Vi è mai capitato d’invidiare fortemente qualcuno? Penso di si! Magari un milionario, un noto playboy, un personaggio della televisione oppure un famoso atleta, ma, nel mio caso, il più comune dei “Sette peccati capitali” riesce a suscitarmelo soltanto chi è in grado di trasformare una semplice tela, un pezzo di ferro, di ceramica, di marmo o di legno in un’opera d’arte.
Gianluigi Zambelli, meglio noto dagli amici di Odolo (Bs) e di tutta la Valsabbia come “Johnny l’artigiano”, non poteva passare certo inosservato al sottoscritto, che è sempre alla ricerca di qualsiasi cosa riesca ad abbinare alla perfezione arte e caccia. Johnny lavora il legno. Dalle sue mani escono delle opere che è difficile poter immaginare che provengano da un semplice blocco di legno. Gianluigi è timido, schivo, ma al contempo disponibile, gentilissimo e oltremodo cordiale. Col tempo mi ha concesso l’onore di diventare suo intimo amico (lo conosco e mi sopporta da oltre trent’anni!), aprendomi le porte della sua bella casa e penso (e spero) anche quella del suo cuore. Per questo motivo ho voluto approfittare delle nostre pagine per presentarvi un’artista tanto bravo quanto unico nel suo genere che secondo il mio giudizio, merita di essere conosciuto meglio.
Johnny è nato il 27 aprile del 1953 ad Odolo in Valsabbia, dove vive e lavora con la simpatica moglie Loretta ed i suoi due robusti ragazzoni: Stefano ed Alberto. Chi lo conosce bene sa che nelle sue vene non scorre il sangue, bensì della segatura! Gianluigi, artisticamente parlando, è completamente autodidatta e tutto quello che sa fare, lo ha imparato da solo nella falegnameria dietro casa. Anche se ha un bel diploma da perito elettrotecnico nel cassetto, la sua principale ed unica attività ha sempre coinciso con la sua grande passione: la scultura in legno. Basta recarsi nella casa – museo di via Brescia dove Zambelli vive, per rendersi conto se ciò che dico è vero. Il suo tocco magico ed insuperabile è praticamente dappertutto. Già presentandoti davanti al suo prezioso ingresso (inciso ed intagliato), capisci al volo che l’ha fatto lui. Ti siedi su una sedia e ti sembra di essere su un trono! Anche i tavoli, i mobili, le scale e tutto ciò che “potrebbe “essere fatto con il legno, Gianluigi o li ha creati di sana pianta, oppure li ha modificati ed abbelliti a suo piacimento sempre con le proprie mani. Ma sono le sue sculture quelle che riescono a toglierti il fiato. Nel suo atelier profumato di legno e resina, in ogni angolo disponibile ce ne sono a decine se non addirittura a centinaia. Ho visto delle sculture ancora in fase d’ultimazione, come altre che risalgono addirittura a quando, ancora giovanissimo, scoprì il suo innaturale talento. Per Gianluigi il legno non ha praticamente segreti e lavorarlo è una sfida a cui non sa resistere. Dalle sue mani è uscito e può uscire di tutto.
Ritratti, statue con sembianze umane e di animali, paesaggi, scene di caccia e scene sacre (meravigliose le vie crucis e le natività). Johnny, anche se non disdegna di costruire mobili, finiture per tetti, per altari e per camini, dà il meglio di se sul piano artistico. Come si possono descrivere le sue opere? Le statue dell’arciere, del cacciatore, di Diana, degli amanti ed i nudi femminili a grandezza naturale? I bassi rilievi con scene paesane, di natura morta e di caccia? Gianluigi è forse più noto all’estero che in patria. Ha partecipato a molte mostre a Brescia, Monaco di Baviera, Francoforte, Lione, Roma e Napoli ed ha suscitato il mio interesse con quello che con estrema abilità riesce a fare su i calci delle armi sia da fuoco sia bianche, balestre comprese. Alle normali incisioni, intagli, intarsi ecc, abbina anche i riporti con legni e materiali pregiati come: avorio, madreperla, argento ed oro. Zambelli sa coniugare la conoscenza e l’abilità della semplice lavorazione del legno con l’originalità dell’invenzione e dell’arte.
Dalle sue mani escono personaggi possenti nella struttura, tra il popolare ed il mitico, galoppanti e frementi cavalli, voli di germani e paesaggi da favola. Gianluigi, da buon valligiano, risente particolarmente dalla natura che lo circonda, dove l’antico animo del cacciatore d’ogni valdobbiano si tramuta in acutezza d’osservazione degli animali e dei vegetali che trasforma nelle sue inimitabili opere. L’ultima volta che ci siamo visti, con gli occhi che gli brillavano come un pan delle foreste, mi disse che voleva mostrarmi una cosa. Mi aspettavo di vedere un bel calcio inciso, una tavola con una scena di caccia al cinghiale, una statua raffigurante una bellissima ragazza nuda ed invece mi ha mostrato un tronco di castagno alto almeno cinque metri per uno e mezzo di diametro: “Me lo ha mandato un cliente. Devo fargli una statua!!!”. Ma vi rendete conto con chi abbiamo a che fare? A me Johnny ha inciso i calci di qualche carabina, e nonostante sparassero tutte bene, non riesco più a portarle a caccia. Mi preoccupo troppo che si possano rovinare piuttosto che concentrarmi sulla selvaggina! Ecco, se proprio dobbiamo trovare un difetto al mago del mazzuolo e dello scalpello di Odolo, è, paradossalmente, proprio l’eccessiva bellezza dei suoi lavori, quando li esegue su armi ed oggetti destinati ad un uso comune. Comunque se desiderate farvi incidere qualcosa in legno, a cui tenete in modo particolare, non ve ne pentirete di certo.
Marco Benecchi
GIANLUIGI ZAMBELLI
SCULTORE
ESEGUE QUALSIASI LAVORAZIONE ARTISTICA SU LEGNO
CON STILE MODERNO, CLASSICO E TRADIZIONALE.
DALLE PICCOLE OPERE A QUELLE MONUMENTALI.
Via Brescia, 44 – 46
25076 ODOLO – Valsabbia (BS)
Tel. 0365 860216