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giu12 12/06/2023
1. Mentre in Italia gli animalisti imperversano, ma non tanto nel portare avanti il loro punto di vista, quanto nel mistificare i fatti per farlo (e mistificare o, peggio, disinformare, non è mai una bella cosa per chi sostiene di avere idee belle, giuste, sagge, umanitarie, in quanto si diventa incoerenti e ci si comporta esattamente all’opposto di esse!), all’estero senza tanti proclami, manifestazioni di piazza e ricorsi giudiziari, se un animale selvatico crea dei problemi, le autorità, provvedono a risolverli. Noto il caso del piccolo bisonte soppresso con eutanasia nell'iconico Parco Nazionale dello Yellowstone per evitare che creasse incidenti automobilistici. Ora si apprende che in Croazia (Istria, quasi casa nostra!) un orso che stava creando problemi per essersi allontanato dalla sua zona di vita e dopo aver, non aggredito qualcuno, ma solo spaventato non poche persone col rischio che il fattaccio potesse accadere, la zona è stata “messa in sicurezza”, autorizzandone e concretizzando l’abbattimento. E in nessuno dei due casi qualcuno ha scritto o parlato di ricorsi al TAR! Che sia prova che effettivamente l’Italia ha la più bella Costituzione del mondo come alcuni sostengono? Ci sono poi quelli che cercano di confutare ogni dichiarazione di aggressione di lupo, e giungono sempre alla stessa conclusione: che non sono mai lupi, ma sempre cani! Negano le asserzioni degli stessi studiosi della materia i quali, pur avendo anche loro negato per anni la possibilità che i lupi possano aver aggredito o ucciso delle persone, hanno poi finito per ammetterlo, con tanto di dati (date, nomi, cognomi, località). Per i lupofili è sempre tutto falso per principio, un principio talmente solido che per non rischiare di intaccarlo, neppure vanno ad indagare sui fatti segnalati: sono sempre falsi perché falsi DEVONO ESSERE! Se un lupo giunge a dare un morso occasionale ad un pastore (quindi non una vera e propria aggressione che comporterebbe contatti fisici di lunga durata - mentre contatti fisici di lunga, lunghissima durata il pastore ha avuto con i suoi cani), dopo giorni gli si esaminano i vestiti e si finisce per stabilire di non aver trovato peli di lupo, ma solo di cani! E questo lo ritengono prova scientifica del fatto! Campioni in mistificazioni! Avevano insegnato bene i campioni mondiali in disinformazia! Come per la calunnia: disinformazia, disinformazia, qualcosa resterà!
2. Va bene i cambiamenti climatici (caso mai discutiamo se di origine antropica o planetaria), ma quando si arriva, come hanno fatto quasi tutti i media del mondo, a definire “inquinamento” il fumo degli incendi boschivi del Quebec (Canada), bè allora, vuole proprio dire che continuano a non raccontarcela giusta! Vuole dire che ogni notizia è valida pur di dare in pasto all’opinione pubblica notizie che confermino la colpa dell’uomo nel cambiamento climatico. Gli incendi boschivi ci sono sempre stati, e il fumo degli stessi ha sempre scurito i cieli delle vaste aree circostanti, e le particelle di materia organica combusta sono sempre cascate al suolo a creare humus o terreno che dir si voglia: e questo da tempi immemorabili! Ma sia gli incendi sia il fumo, non sono inquinamento: sono effetti dei processi vitali. Quindi, chiamiamoli per quello che sono: incendi e fumo! O ci dovremo sentire dire che anche ogni eruzione vulcania è un fenomeno inquinante? Definizione di inquinamento secondo il Dizionario Oxford Languages: «Alterazione o contaminazione di un qualsiasi materiale o ambiente ad opera di agenti inorganici od organici (scarichi, rifiuti, ecc.) o di batteri, derivanti dalle varie attività umane, produttive o stanziali.» Senza escludere poi il fatto che, al di là dei tanti strilli, gli incendi in questa stagione provocati dai fulmini, nel Quebec sono sempre stati la norma: eccessiva solo la loro quantità (pare siano decine per un totale di circa 160mila ettari andati a fuoco), dovuta al cambiamento climatico.
3. Una grande vittoria della democrazia in Liguria! Perché, va bene istituire Parchi e aree protette in genere, ma sempre rispettate andrebbero le regole democratiche e liberali della nostra Costituzione; cosa che per non pochi Parchi storici non lo fu! Ma, si sa, trascorsi gli anni, anche le illegalità commesse diventano regole: li chiamano stati di fatto! Ed è un caratteristica forse più italiana che non delle vere democrazie compiute (o quasi, visto che di veramente compiute ancora non ne esistono!). Nei giorni scorsi è uscita ed è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale una nuova sentenza della Corte Costituzionale che, grazie al ricorso presentato nel settembre scorso dalla Regione Liguria, a quelle precedenti delle Corti inferiori che avevano fatto cantare vittoria a tanti ambiental-animalisti, stabilisce che la Regione Liguria era nella sua piena e giusta legittimità nel ridurre le estensioni di alcune aree protette (Parchi dell’Antola, dell’Aveto e del Beigua) estromettendone alcune zone non ritenute idonee ad essere protette. In pratica, la sentenza stabilisce che, benché i Parchi regionali siano inseriti nella legge quadro nazionale sulle aree protette 394/1991, le Regioni sono comunque libere di stabilirne i confini, di ampliarle o ridurle, senza che si debba chiedere un parere allo Stato, in quanto, appunto, farlo è di stretta competenza regionale. Quindi la Regione Liguria, come ha detto il Vicepresidente della Regionale con delega ai Parchi Alessandro Piana, «non si è sostituita alla potestà statale, ma ha esercitato il suo dovere di esplicare la competenza regionale di determinazione delle aree da qualificare e tutelare.» Una sentenza ineccepibile che fa il paio con le già almeno due o tre emesse in passato a stabilire che senza l’assenso formale (deliberazioni dei Consigli Comunali) lo Stato o le Regioni possono istituire aree protette sui loro territori. Una regola di democrazia e libertà che pure per tanti anni non è stata mai rispettata, e che ancora oggi molte ONG ambientaliste, per mero interesse di parte, pretenderebbero che lo Stato non facesse rispettare!
Franco Zunino
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Re: Grandi carnivori e parchi, le novità Gente , MERD e' tornato !! Dopo 9 giorni , non ha più resistito ed è tornato con i suoi miasmi ad ammorbare l' aria di questo sito . Con il suo cervello pieno di scoregge , più che minchiate non scrive .... COMPATITELO !! da Arturo
27/06/2023
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Re: Grandi carnivori e parchi, le novità Ho letto la dichiarazione di Fiocchi. A parte che chi non è del mestiere non capisce niente, certe considerazioni oscurantiste, anche fra i commentatori, denotano la pochezza dellle nostre idee. E' vero che certo ambientalismo è poco più che scolastico anche agli alti livelli, ma la caccia si salva solo se sapremo occuparci veramente dei problemi esistenziali dell'umanità e del territorio che questa umanità accoglie. Nessuno dice, per esempio, che la vera questione sta da una parte nell'eccesso demografico - da due miliardi di un secolo fa siamo passati a otto miliardi e la crescita non si ferma - e dall'altra nel modello di sviluppo che ormai coinvolge tutto il pianeta, che ci porta a consumare risorse e a produrre rifiuti. Ostinatevi pure a negare il cambiamento rapido del clima, ma voglio vedere come farete a negare l'inquinamento terreste e marino, l'avvelenamento dei fiumi e dei terreni, la scomparsa di suolo fertile, gli ammassi di cemento che ci stanno soffocando. da renzo
21/06/2023
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Re: Grandi carnivori e parchi, le novità Hai ragione Arturo e se ci hai fatto caso, in nessuno dei due parchi si dono rinvenute carcasse di cinghiali morti, stranamente tutti i ritrovamenti sono nelle strade vicinali ai parchi ma mai dentro. Poi dicono che pensar male...... con buona pace dei troll naturalmente. La "mia" zona di caccia è sul confine sud del parco delle Capanne. Non ti dico cosa parte per primo quando molliamo cani altro che fagiani lepri o pernici, solo ed esclusivamente la biodiversità chiamata "canis lupus", poi il deserto da lupo69
20/06/2023
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Re: Grandi carnivori e parchi, le novità Dalla parte degli animali che ricchezza di commenti che fai ..... Vai a disturbare dove la tua puzza non dà fastidio .... Da oggi sei MERD per tutti !! da Arturo
17/06/2023
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Re: Grandi carnivori e parchi, le novità Dimenticavo : Parco Naturale Regionale dell' Antola e Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo sono le zone dove è iniziato il problema PSA in Liguria .... da Arturo
13/06/2023
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Re: Grandi carnivori e parchi, le novità Il vento è' cambiato !! Prima calma piatta , poi un refolo , poi sempre più forte .... potrebbe diventare un uragano ... AVANTI COSÌ !! Altre regioni dovrebbero seguire l' esempio della Liguria e cominciare a rimettere le cose a posto . È' ora di finirla che quattro nazivegananimalati possano fare quello che vogliono. da Arturo
13/06/2023
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