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24/07/2019 9.08 

 
 
All’interno dell’Azienda Agrituristica Venatoria “Campo alla Pigna” di Ribolla (Gr), la densità dei selvatici è talmente elevata che per cercare di ridurne il numero Matteo,  il proprietario, due–tre volte l’anno, non di più, organizza qualche “battuta mista”, o meglio, per dirla alla spagnola, qualche Monteria.  E di solito l’invito a partecipare arriva così:  “Ragazzi, per domenica prossima organizziamo una bella “Monteria Maremmana”, una cosa intima, con pochi cani, qualche battitore ed una quindicina di poste scelte. Fatemi sapere chi fosse interessato a partecipare!”.

In Italia gli appassionati di caccia a palla si conoscono un po’ tutti, dalla Val d’Aosta alla Sicilia e specialmente oggi, con i social, le notizie si diffondono davvero in un attimo. Così, il mattino del giorno prefissato, anche se arrivai alla casa di caccia con largo anticipo, trovai ugualmente diversi cacciatori già radunati intorno ad una modernissima stufetta a pellets. “Come un cazzotto in un occhio”, qualcuno potrebbe pensare! Secondo me invece, l’idea di mettere al rialto una stufetta chiusa è stata una scelta oculata, visto che la capanna che funge da ritrovo è rigorosamente costruita alla vecchia maniera maremmana, con le travi in legno, le pareti in tavolato e la finitura interna ed esterna in scopio. Un bel camino in pietra sarebbe stato sicuramente più coreografico, ma di certo molto più pericoloso!
 
 

Dopo aver fatto una veloce panoramica dei presenti, riconobbi alcuni volti noti, mentre  altri non li conoscevo. Tutti erano comunque visibilmente eccitati e animati dalla stessa passione. Mentre annotavo il numero del mio porto d’armi sulla lista dei partecipanti alla battuta, qualcuno alle mie spalle mi chiamò per nome, porgendomi un panino imbottito col salame e un bicchiere di vino. Sorridendo gli ricordai che erano appena le otto del mattino, riconoscendo nel mio benefattore Francesco, l’amico del cuore, oltre che collega selecontrollore e artefice dell’invito. Mentre attendevamo che Matteo sistemasse le ultime faccende, facemmo comunella con gli altri ospiti, raccontandoci le nostre ultime avventure. Francesco è nativo proprio di Ribolla ma, dato che per motivi di lavoro abita a duecento metri da casa mia, quando può viene volentieri a rifugiarsi nella mia piccola officina.
 

L’idea di poter cacciare in battuta daini e cinghiali riscontra sempre un consenso veramente inaspettato ma, come dice il buon Matteo, i selvatici devono essere veri, alloctoni o autoctoni che siano, ma sempre del posto. Infatti tutti i selvatici immessi provengono da parchi limitrofi e proprio per questo motivo in azienda non ci sono né cervi né mufloni. Qualche cacciatore ritardatario arrivò appena in tempo, ma il grosso dei partecipanti alla battuta era arrivato in Maremma già dal  giorno prima. C’era addirittura chi, per non perdersi quella “Monteria alla Maremmana”, che si preannunciava bella e ricca di emozioni, aveva viaggiato tutta la notte. Eravamo ai primi di marzo e faceva caldo, con un sole che sembrava estivo,  proprio la giornata ideale per godersi una bella battuta di caccia. Non tirava neanche un filo di vento e in quelle condizioni sarebbe stato molto facile udire gli animali in avvicinamento verso le poste.
 
 

Dopo una ricca colazione a base di dolci e di salati, procedemmo col sorteggio delle poste ed io assistetti, compiaciuto, all’immancabile sfilata delle armi. Ce n’erano per tutti i gusti. Ad eccezione di due anziani signori armati con dei sovrapposti calibro 12, tutti gli altri cacciatori avevano in spalla armi rigate specifiche per la caccia in battuta e camerate in calibri adeguati. La maggior parte di essi aveva delle carabine semiautomatiche di media potenza, ma qualcuno sfoggiava anche dei pregevoli express. Uno soltanto aveva una carabina a leva Winchester modello 94 Commemorativa in versione Yellow Apache! Smussati gli ultimi spigoli organizzativi, non rimase altro da fare che avviarci per i dolci sentieri di caccia. Quasi tutti ci avviammo a piedi, soltanto chi aveva un numero di posta “alto” fu accompagnato coi fuoristrada. Ordinati, in silenzio e tassativamente con le armi scariche, in breve raggiungemmo le nostre rispettive poste. A me toccò quella alla fine dello schieramento. Ottimo pensai, cosi avrei dovuto prestare attenzione solo al compagno alla mia sinistra. Per prima cosa verificai che il mio nuovissimo punto rosso fosse a posto, poi cercai di individuare degli ipotetici passi per avere una certa idea da dove sarebbero potuti arrivare i selvatici ed infine camerai una 30.06 ricaricata con palla Nosler Ballistic Tip da 165 grani, nella mia amata BAR Long Trac Composite. Il mio vicino di posta si chiamava Felice ed era palesemente una brava persona di Novara dall’età indefinita. Lo invidiai vedendolo ancora così energico, entusiasta, pieno di vita ed anche elegante nel suo abbigliamento ad alta visibilità. Per radio comunicai che eravamo tutti ben piazzati e finalmente potei mettermi in fiduciosa attesa. Non vedevo l’ora che Matteo desse il via alle danze, liberando una delle sue famosissime mute di segugi maremmani. Oddio, sono convinto che sia a Matteo sia a suo padre Alberto il solo pensiero di dover utilizzare una  delle loro “pregiate e pluripremiate” mute contro dei selvatici che non fossero dei cinghiali li facesse star male, ma a volte, non tutti i mali vengono per nuocere.  Tempo fa infatti, Matteo mi aveva confidato che alcuni dei suoi maremmani in addestramento avevano dimostrato troppo interesse per caprioli e daini e quindi se la loro passione era diventata quella, tanto valeva metterli al lavoro seriamente.
 
 
 

Quando suonò il corno d’inizio battuta, i cani partirono subito a canizza, scollinando  sull’altro versante del monte. Per un po’ sentii molto meglio i berci dei battitori schierati a ventaglio, che i latrati dei segugi. I primi spari non tardarono a farsi sentire. Dalle grida capii che i cani avevano già stanato un bel branco di animali. Meglio così pensai, almeno ce li saremmo visti arrivare silenziosi e soprattutto poco veloci. Le fucilate echeggiavano lungo tutto il bosco, qualcuno doveva aver montato sulla propria carabina “un dispositivo per il tiro a raffica controllata”, perché ogni volta che metteva il dito sul grilletto gli partivano tre colpi. Con orecchie esperte stimai che quel giorno la percentuale di padelle fosse abbastanza buona, più alta della media stagionale. Gli ungulati ai quali stavamo dando la caccia, quando sono tallonati dai cani, corrono per davvero. Ad un tratto, alla mia destra, sentii un lievissimo sfrascare avvicinarsi progressivamente, così istintivamente alzai la BAR e puntai il punto rosso verso il folto. Stetti in punteria pochi secondi ed apparve una femmina di daino. La mirai sulla spalla e un sol colpo fu sufficiente per abbatterla. Avevo avuto la fortuna di tirare dopo neanche una decina di minuti che ero appostato. Qualcuno potrebbe anche non credermi, ma posso garantirvi che sarei già stato a posto così. Il tempo era meraviglioso ed io intendevo godermi la caccia spensierato; le canizze, le grida dei battitori e la nutrita fucileria erano musica per le mie orecchie. In basso alla mia sinistra mi sembrò di sentire alcuni colpi cadenzati e in progressivo avvicinamento, come se i cacciatori appostati stessero tirando ad un selvatico che correva parallelo davanti alle poste. D’istinto mi venne da pensare che, se quel selvatico avesse continuato così, avrebbe fatto scaricare i fucili a tutto lo schieramento. Ma intanto il fuggitivo si stava avvicinando verso la mia posta, fendendo veloce il sottobosco. Ad un tratto lo sentii vicinissimo. Ebbi appena il tempo d’imbracciare la Browning che apparve un bel cinghiale. Gli tirai mirando al bersaglio grosso e l’animale, colpito in pieno, con un ultimo salto andò ad incastrarsi in un groviglio di tronchi d’albero. Credo di non aver mai visto niente di simile prima d’allora. S’era incastrato così bene, neanche ce lo avessimo messo apposta! Ricaricai la carabina rimpiazzando i colpi sparati e raccolsi i due bossoli vuoti. Lo feci più per abitudine che per necessità, perché non intendevo più sparare. Ero davvero contento così e mi avrebbe fatto piacere che anche tutti gli altri avessero  sparato. Ma a caccia cos’è l’unica cosa certa? “Che a caccia non esistono certezze”. Quel giorno le sorprese erano solo all’inizio..
 
 
 

Infatti, non ebbi neanche il tempo di tentare di rimuovere il cinghiale dal groviglio vegetale dov’era finito, che un forte rumore rovinoso mi fece quasi sobbalzare. Imbracciai veloce la BAR e un attimo dopo un bel fusone di daino nero per poco non mi venne addosso. Beato punto rosso.. In mezzo a quel mare intricatissimo di rami e rovi riuscii a tirare tre colpi, uno dei quali evidentemente andò a segno, perché intravidi il selvatico fare una capriola degna di una lepre. M’imposi ancora una volta di non tirare più, ma quando dopo un po’ vidi nel fitto una figura claudicante vistosamente ferita, fui ben felice di porre fine alle sue sofferenze. Era il quarto capo che avevo abbattuto e, “per non farmi indurre in tentazione”, indovinate un po’ cosa ho fatto? Ho spento il punto rosso, ho scaricato la Long Trac e l’ho riposta nel fodero. Stop, game over, fine dei giochi. Per me bastava così! Dopo un altro po’ Matteo, tramite Radio Macchia, decretò la conclusione  della battuta. Sollecitò il recupero dei capi abbattuti e il conteggio provvisorio fu di oltre venti capi tra daini e cinghiali. In seguito saremmo dovuti andare a cercare qualche ferito, ma non potevamo certo lamentarci. Tutti i cacciatori prima di lasciare le proprie poste dovettero accertarsi che le loro armi fossero scariche e segnalare dove erano i capi morti nel folto. Poi Matteo, Francesco e gli altri aiutanti li avrebbero caricati sui fuoristrada per poi metterli in posa per il tableau finale davanti alla casa di caccia.

Mentre rientravano un pochino stanchi ma decisamente felici, scambiai qualche battuta con le altre poste per conoscere il loro giudizio su come fosse andata quella “Monteria Maremmana”. Non solo nessuno si lamentò, anzi, tutti furono concordi nella buona riuscita, ma chiesero anche quando Matteo ne avesse organizzata un‘altra. Quel memorabile giorno qualcuno sparò bene, parecchi ammisero le loro clamorose padelle mentre altri rimpiansero le occasioni perdute. L’importante fu che tutto si svolse bene e nel migliore dei modi, con serietà, serenità, senza incidenti e senza episodi deplorevoli. Tutti, battitori, poste ed ausiliari rientrarono incolumi. Al rialto in tronchi e paglia trovai Matteo e Francesco sorridenti e rilassarsi ed ora che anch’io stavo smaltendo l’adrenalina accumulata, cominciai a sentire pure un certo languorino allo stomaco. Quel giorno decisi persino di fare uno strappo alla regola, per una volta mi concessi un pranzo come si deve, antipasto, primo secondo e dolci tutto annaffiato da una generosa dose di Morellino di Scansano! La pulizia e la spartizione dei capi abbattuti l’avremmo completata più tardi.

Oggigiorno sono molte le AVF italiane che propongono anche delle battute miste stile Monteria ma, credetemi, quelle organizzate da Matteo nella sua bellissima Azienda Agrituristica Venatoria “Campo alla Pigna” di Ribolla, sono davvero speciali. In particolare per l’aria che si respira, pregna di tradizioni tanto vecchie quanto meravigliose e quindi da tramandare.  


Marco Benecchi


 

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24 commenti finora...

Re: "Monteria alla Maremmana!”

La mia la legano la tua la infilano con il palo e nemmeno uno solo

da a tua sorella e magari anche tua madre  08/08/2019 21.03

Re: "Monteria alla Maremmana!”

legano tua sorella al palo!! ma va a dornmire

da uuu  06/08/2019 5.33

Re: "Monteria alla Maremmana!”

Quelli che la caccia non sanno neanche come si scrive, gli legano gli animali al palo....

da Se’ capi’  05/08/2019 11.05

Re: "Monteria alla Maremmana!”

Quelli che la caccia non sanno neanche come si scrive, gli legano gli animali al palo....

da Se’ capi’  05/08/2019 11.03

Re: "Monteria alla Maremmana!”

morti di fame? sono scelte. c'è chi si accontenta di un capo o due all'anno e chi invece ne spara 20/30 all'anno per questo è costretto ad andare in azienda.

da Paolo  04/08/2019 20.55

Re: "Monteria alla Maremmana!”

Illegale? Ma ci sei o ci fai? In Aziende Faunistiche nulla è illegale. Mica come quei morti di fame Che cacciano in ATC!!

da Invece non c’è da preoccuparsi  04/08/2019 15.24

Re: "Monteria alla Maremmana!”

Ma nessuno glielo dice che tutto ciò che ha scritto qui sopra è illegale al 1000x1000?
Ottimo per fare una segnalazione alla Forestale di competenza

da mi preoccuperei  04/08/2019 12.40

Re: "Monteria alla Maremmana!”

È vero i costi sono accettabili, ma questa caccia fatta così su questi animali sfigati non sa di nulla. E poi ormai siamo tutti cumenda con la panza e invece di un express da 20.000 euro abbiamo un Argo da 1000.
Ma sempre caccia che assomiglia alla pesca alla trota in laghetto....

da Verità rivelata x Marco  02/08/2019 11.35

Re: "Monteria alla Maremmana!”

Quella che descrivi tu ERA (ma diciamo in qualche parte lo è tuttora) la caccia
DEL PASSATO,

Ora più o meno è invece alla portata di tutti..

TROPPO SPESSO dimentichiamo che IN PASSATO a caccia ci andavano SOLO I RICCHI
Oggi ci vanno TUTTI e a TUTTI è stata data la possibilità di abbattere... tieniti forte...
CAPRIOLI CERVI DAINI CINGHIALI
Praticamente a costo ZERO,
Quindi...
Su facciamo i seri,
Non lamentiamoci e non diciamo stupidaggini,
Che siamo TUTTI ancora abbastanza intelligenti!
MB

da Marco B x verità rivelata  02/08/2019 6.08

Re: "Monteria alla Maremmana!”

Pubblicità occulta, altro che blog tutti a Ribolla

da Acca' nisciuno è fesso  01/08/2019 20.25

Re: "Monteria alla Maremmana!”

Questi animali sono stati catturati in varie zone d’Italia (anche una base militare americana) e venduti a queste riserve che poi li liberano la mattina stessa della “monteria” e poi liberano una torma di cani e qualche bracciante che urla e schiamazza. Questi animali, frastornati e senza conoscere il territorio, corrono sullo stradello e finiscono davanti alle poste messe su altane dotate di tutti i confort dalle quali un cumenda con la panza spara agevolmente col suo Express da 20.000 euro. Poi foto di rito e sgrifata senza precedenti al ristorante della azienda. Eccovi la caccia del futuro.

da Verità rivelata  01/08/2019 16.09

Re: "Monteria alla Maremmana!”

Questi animali sono stati catturati in varie zone d’Italia (anche una base militare americana) e venduti a queste riserve che poi li liberano la mattina stessa della “monteria” e poi liberano una torma di cani e qualche bracciante che urla e schiamazza. Questi animali, frastornati e senza conoscere il territorio, corrono sullo stradello e finiscono davanti alle poste messe su altane dotate di tutti i confort dalle quali un cumenda con la panza spara agevolmente col suo Express da 20.000 euro. Poi foto di rito e sgrifata senza precedenti al ristorante della azienda. Eccovi la caccia del futuro.

da Verità rivelata  01/08/2019 16.09

Re: "Monteria alla Maremmana!”

Sono finiti gli inviti.......a buon intenditor...poche parole

da Da Biondi...  01/08/2019 12.25

Re: "Monteria alla Maremmana!”

Pulizza pulizza che noi avem daffare co immigrati e zengari. E i ladri delinquenti li assisti tu? pulisciti da solo che noi avem daffare!

da Amministrazione fiorentina  30/07/2019 17.40

Re: "Monteria alla Maremmana!”

Perdonatemi Amici miei se per una volta dovrò "uscire dai temi" anch'io...
Ma devo pur potermi sfogare con qualcuno....

Oggi compio 59 anni, sono nato il 30 luglio del 1960,
E per festeggiare indovinate un po' cosa ho fatto?
Come al solito mi sono alzato alle 5 del mattino, uno sguardo ai Blog, ho scritto due righe, controllato le mail, ho governato Jack lo Jagd Terrier che tengo in giardino e poi...
Mi sono armato di zappa, rastrello, scope e sacchi neri dell'immondizia e sono andato

FUORI CASA a pulire la via dove abito......

Bhe si, perché tra redditi di cittadinanza vari, borse lavoro per gli ex (che poi ex non lo sono MAI!!!!!) tossicodipendenti, se uno vuole avere almeno la via dove abita pulita, deve pulirsela da solo.

E dire che di tasse ne pago talmente tante da averne perso il conto
Compreso il..passo carrabile e una TARI (tassa sull'immondizia) oscena perché ho il giardino grande!!

Pazienza

Un caro saluto a tutti
E da domani si ricomincia!!


da MARCO BENECCHI X TUTTI GLI AMICI DEL BLOG  30/07/2019 11.54

Re: "Monteria alla Maremmana!”

Hai detto una grossa verità cari Marco, non solo in tema di caccia. Del noi noi italiani siamo famosi per voler fare le barricate con i mobili degli altri...

da Gianni  29/07/2019 9.49

Re: "Monteria alla Maremmana!”

Ho partecipato ad una sola Monteria, vicino Ciudad Real. Personalmente ho preso un cervo giovane e un altro l'ho mancato. Quindi ho sparato a due animali. La posta sotto la mia (a circa 200 metri) ha sparato a sette cinghiali colpendone sei; in più un ha abbattuto un cervo. Poste rigorosamente estratte. Complessivamente sono caduti oltre 250 cervi, una settantina di cinghiali e venticinque daini. Il ricordo sgradevole è legato al rientro nel centro aziendale di tutta quella massa di animali; erano stipati dentro degli enormi rimorchi trainati da trattori ugualmente imponenti. Hanno scaricato tutta quella carne coi ribaltabili, ne sono venuti fuori mucchi impressionanti, alti tre metri e più. Non un bello spettacolo, almeno per il mio gusto. Comunque sono subito entrati in azione dei macellai che, a colpi di machete, hanno prima sventrato (col machete, non ho visto coltelli....) e poi fatto a pezzi tutto quel ben di Dio; e a mano a mano lo hanno caricato in alcuni camion refrigerati, destinazione (credo) la Germania.
Riflessioni personali: primo, l'amico che era con me, e che l'anno precedente aveva tirato un centinaio di 30/06, quella volta non ha sparato neanche un colpo. Ciò significa che la sorte in una monteria tradizionale può riservare sorprese sia estremamente positive sia punitive. Secondo, troppi animali tutti insieme, e trattati come legna o carbone. Ricordo battute al cinghiale in Maremma con decine di capi abbattuti, ma non c'è proprio paragone...
PS: avevo pagato solo 700,00€

da Filippo 53  29/07/2019 9.20

Re: "Monteria alla Maremmana!”

Hai detto una grossa verità cari Marco, non solo in tema di caccia. Del noi noi italiani siamo famosi per voler fare le barricate con i mobili degli altri...

da Gianni  29/07/2019 8.44

Re: "Monteria alla Maremmana!”

Calma Roby,
Questa.......

E' l'ITALIA

Il mio problema giornaliero più grande è l'Arginare l'ondata continua, costante, imperterrita, impietosa,
Di amici e conoscenti che "venderebbero la madre & Company" per un
INVITO a caccia,
Per andare da TUTTE LE PARTI,

Anche per tirare ai gatti nell'asilo dietro casa

Per non parlare poi di riuscire a rimediare un invito in una riserva famosa, ben gestita e ricca di animali..

E' come andare al ristorante..
Se uno paga di persona allora giura che va pazzo per gli spaghetti alla bolognese e per la fettina ai ferri, ma quando invece

SONO INVITATI

Allora Ordinano la zuppa di costracei da 80 euro a porzione....

Tranquillo,
Chi vuol capire, capisce.....

da Marco B x Roberto  28/07/2019 19.56

Re: "Monteria alla Maremmana!”

in Spagna la monterias è una cosa normale , la prticano tutti senza troppi problemi anzi e la VERA FORMA DI CACCIA PER la caccia agli ungulati. C'è gente che paga una posta anche 10.000 euro per tentare , cervi, daini ,cinghiali , volpi tutto quello che gli capita a tiro. Sparano con la bolt e sono bravissimi. In Italia NON VA MAI BENE UNA SEGA!! se fai la selezione spari a fermo e non va bene, se fai la battuta non va bene, se fai la girata non va bane che PALLE !!!

da Roberto  28/07/2019 16.03

Re: "Monteria alla Maremmana!”

Dimenticavo...
Da dove provengono i selvatici abbattuti durante la Monteria Maremmana,
le GUARDIE (per non sprecare colpi!) sparano di notte e di giorno ai daini solo quando sono "accoppiati" in modo di cercare di abbatterne due con un colpo solo...

da Marco B x Massy  28/07/2019 12.50

Re: "Monteria alla Maremmana!”

Una volta (UNA!) ho sparato anche un centinaio di colpi a delle anatre lanciate da un monte distante qualche chilometro di distanza,
Tante padelle, tanti bei tiri, un gran bel pranzo...
Credo esborso di mega assegno (io ero invitato!) e poi tutti felici e contenti..
Erano presenti Grossi nomi della finanza e dell'economia locale...

Questo è quanto...


Batture come quella da Me raccontata sono eventi particolari,

Che CREDO non dovrebbero dispiacere a nessun cacciatore!,

Ho visto anche cacciare Capre Hispanich e CAMOSCI in battuta.....

da Marco B x Massy  28/07/2019 12.48

Re: "Monteria alla Maremmana!”

Può anche essere che a "farla" potrebbe pure piacermi..non pongo limiti ala provvidenza ..
..a pelle però tirare con una semiautomatica ad un daino con la muta dietro..provoca molta molta " orticaria " !

Con innata stima buona domenica a tutti.

da massi  28/07/2019 11.44

Re: "Monteria alla Maremmana!”

Mah...

da Mah...  24/07/2019 13.30
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