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06/11/2020 12.00 

 
 
Durante il Lockdown mi sono rivisto alcuni vecchi DVD prodotti dai cari Lugari (padre e figli) titolari dell’omonima, ed in particolare ho riguardato con piacere: “Branchi in fuga”. Nel video si vedono molti cacciatori (sette su dieci armati con carabine Heckler & Kock 770 calibro 308 W come quella preferita dal sottoscritto!!) che prima dell’inizio della battuta si procurano un appoggio per sparare. Bravi! Tale precauzione in una “Cacciarella Maremmana” sarebbe ridicola, ma visto che negli infernali calanchi dell’Appennino Tosco-Emiliano i partecipanti ad una battuta spesso sono pochi e quindi costretti a tirare anche lungo, ho decisamente approvato il comportamento di quegli esperti cacciatori. Una delle prime cose che ho imparato cacciando con la carabina, è che se non tiri con un buon appoggio, ne metterai ben poca di selvaggina in pentola. Non voglio annoiarvi descrivendovi le innumerevoli posizioni di tiro consigliate da tutte le enciclopedie, dai manuali, dalle riviste, ecc, ma vorrei soffermarmi soltanto su quelle che in base alla mia modesta esperienza ritengo veramente valide. Le tecniche di caccia a palla in Italia le ho praticate quasi tutte ed ho girovagato parecchio anche nelle foreste europee, così in diverse occasioni qualche colpo l’ho tirato.
 

In tanti anni dedicati a correre dietro a selvatici più furbi di me, le posizioni di tiro che mi hanno dato più soddisfazioni sono state sostanzialmente tre: il tiro con il bastone lungo (Alpenstock), quello dall’altana e stando appoggiati sullo zaino o con l’ausilio di un bipiede tattico. Sono convintissimo che esistono dei cacciatori talmente bravi da saper sparare a mano libera (beati loro), in ginocchio, con due bastoncini uniti da un elastico, appoggiati ad un coltello piantato ad un albero, sulle robuste spalle dell’accompagnatore o addirittura sul binocolo, ma è fuori discussione che la massima precisione si ottiene con l’arma ben ferma su un solido appoggio. Nella videocassetta del caro Alberto Lugari si vedono alcuni cacciatori (non a caso i migliori tiratori), che sparano appoggiati a dei bastoni di legno o in alluminio. Quella posizione non è indicata per tirare a lunga distanza contro selvatici fermi, ma può essere una soluzione sufficientemente valida quando si è costretti a sparare ad animali in movimento e che cambiano direzione continuamente.
 

Un Alpenstock di 150–160 centimetri è indubbiamente un valido compagno del cacciatore a palla. E’ indispensabile durante la “Pirsch” dove spesso si deve sparare veloci a breve distanza e in terreni coperti. Se nel praticare la caccia alla cerca vi accompagnerà una guida esperta, potete stare tranquilli che avrà con sé l’immancabile Alpenstock. Gli tornerà utile in moltissime occasioni ma sarà ben lieto di darvelo in prestito per “puntellarvi” meglio quando ci sarà da tirare. Scegliere un modello liscio, completamente dritto oppure uno che abbia il vertice a forma di Y, magari ricavato da un elegante spezzone di corno, dipende esclusivamente dai nostri gusti personali, così come se è meglio che abbia il puntale in metallo o in gomma. Il tiro dall’altana sopraelevata non è facile come sembra.
 
Le riserve di caccia che gestisco o con cui collaboro sono tutte attrezzate con delle ottime postazioni fisse, ma è proprio da quei comodi capanni che ho assistito alle più clamorose padelle. Perché spesso esperti cacciatori di montagna e/o di pianura, abituati come sono a tirare appoggiati sugli zaini o con i bipiedi, hanno avuto grosse difficoltà a mantenere ferma la loro arma sull’unica, esile traversina. Dall’altana tutto “sembra” più facile: come l’avvistamento e la valutazione dei capi da abbattere, gli immancabili scambi d’opinioni con l’accompagnatore ed infine il tiro, ma credetemi, non sempre è così. I selvatici “veri” lo sanno che dove c’è un appostamento potrebbe esserci anche un cacciatore. Quindi quando usciranno in pastura o saranno costretti ad attraversare uno tratto aperto nelle sue vicinanze lo faranno con molta cautela e circospezione. Il tiro allora dovrà essere abbastanza veloce e preciso, ed il cacciatore dovrà stare molto attento a non urtare con la carabina le pareti dell’altana, a posizionare correttamente l’astina (né troppo avanti né troppo indietro) e a trovare un buon appoggio anche al calcio dell’arma.
 
 
 
Non mi stancherò mai di ripetere che nel tiro a lunga distanza l’appoggio posteriore ha la stessa importanza di quello anteriore. Ad un selvatico si deve tirare con l’arma perfettamente immobile, non dico come quando l’abbiamo tarata in poligono sul cavalletto o sul “Rest”, ma che ci vada almeno molto vicino. Tra la calciatura ed il bordo della feritoia è sufficiente metterci il cappello, la giacca o un semplice panno e non la mano debole (quella che non impugna l’arma), che vedrei meglio nell’aiutarci a sorreggere il calcio piuttosto che l’astina. Se siete destri dovrete trovare dove appoggiare saldamente il gomito destro, mentre se siete mancini cercherete di fare viceversa sul lato opposto dell’appostamento.

Ho lasciato per ultima la posizione di tiro che ritengo migliore, quella che usano (o che dovrebbero usare) tutti quelli che si apprestano a tirare a lunghissima distanza: appoggiati ad una roccia o completamente sdraiati in terra con l’arma ben affossata in un morbido zaino o con l’ausilio di un bipiede tattico. E’ la posizione di tiro che garantisce i risultati più soddisfacenti e su questo credo di trovarci finalmente tutti d’accordo. Consente alla nostra arma una stabilità quasi assoluta e se è precisa, se conosceremo esattamente la distanza che ci separa dal bersaglio e se sapremo dominare l’emozione, ben difficilmente falliremo il colpo.
 
 
 
Personalmente, da diversi anni ho abbandonato la posizione di tiro sullo zaino a favore di quella con il bipiede. Ognuna delle due tecniche di tiro ha i suoi pro ed i suoi contro, tocca a noi scegliere quale utilizzare in base alle nostre esigenze, alle nostre abitudini e alle nostre preferenze. Sparare con l’arma appoggiata sullo zaino è molto comodo è di facile acquisizione; spesso è sufficiente il solo zaino a fornire all’arma sia l’appoggio anteriore sia quello posteriore, ma purtroppo non è perfettamente stabile al cento per cento. A volte può essere sufficiente il nostro respiro (per non dire l’affanno) a muovere leggermente l’arma. Il bipiede invece è più impegnativo come sistemazione e come regolazione, è penalizzante se dobbiamo sparare verso l’alto e, proprio in funzione della sua rigidità, può farci perdere dei secondi preziosi per “livellare” il reticolo.
 
Se trascuriamo questi piccoli difetti e impariamo ad usarlo correttamente, il bipiede è un accessorio veramente eccezionale e insostituibile. L’appoggio anteriore è garantito saldo ed immobile dal piccolo accessorio metallico, mentre per quanto riguarda il posteriore possiamo mettere sotto al calcio uno spessore di fortuna (come una pietra, un pezzo di legno, un provvidenziale rialzo del terreno, ecc) oppure il pugno della mano libera, che a seconda di quanto lo stringiamo o lo rilassiamo, si alza o si abbassa la linea di mira. Purtroppo il tempo libero scarseggia per tutti, gli spazi aperti dove possiamo allenarci a sparare tranquilli senza arrecare disturbo sono alquanto rari ed il prezzo delle munizioni non consente lunghe sessioni di tiro, ma nonostante ciò è nostro dovere ricontrollare spesso la taratura dell’arma, abituarci a tirare nelle diverse condizioni di vento e di luce e fare la necessaria pratica a sparare in tutte condizioni che potrebbero presentarsi sul terreno di caccia. Quelle che ho elencato e descritto sono d’indubbia e provata efficacia e soprattutto alla portata di tutti.



Marco Benecchi

 
 
 

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20 commenti finora...

Re: Il tiro a caccia

Non se lo caga nessuno hahahahahahahahahahaahahah Porelloooooo

da Hahahahahahahaha  30/11/2020 19.43

Re: Il tiro a caccia

Che tristezza di blog
Manco a lì cani

da Bartolo  28/11/2020 12.03

Re: Il tiro a caccia

Dimenticavo.. anche io ho fatto una coppiola con quel cesso di fucile e anzi oggi lo caricato a colombacci e andava da paura ma rimane un fucile da 350 euro nuovo non credo che arrivero' con questo cesso nel 2023

da X Filippo  23/11/2020 12.01

Re: Il tiro a caccia

Educatamente hai espresso il mio parere . Ma non su determinati marchi ma in generale ,ma come cspita si fa' a voler far passare per carabine super dei fucili da 800 euro?? Io non lo capiro mai !!!!! Ma cosa c'entra anche io ho comperato un fucilaccio da 350 euro dico.. anche se ci smacchio sposto i rovi che cosa me ne frega se si rovina a quel prezzo .Il mercato delle carabinette da pochi spiccioli e' per i fessacchiotti.Ma puo essere anche per ricchi,piglio sparo e getto.che cax me ne frega!

da X Filippo  23/11/2020 11.59

Re: Il tiro a caccia

Rimango nella mia posizione carabina 750 euro non vale un cxxo e carabina da 1500 euro vale il triplo!

da Sempre io  21/11/2020 17.00

Re: Il tiro a caccia

capisco tutti bisogna pur vivere e far favori agli amici.Ma non siamo tutti cosi' coglioni!

da Sempre io  21/11/2020 16.58

Re: Il tiro a caccia

Il grande adelio simili carabinette le avrebbe usate come stuzzicadenti!!!

da Lillo  21/11/2020 15.57

Re: Il tiro a caccia

Un Blaserista (scusate il neologismo) come me non può non partecipare alla discussione (mi raccomando, senza alcuna vena polemica!). Dunque, da una ventina d'anni, forse più, uso prevalentemente carabine e/o Kipplauf Blaser. In tutta franchezza, a parte il prezzo, non gli ho trovato quei difetti di cui parla MB: non ho rotto nessun caricatore, non ho mai avuto difficoltà ad armare l'azione, in condizioni anche proibitive, e per ovviare all'assenza del caricatore estraibile (che tra l'altro hanno introdotto nella R8) basta introdurre un dito sotto l'ogiva, le cartucce vengono via facilmente. Invece ne apprezzo i pregi. Detto ciò, ho già scritto che se parliamo di precisione non credo ci siano differenze apprezzabili tra carabine da mille euro e le mie Blaser. Perlomeno, questa è la mia esperienza di frequentatore di poligono. Ovviamente non farei a cambio, ma non perché le mie sparano meglio, piuttosto per le altre ragioni che pure MB gli riconosce. Inoltre mi piace molto anche l'estetica delle mie R93 (infatti non ho nessuna R8). Aggiungo che se fossi un cacciatore professionista probabilmente opterei per una carabina più tradizionale, perché credo siano oggettivamente (quando costruite bene) più robuste nel tempo e più adatte ad usi gravosi. Magari avessi questo problema... Se va bene sparerò - nelle cacce dove si usa il cannocchiale - dieci / quindici animali all'anno! Tuttavia, e sicuramente MB avrà da ridire, per un uso professionale non userei Bergara, piuttosto CZ, Mauser 98 e - perché no - Weatherby
PS: non sono socio del Blaser Club....

da Filippo 53  21/11/2020 13.26

Re: Il tiro a caccia

Io non mi fascio la testa prima di essermela rotta...
Perché tu dici che un'arma da 800 euro tra due anni sarà rotta?
E' capitato a te?
Raccontamelo,
Anzi, raccontacelo...
A ME ancora NON è successo,
Quando accadrà farò le mie considerazione

"""""""""""""Se io pago un fucile di tot calibro legno o sintetico ecc.ec. 800 euro e uno simile lo pago con le stesse identiche prestazioni 1800euro anzi a come dici migliori di uno piu' costoso vuole dire che molti produttori rubano i soldi ? La logica dice questo""""""""""""""

Questo poi...
Lo hai scritto tu non io....

E RICORDA....
Io in casa ho armi non da 2000 euro, ma da 20.000

Meditate gente...meditate.....

da Marco B x Bobo  20/11/2020 21.28

Re: Il tiro a caccia

Comunque ,acciaio di non eccelsa qualita' e durata nel tempo e' poco ma sicuro di una carabina da pochi soldi.Puo' anche essere precisa nel tiro ma se dopo un paio di anni inizio a fare riparazioni che me ne faccio?

da Bobo  20/11/2020 19.25

Re: Il tiro a caccia

La logica e' tutto nella vita. Se io pago un fucile di tot calibro legno o sintetico ecc.ec. 800 euro e uno simile lo pago con le stesse identiche prestazioni 1800euro anzi a come dici migliori di uno piu' costoso vuole dire che molti produttori rubano i soldi ? La logica dice questo

da Bobo  20/11/2020 19.21

Re: Il tiro a caccia

Scusami Booo,
Dimenticavo,
Per CORTESIA,
potresti definirlo TU un capolavoro d'arma?
Qual è la carabina che tu definiresti un CAPOLAVORO?
Grazie infinite!
MB

da Marco B x Booo  20/11/2020 15.04

Re: Il tiro a caccia

Nessuno ha dato dello scemo a nessuno..
Io posso soltanto dirti, confermarti, giurarti che AL FINE PRATICO Molte carabine svolgono egregiamente il loro compito indipendentemente da quanto costano o come si chiamano.
IO posso GARANTIRTI e PROVARE che quello che fai con una...diciamo Blaser lo fai con una BERGARA..
TRANQUILLO..
Solo che a me, possedendole entrambe, piace di più la Bergara..
Blaser R 93 I PRO:
1) Arma di concezione moderna con otturatore “Straight Pool”, con movimento solo rettilineo e non scorrevole – girevole, con un sistema di chiusura ad espansione basato sul principio dei normali tasselli da “muro”. Velocità di ripetizione superiore ad una normale Bolt Action tradizionale, ma mai volece come può esserlo una semiauto, quindi….
2) Arma compatta e maneggevole, sicuramente qualche centimetro più corta di una simile pari calibro.
3) Il vero punto di forza delle Blaser è la grande facilità di smontaggio, e quindi della sostituzione, della canna. Fattore utile a quei cacciatori che con un solo fusto vogliono fare tutte le cacce del mondo, ma utilissima per chi deve viaggiare molto in aereo. Perché una cosa è girare con una valigetta di 80 cm ed un’altra con una da 135.
Blaser R 93 I CONTRO:
1) Ovvio il prezzo, decisamente non è un’arma per tutte le tasche.
2) troppo uso di lega leggera e di materiali sntetici. Capiamo il bisogno “di contenere i costi di produzione” e i pesi, ma non si possono ammettere anche i sistema di mira in materiale plastico. Il caricatore, in particolare, è alquanto delicato, molto soggetto ad usura, specialmente se si fa un uso frequente dell’armja.
3) Le Blaser usano degli attacchi originali dedicati che costano quanto una carabina economica. Ora se ne trovano anche ideati dai Fratelli Contessa di Marcheno, che costano decisamente meno ma che sono altrettanto validi e affidabili. Ma fino a qualche tempo fa, se si voleva accessoriare l’arma con una buona ottica occorreva acquistare solo l’attacco originali, tutt’altro che economico.
4) Il sistema di otturazione è meno affidabile e più delicato di un classico Bolt di derivazione K 98, infatti non se ne vedono molte impugnati da PH africani dove polvere, fango e sporcizia può arrivare dappertutto.
5) Il sistema di armamento non è molto pratico, specialmente d’inverno se s’indossano i guanti e con le mani sia fredde sia sudate scivolose. Avremmo preferito una più comoda e rapida sicura tradizionale.
6) Impossibile lo svuotamento rapido del caricatore interno. Una volta riempito per svuotarlo occorre scarrellare, camerare le cartucce una ad una ed espellerle azionando l’otturatore.
Bergara B 14 I PRO
1) Il prezzo è molto contenuto, con un rapporto qualità – prezzo davvero eccezionale
2) Arma molto compatta, ben fatta e onestamente rifinita, la Green Hunter è sprovvista di organi di mira “Metallici”, ma se li avesse avuti sarebbero stati di metallo.
3) CARICATORE AMOVIBILE intercambiabile
4) Scatto regolabile a MIO piacimento
5) calciatura sobria robusta e decisamente molto ergonomica
6) precisione eccezionale (disponibile a qualsiasi prova)
7) possibilità di metterci una serie di ATTACCHI per l'ottica pressocché INFINITA anche da 50 euro, ma sempre molto affidabili

Lo so, dire: Io caccio con una Bergara (o simile!) non fa certo l'effetto che dire Io caccio con una Blaser (e magari di essere anche iscritto al Club)

Ora caro Booo,
Io ti ho risposto,
Adesso dovresti dirmelo tu, cosa ha una Bergare in meno di una Blaser,
Attendiamo!
M



da Marco BENECCHI x Bo  20/11/2020 15.00

Re: Il tiro a caccia

Ma allora perche' non ce lo dici tu che sei l'esperto cosa ha di migliore una bergara? Milioni di cacciatori italiani allora sono scemi se vanno a spendere 4 mila euro oppure anche 1500 o seimila euro quando con 750 euro portano a casa un capolavoro di fucile -

da Bo''''?  20/11/2020 13.47

Re: Il tiro a caccia

Forza dai...
Diccele tu le differenze..
Siamo qua per questo...
Aspettiamo

da Marco B x Me  19/11/2020 21.19

Re: Il tiro a caccia

Io non ne posseggo 50 ma 6 canna liscia tra rizzini benelli beretta remington e 4 carabine ma allora benelli dovrebbe chiudere... perche' ho lasciato a casa raffaello slug e remington canna cilindrica e sono andato domenica a cinghiali con un fucilaccio turco che tanto per provare ho pagato nuovo 350 euro.. ci ho fatto una coppiola da paura con palla trilling schok.Ma santo iddio se uno costa 750 euro e uno ne costa 1800 qualche cosa in piu' di meglio ci sara'.

da Me  19/11/2020 17.40

Re: Il tiro a caccia

Di esperienza devi averne MOLTA di più della mia...
Perché io invece ho fatto il contrario di te..
Proprio per esperienza!
Ho MOLTISSIME CARABINE (più di 50) Mauser Steyr Weatherby BLASER, Remington etc etc
Eppure ORA caccio con una BERGARA GREEN HUNTER in 308..
Solo in pochi mesi ho fatto più di 30 capi tra cinghiali caprioli e daini..
DI NOTTE E DI GIORNO con distanze di tiro da 100 a 300 mt...
E...tieniti forte....Non ho accusato NESSUNISSIMO PROBLEMA..
Ora, obiettivamente, anche grazie alla tua grande esperienza mi, anzi CI, dovresti far sapere che differenza c'è tra una 308 (che ovviamente deve sparare bene, la mia Bergara in fatto di precisione le surclassa tutte!) da 800 euro ed una da 3000, a parte il prezzo e il nome ovvio...
Aspettiamo
grazie
MARCO BENECCHI Cacciatore!

da Marco B x P.......  19/11/2020 6.53

Re: Il tiro a caccia

Prodotti spazzatura volerli far passare per gioiellini.Bergara

da Pupu'  16/11/2020 14.28

Re: Il tiro a caccia

A Benè.......Che te tocca fà pè campà

da Stai a rimedià du spicci  14/11/2020 20.58

Re: Il tiro a caccia

ahha hahaah

da h ah ahaha  11/11/2020 9.17
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