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nov2 02/11/2012 8.32
Cercare, trovare e soprattutto saper interpretare le tracce lasciate da un branco di cinghiali in una zona ricca di animali non è affatto difficile. L’abilità di un traccin–tracciatore la si vede quando invece riesce a scovare ed a seguire le tracce lasciate da un solo cinghiale in una zona dove di animali ce ne sono pochi o quasi niente. Spesso un buon tracciatore è in grado di trovare un’unica, flebile traccia di capirne quanto pesa l’animale che l’ha lasciata, di riconoscerne il sesso e di capire addirittura se quando l’animale l’ha lasciata era calmo, nervoso oppure inseguito. Poi, se le condizioni atmosferiche e la morfologia del terreno lo permettono, un abile traccino è capace anche di seguire quella traccia fin dove s’è rifugiato il selvatico.
Io sono nato e cresciuto nella Maremma Laziale ed ho cacciato per tutta la vita sui Monti della Tolfa dove è nata la cosiddetta “Cacciarella”, o caccia poverella come la chiamavano i vecchi cacciatori visti i carnieri di una volta. La Cacciarella tradizionale era, ed é tuttora, una forma di caccia al cinghiale molto spettacolare, emozionante e coreografica che può vedere impegnati un numero assai variabile di cacciatori. E’ infatti possibile praticarla sia con striminzite squadrine di cinque - sei persone sia con un esercito di centocinquanta e più cacciatori. Di solito la media degli iscritti ad una squadra regolarmente iscritta presso la provincia competente, varia dalle trenta alle sessanta unità. In certe zone della Maremma e dell’Appennino, dove ancora esistono delle grandissime tenute private, di solito, un paio di volte l’anno i proprietari organizzano delle fantastiche battute al cinghiale.
In quelle occasioni mondane, i partecipanti sono veramente tanti, quindi si circondano interi corpi di macchia ( spesso di centinaia d’ettari) e poi si liberano orde di cani. Indipendentemente dal fatto che le battute si svolgono esclusivamente in zone riservate e considerata l’enorme estensione del territorio, un congruo carniere è sempre assicurato, ma quando invece si è in otto–nove cacciatori a cercare di “armare” una Cacciarella, il tratto di macchia da battere deve essere ridotto al minimo. Solo così si avranno buone probabilità di trovare e soprattutto di abbattere almeno un cinghiale.
Per cercare di limitare il tratto di bosco da battere, è fondamentale individuare con il minor scarto possibile dove sono le lestre (i rifugi dove si rimettono i cinghiali). Ed anche per esser certi, che una volta trovati gli animali, fuggano verso dove sono appostati i pochi cacciatori, bisogna conoscere alla perfezione le strade che sono abituati a percorrere. Forse non tutti sanno che durante una battuta, indipendentemente dal grande lavoro svolto da canai, bracchieri e braccaioli e dalla direzione del vento, nel novanta per cento dei casi i cinghiali cercheranno sempre di sottrarsi all’accerchiamento percorrendo sentieri e tratturi a loro noti. Non a caso in diverse squadre di cinghialai toscani è in vigore la vecchia e buona usanza che chi va a tracciare può scegliere dove mettersi di posta.
Come già detto, un buon tracciatore deve essere in grado trovare una traccia e soprattutto deve essere bravo a risolvere subito il primo, fondamentale enigma: è una traccia lasciata di recente oppure è “vecchia” di giorni? Specialmente quando il terreno è troppo bagnato o troppo asciutto non è facile distinguere se un impronta è stata lasciata da un cinghiale quando è rientrato nel bosco al mattino, o di quando n’è uscito la sera tardi. O addirittura se è di qualche giorno prima. A volte é molto facile confondersi così, per essere certi di non sbagliare, si deve ricorrere all’infallibile aiuto di un ausiliare esperto.
Un buon cane, è determinante nell’interpretazione di una traccia, dal suo comportamento si capisce se l’impronta trovata merita d’essere seguita oppure no. Poi c’è da fare una netta distinzione tra l’individuare una traccia vera o un semplice “segno di presenza”. Non è detto che ambedue siano degli indizi utili su dove cercare i cinghiali. Vedere un po’ di movimento qua e là ed il tracciare seriamente una zona dove vorremmo organizzare una battuta, non è la stessa cosa. “I cinghiali li devi cercare in camera da letto dove vanno a dormire e non in camera da pranzo dove sono stati a mangiare!” Questo è un vecchissimo proverbio maremmano, che sta a significare che i cinghiali vanno cercati dove si sono rintanati a riposare e non dove sono stati a mangiare.
Ormai dovrebbe essere noto a tutti che un branco di cinghiali, anche molto numeroso, nell’arco di una nottata può percorrere decine di chilometri. Il Re della Macchia è un nomade molto tenace che durante le sue scorribande notturne fa i giri più impensati. E’ capace di andare a cibarsi a distanze considerevoli dai suoi abituali rifugi solo per il gusto di farlo senza nessun apparente motivo. Quindi, per il buon esito della caccia, la tracciatura deve essere presa sul serio e devono farla dei professionisti, perché è in funzione del loro lavoro che si organizza la battuta. Un aspirante tracciatore non dovrà MAI andare a tracciare stando comodamente seduto nel fuoristrada, come non dovrà MAI controllare i campi da lontano con un binocolo. Le cosiddette Rumate (in dialetto laziale) e le Scaugliate e Grufolate (in gergo toscano) sono soltanto dei segni di presenza, nient’altro.
La tracciatura o assestatura (come viene chiamata dalle mie parti) va fatta per bene “alla tonda”, il tracciatore deve fare il giro completo del bosco e ritornare precisamente dove ha iniziato la cerca. Vi sarete accorti che parlo sempre al singolare perché il traccino–tracciatore–assestatore deve essere solo se vuole svolgere un buon lavoro, perchè ha poche occasioni di distrarsi e ancora meno possibilità di confondersi. Quando si deve tracciare una macchia, un bosco o un’intera montagna bisogna farlo totalmente, senza tralasciare di controllare nessuna zona, anche se a prima vista potrebbe sembrare molto improbabile il transito degli animali Le impronte vanno cercate, trovate, identificate e.. contate; quelle che indicano che i cinghiali sono usciti dal bosco come quelle che indicano che gli animali ne sono rientrati.
Se durante la tracciatura si avvistano due entrate e due uscite, bisogna riconoscere quali sono quelle fresche e quali quelle vecchie perché le probabilità che i cinghiali siano rimessi all’interno della macchia sono al 50%. Mentre se troveremo due serie d’impronte in uscita e ben tre in entrata, non ci sarà possibilità d’errore! E’ praticamente matematico che i selvatici sono dove speravamo che fossero. Tra le tracce vere e proprie, quelle da prendere in considerazione e da seguire per intenderci, ed i “segni di presenza, metterei anche il controllo degli insogli. Gli insogli sono quelle pozze d’acqua e fango dove i cinghiali vanno a rotolarsi sia in estate sia in inverno, per cercare refrigerio ma in particolare per combattere i parassiti esterni.
Di solito i cinghiali amano “insogliarsi” in un bel bagno di fango poco prima di andare a rimettersi nelle loro lestre. Se ci accorgiamo che un insoglio è stato visitato da uno o più animali, state certi che non sono andati molto lontani. Vi sarete accorti che mi sono preoccupato di descrivere come va fatta una regolare tracciatura a fine “venatorio”, non c’interessa censire, contare o controllare le popolazioni ungulate della zona, quelle sono operazioni che vanno fatte in altre occasioni. La tracciatura è talmente importante nella caccia al cinghiale, che spesso il “bottino” annuale di una squadra dipende da come sono state le condizioni meteorologiche. Se non avrà piovuto molto e quindi di tracce se ne saranno viste poche, allora si che la Cacciarella sarà stata proprio Poverella!
Marco Benecchi
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Re: Caccia al cinghiale. LA DIFFICILE ARTE DELLA TRACCIATURA due mesi di secca quest anno mi hanno messo a dura prova ma il vero impegno e l esperienza mi hanno aiutato ancora una volta
da zichetto
14/01/2016 21.35
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Re: Caccia al cinghiale. LA DIFFICILE ARTE DELLA TRACCIATURA SONO UN CACCIATORE TRACCITORE E BATTITORE,IN QUINDICI PROVINCIA DI AVELLINO,QUESTA è LA SECONDA BATTUTA E I CINGHIALI SI RIFIUTANO DI USCIRE DALLA MACCHIA, OGGI SI SONO RIFUGGIATI SOPRA UN COSTONE DI PIETRE E RUSTINE, ARRIVATO LA DOPO 2 3 FERMI, I CANI SI RIFIUTAVANO DI ENTRARE SOTTO LA MACCHIA DI (RUSITE) -ROVI- UNA SOLA ENTRATA. nemmeno io sono riuscito a d entra era piracoloso, dimenticavo durate l'inseguimento 2 segugi sono andati giu , e se non andavo aprenderli non riuscivano asalire. si ono besstellati, LA MIA POSTA ELETTRONICA è [email protected] da GIOVANNI BORTONE
04/10/2015 21.42
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Re: Caccia al cinghiale. LA DIFFICILE ARTE DELLA TRACCIATURA Io sono 40 anni che traccio cinghiali soprattutto ma mi accorgo che qualcosa sta cambiando durante i loro spostamenti credo per via degli incroci . da Traquer
28/07/2015 15.44
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Re: Caccia al cinghiale. LA DIFFICILE ARTE DELLA TRACCIATURA Non voglio aprire nessuna parentesi solo chiederti scusa se in qualche modo ho urtato la tua sensibilità. Ma certo che puoi e che ti devo dare il permesso? Ogni tanto metto a disposizione la mia mail perchè in questo modo mi sono tanti amici qui sul blog. Così abbiamo modo di dilungarci un pò più, scambiarci foto, conoscerci meglio insomma. Con alcuni addirittura ci incontriamo ogni anno al ns grande appuntamento del Game Fair agli inizi di giugno che finisce in una grande tavolata con birra e porchetta...e tante chiacchiere. Ho la rubrica che si allunga ogni anno di più, dalle Alpi a Malta e naturalmente mi farebbe particolarmente piacere annoverarti tra gli indirizzi. Ora ti saluto che devo scappare...dai cani , sento che stanno ululando, vogliono uscire a fare la passeggiatina. Ciao da Carlo ([email protected])
20/11/2012 16.56
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Re: Caccia al cinghiale. LA DIFFICILE ARTE DELLA TRACCIATURA Beh, a me fà piacere raccontarmi e condividerlo se poi fà piacere a chi legge...il mio piacere è doppio. Riguardo alla battuta...non mi permetterei specie nei confronti di chi conosco poco o non conosco affatto e ancor più ...donna, inoltre, la battuta vale, di solito, dal maschio verso la femmina....ma oggi si sono aggiornate anche le femmine (chiuso i riferimenti). A sentire quello che mi racconti della tua cagna (breton nera) qui se ne vedono poche mi sembra molto appassionata....beh l'ho detto tante volte se un cane si appassiona alla caccia non ci sono razze che prevalgono. Con i miei occhi ho visto nell'ordine: un cane lupo puntare i fagiani (era bello come il Commissario Rex); una dobermann riportare i tordi con una delicatezza in netto contrasto con il suo aspetto fisico; un misto Volpino/ forse breton...una polvere proprio sulle mini lepri; una cagna di mio cugino che utilizzava per l'aia (viveva in campagna) così brutta che non si poteva guardare, coda da carrettiere, alta come un levriero, muso allungato, orecchie a uncino, solo il colore ricordava quello del bracco tedesco insomma una vergogna ma....ma ti prendeva le lepri nella maggese, qualsiasi volatile imbucato nei rovi doveva sbrigarsi a scappare se non voleva essere preso, compresi i merli,...non puntava sarebbe stato troppo! Cosa voglio dire? che le razze pure hanno sicuramente più propensione per la caccia ma se un meticcio sferra, secondo me è ineguagliabile. Per rispondere all'ultima domanda....peccato che hai difficoltà a vedere i video e ti manderei anche delle foto se fosse possibile del mio Tommy e anche di Spino....così potresti fare raffronti almeno sul loro aspetto fisico..mi piacerebbe vedere la tua. Ora chiudo davvero se no mi riparte la tastiera..ahahahah...ciao carissima. da Carlo ([email protected])
20/11/2012 7.59
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Re: Caccia al cinghiale. LA DIFFICILE ARTE DELLA TRACCIATURA Laura, ti ringrazio per il bravo ma non lo merito. Se fossi stato più vicino gli avrei tirato, ma dovevo stare ad una distanza dove potevo sperare di bloccarlo, li erano quasi 20 m, non potevo avvicinarmi di più perchè ero impicciato in mezzo ai rovi e poi.... sono stati istanti, quando ha percepito la mia presenza è partito come un missile ma, va bene lo stesso, l'emozione l'ho vissuta ed è quello che conta. Se solo avessi intuito la situazione forse poteva andare diversamente invece i maiali che avevo visto prima mi hanno confuso. Mi hanno confuso anche perchè c'è un precedente di tre anni fà quando Il breton ha azzannato un maialetto di 4/5 kg e se lo trascinava inseguito dalla scrofa e meno male che poi l'ha mollato. Non sò se è la razza ma con gli animali da pelo è feroce, tira fuori una grinta che con la penna non ha. Quando nella macchia mi trova qualche buca di volpe, tasso o istrice lo devo legare e portarlo via. A volte mi si infla per metà dentro, lo devo afferrare per le zampe e tirarlo via....è un macello, è l'unico difetto che ha, mi si distrae, per il resto è perfetto, ferma solida, cerca scrupolosa e riporto impeccabile. Mi stò dilungando troppo è? ma quando parlo di caccia e cani ....mi prende la mano perciò concludo...saluti carissimi da Carlo ([email protected])
19/11/2012 12.14
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Re: Caccia al cinghiale. LA DIFFICILE ARTE DELLA TRACCIATURA A raccontarla non ci si crederebbe. A furia di parlare di cinghiali, stamane un'altro incontro senza sparo però. Stavo facendomi un costone nella macchia percorrendo un sentiero tracciato dalle vacche con i cani che stavano lavorando più in alto sulla mia sx quando Spino si è messo ad abbaiare.Sentivo solo il campano e lui che abbaiava a fermo. Ho pensato a dei maiali perchè li avevo visti in giro. Sull'abbaio è tornato indietro anche Tommy e giù un abbaio questa volta ringhioso. Ho aspettato qualche minuto , li ho richiamati, non li vedevo, ma niente. Allora tra i rovi mi sono fatto largo andandogli incontro e non appena ho intravisto le sagome bianche arancio dei cani davanti a loro c'era una massa scura ...Azzzz!!!! mi sono subito infilato una mano nella tasca dove avevo l'unica cartuccia a palla...ma quando la cerchi non la trovi...insomma mentre cincischiavo la massa scura ha fatto un balzo in salita come un camoscio e si è tirato dietro i cani che sono ritornati dopo un buon quarto d'ora.Questa è la cronaca di un'altra ghiotta occasione. Di beccacce invece nada di nada, bellissima giornata ma niente. Ritornato alla macchina sono arrivati dei cacciatori su un fuoristrada con tre segugi e ho chiesto loro se stavano organizzando una cacciarella. No, stiamo cercando un cinghiale che è una settimana che ci frega. Allora risparmiatevi la fatica che stamane l'ho sfrattato io. Avete capito amici miei? Saluti a tutti da Carlo
17/11/2012 11.57
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Re: Caccia al cinghiale. LA DIFFICILE ARTE DELLA TRACCIATURA D'accordo mio omonimo 62, così dovrebbe essere. Quando posso inforcare gli stivali e pestare un pò di fanga mi sento un rè. I lupi qui nel maremma laziale-toscana non attecchiscono. Ci hanno provato lanciandone un pò qualche hanno fà, hanno fatto danni....e sono spariti. Non è bello dirlo ma è così, chi ha il bestiame allo stato brado e qui ancora ce ne è tanto, non sente ragioni e provvede per proprio conto. Per quanto mi piace stare nei boschi, quando scende l'afflusso delle persone faccio anche un pò di fototrappolaggio, a caccia chiusa, e sapessi che belle sorprese. Riguardo i cinghiali qui nella media collina e su terreno libero, non fanno danni, sono ben contenuti anche perchè il mangiare non gli manca c'è tanta ghianda di sughere e querce, possono saccheggiare qualche orticello ma niente danni alle colture estensive. Praticano anche qui la selezione nelle aziende ma da quel che sò è più un pretesto che una necessità. Saluti da Carlo
16/11/2012 18.39
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Re: Caccia al cinghiale. LA DIFFICILE ARTE DELLA TRACCIATURA Con le restrizioni che sta facendo e che farà il governo tecnico, Laura per i comuni questi soldi sono manna, poi piani urbanistici e quant'altro, siamo in Italia, l'80% di cementificazione è abusivo, ci preoccupiamo se la gente costruisce frontemare o nell'argine dei fiumi, tanto le tragedie sono all'ordine del giorno, qui a nessuno frega niente, basta prendere i soldi........... tornando al lupo, ancora di danni ne ha fatti pochi perchè non c'è una grande espansione demografica, pero' visto che il ns. parco occupa una vasta zona montana, qualche gruppetto già si è insediato, per il momento ci sono caprioli e cinghiali, in futuro? essendo (il parco)al 95% costituito in zone non vocate all'agricoltura, i cinghiali che risiedono in loco, una volta finito ghiande e faggiole all'interno, dove vanno? all'esterno dai campi coltivati e poi sapendo anche leggere e scrivere, tornano dove prendono zero fucilate ovvero nel parco. Laura, io facendo lavoro di ufficio, uscire il pomeriggio per andare a foraggiare la mia postazione, mi da la possibilità di staccare un attimo dai problemi di lavoro, osservare poi fino a tarda sera se arrivano i cinghiali con il lungo è meraviglioso, poi ogni tre sere uscire per la selezione è il top. In questo periodo (ottobre/novembre) non esco perchè sono con la squadra non avrei il tempo materiale, facciamo i censimenti tre volte l'anno, di tempo me ne occupa parecchio, ma ripeto anche se non sparo, mi piace a stare in contatto con la natura.Carlo da Carlo 62
16/11/2012 13.40
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Re: Caccia al cinghiale. LA DIFFICILE ARTE DELLA TRACCIATURA Carlo, un pò hai ragione, sentire i cani nella macchia inseguire il cinghiale mentre la canizza si fa serrata, nella ns. squadra abbiamo una trentina di segugi maremmani, e un paio di francesi aregios, fino ad un paio di anni fa, parecchi francesi e quando arrivavano a contatto con il cinghiale, il bosco sembrava sollevarsi, da paura proprio, poi si è deciso di passare ai ns. maremmani, grandissimi ed instancabili lavoratori........Laura, forse mi confondi con qualche altro, da noi non esiste problema orso, ma sta nascendo il problema lupi, tra parchi oasi e riserve il territorio di caccia si è ristretto però ancora un pò di spazio l'abbiamo, i contadini sono sul piede di guerra per i danni, anche da noi (me compreso) c'è malumore fra i selettori, oltre a non dare foraggio per i cinghiali, prendono metà del capo abbattuto, per noi solo spese......(parco regionale) Scusa Laura dello sfogo, e per fortuna ancora non ci fanno PAGARE il capo che abbattiamo, comunque anche la categoria dei selettori almeno da me è piena (fammi passare il termine) di lecchini, gente pensionata che pur di prendere un capo si prostituisce e il resto cosa deve fare? non esci! la direttiva parla chiaro, se non foraggi ti tolgono la zona e se vuoi fare uscite anche per stare tre ore all'aria aperta devi chinare il capo.Carlo da Carlo 62
16/11/2012 8.44
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Re: Caccia al cinghiale. LA DIFFICILE ARTE DELLA TRACCIATURA Riguardo ai cani, Laura, ad eccezione dell'attuale Breton e di uno Springer in purezza tutti gli altri che ho avuto erano meticci come l'attuale vecchio Tommy breton/setter. Tutti incroci tra cani di caccia che nulla hanno da invidiare a quelli in purezza. A me sono riusciti tutti bene chi più chi meno ma tutti hanno sempre fatto il loro dovere. L'incrocio cmq più bello e di soddisfazione che ho avuto è stato il bracco/spinone....non ne vedo più in giro. Adesso c'è l'inflazione dei setter e dei breton, almeno dalle mie parti ma quello ancora se lo ricordano è diventato leggenda. Me lo sono goduto per 12 anni, 12 anni irripetibili, anche perchè erano altri tempi. Va beh, bando ai ricordi, se vuoi vedere gli attuali miei due ausiliari sono youtube alla voce "il vecchio Tommy" e "il mio Spino". Saluti da Carlo
16/11/2012 8.04
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Re: Caccia al cinghiale. LA DIFFICILE ARTE DELLA TRACCIATURA Nella Caccia l'imprecisione ci stà, solo come la fai tu, Laura, è ridotta al minimo ma lì parliamo di selezione, un qualcosa che si sono inventati gli umani.Quando parlavo di animali in movimento mi riferivo alla battuta, dove c'è un pò di dinamismo e secondo me la parte più bella più esaltante è quella dei battitori (mi rif.al cinghiale) che a volte, raggiungono l'animale circondato dai cani. Quelli sono momenti di altissima tensione, adrenalina a mille...è la lotta....la Caccia...il cacciato e il cacciatore che si incontrano tutti e due con il fiatone, l'uno di fronte all'altro. La Caccia viene raffigurata in tante immagini, in tanti spaccati ma quale immagine più esaltante di questa può esserci? Tutti gli altri tipi di caccia sono una derivazione di questa, come tutti i cani derivano dal lupo, ma sempre secondo me, dovrebbero mantenere per quanto possibile quelle caratteristiche...l'inseguito e l'inseguitore, il cacciato e il Cacciatore. Se ci allontaniamo da quel nocciolo pian piano si perde lo spirito della caccia. Scusate se mi lascio andare a romanticismi venatori ma per me la CACCIA questa è. Un abbraccio a tutti da Carlo
16/11/2012 7.44
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Re: Caccia al cinghiale. LA DIFFICILE ARTE DELLA TRACCIATURA A me una carabina ad aria compressa come quelle ...entusiasma. Non lo sò mi sembra di ritornare giovane a quando come ho detto con la carabina Diana 35 ci tiravo agli uccelletti. Ma queste sono sensazioni sopite dentro ognuno di noi e che ognuno le prova in maniera diversa.Detto questo non stò qui a ripetermi se no Laura dopo che ha perso tanto tempo a spiegarmi le cose ....mi fucila. Dico solo che l'aria compressa A MIO SOMMESSO AVVISO renderebbe quella pratica più sportiva. Come ho detto a Laura a me ha dato fastidio vedere quei pseudo cacciatori scendere dall'auto appoggirvisi e tirare a quel capriolo che per quanto era distante neanche se li filava. Che cosa si è dimostarto lì? Verificare la propria bravura, perchè devi essere bravo a colpire a quella distanza e la capacità del proprio fucile o cartuccia...ma allora un qualsiasi bersaglio andava bene. Invece aggiungerci qualche difficoltà, tipo l'avvicinamento, il tirargli in corsa renderebbe più, lasciatemi ancora abusare di questa parola, il senso della Caccia. Così io la vivo tant'è che dopo anni e anni di cal.12, ho avuto tutti i fucili, mi sono imposto una comunissima e spartana doppiettina 20, ci provo più gusto. Sto pensando di scendere ancora, al 28.Lauraaaaa adesso non mi rimproverare però. Saluti carissimi a tutti da Carlo
15/11/2012 10.25
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Re: Caccia al cinghiale. LA DIFFICILE ARTE DELLA TRACCIATURA Laura , dopo mille abbattimenti il cuore non fa piu una piega. forse tu sei ancora qualche decina. riguardo l'aria compressa per me sarebbe la caccia piu sportiva al mondo se fosse consentita come in molti paesi europei ! Alcuni modelli raggiungono i cento metri e possono abbattere una volpe come uno starccio! ma io la farei usare per i tordi, i merli, i colombacci, tutta la piccola selvaggina sai che divertimento? buttare giu uno storno a 50 metri è come fare un capriolo a 400 ! stessa difficolta e molto più sportivo. ovvio che sono punti vista. torna a lavorare. da Angeli
15/11/2012 9.09
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Re: Caccia al cinghiale. LA DIFFICILE ARTE DELLA TRACCIATURA Carlo, sono l'altro Carlo, tu (se in Italia fosse possibile sparare con l'aria compressa) pensi di avvicinarti a 10/20 metri dalla preda senza essere visto o fiutato? In America e io li ho visti i filmati, sparano a distanze irrisorie, proiettili che non superano i 250 metri al secondo, sai i feriti nei ns. boschi che lasceremo per strada? secondo me fanno bene a vietarlo da noi, la selezione si chiama così apposta, un colpo solo e certo..............Scusa se mi sono intromesso ma il colpo sparato a quel maiale pezzato che poi buttava sangue da sopra la zampa dx l'ho visto anche io, la siamo in america, sono GRANDI IN TUTTO, lasciamoli stare................(come disse qualc'uno un pò di tempo fa su questi blog, mannaggia a Cristoforo Colombo, non poteva andare dalla parte opposta? Saluti Carlo (62) Laura io di cartucce in 20 anni di caccia al cinghiale ne ho provate molte fino a quando non mi sono detto, ti trovi bene con questo tipo, cosa continui ancora a provare, per il mio 12 quelle che uso sono il non plus ultra, in bocca al lupo, anche se di questi tempi solo pronunciare la parola lupo , t'istituiscono subito un parco fuori di casa...................... da Carlo 62
15/11/2012 8.29
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Re: Caccia al cinghiale. LA DIFFICILE ARTE DELLA TRACCIATURA Ahahahaha....collega di padelle....mi consolo! Le conosco, le conosco le minilepri dove le cacciavo io me ne hanno fatte fare di padelle, poi gli ho preso le misure, ho cambiato fucile, canne 62 e dispersanti e sono stati cavoli loro. Che cani hai? Io un meticcio setter/breton e un breton in purezza. Cari saluti da Carlo
14/11/2012 19.33
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Re: Caccia al cinghiale. LA DIFFICILE ARTE DELLA TRACCIATURA La seconda che hai detto Laura. La caccia alla cerca potrebbe, dico potrebbe stuzzicarmi un pò e adesso che ho preso cognizione delle carabine ad aria compressa, se fosse permesso, un pensierino ce l'ho avrei fatto.Vedi Laura, ho visto un video ambientato in Ungheria, che rafforza ancor di più le mie convinzioni. I soliti "cacciatori", poi mi dovrebbero spiegare perchè non si vergognano a farsi chiamare così,accompagnati da una guardia che scendono dal fuoristrada e appoggiandosi allo stesso sparano a un capriolo talmente distante, in mezzo a quelle grandi pianure, che non si preoccupava minimamente di fuggire e che il teleobiettivo della telecamera ha fatto fatica a mettere a fuoco.Mi sono così tornate alla mente le immagini di un viaggio per turismo fatto da me percorrendo l'autostrada Vienna- Budapest. Osservando il paesaggio lungo la strada ho visto un'infinità di caprioli in mezzo a quei campi arati, tranquilli e beati. Ho visto ai margini dei boschetti anche molte altane strada facendo, segno che lì si praticava quella caccia ma se quei caprioli si lasciavano avvicinare così che gusto c'è a tirargli, non lo capisco. E ci partono pure dall'Italia per sparare ad animali così tranquilli che di selvatico hanno ben poco. Va beh....parliamo d'altro, della mega padella che ho fatto stamane a una beccaccia dopo che Tommy e Spino si sono esibiti in una splendita ferma incrociata. Partita sporca ma girata la sughera si è appalesata in tutta la sua bellezza, pulita, la tenevo sul mirino ...e me la sentivo già nella passatora ma evidentemente gli ho tirato a salve. Erano una decina di anni che non mi capitava una cosa simile, di solito le brucio così....oggi no,non ho nessuna attenuante. Poi ne ho trovate altre due ma solo sentite partire. Mi sono accontentato di un pò di funghi ma va benissimo così, domani è un'altro giorno. Stammi bene Laura da Carlo
14/11/2012 11.14
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Re: Caccia al cinghiale. LA DIFFICILE ARTE DELLA TRACCIATURA X Laura.Mah...innanzitutto ti ringrazio per i dati che mi hai fornito. Il mio non è un problema, non mi riguarda quel tipo di caccia era, è solo tanta curiosità e stupore perchè devi sapere che il mio rapporto con le carabine si ferma alla Diana 35 quando ci tiravo a passeri, ai gatti che venivano a mangiarmi i pesci nel laghetto di casa, alle pantegane ecc. Mi sono fermato lì e vedere ora che è possibile fare certi abbattimenti (ai gatti gli grattavo solo il sedere) mi sono detto ..perchè non adottarlo anche da noi (se fosse permesso) visto che praticamente ci puoi abbattere di tutto magari con qualche difficoltà in più...che rende più "umana" quella caccia.Sono sempre di quell'idea...ma non sarebbe più bello, più gratificante cercare un avvicinamento all'animale, anche a costo di farlo fuggire, invece che tirargli da distanze abissali? Domani, tempo permettendo vado a cercare le mie regine, il vento dovrebbe girare da ENE. Un salutone, di nuovo grazie e in bocca al lupo ...se vai. da Carlo
13/11/2012 21.26
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Re: Caccia al cinghiale. LA DIFFICILE ARTE DELLA TRACCIATURA X Laura ....peccato! che tu non possa vedere i filmati, forse ti stai perdendo qualcosa che potrebbe far rivedere le proprie posizioni a qualcuno. La carabina, come ti ho scritto, è la Benjamin Rouge 357, e sembra un'arma spaziale, è piena di elettronica ma ce ne sono anche di altre marche, lunghe come i vecchi fucili ad avancarica a causa del serbatoio. Ci sono alcuni modelli che hanno anche tre serbatoi e sono più corti naturalmente. lasciamo perdere poi le ottiche, una aveva addirittura una macchinetta fotografica montata sul davanti del cannocchiale ed eseguiva una taratura millimetrica perchè zoomava sul bersaglio come se ce l'avesse a pochi cm. Per me profano è tutto arabo e forse il mio stupore stà proprio in questo. Buona giornata da Carlo
13/11/2012 10.05
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Re: Caccia al cinghiale. LA DIFFICILE ARTE DELLA TRACCIATURA Facciamo un po' di chiarezza ?
@ Carlo Non riesco a vedere i filmati, ma ho ragione di pensare che tu ti riferisca ad una carabina a gas recentemente prodotta negli USA in calibro .38 (leggi, 9 mm) che lancia palle (in piombo tenero e molto espansive) di circa 10 grammi. Se pensiamo che i fuciletti ad aria compressa hanno un calibro di 4,5 mm e sparano pallini da neanche un grammo ... beh, vedete un po' voi !
Vorrei ricordare a tutti che l'energia cinetica (che è quella che dovrebbe abbattere l'animale, anche se bisogna tener conto di parecchi altri fattori) è data dalla famosa equazione E=1/2(M*V*V). Quindi, per ottenere più energia, o si aumenta la velocità (molto più efficace) o si aumenta la massa. Coi gas compressi la velocità iniziale non può aumentare più di tanto - ricordiamoci che parliamo di una pressione iniziale di 200/250 Bar al massimo, mentre in una cartuccia metallica per carabina si sfrutta un'esplosione che di Bar ne fa 2500/3000 come ridere - quindi per aumentare l'energia si aumenta la massa lanciata.
@ Laura Eh, no, cara, lo shock idrodinamico è strettamente collegato alla VELOCITA' di impatto e non alla sola energia cinetica. Un proiettile molto lento e pesantissimo ha la stessa energia di una palla leggera ad altissima velocità, ma gli effetti terminali sono assolutamente diversi. Il primo, "spaccherà" tutto quello che trova e molto probabilmente provocherà una ferita perforante cedendo poca della sua energia, mentre il secondo provocherà fenomeni di "tumbling" (la palla che gira come un'elica) e/o si espanderà o frammenterà cedendo gran parte della sua energia. E' un po' la differenza tra una palla asciutta ed una di carabina : la seconda è certamente più performante della prima soprattutto perché essendo più leggera e veloce cede più energia. Un pallino di una cartuccia cal. 12 può uccidere (difficilmente sul posto) un cinghiale anche grosso se, ad esempio, riesce a colpire il cuore o chissà come il cervello. Sul guinnes dei primati c'è la storia di quel sudafricano che uccise casualmente un elefante che era entrato nel suo giardino sparandogli per allontanarlo con un .22LR, la palla entrò nell'orecchio e arrivò dritta al cervello, ma questo non significa certamente che il .22LR sia un calibro adatto per l'elefante, come una cartuccia del 5 non è certamente la "medicina" per il cinghiale !
@ Carlo_62 Le sauvestre sono eccellenti come resa sul bersaglio perché sono velocissime, ma quanto a precisione ... Beh, lasciamo stare ! E la canna raggiata gli fa un baffo, anzi, visto che sono contenute in un sabot forse appena peggiorerebbe la cosa. La raggiata và bene sulle palle in piombo perché riesce in parte a comportarsi come una canna rigata. Se si vuol capire meglio il meccanismo, andatevi a vedere su Internet la storia delle canne Paradox. Personalmente penso che tiri oltre i 50 mt. vanno fatti con canna rigata di calibro adeguato all'animale che si vuol cacciare. da OLD_Hunter
13/11/2012 9.12
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Re: Caccia al cinghiale. LA DIFFICILE ARTE DELLA TRACCIATURA Laura, le palle francesi a forma di freccia, ma se non hai una canna raggiata, penso che la stabilità con la mia slug di 50 cm va a farsi friggere, così come le sottocalibrate, io non le ho mai provate(le sauvestre) quindi non posso fare commenti, ma se come spesso capita sparo 7/8 colpi, fai i tuoi conticini di quanto possa venire a costare una battuta al cinghiale (a San Marino mi sembra che una scatola da 5 cartucce veniva intorno ai 20 euro) La tecnologia, ben venga ma se uno alla posta maleuguratamente nella giornata ha quattro cinque passaggi di bestie, deve fare un mutuo................. non fa per me. Se dassero la possibilità di farci selezione al cinghiale magari con tiri fino a 80/100 metri, con l'arma giusta........ma secondo me è sempre un rischio. Carlo da Carlo 62
13/11/2012 8.18
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Re: Caccia al cinghiale. LA DIFFICILE ARTE DELLA TRACCIATURA X Laura....tanto per parlarne ancora. Ma hai visto i filmati? Il maialone attraversato da parte a parte, non credo che la palla abbia evitato le ossa. In Africa, quell'impala poi appeso e scuoiato, gli hanno fatto una specie di autopsia, si vede benissimo che il proiettile gli ha frantumato il costato. Sulle distanze ci stò e anche i test che fanno sui bersagli, max 60 m. però mi lascia egualmente stupito, addirittura percepire visivamente la palla che và all'impatto e poi vedere un impatto così devastante.Peccato che in Italia non sia ammessa (noi siamo speciali o co@@@@ni) perchè, personalmente sarei un tantino più possibilista nei confronti di quel tipo di caccia, se non altro solo per il fatto che bisogna avvicinarsi di più all'animale aumentando il coefficente di difficoltà...lo sai come la penso io, no? Saluti da Carlo
13/11/2012 7.36
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Re: Caccia al cinghiale. LA DIFFICILE ARTE DELLA TRACCIATURA Sig. Benecchi innanzitutto mi dispiaccio di quello che è successo a Capalbio, ho sentito il TG e spero che abbiano esagerato........ per quanto riguarda la nostra passione, ho appena letto che lei fa, oltre tutto il resto, anche lavori di riparazione su armi, soprettutto a canna rigata.. Mi chiedevo se questo lo fa per pochi intimi o chiunque può contattarla per una sua preziosa consulenza o meglio se così si può dire di una sua "prestazione di manodopera"?!! da Paolo79 a Marco Benecchi
12/11/2012 21.02
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Re: Caccia al cinghiale. LA DIFFICILE ARTE DELLA TRACCIATURA Ci mancherebbe Laura, tante volte le precisazioni sono d'obbligo, qui stavamo parlando di cal.12 e allora sono intervenuto, se parliamo di canna rigata e balistica, allora lascio il tutto a chi è più competente, sul cal. 12 quando spariamo a max 70/80 metri la balistica va a farsi friggere, tiri impegnativi possono pure capitare, ma secondo me entra in gioco il fattore " C ", data l'enorme caduta della palla. Il poligono, certamente lo frequento, ma soprattutto per tastare il polso alla mia 300 wm, considerando la caccia di selezione e la precisione chirurgica che si deve applicare sulla preda da sacrificare (solo cinghiale). Saluti Carlo da Carlo 62
12/11/2012 17.35
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Re: Caccia al cinghiale. LA DIFFICILE ARTE DELLA TRACCIATURA X Laura. A te giro le stesse domande che ho fatto a Marco. Che ne pensi della Benjamin Rogue 357? Pur non essendo innamorato delle carabine tuttavia il fatto che una carabina ad aria compressa riesca ad ottenere gli stessi abbattimenti di una comune carabina mi lascia stupito, incredulo, roba da fantascienza per me. Riguardo le beccacce, le sto trovando ogni volta che esco, ieri no che stavo allagato e neanche oggi sono uscito....fà un caldo africano e il vento non agevola il passo, ma sono istruite a dovere, anche loro hanno subito una evoluzione nel volo. Una volta il cane fermava e si alzavano a colonna come si suol dire, oggi sfilano via basse all'altezza della testa del cane e in mezzo alla mia macchia di corbezzolo non le vedi più....però mi piace troppo perdermi dietro la regina...e va bene così. Mi godo il cane che le ferma, il suo gattonare pancia a terra...e poi... amen. Saluti carissimi da Carlo
12/11/2012 17.00
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Re: Caccia al cinghiale. LA DIFFICILE ARTE DELLA TRACCIATURA Cara Laura, secondo me il tuo ragionamento di provarlo sugli animali è sbagliato, marche diverse con palle diverse hanno reazioni molto diverse, se non sai dove finirà la palla che spari, stai certa che di feriti almeno due o tre ne rimangono sul campo (finchè non capisci dove sparare), parliamo sempre di tiri intorno ai 40/50 metri, se di posta stai vicino ad un trottoio e spari a non più di 10/15 metri basta alzare il fucile non c'è bisogno di nulla. Provare, provare, capire se quella palla va bassa, spanciando o peggio ancora non colpendo per niente l'animale, oppure non torcendogli un pelo perchè te la fai alta anche se spari alla sagoma, io come ti ho detto dopo varia ricerca e svariate prove ho trovato la cartuccia giusta per il mio m1, le remington ad esempio non le digerisce affatto, come non digerisce le gualandi che invece un mio collega utilizza sul suo m2 canna da 71.Saluti Carlo da Carlo 62
12/11/2012 12.34
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Re: Caccia al cinghiale. LA DIFFICILE ARTE DELLA TRACCIATURA Si lo so che scrivi. Bravo. Fallo un giro in Inghilterra non è l'Ungheria ( paese fantastico per la caccia ) ma molto bello. Vado a lavorare . da Angeli
12/11/2012 12.01
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Re: Caccia al cinghiale. LA DIFFICILE ARTE DELLA TRACCIATURA Brovo Angeli, hai colto nel segno. Dopo tantissimo studio ora (e penso dovresti saperlo) sono io che scrivo da un decennio su TANTE riviste. Non ho il tempo di leggere quelle Italiane, comprese quelle dove scrivio io, figuriamoci quelle straniere. Ma niente da ridire ovviamente. Credo che se mio nonnno mi vedesse tirare ad un capriolo con una carabina ad aria compressa (anche se potentissima) si rivolterebbe nella tomba. Perchè c'è gente che fa queste cose? Ho giricchiato parecchio per il mondo ma non sono mai stato a caccia in Inghilterra per due motivi: Primo perchè è troppo complicato portare la propria arma. Secondo, perchè tutti i selvatici presenti sull'Isola posso cacciarli molto meglio in altre nazioni, vedi Ungheria!!! Effettivamente mi manca sia il Muntjack sia il Sika........... Ciao Marco da Marco Benecchi x Angeli.
12/11/2012 11.32
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Re: Caccia al cinghiale. LA DIFFICILE ARTE DELLA TRACCIATURA Sempre per Marco. Proprio un attimo fà ho visto un'altro video, e te lo giro, con questo titolo:Wild Boar Hunt With Ranger 45 Air Rifle and 430 Grain Hollow Point .....mi ha impressionato! Addirittura ha trapassato da parte a parte un maialone...parliamo di aria compressa.Roba da matti!!!!!Non ci posso credere!!!! da Carlo
12/11/2012 11.31
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Re: Caccia al cinghiale. LA DIFFICILE ARTE DELLA TRACCIATURA X Marco. Innanzitutto grazie lo stesso, vorrà dire che mi farò delle ricerche personali. Però, ed è per quello che ti ho scritto, almeno a vedere i video su youtube, non solo al cinghiale sparano con la Benjamin Rogue 357 ma anche in Africa a gazzelle, impala ecc. Per curiosità guardali e poi ci dici che ne pensi, così per far quattro chiacchiere. Ciao da Carlo
12/11/2012 11.15
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Re: Caccia al cinghiale. LA DIFFICILE ARTE DELLA TRACCIATURA Si vendiamo anche vermi , bigattini e lombrichi. Io non sono il proprietario e non posso farti il nome (sono alla contabilità ... cerca di capire) io non ho scritto caprioli , daini e cinghiali ( questo lo scrivi tu) ma tutta la piccola selvaggina come conigli, lepri, volpi e anche caprioli . Ci sono armi 5,5 mm che hanno una potenza come una 22 e TUTTE MONTANO L'OTTICA. mi fa strano che un esperto del suo calibro non legga riviste straniere. Credo che mille colpi siano troppi lo stesso però se lo dici tu ci credo. mai stato a caccia in Inghilterra? da Angeli
12/11/2012 10.55
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Re: Caccia al cinghiale. LA DIFFICILE ARTE DELLA TRACCIATURA Angeli, tu lavori in una armeria, ma non so cosa vendi, ci sono armerie che vendono anche i vermi per la pesca... io ho un "piccolo" laboratorio da Armaiolo. Monto ottiche, accuratizzo carabine, ricarico, e tanto altro ancora sempre riguardo le carabine DA CACCIA. Nel Centro Italia non siamo in molti. FIGURATI che MOLTI ARMIERI portano le armi da me per sistemarle. Devo ammettere di aver mentito: Ho detto MILLE COLPI? A volte sono di più, credimi. Specialmente ADESSO che ogni buon cinghialaio come fa una padella mi porta l'arma per ricontrollarla. A volte sparo (nel mio poligonetto privato) anche sotto la pioggia e con i fari delle macchine (che bisogna fare per gli amici!!). Purtroppo l'aria compressa non m'interessa. Gli inglesi ci fanno tutto e di più? Anche caprioli, cervi e daini e cinghiali? Ma ti rendi conto cosa hai detto? Senza rancore. Ciao Marco da Marco Benecchi x Angeli
12/11/2012 10.43
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Re: Caccia al cinghiale. LA DIFFICILE ARTE DELLA TRACCIATURA In Inghilterra con l'aria compressa fanno di tutto e di più. Se fosse consentita anche in Italia io smetterei tutte le altre cacce . Uso un air-arms con 70 joule di potenza e ottica della Burris da 24 ingrandimenti. ( perchè orrore ? tutte le aria comperssa montano l'ottica) A 50 metri metti il piombino in un centimetro. Sono un ottimo allenamento per tutti gli amanti della caccia a palla e aiutano nella respirazione e la calma. Oltre a questo , se uno ha un piccolo giardino si può allenare tutti i giorni. Mille colpi alla settima e decine e decine di carabine una specie di Nocs della caccia. Io lavoro in armeria ma mai sparati mille colpi la settimana. saluti
da Angeli
12/11/2012 10.00
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Re: Caccia al cinghiale. LA DIFFICILE ARTE DELLA TRACCIATURA Ciao Laura, Sto aspettando la tua mail personale. Dato che sono in vena di puro Sadismo, vorrei mandarti un paio di foto per farti venire l'insonnia per qualche giorno. Il soggetto? DAINI!!! Ciao Marco
Ieri abbiamo fatto una bellissima cacciata IN RECINTO, eravamo una ventina di amici provenienti da TUTTA ITALIA! Alla faccia di Bossi & C. dopo quattro salcicce e due bicchieri di vino (forse mi sono sbagliato: Quattro bicchieri di vino e due salcicce) gli abbracci si sprecavano, così come le padelle................ da Marco Benecchi x LAURA
12/11/2012 7.56
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Re: Caccia al cinghiale. LA DIFFICILE ARTE DELLA TRACCIATURA Caro Carlo, innanzi tutti io NON ODIO NESSUNO. Forse solo chi ruba ai poveri (quindi i nostri politici!!!) e chi fa del male alle persone indifese come donne e bambini... per il resto sono una persona estremamete democratica e permissiva, fino a prova contraria. Parlare con me di armi ad ARIA COMPRESSA sarebbe come chiedermi con che tipo di mazza gioca Tiger Wood!!! Zero assoluto. Non mi sono mai sentito un "OGNOLOGO" ne tanto meno un TUTTOLOGO. Ho una certa esperienza di caccia a palla perchè la pratico ASSIDUAMENTE da 35 anni e una buona conoscenza di balistica e canne rigate perchè sparo MILLE CARTUCCE la settimana e provo DECINE E DECINE di fucili al mese!!! Ma posso confidarti che ho iniziato la mia carriera di "carabiniere" ad 8 anni quando mio nonno Sigismondo mi comperò una DIANA 27 con cui ho fatto cose................ L'ho ancora, completamente revisionata e dotata (orrore) anche di ottica!!! Mi spiace di non poterti essere uitile Ciao Marco da Marco Benecchi x Carlo
12/11/2012 7.52
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Re: Caccia al cinghiale. LA DIFFICILE ARTE DELLA TRACCIATURA Non me ne sono mai interessato, quindi non sò e nemmeno ne sono tentato è solo semplice curiosità, la curiosità di chi è proprio digiuno di carabine in genere. Solo che mi stupisce la loro efficacia, non solo conigli ma anche impala...e quante atmosfere caricano? Era solo per saperne di più. Cmq aspetto la risposta da Marco....tranquillo Old_hunter io vado solo con la mia doppiettina 20, mi basta e mi avanza. da Carlo
11/11/2012 19.10
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Re: Caccia al cinghiale. LA DIFFICILE ARTE DELLA TRACCIATURA @ Laura Scusa se ti corrego, ma si dice "coronato" il cervo che sulle apici superiori del palco svilutta 3 o più punte a forma di calice, alla base restano sempre quelle ... Tanto per amore della precisione. E ti posso garantire che un coronato si vede anche ad occhio nudo a 100 e passa metri !!!
@ Carlo A prescindere da tutto, sempre per la cronaca, in Italia sono vietate per la caccia le armi a gas o aria compressa. Tanto per non cadere in tentazioni ... :) da OLD_Hunter
11/11/2012 18.51
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Re: Caccia al cinghiale. LA DIFFICILE ARTE DELLA TRACCIATURA X MARCO BENECCHI. A Marco invece segnalo questo video ma solo per curiosità in quanto è un tecnico e se lo vorrà potrà, se non mi odia per le mie opinioni,darmi qualche ragguaglio su questo tipo di carabina ad aria compressa, io sono rimasto fermo alla Diana 35. Il video è:Extreme Airgun Hunting - Giant rabbits with the Benjamin Rogue.357. A me sembra un'arma da guerre stellari, ovviamente è silenziosa, che gittata ha? In quanto a efficacia mi sembra che non ci siano dubbi. In Italia è consentita? e ....quanto alza...di prezzo? Insomma tutto quello che puoi dirmi...se vuoi. Grazie da Carlo
11/11/2012 16.16
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Re: Caccia al cinghiale. LA DIFFICILE ARTE DELLA TRACCIATURA X Laura. Ti segnalo due video su youtube, ma ce ne sono molti altri dello stesso tenore, a proposito della caccia come la praticate voi: Monster wild boar hunt in hungary;Hunting new zealand ample hunting red stag.Mi capita di guardarli per capire un pò di più della tua/vs caccia. Mi sforzo di capire quali possono essere le emozioni che un abbattimento di quel genere può dare. L'unica cosa che mi emoziona sono i paesaggi ,quella natura, poi vedo solo super carabine e gente che si abbraccia che si congratula ...ma di che cosa? Un cinghiale come il cervo che se ne stà tranquillo in mezzo al suo branco che viene abbattuto così senza il minimo impegno. Lo capirei se ci fosse un inseguimento mentre scappa tipo battuta, tirare ad un animale in corsa è un'altra cosa, ci vuole più impegno più bravura....insomma è più caccia!Con questo non voglio denigrare il vs tipo di caccia....ogni gusto è gusto,ma io non lo capisco, non mi riesce ma può darsi che sia io lo strano, non lo escludo. Niente era solo per fare una chiacchiera, oggi non sono uscito causa maltempo, vento scirocco, pioggia....le beccacce le cercheremo quando il tempo si rimetterà. Buona domenica da Carlo
11/11/2012 8.23
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Re: Caccia al cinghiale. LA DIFFICILE ARTE DELLA TRACCIATURA Ma certo, dovrebbe essere sempre così, dirsi le cose ma senza malanimo.Dai che hai capito cosa intendo per "programmata", mica ti sarai offesa? Adesso non me lo fare spiegare....e non te lo spiego, solo che devi convenire che le situazioni sono diverse...OK? Non c'è bisogno che ti scusi a me stà bene pure così, cacciatore di serie B,C,D.....tanto io sono io e le mie emozioni, quello che provo là, dentro la mia macchia nessuno può togliermele, là mi sento un RE. Saluti carissimi da Carlo
10/11/2012 13.24
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Re: Caccia al cinghiale. LA DIFFICILE ARTE DELLA TRACCIATURA X Laura. Ti rispondo perchè con te si riesce a parlare, però anche tu....o forse sono io che non mi sono spiegato bene, non stavo cacciando il cinghiale altrimenti avrei messo le munizioni adeguate, stavo a beccacce e io le caccio con il 10 e la doppiettina 20...è la mia caccia da oltre 40 anni. Quella bestia è comparsa dal nulla all'improvviso, me lo sono trovato a 4/5 metri, non ho reagito per difesa ed avevo tutta l'intenzione , non di ferirlo ma di fermarlo definitivamente, gli ho tirato con tutti i sentimenti, perchè già mi era andata bene una volta.Se fosse stato più lontano no, sicuramente non ci avrei neanche provato ma a quella distanza era un occasione ghiotta, ho tentato! Quando tiro a una beccaccia, un colombaccio un tordo ecc.mica ho la certezza sempre di recuperarli. Il cinghiale non è la stessa cosa lo sò ma la distanza autorizzava a provarci.Poi il paragone che tu fai non è proponibile semplicemente perchè tu stai già predisposta mentalmente, sei già programmata per un tipo di caccia all'aspetto, una caccia grossa...hai un ordine mentale diverso, no...non è proprio la stessa cosa, oltretutto era caccia chiusa al cinghiale.Che ti devo in conclusione...sarò un cacciatore con c minuscola.Cordiali saluti da Carlo
10/11/2012 11.30
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Re: Caccia al cinghiale. LA DIFFICILE ARTE DELLA TRACCIATURA E piantala marino! da Bigio
10/11/2012 11.12
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Re: Caccia al cinghiale. LA DIFFICILE ARTE DELLA TRACCIATURA cara laura sai quanti ne ferite voi con le vostre super carabine ( che non sapete usare) che poi non ritrovate piu... e fai una lagna ( senza senso) per quelli che sparo io a pallini ( e butto giu) il fatto è che vi credete la RAZZA ELETTA ( e mi ricordate tanto uno con i baffetti sotto al naso) invece siete zero anzi sotto zero ! E smettila di scrivere castronate da prima della classe , sei l'ultima anzi sei fuori dalla porta! E tu Carlo sei senza palle !
da Luciano
10/11/2012 9.45
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Re: Caccia al cinghiale. LA DIFFICILE ARTE DELLA TRACCIATURA Ok...Ok...non replico più, non mi sembra il caso di continuare. Buone cose da Carlo
09/11/2012 17.41
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Re: Caccia al cinghiale. LA DIFFICILE ARTE DELLA TRACCIATURA devi riflettere bene e piazzare il colpo dietro l'orecchio cade come una pera anceh con 10 ... rifletti amico ...rifletti ... da Luciano
09/11/2012 16.54
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Re: Caccia al cinghiale. LA DIFFICILE ARTE DELLA TRACCIATURA Carlo, non c'e' peggior sordo di chi non vuol sentire.......... per me, hai fatto male a tirare, poi vedila come vuoi. Un'altra cosa: in certi posti ( e se vai a beccacce e solo a beccacce lo sai quali sono) sai che i cinghiali razzolano e dormono, allora, dal momento che, sempre in certi posti, piu' di un colpo alla beccaccia non tiri, metti una palla nell'altra canna, così avrai piu chance di fermare l'animale senza provocargli inutili sofferenze. Perche' di questo si tratta, qualsiasi cacciatore che possa chiamarsi tale, deve, in primis, fare di tutto per ridurre al minimo le sofferenze di un animale, qualsiasi esso sia, comportandosi in maniera adeguata, con comportamento, munizioni ed armi adeguate. Tu non mi sembra che lo abbia fatto. Il succo del nostro disquisire sta tutto qui. Non c'e' altro, non ti porto nessun rancore, non voglio far polemica, vorrei solo che tu la prossima volta che ti capita, riflettessi un po' prima di agire, e questo soprattutto per te.......a me non ne viene niente. da fabio guidi
09/11/2012 16.31
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Re: Caccia al cinghiale. LA DIFFICILE ARTE DELLA TRACCIATURA Che gli tiro a pallini è ovvio, stò a beccacce, mica gli posso dire "stai fermo un attimo che cambio la cartuccia". Non accetto la premeditazione perchè ogni volta che è capitato proprio non ci pensavo lontanamente al cinghiale, solo casualità. D'altronde in 42 anni di attività e per un tipo come me che pratica al 90% la caccia alla beccaccia mi sembra pure poco essermi imbattuto casualmente nei cinghiali.Se poi quando capita, siccome non mi partono i colpi accidentalmente, è chiaro che c'è la volontà di sparare, ma tutto matura in quel momento, quale premeditazione! Aggiungo che, e chi mi ha letto in precedenti post su questo blog, lo sà, che io aborro la caccia agli ungulati in genere (meno il cinghiale) in qualsiasi forma e mezzi essa venga praticata. Quante volte invece ho incrociato i caprioli e neanche il fucile dalle spalle mi è venuto di togliermi. Sia chiaro che faccio queste precisazioni senza nessun risentimento, solo doverose precisazioni. Cordialmente da Carlo
09/11/2012 16.20
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Re: Caccia al cinghiale. LA DIFFICILE ARTE DELLA TRACCIATURA Carlo, lungi da me dare giudizi od apporre etichette senza nemmeno conoscere la persona in questione. Se e' stata questa l'impressione scaturita dai miei scritti me ne dolgo e mi scuso. D'altra parte e' anche vero che sei stato tu a scrivere di certe cose ribadendo il fatto che ti e' capitato per ben tre volte di tirare ad un cinghiale a pallini. Sai come si dice: la prima e' un caso, la seconda e' sfortuna, la terza e' premeditazione. In ogni modo si trattava e si tratta solo di estrinsecazione di personalissime opinioni, che hanno maggior peso solo per chi le esprime, nella ovvia speranza, però, che vengano recepite e condivise anche da altri. Non ho mai pensato che tu fossi uno sparatore folle a pallini, altrimenti non mi sarei nemmeno inserito in questa discussione, continuo comunque a pensare che per i motivi sopracitati, non si debba sparare ad un ungulato qualsiasi con cartucce caricate a pallini di qualsiasi calibro, che sia la prima , la seconda o la terza volta che lo si incontra. cordiali saluti
da fabio guidi
09/11/2012 15.10
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Re: Caccia al cinghiale. LA DIFFICILE ARTE DELLA TRACCIATURA e fanno bene ! perchè i cinghiali sono di tutti e non dei "cinghialai" e chi caz sono questi i padroni del bosco?? per favore , lei carlo continui a sparare anche perchè se la beccano è una amministrativa niente di piu. E' piu pericoloso un esaltato cinghialaio che è capace di metterti le mani addosso se ti vede ( perchè crede che i cinghiali siano di sua proprietà) io se trovo un cinghiale gli tiro ( con una palla ) e me lo porto a casa ! sto puzzolente ridicolo aniamle andrebbe estirpato ha rovinato tutta la caccia VERA ! da Luciano
09/11/2012 14.49
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Re: Caccia al cinghiale. LA DIFFICILE ARTE DELLA TRACCIATURA Alleggeriamo un pochino la pressione, premetto che non vado a beccacce ma in alcune grosse faggete dove pratichiamo le battute, il mattino presto vanno i beccacciai con i loro cani, spesso e volentieri visto che ci conosciamo ci avvertono che hanno sparato al cinghiale senza fermarlo perchè attaccava i loro cani, oppure che hanno visto i cinghiali in tale posto, un pò di collaborazione fa bene a tutti, se poi magari li uccidono, fortunati loro, comunque SEMPRE ci avvisano. (magari sotto voce s'impreca, ma non deve esistere il monopolio, fino alle dieci cacciano gli altri poi tabellano i cinghialai.Carlo da Carlo 62
09/11/2012 14.34
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Re: Caccia al cinghiale. LA DIFFICILE ARTE DELLA TRACCIATURA Buom Pomeriggio a Tutti.... Volevo porvi una domanda... Come si distingue un cervo coronato da un'altro... Cioe come faccio a capire se è coronato a distanza di centinaia di mt, Grazie da Den
09/11/2012 14.32
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Re: Caccia al cinghiale. LA DIFFICILE ARTE DELLA TRACCIATURA Come la stai raccontando Fabio guidi, sembra che io sia uno che, non avendo nient'altro da fare, vado in giro per le macchie sparacchiando a pallini ai cinghiali. Nei miei 42 anni di attività venatoria, tre volte solo mi sono capitati cinghiali tra i piedi...tre.Non è che dalla mattina alla sera sparo cinghiali o altro, come fanno taluni , tanto da, diciamo esser "sazi",tanto da avere , in quei momenti, quella necessaria freddezza tale da controllare gli impulsi istintivi,sfido chiunque.In buona sostanza mi sembra che te stia dando delle valutazioni e giudizi un pò avventati come qualcuno che stà un pò lontanuccio dalla realtà "..non si spara ad un cinghiale, sia esso di 40 o di 80 kg, con piombo 10 e cal.20 ! a meno che questo non ti stia tra i piedi e ci sia una giustificazione valida.". Va beh, ti ho voluto dare questa risposta,senza polemica, affinchè non si pensi di me come lo sparatore folle di cinghiali a pallini.
da Carlo
09/11/2012 13.36
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Re: Caccia al cinghiale. LA DIFFICILE ARTE DELLA TRACCIATURA .....si tratta di opinioni.....comunque non mi da' fastidio la "visione" del sangue, e' il parlarne in questi termini che non mi sembra corretto, anche e soprattutto a causa del fatto che non ci siamo solo noi in questi blog......smettiamo di porgere sempre il fianco, facciamoci un po' piu' furbi.
In ultima analisi: non si spara ad un cinghiale, sia esso di 40 o di 80 kg, con piombo 10 e cal.20 ! a meno che questo non ti stia tra i piedi e ci sia una giustificazione valida. Per quanto riguarda i "cecchini" od il Benecchi che caccia anche nei recinti, anche in questo caso si tratta di opinioni personali, ma prima di esprimerle, bisognerebbe conoscere bene le motivazioni. In ogni modo, e poi la faccio finita per non incorrere in una lunga e sterile polemica, tra il tirare a pallini ad un cinghiale ed il fare caccia di selezione a palla, ce ne corre....... da fabio guidi
09/11/2012 12.16
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Re: Caccia al cinghiale. LA DIFFICILE ARTE DELLA TRACCIATURA Prendo atto della tua "romanzina" e faccio ammenda se ho usato termini un pò crudi per descrivere la scena che probabilmente ti ha dato fastidio. Tuttavia ritengo che così descritta la scena esprime esattamente anche quello stato d'animo da me vissuto in quei momenti tra la sorpresa, quella di vedersi aprire all'improvviso un rovaio e uscire fuori quel bisonte, un attimo di paura, il cuore fermo, il voler cmq provarci (è sempre un signor carniere), l'ansia di volerlo colpire in un punto vitale, ben sapendo di avere poche possibilità di fermarlo, insomma una somma di sensazioni che mi riesce persino difficile descrivere, culminate nel veder stamparsi due fucilate (una doppietta 20) su quei prosciutti sporchi di fango. E' la scena cruda di quel momento che ha voluto sottilineare e dare una immagine fotografia dell'inefficacia dei pallini, tanto per riallacciarsi al discorso dell'altro Carlo 62 che cmq la prima volta che mi è capitata ad un cinghiale di una 30ina di kg è andata a buon fine. Ci ho riprovato quando è ricapitato e lo farò se mi ricapiterà.Ora però, senza alcuna polemica, non ritengo di sentirmi un sedicente cacciatore (42 licenze), non ritengo di aver mancato di riguardo al nobile animale ne a me stesso. Se così fosse o dovrei sentirmi allora cosa si dovrebbe dire dei vari cecchini, di chi caccia nei recinti e altre cose di cui faccio a meno di dire per non riaprire piaghe? e poi aggiungo e concludo non ho pensato neanche per un momento che tra cacciatori, specie di animali da pelo, ci fosse qualcuno che la visione del sangue o immaginare di vederlo potesse destare del fastidio.
da Carlo
09/11/2012 11.51
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Re: Caccia al cinghiale. LA DIFFICILE ARTE DELLA TRACCIATURA x Carlo : "...ma come fai a trattenerti quando ti compare davanti? " secondo la mia modestissima opinione e' proprio questo che fa' la differenza tra un Cacciatore ed un sedicente tale. Senza alcuna polemica (e capendo che sia possibile far partire una fucilata in casi del genere), ritengo comunque che la reiterazione del "reato" sia moderatamente condannabile. Così come la descrizione scritta dello stesso : "...che seppure gli ho schizzato via la carne dei prosciutti..." scritta per ben due volte, presuppone una mancanza di rispetto nei confronti dell'animale, che, vorrei ricordare, incarna un notevole spirito di "nobilta' " sia nello sfuggire alle insidie venatorie, che nella difesa della prole e del branco. E mancando di rispetto ad un animale cosi', si rischia di mancare di rispetto a sè stessi, cosa ben più grave. A mio modo di vedere, va benissimo sparare per la propria salvaguardia o per quella del cane; assolutamente da evitare in tutti gli altri casi. Cordiali saluti da fabio guidi
09/11/2012 10.33
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Re: Caccia al cinghiale. LA DIFFICILE ARTE DELLA TRACCIATURA Laura io ti consiglierei di provare anche le NSI cinghiale, palla brenneke emerald, io col mio benelli m 1 canna 50 cilindrica mi trovo benissimo, sparo bene anche le federal palla forest, ma le NSI sono superiori, almeno con il mio fucile, poi tu dovresti provarle, comunque prendi alcune marche con tipo diverso di palla, prova a 30/40 metri la reazione del tuo fucile, e quelle che vanno a bersaglio, usale, io modestia a parte, ho applicato un punto rosso tipo docter, se il cinghiale è sul cerchietto, povero lui. A me parlando di pallini di rimbalzo, tanto tempo fa, seguendo mio padre (10/12 anni) sono stato impallinato, 1 pallino ha perforato lo stivale e mi si è conficcato subito sotto la pelle sul dorso del piede, l'ho portato circa 20 anni, (casomai dovessimo parlare di avvelenamento da piombo), poi stanco di vedere quell'oggetto scuro, una piccola incisione ed è saltato fuori. Carlo da Carlo 62
09/11/2012 8.30
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Re: Caccia al cinghiale. LA DIFFICILE ARTE DELLA TRACCIATURA Ciao Laura sono Carlo (non Carlo 62) quello che non condivide la caccia con le carabine e agli ungulati in genere (meno che al cinghiale), abbiamo avuto uno scambio di post in passato al riguardo. Come ho scritto nel post del 5 , devo concordare con la pericolosità dei pallettoni. Al secondo anno di licenza mi stavano facendo la festa, un pallettone ha rotto un ramo un palmo sopra la mia testa tra l'ncredulità di tutti in quanto chi aveva sparato lo aveva fatto con un angolo stimato tra 70/75°rispetto a me. Ho chiuso con le battute dal giorno dopo. Nel corso del mio girovagare a beccacce ho sparato al cinghiale, tre volte, e sempre con il 10 a distanza a pochi metri, Uno solo è rimasto perchè l'ho preso in testa li altri due ahimè li ho rovinati sicuramente e i metri non andavano oltre i cinque ma se non li prendi bene hanno una resistenza da carro armato specie quello più grosso che seppure gli ho schizzato via la carne dei prosciutti ha dato un grugnito e basta.Lo sò con i pallini non ci fai niente al cinghiale ma come fai a trattenerti quando ti compare davanti? da Carlo
09/11/2012 7.40
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Re: Caccia al cinghiale. LA DIFFICILE ARTE DELLA TRACCIATURA Ciao Laura, Belli gli Speciali, dì la verità? "Purtroppo" sono andati tutti a ruba!!! Non ci sono state rese dalle edicole e tutte le copie in Redazione sono state vendute. Si prevede una ristampa per il 2013, nel frattempo se mi fai avere la tua mail personale ti mando i formati in PDF. I miei cani sono come mio figlio.... mi danno tantissime soddisfazioni ma sono molto stronz..... tti!!!!!!! Io ho 4 Jagd Terrier (Padre, il grande JACK, Madre e due figli) e 3 setter inglesi (padre, madre e figlia), tutti "discretamente" bravi, ma con i loro difetti...... Io ci caccio TUTTO, dal fagiano (non pratico la caccia minuta) al CERVO. Io porto i miei cani anche in battuta, quando un signore ha visto i miei setter prima a fagiani che puntavano, consentivano e riportavano e poi a canizza dietro cervi, cinghiali e daini durante una monteria mi ha confidato di non aver mai visto niente di simile in vita sua. Ma da Noi in Maremma non è una fatto molto insolito avere degli ausiliari così "polivalenti". Il mio Jack al tuo cinghiale lo avrebbe attaccato SUBITO senza pensarci due secondi, poi avrebbe vinto il migliore. Di solito fino a 50 chili vince lui, più grossi e "zannuti" ci vuole il veterinario con ago e filo!!!!!!!! Le PALLE Baschieri e Pellagri caricati con la F2 e con la MB io le ho provate qualche anno fa. Oggi non saprei dirti se sono ancora in produzione. Per quanto riguarda il DAINO aspetta il prossimo BLOG, ma preparati con i sali e/o con l'aceto perchè anch'io non avevo mai visto una cosa del genere........................... Un abbraccio M
NB se ti capita prendilo uno JAGD, ti cambia la vita!!! da Marco Benecchi x LAURA
09/11/2012 7.38
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Re: Caccia al cinghiale. LA DIFFICILE ARTE DELLA TRACCIATURA Ciao Paolo, grazie per i complimenti e confermo che la Ruger 44 l'ho anch'io.....E devo dire che dopo averci sparato parecchio ho finalmente trovato la gista combinazione anche per grossi cinghiali (almeno fino a 100 kg. Palla Hornady TXP da 240 grani spinta da 24 grani di Vht N 110. Una "mina". Molto potenti e risolutivi. Giustamente non potranno mai eguagliare una palla da 150 - 165 grani sparata da un 308 o da un 30.06. E' tutta un'altra cosa... I NOSTRI cinghiali di Cattura li catturiamo all'interno della riserva stessa delle FORANE di Capalbio!!! All'Elba avevamo comperato dei bellissimi MUFLONI che, aimè si devono essere pappati tutti i LUPI perchè non se ne vede più uno.... Che piaga sta diventando quella dei LUPI. Occorre rimediare. Purtroppo è un bellissimo animale TROPPO IN COMPETIZIONE con l'uomo. In Italia non ci sono le condizioni per convivere bene insieme. Troppa antropizzazione e troppo poco territorio.... Ciao e in "bocca" per la stagione in corso!!!! da Marco Benecchi x Paolo 79
09/11/2012 7.23
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Re: Caccia al cinghiale. LA DIFFICILE ARTE DELLA TRACCIATURA Sig Benecchi, è la prima volta che scrivo sul vostro blog, sono un giovane cacciatore dell'isola d'Elba, posseggo tutte e tre gli speciali sui calibri da caccia da lei scritti e leggo mensilmente la rivista action arms, mi sono dovuteo avvicinare alla canna rigata in quanto selecontrollore del parco dell'Arcipelago Toscano... il calibro che utilizzo per la selezione è un .308, mentre quello che uso nelle nostre caccerelle al cinghiale è oltre al cal 12, il cal 44 remington magnum, in quanto posseggo anche una ruger deerstalker in suddetto calibro. Sò che ne ha una anche lei, ma nella sua rivista "i calibri americani" lei non ne parla un gran che bene, a mio rammarico.... Caricando le cartucce con le dosi nelle tabelle da lei riportate, si ottengono a mio parere degli ottimi risultati, soprattutto con palle Hornady xtp da 240 grs. Nel suo articolo parla di molti caricamenti commerciali, ma non parla appunto di quello fatto dalla Hornady con palla Leverevolution ftx da 225 grs... lo ha provato, qual'è il suo parere a proposito? E un altra cosa , se posso, mi permetterei di chiederle,i cinghiali di cattura che ha nella sua riserva a Capalbio, provengono per caso dalla mia amata isola? La ringrazio in anticipo... da da Paolo79 a Marco Benecchi
08/11/2012 22.15
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Re: Caccia al cinghiale. LA DIFFICILE ARTE DELLA TRACCIATURA A 5/7 mt una slava di pallini (praticamnete di qualsiasi numero) è quasi come sparare una palla unica, o poco via. I pallini non hanno avuto ancora il tempo di aprire la rosata, quindi sono micidiali. Io, onestamente, se mi trovavo un testone di cinghiale a 5 mt con una doppitta in mano, specie se laterale, sparo. E al 90% gli rovino la giornata. Se è frontale, osso è più duro, ma la potenza è ancora devastante. E poi, c'è l'"effetto martello", centinaia di piccole energia del singolo pallino uno dietro l'altro ... Il problema è la sorpresa che non sia cosa fare. Come si diceva nel vecchio West, "Intanto spara" ... Questa volta sarebbe stata giusta !! Un abbraccio da Walter
P.S. La mia spalla stà meglio, sono andato in Toscana 4 gg a cinghiali. Beh, a parte il tempo indecente, non ne ho visto neanche uno ... Che fortuna, eh ? da OLD_Hunter x Laura
08/11/2012 19.44
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Re: Caccia al cinghiale. LA DIFFICILE ARTE DELLA TRACCIATURA tra poco sky non ce l'ho piu nemmeno io ! Ti ho gia scritto sei un Buon Cacciatore gli attori che cedo passare fanno ridere ! hai scritto bene POveri NOI...saluti e W MARIA!! da Franco
08/11/2012 13.29
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Re: Caccia al cinghiale. LA DIFFICILE ARTE DELLA TRACCIATURA Caro Franco, Io sono quarant'anni che corro dietro ai cinghiali in libera, compreso ieri. Dalla mattina alla sera. 6 battute l'anno in un recinto non li vedo da demonizare. Vedrai che alla fine, il gruppo sarà composto per il 90% da ultrasessantenni che hanno le canizze nel cuore e che magari non hanno più le gambe buone. Nel recinto (in cento ettari si corre il rischio di non trovare gli animali senza buoni cani) i cinghiali ci sono di sicuro .......................... e non è cosa da poco per chi ha poco tempo in tutti i sensi. Io in TV ci sono stato spesso ed ora un po' meno o quasi più, proprio per quel motivo. CREDIMI gli attuali autori li conosco TUTTI e non mi pronuncio sulle loro capacità VENATORIE. Poveri NOI!!!!! NB Io SKY non ce l'ho..................................... Vedo pochissimo la TV e tutti programmi brevi, perchè mi fanno comunque addormentare! da X Franco
08/11/2012 11.06
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Re: Caccia al cinghiale. LA DIFFICILE ARTE DELLA TRACCIATURA DI SOLITO NON VENDO MAI, semmai Cambio. Caro Bigio, ho più di 50 fucili (quasi tutte armi rigate!!!) e se ne entra un'altra mia moglie chiede (e ottiene) il divorzio. Vorrei cambiare il Rupi (BELLISSIMA, tenuta in collezione) perchè di BAR incise ne ho altre TRE e dopo le ultime disavventure AEROPORTISTICHE mi sono deciso di prendere un'arma smontabile. Quando sono stato in Ungheria al cervo con l'8 x 68 e la mia bella valigiona da 15 kg x 130 cm d'ingombro è stata una fatica!!! Tutto quà. da X Bigio
08/11/2012 10.58
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Re: Caccia al cinghiale. LA DIFFICILE ARTE DELLA TRACCIATURA cinghiali di cattura che NON POSSONO SCAPPARE ... un tiro al bersaglio per veri cacciatori! No grazie troppo diffcile sono cose per professionisti NON per insulsi cacciatori del mio stampo! però la puntata è stata di certo meglio delle ultime cose che passano su Sky dove tre persone hanno monopolizzato il canale alla faccia del pluralismo! sembra che la caccia sia prerogativa solo del sud e dei romani ! stammi bene anche tu che so che sei un BRAVO cacciatore il mio era solo uno spunto per criticare Sky che è diventata na m..... a fine anno chiudo il canale...fa ridere! ciao e scusami la polemica da Franco
08/11/2012 10.45
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Re: Caccia al cinghiale. LA DIFFICILE ARTE DELLA TRACCIATURA E' vero Luciano, io sono maniaco esaltato, pensa che prima di ogni battuta al cinghiale mi faccio un paio di canne, non si sa mai, ci si dovesse divertire fino a tarda sera............. da Carlo 62
08/11/2012 10.17
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Re: Caccia al cinghiale. LA DIFFICILE ARTE DELLA TRACCIATURA Perchè vendi la Rupicapra? Ho appena visto l'annuncio su Armiusate. da Bigio
08/11/2012 9.48
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Re: Caccia al cinghiale. LA DIFFICILE ARTE DELLA TRACCIATURA Sono contento che ti sia piaciuta. Se ti interessa DOMENICA facciamo la prima battuta NEL RECINTO, fammi sapere se vuoi venire. NB i Cinghiali sono di cattura...... Non allevati! Comunque non s'intitolava "Al vera caccia nel recinto....." Era una puntata dedicata al brigante Tiburzi e ai cani Maremmani. Io fui "ripreso" perchè liberai il terrier. Stammi bene Franco M da Marco x Franco
08/11/2012 9.31
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Re: Caccia al cinghiale. LA DIFFICILE ARTE DELLA TRACCIATURA si lo vista la puntata su sky ... fantastica : si intitolava " al vera caccia nel recinto" !!! uno spettacolo!!! da Franco
08/11/2012 9.24
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Re: Caccia al cinghiale. LA DIFFICILE ARTE DELLA TRACCIATURA CRIMINALE ?????!!!! Per favore non dire stuppidaggini! Voi- criminali- fate i piani di controllo e sparate a femmine gravide e piccoli di qualche chilo fate l'appunto e un povero e onsesto beccacciao che paga la licenza come te e ha raccontato la verità con la purezza di un bambino lo chiami CRIMINALE? Primo , il cinghiale non è una sepcie protetta ed è come tirare a un fringuello STESSA COSA , oltre a questo i cinghialai sono di tutti e non solo i tuoi e della tua banda di "pistoleros" una manica di maniaci esaltati ! quindi , se un cacciatore NORMALE ( SENZA QUEGLI STUPIDI CORSI DA ANALFABETI) si fa il suo cinghiale dovrebbere essere nel DIRTTO perchè è una specie come potrebbe essere una lepre o un fagiano. non ne vedo la differenza. quindi prima di dare del criminale a una persona seria ( che io non so neppure chi sia) pensaci ... e spara dritto che è meglio.
da Luciano
08/11/2012 9.22
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Re: Caccia al cinghiale. LA DIFFICILE ARTE DELLA TRACCIATURA Buon giorno Laura, libera di crederci o no per me non fa differenza, (di solito conoscendomi non sparo baggianate) non è una barzelletta, ne un sogno di mezza estate, so soltanto che di pallini ne aveva presi alcuni ma erano rimasti sulla cotenna, l'unico che l'ha ucciso aveva bucato il polmone passando fra le costole (sfiga per il cinghiale), sicuramente quel signore con il suo setter non andava a cinghiali e se un animale si alza all'improvviso tu cosa fai per reazione, se magari attacca il tuo cane o te? succede anche se colpisci mortalmente un cinghiale in corsa, con l'adrenalina in corpo fa alcune decine di metri e tu pernsi, padella per poi magari vederlo cadere come uno stoccafisso.....chi ci dice che magari correndo non ha accentuato anche col solo pallino l'estendersi dell'emorargia.....bisognerebbe provare........eviscerandolo comunque abbiamo trovato un solo foro di un pallino del 4 o 5 e chi ha sparato sicuramente andava a fagiani, so soltanto che di carne non se n'è sprecata un grammo tanto era messa bene, quindi massima resa (carne) col minimo sforzo ( il portarlo via dal campo e pulirlo). Carlo da Carlo 62
08/11/2012 8.26
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Re: Caccia al cinghiale. LA DIFFICILE ARTE DELLA TRACCIATURA Ti giuro che non ho mai visto quella puntata ne' sapevo nulla del titolo che gli avete dato! Non ho Sky! Se l'avete intitolata davvero così, c'avete azzeccato: sembrate proprio due briganti o dei contrabbandieri della Val Stagna, ahahahh! Ciao! da Bigio
08/11/2012 8.21
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Re: Caccia al cinghiale. LA DIFFICILE ARTE DELLA TRACCIATURA Ciao Laura tutto ok? E, a proposito di DAINI, vedrai cosa ha preso il tuo "Amico" Marco sul prossimo blog...... Preparati!!!!! Per quanto riguarda la PALLA MIGLIORE x canna liscia, io le ho un po' provate tutte, anzi, direi Testate, visto che ne ho sparate più ai cartelli di carta e ai blocchi di gelatina che agli animali. In gioventù in Maremma erano OBBLIGATORI i pallettoni a terzarole, poi dai lontani anni 80 sono passato definitivamente alla carabina. Oggi, qualche cinghiale a Palla lo abbatto solo quando vado in solitaria con i miei cani: setter e Jagd, dovresti vedere che accoppiata!!! Quindi posso dirti che le migliori prestazioni di precisione e velocità (con relativa potenza), mi spiace per la concorrenza, male ho avute con le GUALANDI. In caricamenti originali B & P F2 e Diamant AX. Eccezionali. Sparati a 70 - 80 metri con un combinato con l'ottica fanno rosate degne di una carabina ed hanno una penetrazione più che sufficiente. Per quanto riguarda la tua avventura devo dire che il comportamente del solengo è stato alquanto strano. Peccato che non sei riuscita a recuperarlo. La prossimavolta chiamami che ti presto il mio Jack, con quelli ci va a nozze, anche se sul corpo a più di 200 punti di sutura!!!! Anche io ne ho abbattuti "qualcuno" a piombo fino, ma sempre animali di media mole (max 50 kg e tirati entro i 10 metri! Poi, molto dipende da dove li prendi. Mio padre trent'anni fa passò alla storia perchè colpì un cinghiale con suo Browning Auto 5 tirandogli a "palla" da 200 metri mentre correva per una larga. Mise una palla (Gevelot, ve le ricordate?) dopo che gli aveva scaricato 5 colpi a pallettoni fatti dal sor Peppino con la vecchia DN!. Quando spellammo il grosso verro gli trovammo SOLO un piccolo pallettone nel cuore. UNO SOLO, altro che palla!" Laura, se ti dovesse capitare di appostare un grosso cinghio dall'altana portati una buona carabina.... il calibro? Dal 243 in su vanno tutti bene!!!! Un caloroso saluto a tutti, In particolare a quel simpaticone di BIGIO!!!! Bigio, ce l'hai SKY? Ricordi la puntata Cinghiali e Briganti? I protagonisti eravamo proprio Noi Due, io E Giampiero!!! La foto è stata fatta proprio quel giorno, credo scattata da mio "zio" Bruno Modugno!!!!!
Chissà se era stato il primo colpo o il quinto. da Marco B x Laura
08/11/2012 7.38
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Re: Caccia al cinghiale. LA DIFFICILE ARTE DELLA TRACCIATURA cric e croc ... na favola !! da Cric
07/11/2012 17.57
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Re: Caccia al cinghiale. LA DIFFICILE ARTE DELLA TRACCIATURA Bella la foto all'inizio: sembrate un po' due briganti della Scoffera, ma bella comunque! da Bigio
06/11/2012 17.01
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Re: Caccia al cinghiale. LA DIFFICILE ARTE DELLA TRACCIATURA Tranquillo Luca, ti auguro anche di fare bottino, da solo è un pò un controsenso, ma se hai la possibilità di farlo, son contento per te, ti racconto questo fatto realmente accaduto a me e mio cognato, un signore di una certa età era a caccia con il suo cane, un bel setter, (di fronte a dove stavamo lavorando) ad un certo punto in un roveto il cane punta, si alza un cinghiale di circa 80 kili, il cacciatore impaurito spara un colpo e poi si mette a correre verso la sua macchina, noi stavamo nel campo a seminare grano (così per caso ci siamo messi a guardare la scena) abbiamo visto il cinghiale venire verso di noi di gran carriera, poi ad un tratto fermarsi in un solco di scolo dell'acqua, morto stecchito, ha fatto 7/800 metri dallo sparo, non vedendo più nessuno l'abbiamo preso portato a casa, bè non ci crederai, un solo pallino era passato fra una costola e l'altra perforando il polmone, l'emorargia l'ha ucciso cinque minuti dopo essere stato ferito, un solo pallino da caccia del 4 o 5. Tanto per dirti la sfortuna, un solo pallino fra le costole ha ucciso un bel bestione, neanche un grammo di carne sprecata................. da Carlo 62
06/11/2012 15.53
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Re: Caccia al cinghiale. LA DIFFICILE ARTE DELLA TRACCIATURA Come, come? spiegati meglio Luca. Stavo a beccacce e mi si è presentato davanti all'improvviso, che dovevo fare? Farmi di lato e dirgli ..prego passi pure? Ho tirato alla testa e a quella distanza l'avrei fermato...se stava fermo! da Carlo
06/11/2012 14.14
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Re: Caccia al cinghiale. LA DIFFICILE ARTE DELLA TRACCIATURA Luca tu che caccia fai? spiegacelo, magari vai col cane a polli colorati? oppure sei un capannista o un beccacciaio, parlaci della tua passione, sul primo post ero con te, poi ............... da Carlo 62
06/11/2012 11.44
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Re: Caccia al cinghiale. LA DIFFICILE ARTE DELLA TRACCIATURA Oh, finalmente leggo della caccia vera delle sue dinamiche. Anche se non la pratico, solo nei primi due anni di licenza ho partecipato e per poco non mi ammazzano. Mi è capitato di tirare al Re della Macchia mentre stavo per beccacce. Tre volte è capitato e uno solo, una trentina di kili è venuto a casa gli altri due mezzi sciancati (cartucce del 10) se ne sono andati. Uno era un mostro, gli ho visto schizzare via la carne dai prosciutti ma filava come un diretto. Conosco molto bene quel tipo di cacciarella a cui si riferisce Marco perchè anch'io sono di quelle parti e a me le cacciarelle hanno portato sempre bene stando al di fuori, ho sempre sparato a un sacco di tordi e non solo. Va beh, ricordi del passato ma quella, ribadisco è la Caccia Vera.....fatta con lo schioppo però. da Carlo
05/11/2012 16.56
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Re: Caccia al cinghiale. LA DIFFICILE ARTE DELLA TRACCIATURA la roulette della braccata da Fido
05/11/2012 14.44
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Re: Caccia al cinghiale. LA DIFFICILE ARTE DELLA TRACCIATURA Caro Marco, arte, hai detto bene, tracciare, saper leggete qualsiasi cosa che ti faccia intuire che l'irsuto sia passato di li, all'inizio anche io seguendo un tracciatore bravissimo, l'ex capocaccia della mia squadra (non per sviolinare, ma lui la mattina è capace di fare kilometri su kilometri sulle ns. colline in cerca di segnali e posso garantire che non sbaglia MAI), e rubando con gli occhi tutte quelle sfumature che un abile tracciatore raccoglie ero diventato abbastanza bravo e quando la squadra ti da fiducia, vuol dire che non racconti balle, non ho fatto errori gravi da compromettere la battuta, magari i cinghiali erano allestrati un pò più in là di dove credevo, ma comunque c'erano. Da noi non è usanza avere il cane da traccia, però quattro o cinque tracciatori che gli fumano........ce li abbiamo. ( ho lasciato per i troppi impegni, non potevo fare tutte le volte le cinque della mattina) Forse l'aver lasciato non mi ha più aiutato nello scegliere le poste migliori (non c'è sorteggio) sapevo leggere la macchia, i sentieri battuti di fresco, tutto di tutto, a fine stagione avevo parecchie bestie nere nel carniere, oggi mi affido alla sorte e i risultati si vedono (abbastanza scadenti, 3-4 nella stagione su un totale di 180/200 bestie). Carlo da Carlo 62
05/11/2012 12.06
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