“Sono intervenuta oggi (20/01/2022) in commissione Agricoltura sul tema della peste suina, facendo una proposta all’assessore, che era presente.
Ho proposto di utilizzare la situazione emergenziale per rivedere e migliorare la legislazione sul gestione del cinghiale in Lombardia soprattutto sulle aree non idonee, che corrispondono proprio alle aree dove si concentrano gli allevamenti di suini e dove dovrebbe essere concentrata l’attività di eradicazione.
E’ necessario incentivare la caccia di selezione e l’attività di controllo con un rimborso “forfettario” all’ATC/CA per ogni capo abbattuto e tracciato, da impiegare nella gestione faunistico venatoria del proprio territorio o da destinare ai ristori per i danni agli agricoltori. Inoltre dovremmo prevedere l’esonero della quota annuale ATC/CA per chi presta l’attività di selecontrollore e operatore abilitato al controllo del cinghiale.
Nelle aree non idonee dovremmo semplificare il procedimento tecnico amministrativo, togliendo l’obbligo di definizione del numero di capi abbattibili, in quanto se l’obiettivo è l’eradicazione almeno in questa fase emergenziale bisogna puntare al prelievo della maggior numero di capi possibile.
A questo punto potremmo anche fare un passo in più e affrontare finalmente l’annoso problema delle aste pubbliche per la vendita delle carcasse che obbligano gli ATC/CA ad una attività amministrativa che non sono in grado di gestire né dovrebbero essere di loro competenza.
Inoltre:
Eliminare la partecipazione degli ATC al 30% nelle aree non idonee per danni accaduti nelle aree ove si pratica la caccia di selezione e allinearlo al 10% come per gli altri danni.
Creare un albo regionale unico con gli operatori abilitati al controllo del cinghiale.
Stimolare le province ad intervenire con maggiore personale e risorse.
Attivare dei bandi ad hoc per reti di protezione degli allevamenti.
So che le proposte sono tante, ma so anche che è adesso il momento di agire in modo incisivo e rapido. Presenterò un’interrogazione oggi stesso”.
Lo dichiara Barbara Mazzali, consigliere regionale di Fratelli d’Italia