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mag13 13/05/2013 17.13
Oramai anche la macchina fotografica è diventata un’attrezzatura di primaria importanza del cacciatore moderno ed in particolare di quello che pratica la caccia a palla. Non credo esista un appassionato seguace di Diana che prima di partire per una battuta importante non abbia controllato la sua bella macchina fotografica. Quella con cui spera d’immortalare per sempre su un file, una memory card, un dischetto o ancora sulla buona e vecchia carta Kodak la preda abbattuta. Ma riuscire a scattare qualche foto ricordo decente non è facile come sembra, specialmente poi se ci piacerebbe anche vederla pubblicata (come spesso accade!) su una rivista specializzata.
“Mandateci le vostre foto, che alla prima occasione le pubblicheremo nello spazio“Le foto dei nostri lettori”, è uno slogan comune di molte testate di settore; ma quante sono le immagini che veramente meritano di essere prese in considerazione? Poche, perché spessissimo, in particolare dopo la concitazione di un abbattimento, ci si dimentica delle regole basilari della fotografia e soprattutto di quelle sul rispetto dell’etica venatoria. Intendiamoci bene, io non sono né un “Ognologo” (quelli che s’intendono di ogni cosa!), né un “Tuttologo”, quindi non pretendo di educarvi sull’uso di una macchina fotografica (per quello esistono degli ottimi manuali), ma voglio soltanto darvi qualche piccolo consiglio su come scattare delle foto ad uso “venatorio”. Mi reputo abbastanza competente in un paio di materie perché le ho studiate, approfondite e praticate appassionatamente ed assiduamente per tutta la vita, ma quando devo fare qualcosa che conosco poco, chiedo mille e più consigli a chi ha più esperienza di me.
Quindi, mi sembra ovvio che, quando iniziai ad appassionarmi di fotografia, mi rivolsi a diversi amici e ad alcuni fotografi professionisti, per farmi spiegare bene le nozioni fondamentali e soltanto dopo ci misi anche qualcosa di mio. Il cacciatore – fotografo deve tenere conto di molti altri fattori oltre alla luce, all’esposimetro, alla messa a fuoco, al grandangolo, allo zoom, al macro, agli ISO, ai megapixell, ecc. Come ad esempio il posizionare correttamente il selvatico abbattuto in modo serio e dignitoso, stando bene attenti a non riprendere tracce di sangue e/o brutte ferite, che nel paesaggio inquadrato non ci sia qualche oggetto sgradito come tralicci dell’alta tensione, casali, strade, recinzioni, fili spinati, ecc.
E’ molto importate anche la posizione che il cacciatore deve assumere vicino alla preda, perché di questo voglio trattare, cioè di come va scattata una foto ad un animale catturato, non di come si fotografa un fiore, albero, un ruscello, un amico addormentato o un cane sdraiato sopra ad un mantello di loden. Il cacciatore in posa con la preda (che spero avrà abbattuto con impegno ed onore), non deve mai assumere una posa da conquistatore né tanto meno da giustiziere o da macellaio. Lo so che per molti è una sofferenza non mettere il piedino sulla carcassa dell’animale, ma chi ha quelle tendenze, lo pregherei di trattenersi perché, credetemi, non c’è cosa peggiore da vedere! Poi “paese che vai, usanze che trovi”.
In Spagna la tradizione vuole che una capra Hispanica abbattuta vada fotografata tenendola ben salda per la collottola, come in Maremma si usa immortalare i grandi solenghi con la bocca aperta, per metterne in risalto le difese. Caprioli, camosci, mufloni, daini e cervi andrebbero sempre fotografati distesi sul fianco dove è uscita la palla (oppure sull’altro lato se la pallottola è stata trattenuta), con la testa girata perpendicolare alla groppa. Il cacciatore non deve stargli né sopra né di fianco, ma dietro a debita distanza, in modo che con la sua mole non “sovrasti” il selvatico. Ho visto delle foto con dei cacciatori sopra ad un alce da farlo sembrare grande come un daino!
Se il cacciatore si posiziona abbastanza indietro rispetto alla preda abbattuta, la fotografia viene meglio perché il soggetto in primo piano viene messo in risalto. Per lo stesso motivo è bene che il cacciatore sia in ginocchio se non addirittura seduto. Un bel sorriso non guasta mai, purché non eccessivo. Anni fa su una nota rivista specializzata ho visto un famoso “Safarista” che si era fatto fotografare dagli amici, tutti tassativamente in camicia nera, Kepì ed armati con dei pugnali da arditi, mentre decapitava alcune antilopi ferite. E’ stata un’offesa al mondo intero ed io non me la sono presa tanto con il “grande cacciatore” dalle tendenze coloniali e decisamente sadiche, quanto con chi gli ha pubblicato quelle foto oscene e vergognose.
Scattare una bella fotografia può essere fonte di grande soddisfazione, perché oltre a rimanere un bel ricordo materiale da mostrare a parenti ed amici, può essere una vera e propria forma di arte. Sempre a patto di farlo in modo serio e rispettoso. Il problema del cacciatore – fotografo è che spesso i due ruoli sono in contrasto tra loro. Specialmente quando si caccia da soli oppure quando si è accompagnati da guide semi-indigene! Tutte le volte che mi è capitato di cacciare in qualche remoto angolo di mondo, per riuscire ad avere quattro foto decenti dovevo convincere il mio accompagnatore (improvvisatosi entusiasta fotografo!) a scattarne qualche decina. Il cacciatore che decide di acquistare una piccola macchina fotografica (digitale, reflex o compatta, dipende dai gusti e dalle esigenze) da usare esclusivamente a caccia, deve scegliere un modello abbastanza semplice.
La deve trasportare in una comoda e robusta custodia in cordura imbottita e mantenerla sempre in ottimo stato e le parti soggette a consumo come batterie, rullini e memory card non dovranno mai mancare di ricambio nel nostro zaino. Una macchina fotografica più è buona e di gran marca, maggiore deve essere la nostra attenzione al momento di usarla. Meglio impostarla sulla funzione Auto o Program e, quando si devono scattare delle fotografie all’alba o al tramonto con scarse condizioni di luce, è consigliabile farle sia con il flash sia senza, almeno stiamo più tranquilli. E non dimenticatevi di pulire costantemente, con della carta di riso o con una pezzuola specifica, la lente dell’obiettivo; chi ancora usa una macchina con il vecchio rullino dovrà verificare bene che l’istallazione ed il caricamento avvenga in modo corretto. Anni fa accompagnai un cacciatore a caccia di mufloni. Dopo numerose uscite, riuscì finalmente ad abbattere un bellissimo maschio abbondantemente “in oro”.
Da buon cacciatore – fotografo, il tenace e fortunato cacciatore ripose la carabina ed impugnò una meravigliosa Nikon professionale con cui scattò non so quante foto, dall’Anshuss al capanno adibito al trattamento della spoglia, finché non gli venne un dubbio. Possibile che dopo tutti quei “click” non aveva ancora finito il rullino? Il giovane ricontrollò meglio la sua preziosa macchina e quando vide che il negativo non era stato agganciato bene e che tutte le decine e decine di foto che aveva scattato erano andate perse, si mise a piangere come un bambino. Sono cose che non dovrebbero succedere dopo aver abbattuto un muflone con un trofeo da 85 centimetri! Persino al sottoscritto, che sta attento anche al “capello fuori posto”, una volta capitò di trovarsi con le batterie della macchina digitale scariche e riuscì a scattare delle belle foto ad un camoscio in alta montagna, solo perché utilizzò le pile (fortunatamente della stessa misura) della piccola torcia MagLite che aveva nello zaino. Marco Benecchi Tags:18 commenti finora...
Re: CACCIATORI DI IMMAGINI E DI RICORDI Ciao Riccardo, l'alce non è un grande ioncassatore, comunque stiamo parlando di grossi animali quindi per abbatterli pulitamente ci vogliono buoni calibri. L'alce grande, il primo della foto in alto è stato abbattuto in British Columbia con un colpo di 300 Weatherby Magnum da 40 - 50 metri, Palla Nosler Partition da 180 grani mentre quello più piccolo in Svezia in battuta con un solo colpo di 30.06 da cento metri in corsa. Palla originale RWS EVO da 184 metri. L'unica volta che ho usato il 9.3 x 62 per l'alce mi ci sono voluti 4 colpi per tirarlo giù........................ Un saluto Marco da Marco x Riccardo
27/05/2013 6.09
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Re: CACCIATORI DI IMMAGINI E DI RICORDI Per curiosità quanto pesava l'alce e che calibro ai usato Marco? :) E dove sei in America o in Europa , faccio questa domanda perchè gli alci del canda son di mole molto più grossi di quelli europei, inaltronde anche il caribù che stà in america ed a una mole più grande della renna. Da Riccardo p.di Siena Atc 17 da Riccardo
26/05/2013 14.37
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Re: CACCIATORI DI IMMAGINI E DI RICORDI fottiti cog-lione assassino criminale da Biagio
23/05/2013 22.51
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Re: CACCIATORI DI IMMAGINI E DI RICORDI
Si, in effetti non si tratta propriamente di un "passetto"... Per fortuna che c'è la buona ed o n e s t a BAR appoggiata a riportare il tutto su una scala più reale. da Bigio
18/05/2013 10.22
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Re: CACCIATORI DI IMMAGINI E DI RICORDI SEI UN GRANDE TI HO CONSCIUTO TEMPO FA IN UNA FIERA ... e dici le cose PANE AL PANE VINO AL VINO ... da buon ROMANACCIO ( senza offesa!!) e siccome qui sopra ho letto di alcuni fenomeni che pensano che tirare in battuta sia "FACILE"... mentre è il tiro a PALLA piu complicato e diffcile DI TUTTI ... anche di chi dice di tirare (???) a 500 metri!!!! da giovanni
15/05/2013 9.46
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Re: CACCIATORI DI IMMAGINI E DI RICORDI Caro Giovanni, Io ancora mi emozione quando mi vedo arrivare un porcastrello da 20 chili in un prato, figuriamioci cosa possa significare correre nella tundra per cercare di tagliare la strada ad un selvatico grande come un cavallo............ Il gran tiro (almeno per me) si riferisce a tutta l'azione di caccia. Come già detto, i nostri "amici" svedesi, per essere centi sul "cattivo" esito della battuta avevano posizionato le poste a TRECENTO METRI gli uni dagli altri. Però non avevano considerato che il vecchio Marco aveva i capelli bianchi e che veniva dalla scuola di "Er Diavoletto", quel grandissimo capocaccia che mi ha insegnato tutto quel che so sulla caccia al cinghiale in battuta. Nella Maremma Laziale, (e forse in tutta Italia)"Cacciarella" l'aveva inventata un po' lui!!!! Almeno perfezionata Grazie per avermelo fatto ricordare........................ Marco da Marco Benecchi x Giovanni
15/05/2013 6.20
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Re: CACCIATORI DI IMMAGINI E DI RICORDI Bigi, vedo che dei miei articoli guardi solo le figure..................... Se li avessi anche letti avresti capito qualcosina in più di fotografia.. Le foto delle DUE ALCI servono appunto per appurare quel che ho scritto, che il "primo piano" dipende da come ti metti in posa e da come presenti la foto. Vuoi che ti rifaccio per l'ennesima volta la lista (lunghissima, credimi) dei selvatrici che ho abbattuto? Non mi importa se l'animale fotografato pesi (nel caso di un cinghiale) 50 chili o cento, quel che importa, almeno per me, è che il soggetto, nel nostro caso il capo abbattuto, venga "messo in primo piano". Non faccio il "passetto in più" perchè il fotografo deve "immortalare" il selvatico e non il cacciatore. Non dirmi che non l'avevi capito. Come DOVRESTI aver capito dalle centinaia di foto che ho pubblicato sul blog, che sempre (ovviamente a meno che di non usare l'autoscatto!) le foto dove sono ritratto le hanno scattate altre persone. Quando caccio in solitario io fotografo solo selvatico e arma utilizzata, per il mio piccolo album di ricordi personali. Senza preoccuparmi di "fare il passetti in avanti o indietro".... Non sono un bravo ballerino da Marco Benecchi x Bigio
15/05/2013 6.12
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Re: CACCIATORI DI IMMAGINI E DI RICORDI Caro Marco non volevo offendere nessuno (io) ti rispetto come cacciatore e come persona per quanto ho potuto conoscerti anzi sei una persona simpatica e alla mano, visto che si parlava di etica ho solo messo un' appunto in più, ma certe persone non lo digeriscono, la scuola da noi è fatta cosi,'poi anche qua ci sono persone che non la rispettano saluti Walter da Kramer
14/05/2013 20.40
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Re: CACCIATORI DI IMMAGINI E DI RICORDI Caro Marco non volevo offendere nessuno (io) ti rispetto come cacciatore e come persona per quanto ho potuto conoscerti anzi sei una persona simpatica e alla mano, visto che si parlava di etica ho solo messo un' appunto in più, ma certe persone non lo digeriscono, la scuola da noi è fatta cosi,'poi anche qua ci sono persone che non la rispettano saluti Walter da Kramer
14/05/2013 20.11
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Re: CACCIATORI DI IMMAGINI E DI RICORDI Benecchi, suvvia, fai un passettino avanti quando ti scattano la foto, ormai mettersi a distanza di tre metri dietro alla bestia per farla sembrare più grossa è un trucco che usi troppo spesso...! da Bigio
14/05/2013 18.49
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Re: CACCIATORI DI IMMAGINI E DI RICORDI Marco, uno come te abituato alla caccia in battuta non ha problemi con UN CAMION del genere. Bravo bel tiro 100 metri in corsa è una gran bella distanza. Old , io rispondevo a Kramer e non ho riso delle vostre tradizioni che - per me - sono un pò contradditorie ma se piacciono a voi ok!
da giovanni
14/05/2013 14.03
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Re: CACCIATORI DI IMMAGINI E DI RICORDI Ogni foto ha una storia... Ti riporta in dietro, e ti fa' rivivere l avventura...
Ciao Marco... da Denis B.
14/05/2013 10.21
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Re: CACCIATORI DI IMMAGINI E DI RICORDI Caro Walter, Credimi, una bella foto AIUTA MOLTISSIMO, specialmente in certi momenti di tristezza e di depressione (che in momenti di crisi si faranno sempre più frequenti), A rivivere i nostri bellissimi ricordi!!!!!!!! M da Marco Benecchi x OLD
14/05/2013 9.24
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Re: CACCIATORI DI IMMAGINI E DI RICORDI Caro Giovanni, Nopn è vero che in europa non ci sono grandi trofei.. Anzi! POSSO GARANTIRTI che gli animali belli, importanti, ci sono, eccome, ma se li sparano.... i residenti, quelli del posto!!!!!!!! L'alce ADULTO (così è stato catalogato!!) in foto l'ho abbattuto con un gran tiro (100 metri in corsa BAR calibro 30.06 palla RWS EVO da 184 grani. Un solo colpo) durante una battuta in Svezia. In 4 giorni di caccia, in 11 cacciatori abbiamo VISTO quello e un vitello!!! Quando paghi il "pacchetto", quei furbastri che te lo propongono , non si fanno certo in quattro per farti fare un bel kapital. Anzi!! Loro hanno molto più interesse a rimandarti a casa a mani vuote..... Tanto hai già pagato!!! A buon intenditore poche parole!!! Ciao Marco
da Marco Benecchi x Giovanni
14/05/2013 9.21
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Re: CACCIATORI DI IMMAGINI E DI RICORDI Caro Kram, l'arma in oggetto l'ha ucciso l'animale in foto, quindi credo che abbia pieno diritto a comparire..... Io sono uno dei pochi "addetti al mestiere" che SPECIFICA sempre arma, ottica, attacchi, calibro, palla e a volte anche dose di polvere!!! Credo sia quello il modo CORRETTO di fare del giornalismo balistico-venatorio. Ciao Marco da Marco Benecchi x Kramer
14/05/2013 9.15
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Re: CACCIATORI DI IMMAGINI E DI RICORDI Le "pantomime ridicole della tradizione mitteleuropea dove prima sparano alle bestie e dopo gli fanno la Messa" sono la NOSTRA tradizione di Cacciatori, rispettosi dell'animale abbattuto. Hai ragione, spesso evitiamo anche di fare le foto, tanto restano sempre nel nostro cuore ed il trofeo ci terrà sempre rispettosamente vivo il loro ricordo. Ognuno è libero di pensare come vuole. Nessuno ha il diritto di deridere gli altri.
Un abbraccio a tutti da Walter (Trieste) da OLD_Hunter x Giovanni
14/05/2013 8.49
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Re: CACCIATORI DI IMMAGINI E DI RICORDI ma questo è di Roma ( la capitale del Mondo) mica tedesco con tutte le pantomime ridicole della tradizione mitteleuropea dove prima sparano alle bestie e dopo gli fanno la Messa!! Marco va bene cosi bella foto l'alce un pò meno ma in Eurpoa i grandi trofei sono rarissimi. da Giovanni
14/05/2013 7.33
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Re: CACCIATORI DI IMMAGINI E DI RICORDI Ciao Marco veramente non è neanche etico appoggiare l' arma sopra l'animale abbattuto a detta di tanti ciao Walter da kramer
13/05/2013 19.20
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