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set30 30/09/2013
Avevo già sentito parlare di Simone Manzone ma ho avuto il modo ed il piacere di conoscerlo personalmente ad un pranzo conviviale tenutosi in quel di Ceresole d'Alba, a seguito di una prova cinofila. Piatto principale: tinche ed anguille fritte, specialità della zona, giusto per rimarcare la vicinanza e direi la vera e propria osmosi che c'è tra la caccia la pesca ed il resto del mondo rurale, con le sue tradizioni, la sua cultura, lo stile di vita, i valori.
Un elemento importantissimo, da tenere in massima considerazione, che sembra ancora sfuggire o essere sottovalutato o snobbato dai "capi" dei cacciatori, che parrebbero ancora considerarci, considerare il nostro settore come una sorta di mondo a sé stante e non invece come il tassello di un grande, importante e meraviglioso puzzle, che nel suo insieme si potrebbe definire cultura rurale. Grave errore! Grave mancanza di lungimiranza!
Ma torniamo a bomba, a lui, a Simone.
Poco più di 25 anni, alto, chioma ribelle, fisico atletico, sorriso smagliante, gli occhi chiari che perforano i tuoi in cerca di conferme che lui non ha bisogno di avere, in quanto ha già capito tutto, sa già tutto, o meglio molto, per non sembrare troppo entusiasta o generoso, di ciò che va fatto per il bene della caccia.
Mi stringe la mano con forza e dice che onorato di conoscermi ma non sa quanto lo sia io, e confortato, nel constatare che esistono ancora giovani pronti a buttarsi nella mischia, in imprese che ai più di quell'età parrebbero quanto meno fuori moda. La passione traborda in ogni sua parola, la caccia, i cani da ferma, in particolare i drahthaar ma soprattutto, e questo mi rende quasi euforico, l'attenzione per l'habitat! Il suo motto? Per raccogliere bisogna prima seminare!
E mi racconta degli appezzamenti di terreno, ove ha notato aggirarsi una coppia di starne, affittati a spese sue e di alcuni suoi amici altrettanto giovani e generosi, per impedire la demolizione dell'eventuale futuro nido da parte delle macchine agricole, degli interventi sul territorio per far sì che si costituiscano i formicai, l'incessante controllo del numero dei selvatici opportunisti in collaborazione con l'Atc e così via.
Non avrà difetti Simone? Non avrà mai sbagliato? Non so, probabilmente si ma per quanto mi riguarda vedo soltanto un ragazzo preparato, entusiasta, volenteroso, che ha bisogno di essere ascoltato, assecondato e... ringraziato. Magari anche consigliato, con la speranza, per che lui sia munito dei giusti "filtri" per individuare quali siano i consigli validi.
Termina la giornata di festa, i discorsi si sono intrecciati su vari temi tra tutti i presenti, molti cacciatori, cinofili, altri solo simpatizzanti o trovatisi lì per caso ad ascoltare di cose mai sentite prima.
La provincia italiana non anticaccia. Lì la ruralità la fa ancora da padrona, con tutto ciò che ne consegue. Molto ci sarebbe da fare per creare, valorizzare, seminare e raccogliere. Come vorrei ne tenessero presente i "manovratori del battello"!
Saluto Simone con un in bocca al lupo! per la sua futura laurea in Giurisprudenza ma lui lo desidera per la prossima apertura e mi consegna, tramite cellulare, un paio di foto.
In una si vede - un po' sfocata ma mi dice che l'emozione fa tremar le mani e come non lo so? Penso io - una numerosa brigata di starnotti. E quella del campo affittato a sue spese.
Una nota pubblicità recita che ci son soddisfazioni che la carta di credito non può pagare, per lui, e per noi, quella chiocciata di pernici grigie rientra perfettamente tra quei piaceri impagabili.
In bocca al lupo!
Ezio Tags:5 commenti finora...
Re: IL TESORO DI SIMONE ahahhahahahaahahhahahahh ma da dove salta fuori sto Fajan???? da Inforziato
18/10/2013
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Re: IL TESORO DI SIMONE x fajan. sei sterile, come i tuoi pensieri, l'odio che ti porti dentro verso il tuo prossimo è degno di satana, tu che giudichi a priori senza conoscere ciò di cui parli come puoi esternare simili giudizzi?????? Noi cacciatori viviamo nell'ambiente, ed è proprio la nostra passione che lo vuole preservato, e ricorda preservare non significa lasciare a sè, ma curare la terra e creare quelle condizioni di crescita ed habitat che consentano un buon vivere per un selvatico, il quale verrà cacciato ..sì ma non sterminato, e vi è una bella differenza, noi vogliamo che ogni anno i selvatici raddoppino sul territorio, e per fare questo ci costa tempo e fatica, perchè la caccia non finisce con la fine del periodo venatorio, ma anzi lì inizia la fatica per assecondare le neccessità del selvatico, se vuoi boiccottare la caccia sappi che tu derivi da cacciatori i quali con la carne hanno sviluppato ciò che dovresti avere dentro la zucca, e da erectus, dovresti essere un sapiens, ma invece noto che rimani demens, un salutone razza inferiore da dardo
11/10/2013
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Re: IL TESORO DI SIMONE Sai cosa significa "fajan" in dialetto piemontese???!! :-)))) da Ezio
08/10/2013
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Re: IL TESORO DI SIMONE Caro Riccardo, siete VOI che mettete dopo il nome o il nick "72", "82", "92" il FUTURO. In bocca al lupo!! da Ezio
01/10/2013
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Re: IL TESORO DI SIMONE BRAVO SIMONE........ e molto difficile fare quello che ha fatto lui perche viviamo in un mondo spesse volte restio al' aggiornamento forse perche ci sono ancora molte parti della società dove si vede nel giovane una persona che non a vissuto abbastanza per avere esperienze invece di vedere in noi la più grande risorsa del nostro pianeta........... un saluto da riccardo82
30/09/2013
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