Una delle più interessanti novità che abbiamo potuto ammirare all’ultima edizione dell’IWA, la bellissima e prestigiosa mostra delle armi e degli accessori che si tiene a Norimberga, è stato senz’altro il “kit” arma–sistema di mira proposto dalla Browning. Era composto da carabine Maral e BAR MK 3 destinate alla caccia in battuta già equipaggiate con un mirino elettronico Holografico a punto rosso modello K1 prodotto dalla la KITE Optics, una loro ditta partner. Il connubio è davvero perfetto oltre ad essere molto interessante, perché la Browning, forte delle esperienze dirette dei suoi collaudatori e quella dei suoi numerosi tester esterni, ha deciso di proporre un binomio arma–organo di mira con un montaggio davvero rivoluzionario. Non si è scelto più di utilizzare i canonici 4 fori filettati (6/48”) appositamente presenti sul castello, bensì di sfruttare i due fori filettati sulla canna originariamente nati per il montaggio della semibindella o della tacca di mira. Questo semplice accorgimento lo vedremmo un po’ come l’uovo di Colombo, talmente ovvio che nessuno ci ha mai pensato prima, ma che permette di montare lo strumento ottico da mira elettronica il più basso possibile, consentendo inoltre una visuale panoramica periferica molto ampia. E’ chiaro che il nuovo mirino Holografico Kite K1 può essere montato anche con qualsiasi tipo di attacco già esistente, sia fisso sia amovibile (noi abbiamo una netta predilezione per gli ottimi prodotti dei fratelli Alessandro e Andrea Contessa di Marcheno), ma in questo modo il tiratore si trova subito in linea con il “dot” senza dover ricorrere a pieghe e/o rialzi per adattare il volto al calcio dell’arma.
Attualmente, almeno quattro cacciatori di cinghiali su cinque montano dei Red Point sulle loro carabine semiautomatiche, riconoscendogli le meritate doti tecnico–balistiche e nonostante l’altissimo grado tecnologico necessario a costruirli, i Punti Rossi sono pur sempre degli strumenti relativamente semplici, sia come concezione elettro-meccanica sia come regolazione, uso e manutenzione. Non hanno ingrandimenti perché sono stati progettati per tirare con ambedue gli occhi aperti e a brevissima distanza, ma mantengono le regolazioni di alzo e deriva classici degli impianti ottici tradizionali. Non hanno problematiche diottriche e sono sempre a fuoco.
Riguardo al K1 mi sento in dovere di dirvi subito una cosa. Sono già un paio di anni che per la caccia di Selezione uso con soddisfazione un cannocchiale KITE Optics 2,5 – 15 x 56 HD con reticolo illuminato e, in qualità di armaiolo, ho avuto anche l’occasione di poterlo confrontare con un modello simile prodotto da una notissima casa tedesca. Strano ma vero, le caratteristiche dei due strumenti sono decisamente molto simili, per non dire quasi identiche. Ora che ho potuto provare sia il nuovo KITE K1, sia il modello prodotto dalla nota Casa costruttrice tedesca, devo dire che la somiglianza è a dir poco sconcertante! Ora, se le caratteristiche tecnico-ottico–meccaniche dei due Punti Rossi in oggetto sono più o meno uguali, il nuovo KITE K1 si pone subito in una posizione di vantaggio perché viene offerto ad un prezzo decisamente inferiore. Comunque, a parte questo, vediamo bene il K1 nei dettagli, iniziando con una piccola presentazione della ditta costruttrice.
La Kite Optics è una dinamica azienda belga a conduzione famigliare che da circa un trentennio produce ottiche e accessori di ottima qualità. Discretamente famosa in patria, abbastanza conosciuta e apprezzata in Europa ed anche in Italia perché la Kite nel nostro paese è distribuita dalla BWMI Browning–Winchester Italia. Già il fatto che una importante azienda come la Browning–Winchester abbia deciso di promuovere un prodotto così, la dice lunga sulle sue qualità. Inoltre basta vedere come nasce la Kite Optics per rendersi conto che stiamo parlando di ottimi prodotti. Tutto ebbe inizio a Bruges, in Belgio, dove un modesto negoziante ottico di nome George De Putter decise di ampliare il negozio fondato dal padre Robert per poter coniugare meglio il lavoro con le sue grandi passioni: quella della costruzione di strumenti ottici di precisione e quella dell’osservazione della natura. Nonostante la buona partenza economico-imprenditoriale, George non si ritenne ancora soddisfatto dei prodotti che vendeva, così nel 1992 decise di fare il grande salto, d’iniziare la progettazione e la realizzazione di nuovi prodotti, in particolare binocoli e cannocchiali prismatici a forte ingrandimento per l’osservazione ornitologica visto che in Belgio vanta una grande e lunga tradizione. Fu così che nacque la Kite Optics e quasi trent’anni di successi hanno dato ragione al sig. De Putter, confermando che la sua iniziativa non era sbagliata.
Oggi la Kite Optics, associandosi con la Browning in un know-how perfetto, è in grado di garantire a tutti i cacciatori europei, ma anche a quelli del mondo intero, strumenti molto validi con delle caratteristiche d’avanguardia. La ditta orgogliosamente dichiara che tutti i prodotti Kite Optics sono stati concepiti con lo stesso impegno, dal piccolo binocolo pocket all’impegnativo specktive da osservazione. Non a caso, gli attuali soci dell’Azienda sono tutti esperti ingegneri con una lunga esperienza nell’industria dell’alta precisione. Questi professionisti hanno brevettato importanti innovazioni ottico-meccaniche, come il trattamento delle lenti per un’eccezionale trasmissione della luce, la costruzione e la rifinitura manuale del corpo, tutto in alluminio aerospaziale, e il mantenimento delle minuterie lavorate secondo i dettami della vecchia scuola. Per questi motivi l’Azienda belga è fiera di offrire una garanzia a VITA su tutti i suoi prodotti!
Alla Kite Optics sono riusciti a sviluppare eccellenti strumenti caratterizzati da una notevolissima robustezza, da una collaudata precisione tecnologica e da un’elevata qualità ottica, che li fa collocare in una fascia di mercato piuttosto alta. Detto ciò, era quasi impossibile che non decidessero di proporre anche un proprio modello di “Punto Rosso” elettronico d’ultima generazione Holografico e ultracompatto: il nuovo K1.
Questo piccolo strumento di soli 36 grammi di peso è in grado di offrire una visione del bersaglio nitida, brillante e uno straordinario comfort visivo, grazie soprattutto alla lente MHR Advanced Coating Permadura anti scratch, orgoglio della Kite Optics. La mira risulta perfetta soprattutto contro dei bersagli in movimento, consentendo una rapidissima acquisizione del bersaglio con entrambi gli occhi aperti e una sensazione visiva come se la struttura dello strumento virtualmente non esistesse. Il punto illuminato può essere regolato in ben 11 livelli d’intensità ed è talmente ben definito che appare simile a quello dei migliori cannocchiali da puntamento, non disturbando quindi nell’acquisizione del bersaglio. Il K1 si spegne tenendo premuto il meno e si riaccende tenendo premuto il più per tre secondi. Seguendo le preferenze europee s’è scelto di offrire una sola dimensione del dot a 2 MOA.
La struttura compatta e leggera del punto Rosso Kite è realizzata in lega leggera aerospaziale che garantisce robustezza, grande stabilità e efficienza nel tempo. La tenuta è stagna grazie al riempimento interno in azoto e tutto l’insieme è compatto e leggero. La taratura del Dot avviene tramite un sistema di click preciso e affidabile, che garantisce una regolazione massima di 140 MOA in altezza x 100 MOA in deriva e si sblocca-blocca semplicemente con una normale chiave a brugola. Il K1 dimostra il suo eccellente lignaggio anche nei dettagli, come la possibilità di sostituire la batteria senza dover smontare lo strumento, lo spegnimento automatico dopo 3 ore di inutilizzo e la precisione di mira anche sulle distanze più lunghe, grazie alla assenza di parallasse oltre i 50 metri. La proiezione del punto rosso avviene su una singola lente di vetro, protetta da un castello in alluminio sottilissimo, che quasi non si avverte neanche che ci sia. Potrebbe sembrare meno robusto del classico tubo, ma date le scarse dimensioni ed il peso ridottissimo, è molto difficile che lo strumento subisca urti involontari. “Le sue dimensioni” sono il suo principale punto di forza! Il Kite K1consente un rapidissimo e perfetto puntamento, perché prevede un montaggio molto basso, poi la sua particolare costruzione “aperta” non fa soffrire il cacciatore che lo usa in carenza d’illuminazione nemmeno in cattivissime condizioni avverse.
Per concludere, vorrei ricordare che questo nuovissimo mirino elettronico può essere fornito con una serie completa di basette adattatrici, che consentono di poterlo montare su qualsiasi tipo di arma lunga o corta, sia in modo fisso sia in modo amovibile. Ci siamo riproposti di testarlo a dovere nel terreno che gli è più congeniale: quello di caccia, ovviamente montato sopra ad una bella e affidabile semiautomatica Browning BAR, per il modello… non c’è che l’imbarazzo della scelta.
SCHEDA TECNICA
PRODUTTORE: Kite OpticsVlamingveld 89 8490 Jabbeke, Belgium
MODELLO: Mirino Holgrafico a punto rosso K1
DOTAZIONI: Coperchio di protezione, panno per la pulizia dell'ottica, dispositivo di apertura per il supporto della batteria, chiave a brugola per la regolazione dell'alzo e della deriva
OBIETTIVO: A Lente trattata con multistrati con Ingrandimento 1 x
DIMENSIONI: 53.5 x 34.5 x 28 mm
PESO: 36 grammi
REGOLAZIONI: Alzo pari a 140 MOA; Deriva pari a 100 MOA. 1 click= 1 MOA
Pulsanti più -meno (funzioni) qualsiasi pulsante = ON premuto per 3 sec = OFF AUTO-OFF a 3 ore senza funzionamento 12 impostazioni di intensità
PARALLASSE: Esente oltre i 50 metri
DIMENSIONI DEL DOT: 2.0 MOA (5,8 cm - 100 m) Colore rosso acceso
TEMPERATURE OPERATIVE: da -13 a +122 ° F -25 fino a + 50 ° C Conservazione -31 fino a +158 ° F -35 fino a +70 ° C
BATTERIA: 1 x 3 V CR2032 Impermeabile al litio tipo sì, 3 piedi - 1 m di profondità (0,1 bar)
PREZZO: € 429 con adattatore per scina Weaver Picatinny IVA compresa
DISTRIBUTORE UNICO per l’Italia: BWMI Browning-Winchester COLLEBEATO (BS)
Marco Benecchi