La riapertura della caccia al cinghiale in Emilia Romagna, viene vista dai cacciatori come una mezza vittoria, le gelosie interne al nostro movimento ci impediscono di vedere al di là dei piccoli interessi d'orticello o di associazione.
Sui social si legge un po' di tutto, comunicati delle associazioni, proteste della base.
Trovo inopportuno chi oggi richiama all'adunata gli uomini sotto la falsa bandiera della protesta, fanno i comunicati, ma poi oggi e domani vanno a caccia.
Gli associati vogliono prese di posizione da parte delle associazioni, ebbene, cosa può fare un piccolo dirigente di provincia?
Non concordo con chi crede che oggi vi siano cacciatori di serie A e serie B, vi sono solo condizioni diverse in un momento storico particolare, bisognava far capire la cosa e non cavalcare un assurda protesta, che profuma più di un armiamoci e partite.
Sono entusiasta che i colleghi "cinghialisti" possano uscire, sono felice delle posizioni assunte dal mio presidente nazionale Italcaccia Corsetti e da quello della mia regione Ginepri, ruoli diversi, stessa partecipazione affinché si sbloccase questa situazione.
Da ieri, per far sentire la vicinanza dell'associazione ai cacciatori, ho deciso che seppur io abbia l'opportunità di andare a caccia mi fermo.
Mi fermo perché un dirigente territoriale deve fare questo, ovvero dare il buon esempio. La base ci chiede o apre per tutti o fermi tutti. Ebbene noi ci siamo perché ci sono i cacciatori, non servono i comunicati stampa ove si richiama ad una parità di trattamento, ma poi visto che posso io vado a caccia.
No! Ci vogliono esempi concreti.
Io mi fermo pur potendo uscire, lascio i miei cani nel box come molti di voi, come molti di voi senza rabbia o livore sarò felice che altri escano, ma per il ruolo che ricopro, devo fermarmi.
Oggi non è il momento di alimentare nuove sciocche divisioni, ma di dare segnali di vita concreti alla base.
Non possono scrivervi di cacciatori di serie A e B e poi uscire a caccia, con quale faccia poi mi posso presentare ad un confronto?
Non credo che tutti si debbano fermare, ma basterebbe che si fermassero i dirigenti venatori per dare l'esempio a tutti.
Preferisco scrivere che io mi fermo per primo, piuttosto che uscire e scrivere di cacciatori di serie A o serie B.
Stefano Malacalza
Presidente provinciale Italcaccia Piacenza