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feb25 25/02/2011 15.02
Tempo fa sono corso in aiuto ad un amico che voleva un consiglio su quale fucile acquistare con cui poter praticare tutte le cacce. Si è parlato parecchio di calci in materiale sintetico. Una cosa questa che mi ha definitivamente convinto, (anche se lo ero già), che il futuro delle armi da caccia, sia lisce sia rigate, è proprio nell’impiego delle plastiche speciali. Esistono tantissimi tipi di calciature in materiale sintetico, come quelle in kevlar, in polimeri speciali, in plastica rinforzata con vetroresina e ce ne sono addirittura con l’anima in alluminio. Cambia il tipo di lavorazione, la finitura, il peso, il design, il zigrino e giustamente anche il prezzo, ma tutte hanno delle caratteristiche in comune: sono estremamente pratiche e robuste, resistente agli urti e ai graffi e non risentono dei mutamenti, anche repentini, degli agenti atmosferici. Le calciature in polimeri sono più leggere, non temono né il caldo né il freddo, né la pioggia né il sole, sono insensibili al fango, alle muffe, alle tarme e forse soltanto del filo spinato particolarmente affilato riesce a scalfirle. Insomma, calciature simili potrebbero tranquillamente far proprio l’appellativo di “indistruttibili”. Dobbiamo ammettere però, che nel campo delle armi da caccia o meglio ancora delle carabine, parecchie delle innovazioni di un certo rilievo le abbiamo ereditate dalle armi militari. Qualcuno ricorda quante critiche furono fatte al “Black Rifle”, l’M 16, il noto fucile d’assalto americano, quando fece la sua prima apparizione durante il conflitto vietnamita? Erano gli anni sessanta – settanta ed allora chi avrebbe mai immaginato che, salvo alcune vecchie versione del mitico AK 47 ancora in mano a pochi disperati, tutti i moderni fucili d’assalto sarebbero stati “plasticizzati”? Intendiamoci bene, non mi permetterei mai di paragonare la bellezza ed il fascino di un’arma da caccia con il calcio in pregiatissima radica di noce con una con la calciatura in materiale sintetico prestampato, perché farlo sarebbe da eretici più che da ipocriti, ma dobbiamo anche sfruttare al meglio, per i nostri fini, tutte le innovazioni tecnologiche. Quando decidiamo di acquistare un’arma nuova (liscia, rigata, mista, sportiva, ecc) cerchiamo sempre di farlo presso una grande armeria. In una di quelle che hanno un magazzino ben fornito, con un’ampia scelta di modelli e soprattutto di diversi esemplari di ogni modello. E’ un classico che l’occhio cadrà sempre sull’arma con il calcio più bello, quello con la venatura più “calda” e più marcata, magari con il “rigatino” o con il zigrino più fine; senza pensare a quando invece dovremo imbracciare l’arma per ricorrere un cinghiale nel forteto, per ribattere una beccaccia nel marrucaio o per fare i trapezisti tra i tubi di ferro di una torre da colombi. Quante volte in passato ho rischiato l’infarto dopo aver visto in che condizioni avevo ridotto il mio calcio? Se in rastrelliera abbiamo una carabina ad aria compressa o in calibro ventidue con cui sfogarci dallo stress, un fucile calibro dodici “tuttocaccia”, una buona carabina semiautomatica (o magari anche un express o un combinato) per la caccia in battuta, una robusta e precisa Bolt Action per tutte le altre cacce (selezione, montagna, viaggi venatori, ecc), continueremo ad acquistare armi soltanto per il puro e semplice piacere di possederle. E le armi con il calcio in legno sono indubbiamente più belle e in alcuni casi anche più funzionali (specialmente se la radica è ben stagionata e lavorata su misura), ma purtroppo è forse la loro bellezza (e delicatezza!) a limitarne l’uso, almeno per quelle persone che a caccia ci vanno con un certo impegno, ma che hanno a cuore anche l’estetica delle proprie armi. Se vogliamo praticare una caccia, non dico estrema, ma abbastanza impegnativa, che non risparmi né noi stessi, né i nostri ausiliari e né tanto meno le nostre attrezzature, dovremo armarci con qualcosa di meno piacevole a vedersi, ma molto più pratica nell’uso. Per le uscite mondane in riserva con conoscenti, colleghi ed amici, cosa c’è di meglio dello sfoggiare una raffinatissima doppietta inglese, un meraviglioso semiautomatico di supermarca, un mitico modello Express o un’esclusiva carabina? Ma quando invece partiamo da casa che già piove o nevica e che abbiamo intenzione di cacciare per un giorno intero nell’intricatissima macchia mediterranea o negli impervi calanchi dell’Appennino o in alta montagna, non sarebbe meglio prendere dalla rastrelliera un’arma più proletaria? Un’arma cosiddetta di “concezione moderna” che dopo ogni battuta, con un semplice panno umido ritorna nuova come appena uscita dall’armeria? Sono stato tra i primi ad accorgermi che se volevo rovinare l’estetica di un’arma, ed a volte danneggiarla anche seriamente, era sufficiente portarla con la cinghia in spalla. La cartuccera, i bottoni metallici, le cerniere, l’impugnatura del pugnale, le fibbie dello zaino, i rami, i fili spinati, ecc sono quanto di meglio si può desiderare per rigare calci e astine. “L’arma vissuta è sinonimo di Grande Cacciatore!” sostengono in molti. Sarà vero? Io non credo, perché, anche volendo considerare il fucile alla stregua di un “ferro da lavoro”, tutti i bravi artigiani che ho conosciuto avevano sempre molta cura dei loro attrezzi. Così come non credo che sia disonorevole avere buona cura delle nostre armi, anzi, dimostra che sappiamo riconoscergli il valore che meritano. Per concludere, vorrei ricordare che, a prescindere dai nostri pregiudizi e dai gusti personali, le armi con il calcio in materiale sintetico sono certamente molto indicate per chi a caccia non vuole avere altri pensieri se non quello di trovare ed abbattere la selvaggina e per chi vede l’arma come un normalissimo attrezzo da utilizzare al meglio. A coloro invece che sono più collezionisti che cacciatori, non oserei mai di chiedere di abbandonare il loro primo amore per qualcosa che di romantico ha veramente ben poco. Io sono sia un cacciatore sia un collezionista a cui piace sia usare le armi che possiede sia guardarle, pulirle ed accarezzarle per ore ed ore, ma se qualcuno dovesse chiedermi. “Calciatura in materiale sintetico?” senza pensarci su neanche un po’ risponderei: “Si. Grazie!” Gli altri blog pubblicati: Tags:21 commenti finora...
Re: CALCIATURA SINTETICA? SI GRAZIE! Gentile Tiroler... lei dimentica sempre la preparazione ... ok mollo! Franco ... la ringrazio di aver compreso e , come Lei , pure io ho i miei venti semiautomatici la maggior parte dei quali in legno - che non amo più - sebbene , Lei lo sa , i calci in legno sono molto più "tecnici" , in quanto, possono essre modificati al computer per esaltare le caratteristice di ogni tiratore-cacciatore . Cosi , la tradizione si va far friggere e la teconolgia , come sempre, avanza! Unico problema sono i tordi che non passano più come una volta e le nostre armi sono sempre più dei "gioielli" da passeggio ... che amiamo sia in plastica che legno! saluti...
da mart
23/05/2011 8.37
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Re: CALCIATURA SINTETICA? SI GRAZIE! torno a visitare il blog e trovo questo simpatico ping pong...A Tiroler, che saluto, torno a dire che mi sembra gli sia sfuggito l'argomento di mano.Ho capito che sei legato alle tradizioni,come credo qualunque cacciatore che si rispetta anche se caccia con un fucile di ultma generazione,ma il blog mi sembra sia improntato sulle calciature,sintetico si o no? chi ti scrive ha una ventina di fucili e molti con del legno bellissimo..che curo in maniera maniacale.l'ultimo acquisto è in sintetico che x ora non amo ma che trovo estremamente comodo.saluto Mart che credo che mi avesse capito. A voi lascio tiri da 300m..e ottiche super. saluti da un toscano da franco 67
15/05/2011 21.58
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Re: CALCIATURA SINTETICA? SI GRAZIE! gentile signor Mart, secondo me sí, se vede quella vecchia di 16 anni oltre i 300 m, dovrebbe aspettare. Forse non rivedrà più quella e ne vedrà un'altra. Forse non le capiterà più ma, per me, la caccia non è solo abbattimento, è anche dare una possibilità. Capisco che è difficile, perché ho provato io stesso decine di volte questa frustrazione e, talvolta, ho fatto ciò che non avrei dovuto fare ma, dopo tanti anni, il mio pensiero venatorio si è evoluto in questo modo. Ripeto, non giudico nessuno e non voglio dare patenti ad alcuno però, se oltre ad avere strade che portano a tiro di schippo dall'animale, arnesi, armi, ottiche ed abbigliamenti da special forces, toglie anche quest'estrema possibilità di fuga all'animale, cosa resta? Una scampagnata con schioppettata incorporata? Auguro anche a lei buon divertimento sulle sue montagne e di portarsi finalmente a casa la vecchia di 16 anni. WH da Tiroler
12/05/2011 11.53
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Re: CALCIATURA SINTETICA? SI GRAZIE! guardi che lo si capisce benissmo che di semiautomatici a pallini non ne capisce nulla , il garand è una carabina semiautomatica ... !! Vabbè ... certo se potessi arrivare a tutti i camosci a cento metri lo farei eccome... ma se vedo quella vecchia di quasi 16 anni che mi gironzola su quel costone oltre i canonici 300 metri ... che faccio ? la saluto?? e quando la rivedo più? ... quindi un minimo di preparazione con l'aiuto della tecnologia ... credo che non guasti ... mai! Poi, sono punti di vista...ovviamente!! In ogni caso, se lei ama farsi scorgere dagli animali per avere più adrenalina ..la posso anche capire... a me non piace! ! Si diverta sulle sue montagne... saluti!
da mart
11/05/2011 13.03
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Re: CALCIATURA SINTETICA? SI GRAZIE! aggiungo che ha perfettamente ragione: di fucili semiautomatici non ne capisco un fico secco e non mi permetto di fare alcuna considerazione. Credo di aver sparato con un semiautomatico(garand) solo sotto naia... da Tiroler
10/05/2011 17.54
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Re: CALCIATURA SINTETICA? SI GRAZIE! Mi scuso ho digitato per sbaglio il suo nick al posto del mio. scusi ancora. Caro Signor mart, guardi che io accetto tutte le sue considerazioni, non voglio mica sostenere che tutti debbano andare in montagna coime dico io, ci mancherebbe. Tanto più che anche miei amici più giovani(e non solo) usano armi in sintetico e ne sono contentissimi. Io però la penso diversamente, mi piace il mio bel legno vissuto , non sopporto neanche i calibri americani perché non credo che ce ne sia bisogno dato che abbiamo dei bei calibri europei che hanno fatto la toria della caccia alpina. Come le dicevo, il bello della nostra passione è che ognuno, nei limiti della legge, può esprimersi come può, ma, mi dica un po', secondo lei, che soddisfazione ci può essere ad abbattere un animale a 400 ,(e oltre) quando neanche può accorgersi della sua presenza? Non è più remunerativo essere capaci di avvicinarsi entro i 300 m anche meno? Sempre per sfida personale, sia ben chiaro e senza voler dire niente ad alcuno. Le auguro un gran Weidmannsheil!
da Tiroler
10/05/2011 17.51
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Re: CALCIATURA SINTETICA? SI GRAZIE! Caro Signor mart, guardi che io accetto tutte le sue considerazioni, non voglio mica sostenere che tutti debbano andare in montagna coime dico io, ci mancherebbe. Tanto più che anche miei amici più giovani(e non solo) usano armi in sintetico e ne sono contentissimi. Io però la penso diversamente, mi piace il mio bel legno vissuto , non sopporto neanche i calibri americani perché non credo che ce ne sia bisogno dato che abbiamo dei bei calibri europei che hanno fatto la toria della caccia alpina. Come le dicevo, il bello della nostra passione è che ognuno, nei limiti della legge, può esprimersi come può, ma, mi dica un po', secondo lei, che soddisfazione ci può essere ad abbattere un animale a 400 ,(e oltre) quando neanche può accorgersi della sua presenza? Non è più remunerativo essere capaci di avvicinarsi entro i 300 m anche meno? Sempre per sfida personale, sia ben chiaro e senza voler dire niente ad alcuno. Le auguro un gran Weidmannsheil! da mart
10/05/2011 17.50
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Re: CALCIATURA SINTETICA? SI GRAZIE! Gentile Tiroler certo, sono tutti ottimi calibri europei ... e anche le ottiche di grandi marche ... ma quando sento certe affermazioni sulla "plastica" mi viene da ridere...primo perchè la plastica è 100 volte meglio del legno ( non più bella...) secondo perchè l'amico franco 67 sta parlando di fucili semiautomatici ( di cui lei non è un esperto) ... e quando uno caccia in valle con il vento di bora che ti bagna dalla testa ai piedi la plastica torna molto utile...ma non basta... caccio anche in montagna ( nelle sue montagne) e sempre più spesso guardie , esperti accompagnatori e amici , usano armi plastificate... con ottiche con reticoli balistici , torrette con click a 1/4 1/8 di MOA e pure compensatori di traiettoria! E , pensi Lei, sono tutti degli ottimi tiratori anche sulle lunghissime distanze ... ma allora? Siamo tutti "non etici" solo perchè adoriamo la tecnologia...? Lei parla di limite , ma le persone preparate conoscono i propri limiti e Lei lo sa... la tecnologia serve ad innalzare sempre maggiormente la soglia di sicurezza... e non il contrario! Guardi, se 30 anni fa sparare a 300 metri era un sogno...oggigiorno è quasi alla portata di tutti... follia? no tecnologia...studio...preparazione... ecc. ecc. Chiudo, ma lei è certo che si feriscono più animali oltre la soglia dei 250 mentri ... che non il contario? saluti...
da mart
10/05/2011 14.44
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Re: CALCIATURA SINTETICA? SI GRAZIE! in aggiunta a quanto sopra, non le sembra che andare nel bosco agghindati come uno sniper in afghanistan, tolga un po' di romanticismo alla nostra passione? Anche le obiezioni che sostengono ogni diavoleria perché permetterebbero abbattimenti più puliti mi sembrano poco convincenti. Lei, signor Mart, avrà certo una certa esperienza: le pare che potendo innalzare sempre di più il limite, alla fine, si finisce per comportarsi nel modo meno etico per un cacciatore... il provare il tiro a distanze assurde o in condizioni nelle quali, invece, si dovrebbe togliere il dito dal grilletto, con il risultato che i ferimenti sono gli stessi. Non le sembra? da Tiroler
10/05/2011 11.14
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Re: CALCIATURA SINTETICA? SI GRAZIE! Gentile signor Mart, apprezzo la risposta. In effetti il mio modo di andare a caccia è un è un po' antiquato ma la nostra passione è anche bella per questa libertà di esprimersi come meglio si crede.. o no? Poi, mi permetta, ma non mi consideri porprio dell'"età della pietrà". Probabilmente i miei attrezzi sarebbero considerati da molti del "ferracci" ma, le assicuro, sparano benissimo e gli errori sono sempre imputabili al sottoscritto, non certo all'arma. E poi, dai, non mi dirà mica che un 6.5x68 o un 7x64 o un 8x68 o un bel bock 12-7x65R con un'ottica Zeiss o Swaroswsky, ancorché datate e semplici nel reticolo, siano da età della pietra... Le assicuro che, nonostante i miei anni e i miei consunti pantaloni in panno, la passione è rimasta giovane. servus da Tiroler
10/05/2011 10.48
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Re: CALCIATURA SINTETICA? SI GRAZIE! Gentile Tiroler Il suo fondametalismo è disarmante, e, se tutti ragionassimo come Lei , saremmo ancora a l'età della pietra ...
da Mart
09/05/2011 10.55
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Re: CALCIATURA SINTETICA? SI GRAZIE! ...aggiungo un'altra annotazione: personalmente sono anche contrario all'uso di sofisticati strumenti ottici, rotelle e rotellini, alzi e derive. Uno Zeiss od uno Swarowsky, con un reticolo semplice e senza tanti marchingegni tecnologici, l'esperienza, la pazienza ed il senso del limite, permettono sempre e comunque un'ottima caccia... e forse anche più soddisfazione. Servus da Tiroler
22/04/2011 8.18
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Re: CALCIATURA SINTETICA? SI GRAZIE! caro franco 67, rispetto il tuo punto di vista ed andare a caccia è bello anche per la possibilità che dà, ad ognono, di uscire come meglio crede. Vede, vengo da un'antica cultura venatoria, non mi piace vedere chi esce in mimetica, ancorché comoda, e preferisco i miei vecchi pantaloni in panno, il sarner, il cravattino e il consunto cappello: così andarono a caccia i miei avi e così continuo anch'io, benché le mie zone non possano certamente considerarsi comode... anzi. Il mio è semplicemnte un modo di intendere la caccia che non prevede alcuna censura per coloro che la vedono diversamente. La mia carabina, il mio stutzen o il bock sono, probabilmente per la maggior parte di voi, dei vecchi catenacci, ma sono parte di me e mi piace uscire in montagna così e, detto per inciso, i capi che mi sono stati assegnati, fanno quasi tutti bella mostra di se nella mia stube. Weidmanssheil! da Tiroler
19/04/2011 9.27
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Re: CALCIATURA SINTETICA? SI GRAZIE! a tiroler dico che condivido con lui il fascino del legno , che apprezzo il vissuto di calci graffiati da giornate indimenticabili nei luoghi che tutti noi amiamo di piu boschi valli ecc.....ma vorrei che tu mi rispondessi quando tu avessi provato una calciatura in sintetico.sono sicuramente simpatiche chiacchiere ma è proprio da queste che a volte viene la voglia di provare,proprio ccome è successo a me..ciao TIROLERf da franco 67
18/04/2011 21.53
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Re: CALCIATURA SINTETICA? SI GRAZIE! mi dispiace ma, per come intendo io la caccia, scomodo o non scomodo, preciso o non preciso, leggero o pesante, carabina, stutzen o doppia che sia, la calciatura la voglio solo ed unicamente in legno: e buon legno, se possibile! Non prendo neanche in considerazione di uscire in montagna mettendomi a tracolla un'impersonale plastica, è contrario alla mia tradizione e la caccia non può esaurirsi solo nella comodità e nell'aspetto tecnico della schippettata. Volete mettere un calcio usato e strausato, rigato e segnato, al quale devi dare le opportune attenzioni alla fine della stagione. Questo è motivo di simpatiche discussioni(soprattutto dopo alcuni bicchieri) con amici e compagni di caccia. La plastica può andar bene per il tiro al bersaglio non per la montagna o il bosco: plastica e natura sono elementi che non si possono mescolare... come l'olio con l'acqua. Legno sempre e comunque! da Tiroler
17/04/2011 9.05
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Re: CALCIATURA SINTETICA? SI GRAZIE! da sempre estimatore del legno e soprattutto dei bei calci.ho sempre detto agli amici che mai e poi mai avrei comperato un fucile di plastica xche cosi li chiamavo.da questa ultima stagione venatoria mi è capitato diverse volte di uscire a caccia con amici che possedevano il crio confort e data la stagione molto piovosa che ci ha accompagnato quest anno ho iniziato a vedeli in maniera diversa.di recente l'ho comprato e vi posso assicurare che me ne sono innamorato,troppo comodo!!! calciatura fantastica fucile strepitoso. detto questo non rinneghero mai il legno..ciao a tutti da franco 67
30/03/2011 20.38
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Re: CALCIATURA SINTETICA? SI GRAZIE! Sono punti di vista. In ogni caso , i segni restano impressi anche nella plastica... saluti ... da Marco Fabbri Caccia +
10/03/2011 16.46
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Re: CALCIATURA SINTETICA? SI GRAZIE! Sono un tradizionalista, credo che nella mia modesta fuciliera, non ospiterò mai nessun tipo di fucile a calciatura sintetica. Il mio fucile sara' sempre di legno, dove verranno e rimarranno impressi i segni del tempo e delle fatiche che la caccia ci porta con grande soddisfazione a sostenere. da Da Alfredo 64
07/03/2011 22.37
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Re: CALCIATURA SINTETICA? SI GRAZIE! il sintetico è il futuro sia nelle carabine che nei semiautomatci da " caccia" ! Per fare le passeggiate va bene anche il legno! saluti da Marco Fabbri Caccia +
04/03/2011 14.22
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Re: CALCIATURA SINTETICA? SI GRAZIE! io posseggo un benelli M1 datato 1997, canna cilindrica da 50 cm, per il cinghiale, dotato subito di punto rosso, mai inceppato , a vista sembra nuovo, eppure di colpi ne ha sparati, anche piu' dei tre canonici spesso, un fucile perfetto secondo me, alcuni miei amici invece posseggono quello rivisitato ( M2 ) il quale spesso e volentieri da loro dei grattacapi, comunque nel folto della macchia, evviva il sintetico. Saluti ai miei amici. da CARLO 62
03/03/2011 16.36
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Re: CALCIATURA SINTETICA? SI GRAZIE! concordo per il sintetico,pero solo su carabine per tiri da appostamento,dove le misure,piega,vantaggio,o quant'altro non penso siano cosi importanti,per il fucile ,diciamo da imbracciatura,preferisco un buon legno,fatto su misura da un valente artigiano,e rifinito con calma provando l'arma a caccia fino a portarlo alle misure giuste ,anche perchè una calciatura in sintetico,più di tanto non mi sembra modificabile.....è un mio pensiero naturalmente..... da max1964
25/02/2011 17.12
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