E’ appena calato il sipario sulla II^ edizione di CA.PE.TAV. e i bravi, lungimiranti giovani organizzatori della grande manifestazione fieristica umbra, sono già in fermento con nuove idee ed altre originali iniziative, per rendere sempre più coinvolgente questo grande appuntamento di primavera che, non a caso, nasce, cresce, si alimenta e prende forza da quel piccolo, grande “cuore verde d’Italia” che è la nostra bella Umbria.
Un cuore pulsante che ha richiamato, dalle varie regioni, decine di migliaia di appassionati, desiderosi di manifestare, insieme alle loro famiglie, tutto il proprio interesse, il proprio entusiasmo, per una manifestazione giovane, viva, verace, autentica, gioiosa, dal sapore e dal profumo antico. Quel sapore e quel profumo antico che soltanto grandi passioni, come la caccia e la pesca, potevano riuscire a suscitare, preservare e custodire gelosamente attraverso i secoli e fino ai nostri giorni. E’ il “miracolo” dell’uomo, dell’uomo semplice, dell’uomo follemente innamorato della natura, che dialoga con la natura, che vive e si “nutre” delle bellezze e delle meraviglie della natura, stabilendo con essa un rapporto inscindibile, una simbiosi indispensabile per la reciproca, sostenibile sopravvivenza.
E’ questo, a mio avviso, il messaggio più importante che è partito da CA.PE.TAV. 2011 ed è questo il messaggio che dobbiamo continuare a raccogliere e a lanciare con forza nella direzione di tutti coloro che non ci conoscono e, soprattutto, per questo motivo, non ci vogliono bene, che poi NON E’ ALTRO CHE LA DIFFUSIONE DI QUELLO STESSO MESSAGGIO DEL GRANDE MAESTRO PINOTTI, CACCIATORE ANTONIO, DI COLUI CHE, ATTRAVERSO LE PAGINE INDIMENTICABILI DEL “SUO” TACCUINO E LA PRESTIGIOSA TRIBUNA DEL “SUO” ZEFIRO HA CERCATO, CON TUTTE LE SUE FORZE, DI FARE ARRIVARE A DESTINAZIONE. E nel successo di CA.PE.TAV. , al di là e al di sopra delle indiscusse capacità organizzative dei promotori, è possibile leggere ed interpretare il messaggio del GRANDE ASSENTE, di cui però tutti abbiamo avvertito, in ogni angolo della Mostra, in ogni stand, in ogni volto la Sua virtuosa presenza. Una presenza riflessa sul volto di Lara e Federica, le Sue cacciatrici predilette e delle altre che hanno dato vita al 1° Meeting rosa. Una presenza che abbiamo tutti avvertito umile e imperiosa, che ha lambito i nostri cuori fino alla commozione, nel momento in cui si è manifestata attraverso le parole di ALESSIO RAGAZZO, di un ragazzo veramente formidabile, uno dei tanti giovani che Antonio amava e per i quali si batteva, perché anche a loro e, soprattutto, a loro fosse concessa la possibilità di continuare ad assaporare, senza tanti se e tanti ma, le gioie della nostra struggente, ancestrale passione.
Perugia, 23 Maggio 2011