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25/05/2010 14.59 

Oggigiorno diventare un cacciatore di selezione non è affatto difficile, anzi. E’ sufficiente sostenere una serie di esami teorici e pratici che di solito quasi tutti riescono a superare.
 
Quando presi il “patentino”, ricordo che nel mio corso c’erano persino dei cacciatori di sessanta–settant’anni! Presumo che anche loro come ogni altro neo selecontrollore avessero le nozioni tecnico–balistiche necessarie all’acquisto e all’uso di una carabina, ma in quanti possedevano anche un buon binocolo da caccia? Siamo tutti in grado d’individuare e identificare con certezza  a che “classe” appartiene quel capriolo o quel daino che all’imbrunire sono usciti dal bosco ad una distanza compresa tra i cento e i duecento metri? Sinceramente non lo so. In occasione dei censimenti ci si ritrova tutti, si ha così l’occasione d’incontrare i vecchi amici, molti conoscenti che non vedevi da tempo ed anche i nuovi arrivati. Tutti immancabilmente ostentano al collo i loro  preziosi “strumenti ottici” mettendo in mostra un campionario di binocoli talmente variegato e stravagante da strappare un sorriso a chi ha il coraggio di esaminarlo da vicino.
 
Come dice il comico Bertolino? “Ho visto delle cose!” Le produzioni russe e cinesi la fanno da padrone, ma anche i giapponesi non scherzano. Fino a pochi anni fa non sapevo che esistessero tante marche di binocoli! La scelta è veramente impressionante, ma dove li trovano certi modelli? Nei negozi di giocattoli o di nautica? Ho provato a discuterne la qualità con i loro felici possessori, ma ben presto mi sono dovuto arrendere vista la tenacia con cui li difendevano. Purtroppo per molti cacciatori i binocoli sono tutti uguali e a sentir loro è inconcepibile spendere grosse cifre per acquistarne uno di marca, specialmente se il suo prezzo supera il valore della loro arma! Perdonatemi, ma io non la penso proprio così. Il binocolo è importante quanto la carabina, se non di più.
 
E’ un accessorio fondamentale, anzi oserei dire indispensabile. E’ con esso che prima cerchiamo, poi individuiamo ed infine  “classifichiamo” le nostre prede, è sempre con il binocolo che ne controlliamo le reazioni dopo lo sparo per vedere se il selvatico è stato colpito o se invece si allontana incolume.
 
Con il binocolo perlustriamo le zone,  cerchiamo postazioni migliori e ci accertiamo fin dove è possibile sparare in sicurezza. Io gestisco delle Riserve di caccia e in qualità di accompagnatore sono talmente abituato a portare un binocolo appeso al collo che ormai non lo sento quasi più, tanto che quando non lo porto quasi mi manca. Non pretendo che tutti i cacciatori siano come me, ma mi piacerebbe che, se qualcuno fosse intenzionato ad acquistarne uno, lo comprasse almeno di ottima marca e che abbia le caratteristiche giuste. Prima di descrivere come deve essere a mio avviso un buon binocolo da caccia, voglio raccontarvi un piccolo episodio. Anni fa un amico di Savona venne a trovarmi in Maremma, sperando di poter tirare ad un daino da trofeo. Il tempo era pessimo, pioveva, tirava un forte vento e c’era anche un’insolita nebbia.
 
Nonostante tutto ci appostammo ugualmente su un’altana soprelevata per due giorni consecutivi. Al calar della sera dell’ultimo giorno, quando il prato antistante la nostra postazione era ormai una pozza scura, attraverso le lenti del mio 7 x 42 vidi un grosso palancone uscire dal bosco. Con un bisbiglio sollecitai l’amico ligure a prepararsi, ma lui con il suo binocolo “orientale” non riusciva a vederlo e credeva che io scherzassi. Capii subito il problema e così gli prestai il mio 7 x 42, facendolo  passare “dalle stalle alle stelle”. Iindividuò immediatamente il grosso daino e volete sapere come andò a finire? Lo abbatté con un preciso colpo alla spalla, ma volle tenersi anche il mio binocolo costringendomi a ricomprarmelo il giorno seguente!!!
 
L’appassionato di caccia a palla, viste le abitudini e le caratteristiche dei selvatici che si appresta a cacciare, deve convincersi che un buon binocolo, oltre ad essere uno strumento di fondamentale importanza, è anche un investimento in denaro che dura tutta una vita, che, se ben tenuto, potranno godersi anche i nostri figli se non addirittura i nostri nipoti! Vediamo quali sono i criteri che ne determinano la qualità. I binocoli si dividono in due grandi famiglie: quelli a prismi di Porro e quelli con i prismi a Tetto.
 
Gli strumenti a prismi di Porro a loro volta possono avere la regolazione diottrica mediante cremagliera centrale o con regolazione dei singoli oculari. Sono i classici modelli che non hanno gli obiettivi e gli oculari sullo stesso asse, mentre i binocoli con i prismi a Tetto hanno la regolazione diottrica degli oculari mediante lo spostamento, all’interno del corpo, dei prismi stessi. Sono stati progettati con lo scopo di renderli compatti e leggeri, molto luminosi e robusti, ma di solito hanno meno campo visivo dei corrispettivi con i prismi a Porro. 
 
Le caratteristiche tecniche che dobbiamo verificare di un buon binocolo sono:  l’ingrandimento, il diametro dell’obiettivo, la luminosità geometrica, l’ampiezza di campo (campo visivo),  la pupilla d’uscita, il valore crepuscolare, la messa a fuoco, il trattamento antiriflesso delle lenti, la robustezza e la tenuta stagna nei due versi, nel senso che mentre non deve uscire il gas inerte presente nel suo interno (che solitamente è azoto), allo stesso tempo deve essere garantita l’impermeabilità alla polvere, alla pioggia e all’umidità. Tutti questi dati devono rientrare entro dei parametri prestabiliti che non ammettono mediocrità o compromessi e che mantengano i valori inalterati nel tempo.
 
Non a caso le grandi Case garantiscono i loro prodotti per trent’anni. Guardando attraverso un binocolo ci si aspetta di vedere un’immagine ben definita, nitida e brillante, anche e soprattutto con cattive condizioni di luce. Esistono molti validi modelli che sono in grado di soddisfarci appieno e che valgono almeno, se non di più, quanto costano.  Dopo quel che abbiamo detto, non voglio tediare né tanto meno confondere il lettore con una serie di dati relativi a: pupille di uscita, valori crepuscolari, compensazione diottrica, distanza interpupillare, potere risolvente, ecc.
 
Cercherò di dare, in base alla mia modesta esperienza,  alcuni consigli su quali modelli acquistare in funzione delle forme di caccia che vorremo praticare. Iniziamo con l’ingrandimento.  Per ingrandimento s’intende quel valore che determina “l’avvicinamento” dell’oggetto osservato. Il numero sta ad indicare quante volte l’oggetto appare ravvicinato. Per fare un esempio, se alla distanza di 100 metri osserviamo un capriolo con un binocolo che ha 10 ingrandimenti, è come se l’osservassimo a occhio nudo da una distanza di 10 metri. Le migliori marche di binocoli partono da un minimo di 7 x fino ad arrivare a 15 – 16 x (in alcuni casi anche da 6 a 20). Il massimo ingrandimento consentito per un uso a mano libera è il 12, a patto di essere impugnato da persone esperte e che siano abituate al loro uso. Per chi non ha molta esperienza potrebbe risultare difficoltoso riuscire ad avere immagini ferme e nitide anche con un normale 8 x. Non a caso i binocoli più venduti si aggirano sempre intorno al classico 7 x.
 
Le forme di caccia dove è indispensabile l’uso di un binocolo sono essenzialmente due: la cerca e l’aspetto. Per la caccia alla cerca occorre uno strumento compatto, leggero e robusto, che abbia discreti ingrandimenti e una buona definizione. Non deve essere eccezionalmente luminoso perché è sottinteso che non gireremo per i boschi o per le montagne con cattive condizioni di luce. La leggerezza deve essere la caratteristica predominante. Chi ha già provato la caccia alla cerca, specialmente in montagna, sa bene a cosa mi riferisco.
 
Un binocolo pesante appeso al collo dopo pochissimo che lo porti ti provoca un fastidio insopportabile, molto di più dello zaino e della carabina che almeno con il loro peso gravano sulle nostre spalle. Come ingrandimento personalmente sceglierei l’8 x, ammettendo anche un buon 10 per la sola caccia in montagna. Gli obiettivi da trenta millimetri sono sufficienti. Per la caccia all’aspetto, in condizioni di luce proibitive, le scelte migliori sono quei modelli molto luminosi che hanno modesti ingrandimenti (7 – 8x) ma obiettivi di grande diametro (50 – 56 mm), in grado di “catturare” quanta più luce possibile. Sono strumenti eccezionali che purtroppo hanno gli unici difetti di essere alquanto ingombranti e pesanti, intorno ai 1.100 – 1300 grammi.
 
E’ impensabile poterci praticare la caccia vagante alla cerca, mentre d’altro canto sono insuperabili per l’osservazione da appostamenti fissi anche di notte con pochissima luce lunare. In occasione di una mia recente caccia all’orso,  a notte fonda sono rimasto impressionato dalla luminosità del mio 8 x 50! Molti ingrandimenti non servono perché difficilmente avremo l’occasione di guardare troppo lontano. Un discreto compromesso con cui poter praticare ogni forma di caccia è rappresentato dalla grande famiglia dei 7 x 42. Non sono dei binocoli “specialistici”, ma rimangono pur sempre i “classici tuttofare”.
 
Che abbiano i prismi a Tetto o a Porro poco cambia, quel che conta è che l’ingrandimento, il diametro dell’obiettivo ed il peso sono stati molto ben collaudati nel tempo servendo tre generazioni di cacciatori.  Il 7 x 42 è il modello più diffuso e viene regolarmente consigliato sia al cacciatore giovane sia al veterano che per necessità o per scelta acquistano un solo binocolo (il prezzo di un 7 x 42 di ottima marca varia dai 650 ai 1100 Euro!). Come avete visto ho sempre menzionato ottiche che hanno degli ingrandimenti variabili dai 7 ai 10 x.  So che la nascita della nuova moneta ha messo in crisi un pò tutti, ma se abbiamo contratto la febbre per la caccia a palla, dobbiamo convincerci che un buon binocolo deve assolutamente far parte della nostra dotazione personale.
 
 
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17 commenti finora...

Re: Selezione: la scelta del binocolo

é una bomba....tienilo stretto...un pò pesante ma ottimo...non riuscirai più a farne a meno! Oltre a questo avrai la possibilità di saper la distanza in ogni isante... ! BELLISSIMO!

da mart  14/02/2011 16.41

Re: Selezione: la scelta del binocolo

ehilà..torno proprio ora dal mare dove in spiaggia ho letto le tue "avventure" all'IBEX in KYRGYZSTAN e al CAPRELUS CAPRELUS in SLOVENIA....
Maremma quanto giriiii ...io mica ho tutte queste opportunità per provare le ricariche..grassa se metto caccia a qualche capriolo e daino alla selezione,qualche cinghiale all'aspetto e in battuta nelle ZRC circostanti e poi sempre il SOLENGO in squadra da novembre....
GRAZIE per le indicazioni sopra scritte,già segnate nel NOTES delle compere.....e nelle tabelle di ricarica.Se non mi entra niente in mezzo,la proxima settimana,prendo il mio fido malato di ricarica come me e scendo in VALDARNO a prender quello che trovo da te indicato.E poi giù "botte" al poligono,per ora....
Quì nei paraggi non ti ci avvicini da come ti "spennano" per la ricarica...(e tengano pure poco in armeria)
Grazie di nuovo Marco,ti tengo informato,tanto ci si risente...........sai quante cose ho da chiarireeeeee @:)


da Toscano elsa  02/06/2010 22.20

Re: Selezione: la scelta del binocolo

Tosco!!! Per il "Cinghio" vanno SUPERBENISSIMO la Hornady SST da 150 - 165 grani!! Ma non mi entusiasmano come precisione oltre i 100 mt. Dico questo per dovere di cronaca! Ottime invece sotto tutti i punti di vista le Nosler BT. Io nel 308 uso 46,3 di N 140 o di Norma 202 per le 150 grani. Mentre per il 30.06 51 grani di N 140 x le 150 grani e 58 grani di N 160 x le 165 grani (che non uso quasi mai. Alterno TIG, Bronze Point, SST, Scirocco, Accubond, Nosler BT, sempre da 150 grani. Inneschi, ovviamente, CCI Bench Rest. Ciao Marco

da Marco Benecchi  02/06/2010 13.28

Re: Selezione: la scelta del binocolo

..stò ancora sorridendo per il modo "gogliardico"con cui ho letto la tua risposta.

OK PROF ... COPIO INCOLLO IL TUO CONSIGLIO e appena il lavoro mi permette un giro a BADIA al PINO, "aggiungo al carrello spesa" (dentro c'è già il DOCTER) le SPITZER cal.30.
Intanto continuo a metter sù la cara (in tutti sensi) VITHAV. (uso solo quella dai 4 anni che ho cominciato a caricar la "rigata").

grazie di nuovo per la tua disponibilità e alla proxima


da Toscano elsa  01/06/2010 13.15

Re: Selezione: la scelta del binocolo

Ciao Tosco! Innanzi tuttoi le tue belle ROUND buttale via Tutte!Primo perchè non vanno bene per selvatici della mole di un cinghiale, secondo perchè 180 grani sono troppi forse anche per l'alce, terzo perchè in semiauto possono causare inceppamente. Non ti muovere dalle Spitzer da 150 - 165 grani. Credimi, sono PIU' che sufficienti. Conosco la LOVEX solo per sentito dire. NON L'ho MAI PROVATA e credo non la proverò mai! Esistono dei meravigliosi propellenti, ultranoti e stracollaudati, quindi perchè complicarsi la vita?Fammi sapere. Ciao M

da Marco Benecchi  01/06/2010 12.25

Re: Selezione: la scelta del binocolo

ok alessio,memorizzata mail...........
a presto.

da Toscano elsa  01/06/2010 6.23

Re: Selezione: la scelta del binocolo

ciao Marco,una domanda che non c'entra niente con le ottiche.
(non mandarmi a quel paese èèè)
Ieri,al poligono,un collega tiratore(capoaerea del distretto di selezione), mi ha dato un pò di polvere LOVEX S060_02 da provare a ricaricare su cal. 30-06 e 308w.(entrambi BAR semiauto)"spacciandola" per un discreto propellente ad un prezzo super modico.

"fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio" e quindi meglio chiedere ad uno che ci "zucca" in materia,mi son detto.

Io uso inneschi CCI 200 Large rifle su bossoli seminuovi,palle da 184 gr per il 30_06 (EVOLUTION) o eventualmente 180 ROUND NOISE e 150 grani sul 308 (sempre SIERRA ROUND NOISE ),ritieni che possa metterla su con risultati soddisfacenti per caccia?
e se si,potresti gentilmente indicarmi le dosi indicative da cui poter partire ??
(lui mi ha accennato per entrambi 43_44 grani..)

ti ringrazio anticipatamente......

da Toscano elsa  31/05/2010 19.42

Re: Selezione: la scelta del binocolo

T.E.
é giusti che i cazzi nostri li facciamo altrove.
se vuoi ecco la mia mail: [email protected]

da alessio bitossi  31/05/2010 9.30

Re: Selezione: la scelta del binocolo

..ma senti là......(..San gimignano ..)
ok...alla prossima allora..con calma ..(magari vien fuori altri luoghi comuni....)
ciao

da Toscano elsa  28/05/2010 17.41

Re: Selezione: la scelta del binocolo

Via tranquillo, nessuna figuraccia!
hai ragione, Zeiss e Swarowski sono i meglio.

Colligiano ehh, io vengo dalla val di Pesa più vicino a Firenze e ho preso moglie sotto le torri una 15 di km più in là di Colle
ora ho furia ci si risente con più calma.
Saluti

da alessio bitossi  28/05/2010 16.36

Re: Selezione: la scelta del binocolo

..Ho fatto pure la figura a "bischero"...ma sinceramente ho sempre ritenuto ZEISS e SWAR il TOP (..forse errando..) e quindi difficilmente riesco ad immaginare altri prodotti di alta qualità,al di fuori dei 2 citati...
Pensavo che il GEOVID fosse un prodotto ZEISS che non conoscevo ......ORRORE della bischerata @;)

Si Alessio, quasi alle sorgenti dell'ELSA,precisamente Colle di Val D'Elsa...,anche te Toscano?

da toscano elsa  28/05/2010 14.40

Re: Selezione: la scelta del binocolo

per T.Elsa

Geovid è un modello Leica.
Zeiss ottimi prodotti ma nessun cenno...ancora!

venivo a pescare nell'Elsa,sei di quelle parti?
Ciao

da alessio bitossi  28/05/2010 14.23

Re: Selezione: la scelta del binocolo

..mi sà che son caduto in una "ZEISS COMPANY ASSOCIADED".......@:))))))
scherzo....
Io vedo il mio 7x42 come "...quello da cacciatori" creato apposta per la caccia............senza "contro" e con tanti "pro".....
Scusate la mia "partigianeria" ma è quello che penso dalle esperienze sul "campo".....

un saluto

da toscano elsa  27/05/2010 17.46

Re: Selezione: la scelta del binocolo

Grazie per le dritte Marco, io credo che, una buona bretella, deve essere fatta con una larga "fettuccia" tassativamente non elastica per evitare il fastidioso effetto jo-jo al binocolo sul petto.
saluti.

p.s. che rosate da sogno con il trittico k1 7mm/5-30x50 BRI- mrp 73gn/interbond 139

da alessio bitossi  27/05/2010 15.54

Re: Selezione: la scelta del binocolo

Caro Alessio anch'io, come tutti, ho avuto il tuo stesso problema di peso ed ingombro e l'ho, in parte, risolto con la nuova cinghia "imbottita" della Zeiss!. Io l'ho montata sul mio Geovid 8 x 42.
Provala, è eccezionale. A tale proposito ho avuto molto a ridire con l'amico Francesco Corrà della Swarovski per come sono "esili" le loro cinghie, ma giustamente i binocoli Swar, sono un po' più leggeri!

da Marco Benecchi  27/05/2010 6.17

Re: Selezione: la scelta del binocolo

Geovid 8x50 HD ...come il tonno: INSUPERABILE!
Pesantuccio, ma alla cerca con le bretelle si porta discretamente.

da alessio bitossi  26/05/2010 14.01

Re: Selezione: la scelta del binocolo

già nel '92,chi mi fece il corso per l'abilitazione alla SELEZIONE,indirizzò la scelta del binocolo (e dell'0ttica da porre sopra la bolct) su prodotti senza compromessi.
SWAROVSKI HABICHT 7x42 .......INSEPARABILE DA ANNI AL MIO COLLO..

rinnovo i complimenti per la tua competenza su tutto quel che riguarda "cacciare a palla e dintorni".....è sempre appassionante e piacevole leggere i tuoi articoli.
saluti.

da toscano elsa  26/05/2010 12.58
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