Archiviato il procedimento penale che era stato aperto contro un cittadino di Sassello (SV), che sparó ad un lupo sotto casa nel settembre scorso.
Tizio è un cittadino sassellese che tutti conoscono e vive in una cascina in mezzo alla campagna. Due mesi fa, intorno alla mezzanotte, è stato richiamato dalle grida della moglie che si trovava sotto casa e teneva in braccio il loro cane perché aveva davanti un lupo; tizio imbracció il fucile e abbatté il predatore. Preso dal panico trasportó il lupo altrove ma tornato a casa passó insonne la notte e la mattina seguente, decise di andare dai Carabinieri a denunciare l’accaduto.
“Non riuscivo a tenermi questa cosa” aveva ripetuto ai tanti che gli davano del nesciu perché si era denunciato: nessuno probabilmente avrebbe mai trovato un collegamento tra Tizio e la morte del lupo confidente. È chiamato “confidente” un lupo che non ha paura dell’uomo e che si avvicina alle case e non si allontana neppure se sente urla o schiamazzi; fortunatamente i lupi confidenti sono una eccezione! Un potenziale pericolo per tutti compresi gli altri lupi.
Proprio nelle settimane precedenti all’accaduto a Sassello erano state numerose le denunce di cittadini che si erano trovati dei lupi davanti alla soglia di casa e numerose sono state le segnalazioni di animali domestici sbranati (gatti, cani, capre e un vitello).
Dopo due mesi esatti di indagini il Giudice del tribunale di Savona su richiesta del PM che ha condotto le indagini ha deciso l’archiviazione del procedimento penale e Tizio non dovrà affrontare nessun processo e subire altre grane.
L’abbattimento di un lupo è comunque una cosa assai spiacevole ma Tizio ha fatto bene ad avere fiducia negli inquirenti e nei magistrati denunciando l’accaduto, perché il Tribunale di Savona gli ha reso giustizia!
Qualcuno aveva già pronunciato mediaticamente una sentenza di condanna, la lega nazionale per la protezione del cane aveva annunciato di volersi costituire parte civile. Il Cane di Tizio è salvo! Non lo ha difeso la Lega ma i suoi padroni anche a rischio della loro incolumità! La Giustizia dei Tribunali oggi ci ha detto che avevano il diritto di farlo!
Franco Orsi