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apr23 23/04/2010
A chi ha seguito i lavori della Camera al momento dell'approvazione dell'articolo 43, non sarà certo sfuggito l'intervento dell'on. Alessandra Mussolini, che, come giustamente riferisce Libera Caccia, ha pensato addirittura di disturbare un grande autore dell'8oo russo, Anton Pavlovič Čechov, citando un suo brano “anticaccia” per colpire gli animi più sensibili.
Al proposito Anlc suggerisce alla deputata altre letture, altrettanto suggestive. Per esempio, le pagine straordinarie di Ivan Sergeevič Turgenev (1818- 1883) che non scrisse solamente il capolavoro “Padri e figli” ma anche un'opera portentosa con il titolo “Bozzetti di un cacciatore”, meglio conosciuta come “Memorie di un cacciatore”, della quale l'associazione riporta un suggestivo stralcio:
“...Chi, a parte i cacciatori, ha mai provato il piacere di errare fra gli arbusti all'alba? Le tracce dei vostri passi lasciano un solco verde sull'erba rugiadosa e biancastra. Scostate un cespuglio umido e vi investe la fragranza tiepida accumulatasi durante la notte, l'aria è impregnata dell'odore acre dell'assenzio, del profumo dolce del grano saraceno e del trifoglio; in lontananza il fronte compatto del querceto brilla purpureo al sole, fa ancora fresco ma si avverte l'approssimarsi della calura. La testa gira forte per l'abbondanza di fragranze. Gli arbusti non finiscono mai....”.
Sottoscriviamo le conclusioni della Libera Caccia: “Ognuno è portato a conoscere ed apprezzare solo quello che torna utile e funzionale ai suoi convincimenti, ma riteniamo che una visione più completa non possa che arricchire ed aiutare a comprendere anche quelli che sono portatori di cultura e tradizioni diverse. Tanto in letteratura, quanto in politica”. Tags:36 commenti finora...
Re: Caccia e anticaccia: lezione di letteratura russa per la Mussolini Ma statevi zitti s tronzoni! ,ci fosse oggi un politico con le plle come BENITO!e tu mario chesi finucchiu da Musso lino
12/07/2018
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Re: Caccia e anticaccia: lezione di letteratura russa per la Mussolini ...continuate,(...continuiamo...) a votare PDL, questo è niente, quello che verrà se riusciranno a far passare il nucleare... i peggiori veleni in agricoltura saranno un dolce ricordo...
da dan
29/04/2011
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Re: Caccia e anticaccia: lezione di letteratura russa per la Mussolini Già che c'era la Mussolini poteva leggere Hitler, uno dei primi animalisti a fare leggi in favore degli animali, il quale non concepiva proprio la caccia. Quella agli animali s'intende, perché quella all'uomo l'ha praticata per tutta l'Europa... da Inforziato
23/07/2010
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Re: Caccia e anticaccia: lezione di letteratura russa per la Mussolini Scusa Claudio, perchè la lega è all'opposizione? molti di voi parlate della lega come se fosse la soluzione ai nostri problemi, forse vivo in un'altra realtà ma finora la lega cosa ha fatto per il popolo dei cacciatori? possibile non riesco ad ottenere nessuna risposta, sono più di una decina di giorni che faccio notare certe cose, senza ottenere risposta. Ti copio e incollo per l'ennesima volta alcune riflessioni fatte ad altri amici che osannano la lega, così facendo si aggiunge un altro nome alle mie speranze di risposta. Ti saluto e ti invio le mie perplessità: Per Mario, ti copio e incollo due commenti fatti da me ad un altro amico cacciatore, anche lui accecato dalla lega, e riguarda l'articolo; "Scintille Pdl-Lega (La Russa-Cota, nella trasmissione di porta a porta__________________________________________ Caro Nanni, di solito la lega quando vuole qualcosa e non la ottiene, alza la voce e minaccia, in questo caso non l'ha fatto, anzi!! hai sentito la giustificazione data da Cota? “sulla caccia noi abbiamo votato un testo che era stato condiviso all'interno della maggioranza, sono poi emerse altre sensibilità”. e quindi hanno abbassato anche loro la testa, violentando il loro modus operandi solito. Spero non dobbiate pentirvi della crescita di potere della lega per ben altri motivi sociali e culturali..........altrimenti diventeranno tutte spine____________________________________________ Cota "poi sono emerse altre sensibilità". Quelle altre "sensibilità" erano gli anticaccia (mia traduzione del pensiero di Cota) e la lega ha alzato bandiera bianca. Mi domando dove sia finito lo spirito battagliero della lega quando vuole veramenta qualcosa, forse anche loro hanno paura degli anticaccia, ma al contempo mirano ai voti dei cacciatori, con concessioni ridicole, evitando di inimicarsi la Martini & co. _____________________________________________ Ora spigatemi cosa ha fatto la lega che io ancora non ho visto o capito.
da Nato cacciatore
13/05/2010
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Re: Caccia e anticaccia: lezione di letteratura russa per la Mussolini cari signori, avete sentito tuonare di nuovo la Branbilla? ecco, mi dispiace per Silvio ma il mio voto non lo avrà mai più. VOTERO' LEGA. E' inutile parlare , parlere, fare convegni,parole perole perole soltanto parole per Noi. Proviamo per l'utima volta a votare, e votiamo la Lega. Svegliatevi Coglioni, il PDL ci ha preso in giro. da claudio.a
12/05/2010
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Re: Caccia e anticaccia: lezione di letteratura russa per la Mussolini il nonno della mussolini ha fatto fucilare anche il genero, oltre i milioni di morti. e la nipote fà l'animalista, ma torni a fare filmini con le tette al vento, era una fallita anche li ma gli era più congeniale. da mario
11/05/2010
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Re: Caccia e anticaccia: lezione di letteratura russa per la Mussolini da che scandalo contro noi cacciatori Meno male che cè qualcuno che mi dà retta! Certo sarà l'ultima carta da giocare poi ..................basta con le schede elettorali. Signori basta con le pugnette dei politici e del politichese, ivi comprese le AAVV. da claudio.a
03/05/2010
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Re: Caccia e anticaccia: lezione di letteratura russa per la Mussolini Vorrei tanto sapere il parere del Dott. E. Mori, al riguardo delle nostre lagune qui riportate! Ma perchè in Italia deve diventare tutto così difficile? ma perchè non semplifichiamo le leggi in materia di armi? ma perchè non liberalizziamo le cartucce a palla per arma corta e per arma lunga? eliminando per sempre questi limiti assurdi e inservibili, burocrazia inutile e dannosa, uno spreco di risorse per la Pubblica Amministrazione e per il cittadino, denaro pubblico che si potrebbe utilizzare per cose più concrete, come pagare meglio i nostri tutori dell'ordine e relativo equipaggiamento. Ma perchè non inneschiamo un'ampio confronto con i nostri rivali, quei signorotti da salotto, perbenisti di turno che ogni tanto si affacciano in TV dopo uno spiacevole fatto di cronaca commessi con armi da fuoco,(Mi sembrano delle iene pronte a dire al mondo intero). "Noi ve l'avevamo detto" e cosi si apre il sipario della demagogia, della menzognia, della ipocrisia, si apre il dibattito, intervengono autorevoli politici, sociologi, psichiatrici, autorevoli critici antiarmi che forse in tutta la loro vita non hanno mai visto un'arma, si arriva persino a disturbare il capo dello Stato poichè quando si parla di armi si parla di Pubblica Sicurezza, e chiunque detenga regolarmente un'arma è visto come un potenziale terrorista criminale,ma per una volta, per amor di sincerità proviamo a scuotere le fondamenta dell'opinione pubblica che è disinformata e allo stesso tempo ignorante in materia, se poi vogliamo fare la solita demagogia degna solo di politici ignoranti folviati da una cattiva disinformazione, continuiamo a belare, forse un giorno diventeremo Leoni e con i nostri voti sbraneremo il belare della burocrazia, fatta da quei politici e benpensanti incapaci e insensibili, di loro resterà un folviante ricordo di quando furono Leoni, saranno trasformati in pecore con la forza dei nostri voti. Tutti uniti con la Lega Nord. da Francesco
03/05/2010
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Re: Caccia e anticaccia: lezione di letteratura russa per la Mussolini NON HANNO ARGOMENTI,NON HANNO CAPACITA',NON HANNO NIENTE.L'UNICA COSA DI CUI SONO PARTICOLARMENTE DOTATI,RISULTA ESSERE LA CAPACITA' DI VIVERE ALLE SPALLE DEGLI ITALIANI.QUINDI TRASCURIAMO LA QUESTIONI IMPORTANTI,PERCHE' LA SOLUZIONE DI TUTTI I PROBLEMI IN ITALIA E SOLO UNA:CHIUDERE LA CACCIA.PENSO CHE "BENITO" SE POTESSE,UN PAIO DI CEFFONI LI DAREBBE VOLENTIERI. da Vincenzo
01/05/2010
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Re: Caccia e anticaccia: lezione di letteratura russa per la Mussolini ho votato pdl anch io,mi sono sbaglito,grazie mussolini grazie pdl,mi dispiace per il mitico presidente berlusconi,non so come fa con questi collaboratori,tra finiani ,prestigiacomo ecc.io passo alla lega nord ultima chance dopo non vado piu ha votare. ps mi avete fatto diventare simpatica idv da che scandalo contro noi cacciatori
01/05/2010
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Re: Caccia e anticaccia: lezione di letteratura russa per la Mussolini voler far capire il gusto della caccia a chi ne e' nato privo e' come voler far apprezzare la bellezza dei colori ad un cieco....povero BENITO!! da ruffo
29/04/2010
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Re: Caccia e anticaccia: lezione di letteratura russa per la Mussolini Appunto, spiegare la caccia ad un ambientalista e come.... perdere tempo, praticamente. In Calabria si dice che lavare la testa di un asino e tempo perso, tanto sempre asino rimane. Mussolini Alessandra docet. L'iatlia rema a sinistra, e una parte della sinistra, IDV rema un pò a destra... non ci sto capendo nulla. I loro stipendi li paghiamo anche loro e loro... ci inchiapp..... Cioè mio padre mi da da mangiare e io l'ammazzo. Molto educativo direi. Tipica politica italiana. Fotto e basta da Pier76
28/04/2010
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Re: Caccia e anticaccia: lezione di letteratura russa per la Mussolini Non è certo un caso se nel 2002 il WFSA, “World Forum on the future of sports Shooting Activities” (Forum mondiale sul futuro delle attività sportive del tiro) ha conferito a Wilbur Smith (autore di una trentina di best seller ambientati in Africa) l’Award of Sport Shooting Ambassador. Nel ricevere l'ambita onorificenza lo scrittore-cacciatore, ha tenuto a ribadire che quella venatoria è un’attività umana perfettamente “naturale”, e che, soprattutto in Africa, la caccia sostenibile ha svolto un insostituibile ruolo nella salvaguardia degli habitat e, di conseguenza, nella tutela degli animali selvatici e per il benessere delle popolazioni che vivono in quelle terre.
da Mauro De Biagi
27/04/2010
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Re: Caccia e anticaccia: lezione di letteratura russa per la Mussolini "Spiegare l'istinto della caccia a qualcuno che ne è nato privo, sarebbe come pretendere di spiegare il colore a un cieco" (Wilbur Smith) da Matteo
27/04/2010
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Re: Caccia e anticaccia: lezione di letteratura russa per la Mussolini Degli altri paesi europei bisognerebbe aggiungere, oltre alle date venatorie, anche le limitazioni individuali di prelievo giornaliere e stagionali. Vedremo allora se, grosso modo, possano essere proporzionate alle nostre, considerando il nostro pese un 'cesso faunistico', come dice tiburzi, qui vale la questione non tanto del prelievo, che è condizionato dai limiti, ma proprio come chiede giustamente qualcuno, delle specie e dalle relative stagioni nelle quali esse sono in transito sul nostro paese. Se poi le tortore preferiscono evitare il nostro paese, perché cesso, che facciano pure, meglio per loro. Concludendo ricordo che il 43 parla di selvaggina migratoria. Saluti. da Fromboliere
27/04/2010
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Re: Caccia e anticaccia: lezione di letteratura russa per la Mussolini Per Claudio.a... Senza offesa ma quando hai votato Pdl avrai pensato la stessa cosa:- Questi non fanno chiacchere solo fatti!!- Poi hai visto come è andata. Non ci fissiamo con il "vota qui vota la" in funzione dei vantaggi che possono venire alla caccia tanto poi non frega niente a nessuno. Non ti stò dicendo di non votare la Lega, ognuno può votare quello che vuole (guai se non fosse così), ma quello per il carroccio mi sembra un entusiasmo un po' gratuito e non vorrei ritrovare persone come te che si pentono nuovamente del loro voto fra qualche anno. Complimenti a Luca. Per micail: ma ti pare che queste date che tu riporti sarebbero "sostenibili per la selvaggina in un paese come l'Italia che, diciamocelo, faunisticamente parlando è un cesso! La selvaggina non è una risorsa infinita! Gestiamola con cura e dimostriamo a chi non ci crede che siamo persone responsabili e soprattutto dalla parte della ragione! Ciao a tutti
da tiburzi
26/04/2010
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Re: Caccia e anticaccia: lezione di letteratura russa per la Mussolini cari sognori poco fà ho votato pdl, credendo in Orsi e Berlato, mi sono sbagliato di brutto, cari amici cacciatori abbiamo ottenuto un fico secco, parele parole parole,, come cantava la grande Mina. Alla prossima votazione il sottoscritto e spero anche gli altri cacciatori votino Lega Nord, quelli le chiacchiere non le fanno , fanno solo fatti. da claudio.a
26/04/2010
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Re: Caccia e anticaccia: lezione di letteratura russa per la Mussolini non sapevo che anche la mussolini remava contro la nostra passione senza sapere un cavolo del nostro mondo! bene meglio a sapersi, se ci sarà l'occasione meglio votare comunisti che la mussolini1
da paolo
26/04/2010
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Re: Caccia e anticaccia: lezione di letteratura russa per la Mussolini La Mussolini dopo queste sue esternazioni riprese da uno scrittore Russo,voglio passare al più presto da Predappio dove riposano le spoglie di suo nonno per accertarmi che non abbia lasciato il sarcofago da martino 42 valtellina
26/04/2010
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Re: Caccia e anticaccia: lezione di letteratura russa per la Mussolini La selvaggina la vuole lo stato, come mille altre cose, per poter campare il mercato politico intorno al quale girano interessi economici, reali per chi si ne riempie poi le tasche, agli idealisti, invece, le tasche rimarranno sempre vuote, gli basta pensare agli uccellini liberi, per essere felici. da Fromboliere
26/04/2010
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Re: Caccia e anticaccia: lezione di letteratura russa per la Mussolini COMPLIMENTI A LUCA BEL PEZZO, MA VEDI MICAIL C'E' SEMPRE IL "PROBLEMA" CHE IN ITALIA LA SELVAGGINE E' PROPRIETA' INDISPONIBILE DELLO STATO.QUESTO CI SALVA DA DOVER CHIEDERE IL PERMESSO X ENTRARE NEI TERRENI ALTRUI, COSA CHE IN EUROPA VA' FATTA. da CACCIALEO
25/04/2010
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Re: Caccia e anticaccia: lezione di letteratura russa per la Mussolini
A quanto appena scritto voglio solo aggiungere alcuni esempi di calendari venatori europei:
GRECIA:allodola,tordo,quaglia,beccaccia, ecc., dal 20 agosto al 28 febbraio, tutti i giorni, coniglio fino al 20 marzo, tutti i giorni. PORTOGALLO: tordo e storno dal 1 novembre al 21 febbraio. FRANCIA: turdidi,quaglia,beccaccia,beccaccino, apertura 12 agosto, chiusura compresa fra il 10 e 1l 20 febbraio, a seconda dei dipartimenti ( le nostre Regioni ). GRAN BRETAGNA,SCOZIA,IRLANDA,GALLES:lepre tutto l’anno, tranne periodo 1 marzo 31 luglio ( per ovvii motivi di riproduzione). Beccaccia,beccaccino,gallo cedrone, apertura 12 agosto, ungulati chiusura 31 marzo. GERMANIA: colombaccio 1 novembre/20 febbraio, cingliale (piccoli e subadulti) tutto l’anno, coniglio selvatico tutto l’anno. BELGIO: colombaccio 15 agosto/28 febbraio, coniglio selvatico 1 settembre/28 febbraio. SPAGNA: colombi tordi e storni 7 novembre/28 febbraio, giovedì,sabatodomeniche
da micail69xx
25/04/2010
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Re: Caccia e anticaccia: lezione di letteratura russa per la Mussolini Con i miei complimenti a Luca Davide Enna per il riporto di Cechov e per il suo ultimo libro da non perdere. Chissà forse i libri per far bella figura andrebbero letti così come i giornali ma come ci dicono Il Fromboliere e Mauro de Biagi ci dobbiamo accontentare di avversari pieni di cultura "sotto-ascellare". da Silvano B.
25/04/2010
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Re: Caccia e anticaccia: lezione di letteratura russa per la Mussolini Il citato Fulco Pratesi ebbe ad occuparsi, a suo tempo, di cacciatori subacquei, contro i quali scatenò una dura filippica, inciampando, guarda caso, su questioni tecniche che li riguardavano: citò che gli stessi, per sommozzare, caricavano con ossigeno puro le loro bombole; ciò avrebbe fatto scoppiare, non solo i compressori ed ovviamente anche le loro bombole, deflagrando l'ossigeno a contatto di grassi, olii motori, eccetera, ma non essendo nemmeno respirabile oltre i diciotto metri di profondità, sarebbe diventato tossico. Sarebbe come affermare oggi, che i cacciatori caricano le loro cartucce con la nitroglicerina. Un uomo, il Fulco, che a quel tempo spese una fortuna in giornali, evidentemente, anche lui, solo per portarli sottobraccio. In certi ambienti è evidente che aiuta a far carriera. da Fromboliere
24/04/2010
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Re: Caccia e anticaccia: lezione di letteratura russa per la Mussolini Ciao Mauro. Ti ringrazio per il tu e per i complimenti sul mio libro "Storie di uomini e cani". Sono lieto che stia andando abbastanza bene, seppure devo arrangiarmi da solo, non avendo una catena di distribuzione. Adesso sto lavorando al secondo volume e ad altri progetti. A presto Ciao Luca da Luca Davide Enna
24/04/2010
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Re: Caccia e anticaccia: lezione di letteratura russa per la Mussolini Bravo, Luca (mi permetto il tu, scusami) e grazie anche per le belle emozioni che mi ha dato il tuo libro. da Mauro De Biagi
24/04/2010
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Re: Caccia e anticaccia: lezione di letteratura russa per la Mussolini Nel 1969 un giornalista, Giorgio Luti, pubblico un libro dal titolo “Racconti di caccia” all’interno del quale raccolse gli autori più importanti di narrativa che, in qualche maniera, si erano occupati della materia venatoria. Tra gli altri si trovavano Fucini, Barisoni, Rigoni Stern, Turgenèv, Tolstoj, Cechov, Hemingway, Chianini, Dickens, ecc.. Spiace che la sig.ra Mussolini abbia citato proprio Cechov per affermare le sue tesi anticaccia. Avrebbe potuto, più naturalmente, dati i suoi immensi orizzonti culturali, citare Fulco Pratesi, anch’egli cacciatore di orsi ed altre belve, poi pentito dall’aver versato tanto sangue di animali, in effetti, non commestibili… Mi permetto di postare uno dei racconti di Cechov, sempre gradevoli, con quei tratti satirici caratteristici. Cordialità L.D.E. ************************************************************************************** Racconto di Anton Cechov A caccia Un bel mattino ricevetti una lettera da mio zio, proprietario terriero nella provincia di Ekaterinoslàv. Fra l’altro egli scriveva:………………………………………………………. ….. >!... Bisognava andare. Lo zio m’accolse a braccia aperte e, come usa anche presso i cacciatori più ospitali, senza darmi il tempo di rimettermi dal lungo viaggio e riposarmi, mi condusse nel canile per farmi vedere i suoi cavalli e i suoi cani. I cani, secondo me, possono essere grandi, piccoli o medi, bianchi, neri o grigi, feroci o mansueti; lo zio invece distingueva fra essi i picchiettati, i rosso scuri, quelli color nocciola, i nero-pezzati, i neri a macchie rossicce, quelli color sudicio; una lingua del tutto canina, e mi pare che, se i cani sapessero parlare, parlerebbero precisamente in simile lingua. Lo zio mi mostrava i cani, li baciava sul muso ed esigeva che io ne palpassi i musi e ne toccasi le zampe. Il mattino del giorno dopo fui abbigliato con una corta pelliccia e stivali di feltro e condotto a caccia. Ricordo ora un gran bosco di ontani, bianco di brina. Vi regna un silenzio di tomba. Dal bosco fino all’orizzonte si stende il campo bianco…E di questo campo non si vede la fine. Nel bosco e pei campi galoppano a cavallo delle corte pellicce. Tutti hanno visi impensieriti, tesi, come se a tutte quelle mezze pellicce toccasse scoprire qualcosa di nuovo, di straordinario… Mio zio, rosso come un gambero, galoppa da una pelliccia all’altra, dà ordini, rovescia rimproveri…Si odono squilli di tromba… Questo quadro me lo rammento ancora adesso. Ricordo pure come lo zio galoppò verso di me e mi condusse al limite del bosco. _______Fermati qui…Appena la fiera correrà verso di te dal bosco, spara ! _______Ma, vedete, zietto, io non so neppur tenere il fucile come si deve! _______Sciocchezze…Impara…Bè, sta attento! Appena vedi la bestia: fuoco !!... Detto ciò, lo zio si allontanò da me a cavallo e io rimasi solo. Le mezze pellicce galopparono verso il bosco. A lungo io attesi la fiera. Aspettavo e intanto pensavo a Mosca, sognavo, dormicchiavo… >! Dopo una lunga attesa, si udì infine un rattenuto latrato di cani…Pel bosco corsero delle grida di richiamo…armai il cane e aguzzai la vista e gli orecchi,,,Il mio cuore si mise a battere e si risvegliò in me l’istinto del cacciatore selvaggio. Non lontano da me scricchiolarono dei cespugli e io vidi la fiera…La fiera, uno strano animale dalle gambe lunghe e dal muso aguzzo, correva direttamente verso di me…Premetti il dito, rimbombò uno sparo e tutto fu finito. Urrà! La fiera fece un balzo, cadde e s contrasse tutta. _______Qui! A me! _____mi misi a gridare ______Zietto! Io indicai la fiera morente. Mio zio la guardò, e si prese la testa fra le mani. _______E’ il mio >!___prese a gridare.___Il mio cane!...Il mio cane prediletto!... E, balzato da cavallo, si chinò sopra il suo >. E io saltai lesto in slitta e me la svignai. L’uccisione preterintenzionale di > mi guastò con lo zio per sempre. Egli cessò di mandarmi il mensile. Morendo tre anni fa, ordinò di riferirmi che anche dopo morto non mi perdonava l’uccisione del suo cane preferito.
da Luca Davide Enna
24/04/2010
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Re: Caccia e anticaccia: lezione di letteratura russa per la Mussolini accidenti l'Alessandra che si interessa di letteratura Russa.........ma come.....non dicevate che mangiavano i bambini.........ma fatemi il piacere...... da max1964
24/04/2010
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Re: Caccia e anticaccia: lezione di letteratura russa per la Mussolini Questo e' il risultato della cessione del potere alle donne che come si sa' difendono sempre gli UCCELLI, signori uomini(quelli veri) tiriamo fuori le palle riprendiamoci quello che e' sempre stato nostro. RICORDATE + DONNE al parlamento equivale a - Caccia da colombaccio 68
24/04/2010
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Re: Caccia e anticaccia: lezione di letteratura russa per la Mussolini Già, proprio una bella figura, come tutti quei politici che si affrettano verso i loro morbidi scranni con un fascio di quotidiani sotto il braccio. Apparire, sembrare... e poi adeguarsi alla moda scema di "cacciare il cacciatore". Come si faceva con i pellerossa e come si fa con tutti i diversi di ogni colore e razza. Ma con una differenza enorme: l'omofobia, per esempio, è considerata un'oscenità, mentre la "venatofobia" una forma di eroismo sociale. Vale a dire dire che i diversi non sono tutti uguali, e c'è chi è più diverso degli altri. Come i cacciatori che sono soltanto dei "diversamente cittadini". da Mauro De Biagi
24/04/2010
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Re: Caccia e anticaccia: lezione di letteratura russa per la Mussolini Ha ragione, De Biagi, consiglio doppiamente inutile, quello non avrebbe potuto andare oltre la prefazione, ma andando in giro con un libro di Turgenev sotto il braccio, avrebbe finalmente fatto la sua figura. Saluti. da Fromboliere
23/04/2010
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Re: Caccia e anticaccia: lezione di letteratura russa per la Mussolini Per libera caccia ai cacciatori, sei lo stesso che si è firmato "atleta" nel blog riguardante la preparazione atletica per i cacciatori? se si, sono in attesa della dimostrazione, se no, ti invito a seguire il consiglio del tuo amichetto da Nato cacciatore
23/04/2010
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Re: Caccia e anticaccia: lezione di letteratura russa per la Mussolini Caro Fromboliere, il tuo prezioso consiglio è inutile. Nel XIX secolo i fumetti non c'erano ancora e questo pacato e signorile commentatore qui sopra, credo abbia ben poca dimestichezza con l'abecedario. Credo sia meglio per tutti lasciarlo galleggiare nella sua broda livida e puzzolente. da Mauro De Biagi
23/04/2010
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Re: Caccia e anticaccia: lezione di letteratura russa per la Mussolini Vatti a comprare il libro, anche se resterai deluso, editore Garzanti. da Fromboliere
23/04/2010
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Re: Caccia e anticaccia: lezione di letteratura russa per la Mussolini Mi spiace contraddirti, ma l'informazione è giusta. Basta leggere un po' di rassegna stampa per saperlo. Franco Farina è stato espressamente incaricato proprio dall'onorevole Alessandra Mussolini di leggere quel brano. da Franco Girolami
23/04/2010
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Re: Caccia e anticaccia: lezione di letteratura russa per la Mussolini Libera caccia forse guardava un altro canale. Quell'intervento lo ha fatto Renato Farina, espulso dall'ordine giornalisti perchè al soldo dei servizi segreti, e messo in parlamento dal solito Berlusconi. da Lamar
23/04/2010
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