmiare sull'arma, ma non sull'ottica. Ciao Marco E..............Fammi sapere. Waidmannsheil!!!!!!!

da Per Nico 70.  22/04/2009 9.51

Re: Come tarare il cannocchiale in aperta campagna

buongiorno a tutti! dopo aver passato la mia prima stagione venatoria con mio suocero a cercar fagiani, starne e qualche beccacia mi sono iscritto al corso da selecontrollore. direi che la caccia mi sta appassionando un mucchio.. non so perchè e per come ma l'essere responsabile di un determinato territorio mi piace molto e mi appaga. vabbè.. della mia storia poco importa, vado alla domanda.
devo comprare carabina e ottica. consigli???

primo step cinghiale poi penso capriolo

da nico70  21/04/2009 14.09

Re: Come tarare il cannocchiale in aperta campagna

La competenza c'è non ci sono dubbi. E' tutto vero tranne una cosa. Quando al momento dello sparo si inclina il reticolo a destra , la palla accinge il bersaglio mirato leggermente a destra viceversa a sinistra.

da Fabio  20/04/2009 8.25

Re: Come tarare il cannocchiale in aperta campagna

ottimo..!
grazie Marco

da alessio  17/04/2009 10.18

Re: Come tarare il cannocchiale in aperta campagna

Ciao Alessio, permettemi subito di dirti che non mi piacciono le "mezze misure". 100 oppure 200. Non credo che esistono poligoni con le linee "intermedie". La taratura del TRINOMIO arma - calibro - munizione, deve essere fatta in funzione del selvatico e del territorio. Ad esempio, una carabina da camosci in calibro 257 WM o 6,5 x 68 non dovrà essere tarata a 100 metri, quando se saremo fortunati, riusciremo ad avere il rupicapra a tiro a 250. Lo stesso discorso vale per cervo, daino, muflone e capriolo cacciati in ambiente boschivo. Meglio tarare a 100 metri (molto accuratamente) 4 - 5 cm alti e stiamo a posto anche se si presenta un "eventuale" tiro un po' più lungo. Se invece prevediamo di fare sempre dei tiri abbasatanza vicini (da appostamento fisso o da altana) meglio "fare centro" subito a 100 mt. Ho una Steyr in cal. 6,5 x 55 che spara divinamewnte a 200 mt, con rosate di 10 colpi anche di 5 - 6, ma se tiri a 100 metri, a dispetto di quel che riportano le tabelle balistiche, il tiro mi risulta sempre perfetto ma alto 10 cm! Lo stesso mi è capitato con altri calibri. Ciao

da Marco b risponde ad Alessio  17/04/2009 10.06

Re: Come tarare il cannocchiale in aperta campagna

Ciao Marco,
leggo che c'è chi azzera a 200 mt sostenebdo che è la migliore distanza, poi trovo da un'altra parte che senza dubbio bisogna azzerare a 170 mt per ingaggiare senza problemi a 100-200- e300 mt.
Tu, che godi della massima fiducia, azzeri a 100.
Per favore, vista la mia durezza di comprendonio, mi spieghi meglio
Grazie
I migliori saluti

da alessio bitossi  16/04/2009 17.02

Re: Come tarare il cannocchiale in aperta campagna

credo che se non si va al poligono ssia molto difficile tarare la carabina. se solo ci provo nella mia zona mi arriva adosso dopo tre spari, tutte le guardie di cento enti, se sono a caccia devo avere solo munizione spezzata, se sono in selezione devo dichiarare i colpi e fare intervenire il cane limiere tempo di caccia chiusa non se ne parla, noi cacciatori per paura di qualche furbo ci complichiamo ancor più la vita, aggiungendoci delle clausole che restringono ancor più la poca libertà che abbiamo.
Cmq forse tu che sei conosciuto hai leggermente più libertà, a parte questo complimenti per il tuo modo di esporre il modus operandi davvero recepibile da tutti, ciao

da piersilvio da torretta  16/04/2009 11.15

Re: Come tarare il cannocchiale in aperta campagna

Complimenti per l'esposizione di tutta la procedura.
Mi permetto di esporre una variante che ho provato personalmente per fare la prima taratura a 50 mt.
Tolgo l'otturatore dalla carabina e infilo al suo posto una piccola lampadina, poi taro il cannocchiale sul punto illuminato che ovviamente è perfettamente allineato alla canna, visto che la luce esce da li, poi proseguo come hai egregiamente descritto tu.
Non ci deve essere troppa luce e comunque il bersaglio deve essere in ombra per vedere bene la luce in uscita dalla canna.
Cosa ne pensi ?

Ciao Giuseppe

da Giuseppe  15/04/2009 9.06

Re: Come tarare il cannocchiale in aperta campagna

ok marco, è verissimo,
spero che i tuoi insegnamenti invoglino i neofiti alla canna rigata, "è bello ragazzi". tempo fa ho cominciato con un'ottica cinese, ora sono allo swarovski ed ho delle ottime soddisfazioni. ti diverti anche se non vai a caccia. ho messo a bersaglio palle a 500 m, ripeto è molto appagante.
scusami per il tu,
ciao a tutti Gaetano

da gaetano liberati  14/04/2009 22.51
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