Ho deciso di testare sul campo con ottimi risultati, la bella carabina ARGO E Compact Black, degna erede della Endurance, tanto amata ed apprezzata dai cacciatori di tutto il mondo e in particolare dai “cinghialai” italiani. Una semiautomatica che all’epoca della sua apparizione segnò una decisa rottura con i precedenti canoni tecnici e formali e che seppe guadagnarsi subito un’importante fetta di mercato, tanto da essere stata presa ad esempio da più di un concorrente. Ma veniamo alla Compact Black, un’arma in generale, che sia da guerra o da caccia, ha dei pesi sotto ai quali non si può scendere. In nessun caso. Vuoi per la bontà dei materiali impiegati, vuoi per l’eccellenza del progetto, il peso non si può diminuire più di tanto, ma è possibile distribuirlo meglio per favorire la portabilità, l’imbracciatura, il brandeggio, la maneggevolezza ed anche le prestazioni. Ecco, queste sono le caratteristiche basilari della ARGO E Compact Black, un’arma nata per la caccia in battuta, in ambiente boschivo, destinata a chi deve camminare ore ed ore nel fitto più impenetrabile, ma anche per chi pratica la caccia cosiddetta “comoda” da palchetti in legno soprelevati, dove spesso lo spazio a disposizione per muoversi è molto ridotto.
La posizione del centro di gravità di un fucile gioca un ruolo fondamentale, a parità di tutti gli altri fattori, nella determinazione delle doti dinamiche e nel controllo del rilevamento. In generale si può dire che l’arretramento del centro di gravità favorisce la velocità di salita alla spalla dell’arma lunga e nello stesso tempo facilita l’ingaggio del bersaglio. Una canna più corta rende il fucile più leggero e più brandeggiabile nel folto, ma soprattutto, anche lasciando tutto il resto inalterato o quasi, cambia le caratteristiche dinamiche dell’arma e questo può aumentare il rendimento del cacciatore, a patto che rinculo e rilevamento non diventino eccessivi e che l’accorciamento della canna non pregiudichi la resa balistica della munizione.
La Argo E Compact Black adotta una canna di soli 470 mm di lunghezza ed è proposta in due calibri: il 30/06 e il 308 Winchester. La scelta non è stata casuale, ma legata alla loro grande diffusione e alla stracollaudata efficacia che hanno dimostrato in decenni di caccia al re dei boschi europei: il cinghiale. La progenitrice ARGO E viene anche offerta in grossi calibri come il 300 WM, il 338 WM e il 9,3 x 62, per soddisfare il mercato estero, in particolare quello del Nord Europa e d’Oltreoceano, ma i nostri due “Militi in congedo” hanno dimostrato un’efficacia sul selvatico indiscutibile, grazie anche al fatto che esistono caricamenti originali in grado di adempiere a tutti gli usi venatori e a soddisfare i gusti personali di tutti gli utenti.
Il 308 Winchester risente meno d’essere utilizzato in canne relativamente corte, ma anche il 30.06 non subisce grossi deficit velocitari, specialmente considerando le normali distanze di tiro. Il 308 Winchester possiede le stesse caratteristiche del vecchio 30/06, ma vanta un bossolo che ne facilita il riarmo nelle armi semiautomatiche, mentre il 30.06 è da preferire per chi prevede di utilizzare palle più pesanti, nell’ordine dei 200-220 grani, specifiche per cacciare i grossi selvatici in ambiente boschivo come orsi ed alci.
La Benelli Argo E Compact Black adotta un gruppo scatto eccellente, concepito per coniugare al massimo grado la sicurezza, l’affidabilità e il massimo rendimento sul terreno di caccia. Con un peso di sgancio compreso tra i 1,94 e i 2,4 kg, si pone ai vertici della categoria. Il grilletto è molto confortevole e ben raggiungibile e si riarma velocemente con una corsa decisamente breve. Per testare la Compact Black sono state eseguite lunghe e impegnative prove secondo criteri militari molto più duri ed esigenti di quelli normalmente richiesti per un’arma da guerra. Oltre a verificare la collaudata meccanica che caratterizza tutte le versioni di carabina ARGO E, si è voluto controllare affidabilità, precisione e resa balistica di numerose munizioni commerciali presenti sul mercato.
I risultati hanno ampiamente superato le aspettative. Senza cercare di spiegare cose che chi legge queste note conosce benissimo, vorrei soltanto dire che passando da una canna di 510 mm ad una di 470 non si sono riscontrati né cali di precisione né velocitari degni di nota. Le canne delle ARGO Compact Black sono costruite con tecnologia criogena e quindi, anche dopo aver sparato lunghe serie di colpi in rapida successione, non hanno mai fatto manifestare dispersioni anomale delle rosate. La Benelli, prima di mettere in circolazione una nuova arma, ne sottopone alcune prese a caso a rigorose verifiche, che consentono di controllare adeguatamente il lavoro svolto dai progettisti e da tutta la catena di produzione che prima realizza i singoli pezzi, poi li assembla per dare vita all’arma finita. L’Argo E Compact Black è l’unica carabina semiautomatica in calibro 30.06 in commercio ad essere stata sottoposta ai rigorosi test a norma NATO presso il BNP. E’ stata in grado di sparare 3.000 cartucce in 48 ore, evidenziando solo pochi problemi di introduzione della munizione salvo una volta il mancato avviso di arma scarica. Ha dimostrato di avere una elevata capacità di resistenza all'usura della canna dopo lo sparo anche dopo 24 e 12 ore di permanenza in condizioni ambientati estreme, comprese fra + 40 e -50° C.
Che la Argo E sia una carabina affidabilissima e ultrasicura è un dato di fatto dimostrato anche dall’uso sul campo di decine di migliaia di esemplari. Giova ricordare che tanto le prove di funzionamento come l’uso sul campo prevedono l’uso dell’arma in condizioni operative con i caricatori originali da 4 colpi che corredano la Compact Black. Sono di nuova concezione e caratterizzati nella parte anteriore dalla presenza di un setto interno che guida il collo delle cartucce facendo in modo che le stesse siano perfettamente allineate nei loro alloggiamenti. I caricatori sono del tipo bifilare a presentazione alternata e, come i precedenti modelli, mantengono la più completa intercambiabilità. La nuova configurazione non permette alle cartucce di non essere in perfetta assialità con la camera di scoppio, aumentando così l’affidabilità con qualsiasi tipo di proiettile e riduce il rischio di deformazioni a carico di quelli con le punte con molto piombo esposto. Evitando ammaccature e deformazioni delle ogive oltre all’incremento dell’affidabilità si garantisce ovviamente anche quello della precisione.
Al pari dei modelli Comfortech, anche le Argo E Compact Black sono dotate di una moderna calciatura in polimeri completamente regolabile come: pieghe, vantaggi e lunghezze. La cassa Comfort è dotata di nasello intercambiabile, che rende più dolce il contatto tra guancia e dorso del calcio, smorzano le vibrazioni che vengono trasmesse alla mandibola. Con i naselli di ricambio (low e high) è possibile variare l’altezza del dorso della calciatura a seconda delle preferenze dell’utente e dell’altezza dell’ottica installata. In questo modo viene esaltata la naturalezza della posizione assunta dalla testa del tiratore, che peraltro può regolare in funzione dei suoi bisogni anche la piega e la lunghezza della pala intervenendo sul LOP (Lenght of Pull). Ciò è stato reso possibile dal fatto che il calciolo anatomico Air Cell è intercambiabile rapidamente e senza attrezzi. Sulle armi di serie è montato il calciolo corto, ma quelli medio e lungo possono essere acquistati separatamente. Il calciolo Air Cell è anatomico ed è disponibile sia per i destrimani che per i mancini. L’arma viene venduta con un kit per variare piega e vantaggio e se consideriamo che la sicura a traversino è invertibile comprendiamo come anche Argo E Compact Black possa essere utilizzata comodamente pure dai mancini senza altra penalizzazione che non sia l’espulsione verso destra.
Un altro particolare degno di nota è il nuovo tipo di zigrino non più a cuspidi, ma a semisfere, che consente una naturale aereazione del palmo mano e una tenuta della presa mai fastidiosa, ma sempre salda, in ogni situazione, con o senza guanti. In questa configurazione la ARGO E Compact Black dimostra di possedere eccellenti doti dinamiche e di maneggio, pur riducendo al massimo il rilevamento e quindi gli intertempi tra un colpo e l’altro, sia a bersaglio fermo sia in movimento. Detto in estrema sintesi, con la nuova ARGO è possibile andare in punteria più rapidamente e quindi mantenere la mira e riprenderla tra un colpo e l’altro con maggior facilità.
Gli organi di mira della Black ricalcano quelli delle altre Argo E, ovvero mirino in fibra ottica di colore rosso accoppiato a mezza bindella da battuta con inserti in fibra ottica di colore verde. Le mire sono regolate di fabbrica, ma si può intervenire completamente per alzo e deriva sul mirino se vogliamo accuratizzare le mire per la nostra cartuccia preferita. Comunque il castello è forato e filettato (6/48” HS) per accogliere agevolmente diversi tipi di attacchi necessari al montaggio di cannocchiali sia tradizionale sia di tipo elettronico. Per la PROVA SUL CAMPO, sia al poligono sia a caccia, ho utilizzato una ARGO in calibro 30.06 equipaggiata con un modernissimo mirino olografico. Per le munizioni ho optato per le Winchester Originali Winchester Ballistic Silvertip da 168 grani e di diverse ricariche con palle da 150 e 165, pesi che ritengo ideali per cinghiale. E’ stata una scelta mirata perché le ogive da caccia calibro 308” di medio peso sono quanto di meglio si possa desiderare per cacciare la selvaggina di media mole a pelle medio-tenera, ma hanno anche l’eccellente caratteristica di esprimere al meglio le loro potenzialità balistiche in canne di lunghezza modesta. L’arma ha dimostrato subito di essere perfetta sotto tutti i punti di vista. Precisissima nel tiro mirato a 50 metri e molto istintiva nel tiro d’imbracciata sulla sagoma corrente. Decisamente azzeccata l’ergonomicità del calcio e dell’astina. Se non sono perfetti, credo poco ci manca. La Benelli Compact Black è una delle carabine che s’imbracciano meglio, la configurazione Comfortech è molto valida. Ho utilizzato la Benelli ARGO in Maremma, contro dei cinghiali piccoli e veloci ma anche grossi e forti incassatori, che si sono dimostrati dei degni avversari.
Come già accennato la Argo E Compact Black, con i suoi kg 3,35 di peso non è certo leggerissima, ma impugnandola non si avverte perché è estremamente ben bilanciata e molto maneggevole. La canna da 470 mm porta la lunghezza totale dell’arma a poco più di un metro, praticamente tra le più contenute della categoria. La Compact Black è stata concepita per quei cacciatori che, più di qualsiasi altra cosa, amano l’efficienza. Materiali di prim’ordine, meccanica affidabilissima, camerature adeguate, pesi e ingombri contenuti rendono la nuova Benelli ARGO E Compact Black un vero “inno all’efficienza”, il punto di arrivo in fatto di armi da battuta.
Marco Benecchi