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21/08/2013 

Se un Orso marsicano muore, ucciso o per motivi naturali, tutti si scatenano a dire la loro; specie, poi, se c’è la certezza o anche solo il sospetto che la causa della morte sia addebitabile a cacciatori (mai successo negli ultimi 40 anni) o bracconieri. Quando invece l’Orso fa parlare di sé per altre questioni, forse più gravi ancora della morte di un individuo, perché ne sono all’origine, ed anzi ne sono la causa prima e, addirittura, prodromo di future morti, allora il silenzio è d’oro. Un ammissione di colpa va sempre taciuta!

Quest’estate, e soprattutto negli ultimi giorni di questo infuocato agosto, i giornali locali hanno più volte parlato di orsi, sia in Abruzzo, sia in Molise, sia nel Lazio: ebbene, nessuna valanga di e-mail si è rovesciata sul web per protestare o stigmatizzare. Tutti allineati e... silenti (e magari anche plaudenti, per chi è andato a cercare di osservarli e/o fotografarli, come suggeriva qualche anno fa un ex Presidente del Parco, noto ambientalista, anziché vedere in quelle prime segnalazioni i sintomi di un problema!).

Eppure sono queste le notizie che ci evidenziano un malessere, le vere ragioni del problema: il fatto che l’orso non trova più nel Parco quelle risorse alimentari che da generazioni, per non dire quasi da sempre, era abituato a trovare e che ora va a cercare altrove: col rischio che a questi altrove si abitui sempre più!

Oggi, col trascorrere del tempo, la nascita di nuovi cuccioli e la morte di orsi adulti, ci stiamo sempre più avviando ad avere una popolazione di orsi con ben altri conoscenze e comportamenti indotti: il fatto che il cibo per loro non si trova più nelle zone selvagge del Parco Nazionale o nei loro pressi, ma nelle zone coltivate ed abitate di fondovalle, specie nei fondovalle esterni al Parco: Marsica e valle del Sagittario a nord, valli del medio Sangro ed alto Volurno ad est, e Val Comino e Ciociaria a sud.

Quegli orsi che in questi giorni hanno bazzicato i circondari di Scanno, Pizzone, Campoli Appennino, S. Donato Val Comino, Alvito, Picinisco e persino Casalvieri sono tutti a rischio: e se non sono ancora stati uccisi è solo perché la gente d’Abruzzo, del Molise e della Ciociaria amano quest’animale, e mai hanno voluto sterminarlo (come, invece, qualcuno per anni ha cercato di far credere!). Ma c’è un rischio, un grave rischio dietro a questi comportamenti “antropomorfi” dell’orso: che qualcuno decida comunque di farsi giustiziere per difendere le proprie cose e/o per la propria sicurezza.

Bisogna strillare ora, non quando questi fatti dovessero malauguratamente accadere. Perché bisogna cercare di capire il perché di ciò che avviene; per di più nella stagione di maturazione del fin troppo noto Ramno (dove il disturbo umano sta prendendo il sopravvento ai silenzi di una volta). Ma anche perché, parafrasando la Bibbia e la sua citazione sull’uomo, non di solo Ramno vive l’orso! Per cui mettere a dimora pianticelle di Ramno non serve a nulla, mentre servirebbe di più riprendere a coltivare quegli antichi campi di grano, mais, Lupinella ecc. che un tempo alimentavano l’orso in tutte le stagioni. E far sì che greggi di pecore pascolino ancora là dove oggi solo più vacche, cavalli, cervi e cinghiali la fanno da padroni; animali che l’orso è in grado di catturare molto raramente, per non dire mai, e che solo di qualche carcassa uccisa dai lupi può utilizzare: troppo poco, per non dire niente.

E allora, ecco perché gli orsi scendono nei paesi attorno al Parco.
C’è solo un modo per impedire che ciò cessi di avvenire: iniziare quella campagna in grande stile di semine e distribuzione di pecore che da anni il sottoscritto e la scrivente associazione vanno proponendo. Che il Parco d’Abruzzo, con l’aiuto indispensabile del Ministero dell’Ambiente, metta a disposizione dei cospicui fondi a questo ESCLUVO FINE, magari stornandoli da quelli che per troppi anni sono stati messi a disposizione per studi e ricerche, studi e ricerche che non hanno risolto nulla, almeno per l’Orso.

L’Orso marsicano va salvato nella sua terra, va salvato con individui i più selvatici possibile, facendo sì che trovino cibo abbondante nei sui stretti circondari e trovino quiete nelle sue oasi selvagge, non facendone un oggetto turistico per visitatori suoi amanti o supposti tali!

PS. E’ di quest’anno uno studio scientifico che dimostra come gli allevamenti di Leoni per ripopolare le zone d’Africa non servono a nulla, perché dove sono stati sperimentati si sono risolti solo in... “perdita di animali e di uomini”! Questo per svegliare chi ancora propone di salvare l’Orso marsicano allevandolo.

Murialdo, 21 Agosto 2013                                                                        
 
IL SEGRETARIO GENERALE
 F.to Franco Zunino

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8 commenti finora...

Re: QUANDO L’ORSO NON FA NOTIZIA

non c'è bisogno di pascolare le pecore ... basta aprire la caccia ... e tutto riprate per il meglio! ma non ai soliti due residenti e GRATIS !! a tutti e PAGANDO...SALATO... TUTTI CON LE STESSE REGOLE.

da gino  27/08/2013

Re: QUANDO L’ORSO NON FA NOTIZIA

CONDIVIDO IL COMMENTO DI BEAR, E CHIEDO AL SIG. ZUNINO, CHI SECONDO LUI DOVREBBE ANDARE A PASCOLARE LE PECORE SUI MONTI E NEI BOSHI DEL PARCO COME SI FACEVA UNA VOLTA?
CONSIDERANDO CHE OGGI NON VI E' NESSUNO CHE LO SA FARE E CHE LO VUOLE FARE ? QUANTE CHIACCHERE AL VENTO E QUANTA GENTE CHE UNA PECORA NON SAREBBE CAPACE NEANCHE DI TOCCARLA, FIGURIAMOCI SE POTREBBE SACRIFICARSI A UNA VITA DURA, SOLITARIA E DI GRANDI FATICHE COME QUELLA DEL PASTORE.

da ALFREDO 64  25/08/2013

Re: QUANDO L’ORSO NON FA NOTIZIA

l'orso non corre alcun rischio ... ce ne sono a bizzeffe di orsi ( anche troppi) sono già un problema e in futuro sarà peggio. E ' un animale forte che sa come e dove stare , mangia di tutto e di piu . state sereni è solo un MEZZO per far soldi . Dimenticavo, si deve aprire la selezione e tirare via qualche capo ogni tanto cosi si fortifica la specie . OVVIO NON A GRATIS DA PARTE DELLE GUARDIE ma da cacciatori PAGANTI con i soldi si pagano danni .

da bear  23/08/2013

Re: QUANDO L’ORSO NON FA NOTIZIA

BRAVO ZUNINO SEI UN GRANDE. WILDERNESS E' L'UNICA ASSOCIAZIONE AMBIENTALISTA DEGNA DI QUESTO NOME.

da agostino  22/08/2013

Re: QUANDO L’ORSO NON FA NOTIZIA

Bhe ho letto che la forestale ha istituito dei gruppi per gli orsi problematici ... non so con quale fine lei ne è al corrente?

da Marco  22/08/2013

Re: QUANDO L’ORSO NON FA NOTIZIA

Detto, ridetto e lo ridico. Mai 25 euro meglio spesi!! Grande Zunino!!

da Ezio  21/08/2013

Re: QUANDO L’ORSO NON FA NOTIZIA

Grande Zunino, presidente dell'unica, vera associazione ambientalista italiana!

da 100%cacciatore  21/08/2013

Re: QUANDO L’ORSO NON FA NOTIZIA

Bravo !

da Marco  21/08/2013
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