Faggeta Selva di Moricento, un angolo di eden da preservarsi sotto una campana di vetro trasformato in sito per un turismo musicale di cui nessuno sentiva il bisogno (salvo per chi di quel turismo campa!), una delle zone più importanti per la vita dell'Orso bruno marsicano, "Foresta vetusta" dell'UNESCO, zona di riserva integrale (legittimata o solo programmata? Uno dei misteri della zonazione del Parco d'Abruzzo), zona di svernamento e di rifugio per l'Orso marsicano: "Martedì 13 agosto 2019, ore 17:00 presso il rifugio La Cicerana, orchestra di flauti I Leoncini d'Abruzzo".
Poi ogni giorno apprendiamo dei problemi che arrecano i cosiddetti "Orsi problematici" (che ormai sono quasi la totalità della sempre più esigua popolazione), i quali hanno abbandonato le montagne e le foreste della loro area storica (habitat storico) per rifugiarsi nelle zone esterne al Parco Nazionale, assai più alimentarmente produttive e quiete (nonostante vi sia praticata la caccia!). Ci fosse qualcuno del mondo ambientalista nazionale - autorità superiori comprese, che almeno sui SIC hanno voce in parola - che si chieda come mai ciò sia consentito (come già furono e sono ancora ogni inverno consentite le ciaspolate invernali, in piena stagione di svernamento per l'orso!), smettendola di accogliere come oro colato ogni giustificazione presentata da autorità e studiosi dell'orso, che non sapendo più come gestire la situazione si appellano ormai alla gente del posto cercando di convincerla ad accettare la "problematicità" dell'orso!
Un problema di facile soluzione che non si vuole risolvere solo perché negherebbe anni ed anni di inutili ricerche e studi e, peggio, di loro proposte, per così dire, "risolutive". Mentre un semplice pastore o boscaiolo o un qualsiasi abitante locale dei paesi del Parco ha da tempo capito, ovvero che la soluzione è semplice, ed è quel loro antico mondo che è sparito e che il Parco si ostina a non voler tenere vivo artificialmente: leggasi, coltivazioni a perdere di campi di grano, mais e lupinella, incentivazioni all'agricoltura ovina (a costo di mantenerla artificialmente con greggi pubblici) e... SEVERO controllo dei movimenti turistici nelle aree primarie dell'orso marsicano, a costo di chiudere e smantellare rifugi in posti sbagliati quali sono Iorio o La Cicerana! O sperano nella soluzione teoricamente sempre più predicata sui quotidiani e sui medi in genere di un sempre maggiore addomesticamento della fauna selvatica affinché possa sopravvivere abitando anch'essa strade, paesi e città come amerebbero gli animalisti urbani?
Comprendiamo l'entusiasmo dei "Leoncini"; comprendiamo l'entusiasmo dei turisti della domenica e del periodo estivo (che per il resto dell'anno vivono nei grandi centri urbani) che parteciperanno al concerto, entusiasmo per tutto quel verde, quello scenario meraviglioso che sentono come un "diritto all'ambiente"; non comprendiamo le autorità del Parco che quello scenario lo stanno loro svendendo per un piatto di lenticchie (turismo) mentre l'Orso marsicano sta sempre più fuggendo altrove proprio perché gli viene negato il suo diritto all'ambiente.
Se hanno fatto scandalo i tanti concerti programmati da noti cantanti in varie parti delle coste e montagne d'Italia, tanto più deve ritenersi scandaloso questo concerto di flauti nel cuore dell'habitat primario dell'Orso marsicano (perché così deve intendersi la posizione di quel rifugio-ristorante sui bordi della suddetta Selva), dove le Direttive habitat della UE dovrebbero impedirlo e richiedere quanto meno una "valutazione di impatto ambientale", che invece viene magari richiesto per semplici manifestazioni del mondo venatorio o per transito di motocross: come se i musicisti e chi andrà ad ascoltarli (non certo poche persone!) disturbassero meno di cani o del transito di moto solo perché il rumore di flauti in concerto, in quanto tale, è considerato armonioso per principio! Ignorando volutamente che in quell'ambiente, e per l'orso marsicano, anche un concerto musicale è RUMORE, è DISTURBO. Ma certo, si dimenticava, ormai gli orsi sono abituati ai disturbi dei centri urbani e della gente! E allora avanti con il concerto anche davanti alle loro tane...
Franco Zunino
Segretario Generale AIW