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09/12/2013 10.32 


Credo che il 27 novembre 2013 sarà una data che sicuramente rimarrà nella storia e che gli italiani ricorderanno per via di una famosa “decadenza”, ma anch’io la ricorderò per sempre nel mio cuore, per un altro motivo, forse meno importante a titolo istituzionale, ma ugualmente memorabile. Perché in quel freddo, ventoso, assolato mercoledì novembrino ho avuto la fortuna di abbattere, con una serie di tiri eccezionali, un grosso solengo che da anni girovagava indisturbato negli immensi uliveti che circondano Canino.

Canino è un florido paesino della Tuscia Viterbese, famoso in tutto il mondo per la produzione di un olio extra vergine di oliva di qualità eccezionale, ma anche per la caccia al cinghiale che, in quelle zone ricche di tombe e reperti etruschi, ha confermate radici antichissime. Quel memorabile giorno, come spesso accade, nacque per caso, senza preavvisi né pianificazioni particolari. Fu sufficiente accettare l’invito fattomi da Gianni, Luciano e Alessio dei vecchi e carissimi amici “canai”, che volevano che andassi a trovarli per trascorrere insieme qualche ora a parlare di caccia, di armi, di ottiche, di munizioni e di segugi maremmani. Mi chiesero se mi avesse fatto piacere partecipare a una battuta al cinghiale nell’Azienda Faunistica Venatoria “Le Macchie Alte”, gestita da tempo immemorabile dal granitico amico Giò Pietro Pieri detto Lallo.

Ero già stato a caccia di cinghiali in quella bella Tenuta alcuni anni prima, quindi apprezzai molto l’invito. Sarebbe servito, oltre a consolidare un’amicizia decennale con quel “trio di lupi a due zampe”, anche per farmi rivedere molti veri e simpatici amici. Infatti, come giunsi a Canino, trovai subito una sincera e calorosa accoglienza da parte di tutti; vidi molte facce note ma fui ben lieto di fare nuove conoscenze mentre aspettavamo il rientro dei traccini intorno al fuoco.

Quando si pratica la caccia al cinghiale, riuscire a strappare all’inverno inoltrato una giornata bella e assolata è già molto, ma quel mattino un vento gelido ci flagellava senza pietà e la temperatura sfiorava lo zero anche se l’aria era tersa e nel cielo splendeva un sole meraviglioso. Non ricordavo di aver mai cacciato prima con una Tramontana simile. I tronchi secolari degli ulivi scricchiolavano sinistri e i rami si piegavano in pose innaturali, domati da tanta potenza. Lallo e Carlo, gestore e proprietario della splendida riserva, scuotevano la testa in continuazione, come a non voler credere all’evidenza. Si domandavano in silenzio come fosse possibile che quel mattino non si sarebbe potuto cacciare per il troppo vento.
Da un rapido conteggio risultò che l’improvvisata squadrina non superava i venti componenti, molto meno di quelli previsti per svolgere l’impegnativa battuta prevista per quel giorno. Infatti, non dovevano essere stati pochi quelli che avevano deciso di disertare quella che si preannunciava una bella, ma purtroppo gelida e ventosa cacciata, per starsene a casa al calduccio davanti al camino. Lallo e Carlo, dopo essersi consultati con canai e bracchieri, decisero con rammarico che con uno spiegamento simile di poste e di battitori non sarebbe stato possibile affrontare il corpo di macchia previsto, quindi le alternative sarebbero potute essere soltanto due: tornarcene a casa oppure battere alla cieca (senza precedente tracciatura) un tratto di bosco più piccolo, magari “quattro rogari”, come si dice dalle nostre parti.

Alle Macchie Alte di Canino non si sorteggiano le poste, sono sempre il Capocaccia e/o i suoi vice quelli che scelgono a loro insindacabile giudizio dove piazzare ogni singolo cacciatore. Io, come invitato, ebbi un trattamento di favore perché lo stesso Lallo decise di portarmi con lui, insieme a un altro cacciatore, a presidiare un “piccolo” tratto di larga lungo appena ….. cinquecento metri! “ Se non ci mettiamo in tre in quel prato, a cosa serve avere le carabine?” disse il vecchio cacciatore scherzando ma non troppo. Da noi in Maremma non sono pochi quei cacciatori, per lo più della vecchia scuola, che ancora sono convinti sull’infallibilità dell’arma rigata a tutte le distanze. Quante volte ho udito frasi come questa: “Come si fa a sbagliare un cinghiale che corre da duecento metri con un’arma come quella? Son buoni tutti!”.

Figuratevi che quando sostituii il mio vecchio Browning Auto 5 calibro 12 caricato a pallettoni con la prima BAR calibro 270 Winchester, il mio vecchio Capocaccia spesso mi metteva di posta in zone dove dovevo controllare da solo un chilometro di larga! Così, anche quel giorno, non solo mi lasciarono nella zona più fredda e ventosa della riserva (anche se devo ammettere che dalle tracce rinvenute era molto transitata dai cinghiali), ma avrei dovuto presidiare almeno duecento metri di prato. Lallo si mise alla mia destra e l’altra posta a duecento – duecentocinquanta metri di distanza all’altro estremo del campo.



Ci trovavamo in mezzo a un uliveto e davanti a noi avevamo un enorme campo appena arato pronto per la semina. Tutti e tre godevamo di una visuale splendida e semmai un cinghiale avesse deciso di attraversare quell’ampio tratto di larga sarebbe stato un vero spettacolo per tutti. Data la grande estensione della zona, l’inizio della battuta ci fu comunicato tramite le onnipresenti radioline, così presi la mia fida Heckler & Kock 770 Kurz calibro 308 W, la caricai con una cartuccia ricaricata con palla SST Hornady da 150 in canna e con altre nove cartucce tra TIG, Nosler Ballistic Tip e SST (tutte tassativamente da 150 grani), ben stipate nel caricatore prismatico da 10 colpi. Controllai che il dot  fosse acceso nella posizione intermedia e mi misi in attesa ben coperto nel mio nuovo giaccone “ad alta visibilità”.


Nostante tutto, la battuta si preannunciava ben organizzata e l’impegno di tutti i partecipati era sempre lo stesso. Purtroppo le condizioni climatiche non erano certo ideali con quel freddissimo vento che quasi ci spostava, ma almeno tirava per il verso giusto. Noi tre eravamo piazzati come da manuale, così sperai che cani e canai riuscissero a scovare almeno un cinghiale, perché avevo proprio una gran voglia di gustarmi una canizza.

Come mia abitudine presi dallo zaino un pocket thriller e presi a leggerlo con le orecchie super allertate sulle notizie che sarebbero giunte tramite l’auricolare e saltuariamente alzavo gli occhi verso il campo arato e l’uliveto confinante, ma senza farmi troppe illusioni. Dov’ero il mio Midland aveva poco segnale, ma nonostante interferenze e fruscii riuscii ugualmente a capire che la piccola battuta doveva essere iniziata. A dispetto di quel che si crede, i veri protagonisti della caccia in battuta sono sempre i cani. Sono loro quelli che con gli abbai sulla traccia, a fermo, a canizza, oppure quando sono spaventati e/o feriti c’informano alla perfezione dello svolgimento della cacciata. Ma io, nonostante cercassi di aguzzare al massimo l’udito, non riuscivo a sentire niente. L’ululare del vento tra gli alberi non permetteva di captare altro. Non si stava certo svolgendo una battuta tipica, ma l’azione di caccia poteva ugualmente diventare bellissima, bisognava solo aver pazienza. Inoltre la conformazione ad “anfiteatro” della zona avrebbe potuto rendere tutto molto più spettacolare e coreografico.

Ad un tratto mi sembrò di udire nell’auricolare il mio nome: “Marco, stai attento che arriva!” Chi? Cosa? Mi domandai, destandomi immediatamente dal mio torpore. Mi strappai di dosso radiolina e auricolare, imbracciai la carabina e presi a guardare concentratissimo davanti a me e lungo tutto il lungo rettangolo del campo. Passarono pochi secondi che un grosso solengo entrò correndo nella maggese. Ancora oggi, con quasi quaranta licenze sulle spalle, mi s’illuminano gli occhi tutte le volte che vedo un grosso cinghiale correre per una larga.

Era uno spettacolo bellissimo. Una vera dimostrazione pratica di potenza, agilità e velocità. Arrivava di gran carriera tra me e Lallo, lui doveva averlo a 70 – 80 metri io tra i 120 e i 150. Così, giustamente, fu l’anziano cacciatore ad aprire il fuoco per primo con la sua BAR Evolve calibro 30.06. Con soli tacca di mira e mirino oltre i 30 – 40 metri cominciano ad esserci problemi, specialmente per un tiratore medio. Il primo colpo alzò una zolla davanti al muso del possente animale, mentre il secondo e il terzo finirono inesorabilmente basse e dietro. Io sparai un solo colpo prima che il cinghiale arrivasse in linea tra me e Lallo, poi aspettai che entrasse nell’uliveto che avevamo dietro e gliene tirai altri due. Capii che da quella distanza equivaleva come a buttarli al vento così feci una cosa che avrei dovuto fare prima: cercare un buon appoggio. Lo trovai nel ramo sporgente dell’ulivo che avevo più vicino e a quel punto tutto fu più facile. Posizionai il red dot leggermente davanti al grifo del solengo e cominciai a tirare con molta più calma e sicurezza. Un colpo, due, tre, quattro, cinque. In pochissimi secondi (come potei costatare più tardi) avevo sparato tutti i colpi senza che me ne fossi quasi accorto.

Sono quelli i momenti in cui ringrazi te stesso di aver scelto per la caccia al cinghiale in battuta una carabina Heckler & Kock modello 770 a canna corta munita di otturatore a rulli, di puntatore elettronico e di caricatore maggiorato. Ma il grosso solengo se n’era andato comunque, non ero riuscito a fermarlo….. E credo che non ci sarebbe riuscito nessuno a colpirlo da quella distanza e in piena corsa. Magari sarebbe andata diversamente se avessi avuto una buona ottica da battuta o se l’animale si fosse fermato un attimo per sentire dove fossero i cani……. La famelica muta di Gianni, Luciano e Alessio arrivò subito dopo seguendo passo dopo passo la traccia lasciata dal grosso selvatico. Rassegnato la vidi spoggettare nell’uliveto mentre cercai di trarre una conclusione positiva da quell’incredibile avventura.

Cos’altro avrei potuto fare? Almeno ci avevo provato. E poi, a caccia, quando si spara è sempre un bene…. In lontananza sentii forse il rumore più bello che un appassionato di caccia al cinghiale possa mai sentire … i cani che azzannano un cinghiale morto. Ma allora “L’ha avuta” come dicono i toscani, pensi. Ci volle un po’ di tempo per raggiungere i cani, ma ne valse la pena. Trovai i Tigrati di Gianni & C che azzannavano un solengo bellissimo, il “Re delle Macchie Alte” come lo definì Lallo quando lo vide, confidandomi anche “che era una sua vecchia conoscenza” avendolo padellato almeno altre due volte!

Ecco, questa è la caccia, quella pura, sana, genuina e inimitabile. In un batter d’occhio ero passato dal torpore indotto dal freddo e dal vento all’adrenalina pura e soprattutto quando meno me lo sarei aspettato. Quell’episodio è senz’altro un ulteriore conferma che a caccia non bisogna mai dire mai. Il cinghiale era davvero un gran bell’animale con delle difese lunghe e affilate bianche come il latte. Ad occhio e croce, lo stimai sui 110-120 chili e vidi con piacere che l’avevo colpito per ben tre volte. Di striscio sulla testa forando anche un orecchio, gli avevo rotto una zampa posteriore, ma era stato il colpo alle reni ad abbatterlo definitivamente. Era proprio la preda che ci voleva per festeggiare l’evento. Ringraziai Diana, Sant’Hubertus o chi per loro per avermi dato l’onore di abbatterlo. Tutti gli amici, vecchi e nuovi mi fecero i complimenti più per il tiro/tiri (devo ammettere che doveva essere subentrata anche una buona dose di fortuna!) che per la cattura e a qualcun altro scappò anche un “Ma che cu…o!”

E’ incredibile con quanta velocità Radio Macchia comunichi sia gli abbattimenti sia le padelle. Come mi sentivo in quel momento? Può capirlo soltanto un appassionato di caccia al cinghiale e chi ancora crede nell’amicizia, in quella vera. Noi cacciatori siamo persone semplici alle quali basta poco per renderci felici. Come un sorriso, una pacca sulle spalle, un complimento fatto da un amico sincero e ogni tanto, perché no, anche l’abbattimento di un bel solengo tra gli uliveti di Canino!


Marco Benecchi
 

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76 commenti finora...

Re: IL SOLENGO DELL’ULIVETO

vorrei un consiglio voi dite il 308 basta per la battuta , io odio ical. anglosassoni prcio"userei il 7x64 brenneke dato che possiedo gia una rover 870 in suddettocal. .faccio presente che sono un neofita. ho consultato i vari blog e qualche rivista ho dedotto che in semiauto benelli con canna 56 cm sia un po piu potente del 308 a parita di palla. un caro saluto a tutti i cacciatori.alla facciaccia di chi ci vuole male. p.s. ho 46 licenze e da 3 anni mi diletto con rigata .aspetto qualche chiarimento in merito . complimenti a MARCO X I bei racconti.

da giancarlo 1948  22/02/2014 14.42

Re: IL SOLENGO DELL’ULIVETO

vorrei un consiglio voi dite il 308 basta per la battuta , io odio ical. anglosassoni prcio"userei il 7x64 brenneke dato che possiedo gia una rover 870 in suddettocal. .faccio presente che sono un neofita. ho consultato i vari blog e qualche rivista ho dedotto che in semiauto benelli con canna 56 cm sia un po piu potente del 308 a parita di palla. un caro saluto a tutti i cacciatori.alla facciaccia di chi ci vuole male. p.s. ho 46 licenze e da 3 anni mi diletto con rigata .aspetto qualche chiarimento in merito . complimenti a MARCO X I bei racconti.

da giancarlo 1948  22/02/2014 14.42

Re: IL SOLENGO DELL’ULIVETO

questo tipo di caccia sarebbe meglio chiuderla o limitarla a poche uscite all'anno . Come si può legegre di palel che fischaino, fucili a ripetizione, cacciatori maleducati ( vedi interventi) questa gente qua non rappresenta il mondo venatorio italiano questi sono la parte malata! i cinghiali hanno rovinato tutta la caccia in Italia bestia schifiosa !

da Serafino  07/01/2014 9.26

Re: IL SOLENGO DELL’ULIVETO

Per essere cacciatori e persone SERIE bisogna rispettare le scelte degli altri e non pensare mai che
le nostre decisioni siano le migliori. Ho visto gente cacciare con qualsiasi arma dal Dragunov al Winchester a leva alla doppietta con cani esterni addiritturo in USA cacciano con le Smith e Wesson
e ognuno essere convinto di aver fatto la scelta migliore.
Il mondo è bello perchè è vario. X Marcello64 ti è mai passata vicino una palla cal. 12 di rimbalzo?
altro che noia tanta tanta paura da farti piangenge come un bambino, provare per credere.

Ciao e buon 2014 a tutti !!!!!

da Sew  05/01/2014 10.50

Re: IL SOLENGO DELL’ULIVETO

X essere,CACCIATORI SERI,via tutte le CARABINE,OTTICHE,ecc..ecc... si và tutti con il cal.12,a palla,
come si usava una volta,allora si può parlare di CACCIA SERIA,tutto il resto è.......noia.

da MARCELLO64  04/01/2014 10.49

Re: IL SOLENGO DELL’ULIVETO

X Maremma, ma dopo i 23 cinghiali abbatuti te sei risvegliato tutto sudato ?
ho ce credi pure tu alle stronzate che scrivi ?

da Claudio  02/01/2014 21.38

Re: IL SOLENGO DELL’ULIVETO

tirare a un cinghiale che galoppa regolare oltre i 100 mt con un punto rosso.......
e' molto piu semplice di quanto tu creda. .....e ti garantisco che se l'attrezzatura e' appunto
lla percentuale di ferimento e pressoche' uguale alla tua
io 23 cinghiali li tiro in tre anni percui voglio avere una possibilita anche
quando passano lontano, compatibilmente con. la sicurezza e l'etica.
con il mio oleografico costosissimo non mi sento un esaltato ma solo sicuro di dove vanno a sbattere le mie palle
quando tiro il grilletto
buon 2014 pure a te!

da maremmano  02/01/2014 13.52

Re: IL SOLENGO DELL’ULIVETO

io caccio nella macchia DA POGGIO A POGGIO non ho mai tirato e neppure ci provo e per me vi siete esaltati con quei tiri DI FORTUNA con i quali fate 90% dei feriti ! se non vado coi cani le mie poste sono in mezzo al bosco dove hai un secondo al massimo ! Sparo ad occhi aperti ( come i veri cacciatori) e quando imbraccio la carabina non miro neppure perché il colpo è già dentro il cinghiale. Quest'anno ho tirato 23 bestie 21 ko due ferite e recuperate: nessuna padella! ma tiri a 35 metri al massimo. Se per te è caccia tirare da poggio a poggio per me no. siamo tutta una famiglia ma possiamo ragionare tutti allo stesso modo . buon 2014 fratello.

da Maremma  02/01/2014 11.43

Re: IL SOLENGO DELL’ULIVETO

Caro maremma....lascia che ti faccia una domanda:
nel famoso attimo di cui parli sopra cosa e' la cosa che riesci a fare in minor tempo?
allineare 2 punti (punto rosso e animale)
o allinearne 3. (tacca di mira, mirino e animale)
il resto sono tutte chiacchiere. .....
tacca di mira e mirino ti mettono in condizione di fare tiri molto approssimativi oltre i 50 m
se vai a caccia nel sarracchio non rompere a chi ai cinghiali gli tira da poggio a poggio
saluti

da maremmano  01/01/2014 15.35

Re: IL SOLENGO DELL’ULIVETO

la polvere ne hai respirata troppa mentre ricarichi! Riguardo gli oggetti militari sono per esaltati . tutto dipende da come si spara . per me le tacche di mira per la "caccerella" sono le migliori in assoluto in quanto se hai una frazione di secondo in mezzo la macchia è molto e con i vostri reticoli , punti rossi, e balle varie ( buoni solo per far arricchire le case produttrici) gli fate un baffo ai cinghiali. Una sola cosa, da quello che leggo mi sembra che qua la caccia al cinghiale non la faccia nessuno sul serio ( a parte benecchi e pochi altri) e si scrivano solo nozioni lette e sentite dire. Buona befana!

da Maremma  28/12/2013 11.34

Re: IL SOLENGO DELL’ULIVETO

Carissimi,

Non ho mai detto che tutti i Red Dot sono uguali, ho solo detto che in pratica l'uno vale l'altro.
Certo, se tirate con ENTRAMBI gli occhi aperti ... Se traguardate solo col punto, allora la differenza la vedrete. Ma i RedDot, ripeto, NON sono ottiche, e bisogna imparare a tirare con ENTRAMBI gli occhi ben aperti. A questo punto, è l'occhio sinistro che vede ed il desto solo"sovrappone" il punto.
A questo punto, le decantate purezze, nitidezze e quel che preferite, non hanno più gran senso.
La regolazione dell'intensità del punto può essere un buon motivo se è automatica. Io la preferisco squisitamente manuale, per esperienze negative, quindi non mi interessa.
E per finire il discorso, voglio rammentare a tutti che i Red Dot sono state l'evoluzione del SinglePoint (chi se lo ricorda, alzi la mano ...) che era un punto rosso su sfondo cieco. Eppure, con due occhi aperti, si tirava benissimo.
Quindi, come la vogliamo mettere ? :) :) :)

Bigio, ne ho provati non tutti, ma certamente parecchi, quasi in tutte le condizioni atmosferiche, nebbia a parte (da noi non c'è). Compresi certi che credo ben pochi o nessuno di voi ha mai provato (trjicon, AimPoint Comp) in versione militare, provati "sul campo".
Beh, con loro una certa differenza l'ho notata, ma ... :)

Marco, il Docter III è splendido, le versioni predenti le avevo provate sulla pistole in categoria Modified. Ottimi, meglio di tutti gli altri, se non fosse che sono dannatamente piccoli !!!
Certo, per chi proviene da tacca e mirino sono la scelta migliore, senza alcun dubbio.
Per chi è abituato a tirare col punto "alto" come un'ottica, ci devi fare la mano.
I Zeiss sono a metà strada, costano un cifra che mi riesce difficile giustificare.
E comunque, per me il massimo è il Trijcon con reticolo Chevron, fibra ottica e trizio, seguito quasi a pari merito dall'AimPoint Compact, che a Meopta, Zeiss e compagnia bella fa mangiare la polvere, tanta e da sempre.
Peccato solo una cosa : che sono oggetti che sarà assai difficile da poter possedere, vista la loro origine militare ...

Un abbraccio ed tantissimi Auguri di tutto il meglio possibile da Walter

da OLD_Hunter x Bigio e Marco  24/12/2013 13.45

Re: IL SOLENGO DELL’ULIVETO

iO SONO FISSATO SEW...FISSATO...FISSATO...è una brutta malattia. Non volevo parlare male del meopta però ( è vero) mi sono spiegato MALISSIMO!!! La padella fa parte del gioco e chi non ne fa o non va a caccia o dice BUGIE !!! CIAOOOO
Massi, io vivo in Emilia da noi arrivano i carabineri subito la carabina fa un pò piu ruomore del 12 a pallini! poi anche io taro la carabina ( da selezione) nel campo vicino casa , segno la giornata, metto un cartello ma dopo tre colpi me ne vado. è meglio.

da bigio  20/12/2013 10.15

Re: IL SOLENGO DELL’ULIVETO

Hai visto Bigio che il Meopta non è poi cosi "cesso", adesso vedrò di TIRARE DRITTO!!!!!
Comunque qualche padella la facciamo un pò tutti, fa parte del gioco ed è anche divertente sfottersi
altrimenti sai che noia se eravamo tutti cecchini.

Ciao Bigio e Buon Natale a tutti.

da Sew  20/12/2013 9.37

Re: IL SOLENGO DELL’ULIVETO

permettimi Bigio..ma perchè se a caccia aperta e in totale sicurezza ti metti ad esplodere 1000(assurdo ipotetico esasperato) colpi ad un bersaglio chi può dirti qualcosa ? Che tu spari a 1000 cignali (come a 1000 colombi,o 1000 caprioli,o 1000 tordi) o ad un bersaglio cartaceo ,ripeto a caccia aperta e in totale sicurezza,sfido io una controparte che ti faccia girar le p.....
Io parlo per quì da noi....
Chiaro che al poligono vai sul sicurissimo............

da Massimiliano  20/12/2013 8.32

Re: IL SOLENGO DELL’ULIVETO

OLd non sono in accordo con te: non è vero che UNO VALE L'ALTRO (???????) vuol dire che non ne hai provati molti e poi dove? su che animali? di giorno? di notte? con la pioggia? con la nebbia? con il sole che ti acceca? no non sono tutti unguali. Benecchi dice il migliore è DOCTER III io prefersico lo Zaiss Cpoint che sara meno "spesso" ma le lenti sono imbattibili sopratutto di GIORNO!!! SEW BUON NATALE anche a te e TIRA DRITTO !!! ( ma so che lo sai fare e bene). Sandro, io ho provato a tarare la carabina in campagna sono arrivati i Carabineiri e ho avuto il mio bel da fare. Vai al poligino. Buon Natale a tutti ma sopratutto ai nostri AMICI CINGHIALI.... CIAOOOOO

da Bigio  20/12/2013 8.16

Re: IL SOLENGO DELL’ULIVETO

Caro Sandro la legge dice questo:
Che ci si può allenare al tiro in aperta campagna SEMPRE!!!! Tutto l'anno, ma a patto di non arrecare DISTURBO né ACUSTICO né ovviamente FISICO a persone, animali e cose!
Per ricapitolare, se tu hai a disposizione un cantiere in disuso, una cava od altro e che puoi sparare in piena sicurezza senza disturbare nessuno puoi farlo.
Fossi in te avviserei le autorità competenti del tuo paese per non farle allarmare da i soliti reclami di gente annoiata che non si fanno mai i fatti loro!!!!
Non vedo il motivo perché dovrebbero negarti il permesso.
Saluti
Marco

da Marco Benecchi x SANDRO  19/12/2013 18.14

Re: IL SOLENGO DELL’ULIVETO

Ora che vi siete sfogati per bene,
Permettetemi,
Intervengo io che VERAMENTE ho PROVATO TUTTI I MODELLI.
E a Walter, scherzo, non voglio neanche rispondere.
NON è ASSOLUTAMENTE VERO che i PR sono tutti uguali. Niente di più sbagliato!!!!!!!!!!
Se ha Walter piace il suo è perché non ha provato roba ALTAMENTE più sofisticata.
Dopo averli PROVATI E USATI SUL CAMPO per vent'anni, ad oggi, posso scriverlo con il sangue, il migliore è il DOCTER III. Per PRECISIONE, definizione, concezione elettronica, affidabilità, peso, ingombro, """"""spessore"""" e tanto altro ancora. Ha solo pregi e nessun difetto!!!
Buoni anche il Docter 2, lo Zeiss CPoint, il Burris Fast Fire ed anche il....... MEOPTA.
Lo sapevate che la MEOPTA costruisce le lenti per molte aziende tedesche compresa la Leica????????
Per Bigio e Massimiliano (ciao Massi, come stai? io sono a "10") tra il Docter e lo Zeiss ci sono 6 - 7 mm di differenza di spessore!!!!!!!!!
Che secondo me sono fondamentali!!!! Poi il dot del Docter è MOLTO più definito ed il suo sistema di AUTOREGOLAZIONE dell'intensità è insuperabile. Credo che il miglior rapporto qualità - prezzo oggi se lo battono il Docter 2 e il Burris, che per essere un prodotto "Non Europeo" non è male!!!!
Un consiglio a TUTTI in fase di taratura (io ne taro dieci - quindici la settimana, è il mio lavoro!!) Non serrate TROPPO le viti di serraggio post taratura. Basta ACCOSTARLE BENE E PARALLELE.
In bocca ...
E Buon Natale.
NB così vi voglio...... civili!!!!!!
MARCO

da Marco Benecchi x TUTTI I PUNTOROSSISTI  19/12/2013 18.07

Re: IL SOLENGO DELL’ULIVETO

Sandro......basta che tu esploda i colpi in sicurezza (verso un parapalle naturale o greppo o ciglio che dir si voglia)e nei giorni di NON silenzio venatorio.E naturalmente in territorio libero,mi pare ovvio !
Tutto quì.......

da Massimiliano  19/12/2013 15.22

Re: IL SOLENGO DELL’ULIVETO

Salve a tutti visto che si parla di red dot vorrei un'informazione, si può portare la carabina in campagna
per tarare l'ottica ho bisogna per forza andare in un poligono ?

Ciao a tutti e Buon Natale

da Sandro  19/12/2013 15.05

Re: IL SOLENGO DELL’ULIVETO

A proposito di punti rossi ...

NON sono un'ottica, quindi, scusatemi, ma, per averli provati se non tutti, parecchi, alla fin fine l'uno vale l'altro. L'unica differenza stà nella grandezza del Dot, che, a mio parere, non deve essere troppo grande sennò nei tiri un po' più lunghi copre troppo il bersaglio.
Sew, Bigio ... State discutendo del sesso degli angeli ! Meopta vale come Zeiss, sul piano pratico !
E poi, giusto per far imbestialire il Marco, tanto per dirne una io uso un punto rosso da 4 MOA della Tru-Glo (sconosciuta, vero ?), dignitosissimo, fa il suo lavoro, tiene l'azzeramento, non distorce ... Insomma, quel che basta per andare a caccia ! Costa MENO di 100 euro, e se cade io piango giusto un quinto (o ben meno) di chi piange un Zeiss. Che, certo, è meglio, ma quel "meglio" serve davvero ?
Meditate, gente, meditate ...

Un abbraccio grande per un Buon Natale a tutti da Walter

da OLD_Hunter  19/12/2013 11.47

Re: IL SOLENGO DELL’ULIVETO

Bigio..ti assicuro che io non sono bravo al suide,anzi proprio perchè ho iniziato solo da qualche anno e per di più mi emoziona a bestia,son piuttosto "missilone" (gergo naja).
Le differenze certamente ci saranno,non lo metto in dubbio, però però però...........nn la me sento di metterla in serie "C" la suddetta marca.
E poi,mica siam quì a doverci delle scuse...quando ci scambiamo opinioni,pareri e pensieri civilmente,senza cadere nell'insulsa offesa e nel volgare,tutto è ben accetto e certamente costruttivo.
Da noi si usa dire che solo gli "stolti non cambiano mai opinione" .Io non mi ritengo tale. @::))

un Buon Natale a te e a tutti anche da parte mia........

da Massimiliano  19/12/2013 11.16

Re: IL SOLENGO DELL’ULIVETO

...no son bigio di rabbia perche' un colgo in un pagliaio !

da bigius  19/12/2013 11.11

Re: IL SOLENGO DELL’ULIVETO

Buon Natale Bigio e in bocca al lupo. ( ma sei Bigio di Follonica ? )

da Sew  19/12/2013 10.56

Re: IL SOLENGO DELL’ULIVETO

Massi non devi venire a prendere freddo ( neppure io abito in Trentino ) ma la Bignami le spedisce anche dove le compri tu. Era cosi per dire...visto che hai la possibiità di provarle certo non sul campo ma se dici di essere cosi bravo sono certo che comprenderai la differenze ... se no ... pazienza! Non metto alla gogna le qualità lavorative delle cecoslovacchia ma non me le puoi paragonare ad altre marche poi si vai in Fiat e BMW "degustibus".
Sew Marco benecchi è di casa alla Bignami . Il mio era uno sfogo (scusami) perchè amo cosi tanto questa bestia che voglio dargli il piu ripsetto possibile. Tutto qua. Scusami ancora. E W MARIA !

da Bigio  19/12/2013 10.28

Re: IL SOLENGO DELL’ULIVETO

Le otttiche non si provano in armeria o nelle fiere Bigio...si provano sul campo.Per come la intendo io.
Io ho fatto una considerazione su Meopta basandomi sulle letture e sull'esperienza di chi,cacciatore di selezione,ha montato dei fissi sulle bolt da anni.
Poi che ce ne siano di meglio nn lo nego,ma metterlo a piano terra come l'ultimo dei prodotti made in PRC lo trovo bbastanza esagerato.
Non scordarti il fior fiore dell'atttività metalmeccanica.metallurgica della suddetta nazione....(poi ridotta al lumicino dall'ex URSS..)
Io personalemte ho un Zeiss Compact point sulla Bar come mio pà ha uno Z.Point...ma ciò non toglòie che NON mi "autorizzi" nel mettere alla gogna ottiche e qualità lavorative della ditta cecoslovacca ( ex).
E poi,confidenzialmente parlando,posso far goder i miei occhi e far piangere il mio portafogli,pur senza venire a cercar il freddo e il diaccio da Bignami e rimanere quà nella mia calda Toscana.

da massimiliano  19/12/2013 9.03

Re: IL SOLENGO DELL’ULIVETO

X Bigio io ho chiesto un parere ha Marco Benecchi non a te che ti sei improvvisato professore, che ne
sai tu di come la penso io riguardo alla caccia al cinghiale ? ho grandissimo rispetto per questa caccia
la pratico da tantissimi anni , ho in rastrelliera 1 express e 2 carabine semiautomatiche , spendo ogni
anno molti soldi per recarmi a caccia e arrivi tu che non so neanche chi sei e ti permetti di dire che non
ho rispetto per la caccia al cinghiale solo perchè ho speso 350 anzichè 500 per un red dot , fammi la
cortesia non fare il professore se nessuno te lo chiede.

da Sew  19/12/2013 8.34

Re: IL SOLENGO DELL’ULIVETO

350 per un meopta è un furto e chi ha speso quella cifra è stato "fregato"! mentre 500 euro per uno zaiss è REGALATO per le prestazioni che la Zaiss offre! Diciamo che in macchina si va sia con la fiat che BMW questione di gusti ma io penso di occhio! Ma scusa massimiliano ma le hai provate queste ottiche o parli per parlare? fatti un giro in fiera o dalla Bignami di Ora e poi ne riparliamo.

da Bigio  19/12/2013 8.09

Re: IL SOLENGO DELL’ULIVETO

Bigio permettimi una semplice considerazione : si comprende ben poco questa acredine latente.........
(miseria 350 euro ? 500 euro il Compact Point Zeiss .....)
Meopta mica è l'ultima arrivata ? ho letto con interesse su di una rivista venatoria la storia dell'azienda dagli arbori ad oggi,e francamente,se nn commercializzasse roba discreta non sarebbe sopravvissuta 100 e più anni.
Si parla perfino che la stessa azienda lavori prodotti meccanici per note ditte austro.tedesche molto molto blasonate...........
poi può essere che mi sbagli ma gettarle sterco addosso così con veemenza............
Cordialità.

da Massimiliano  18/12/2013 17.44

Re: IL SOLENGO DELL’ULIVETO

un cesso perchè la caccia al CINGHIALE merita più rispetto e basta con le attrezzature "miseria". Un ottica buona DURA TUTTA LA VITA e la caccia al CINGHIALE vale DI PIU della nobile come al cervo , al daino, al capriolo, muflone e camoscio!!! Credono che il CINGHIALE sia il parente povero della caccia INVECE E' IL NUMERO DELLA CACCIA IN ITALIA. il piu furbo, il piu bello, il piu diffcile , il piu sportivo, W IL CINGHIALE!!! e cacciamolo bene !!!

da Bigio  18/12/2013 15.32

Re: IL SOLENGO DELL’ULIVETO

x Bigio Meopta è un cesso, perchè ? l'hai provato ? io ho preso il meosight II perchè un amico me lo ha consigliato lui e altri della mia squadra lo usano e ne sono molto soddisfatti.
Che poi non costa neanche tanto poco io l'ho pagato 350 euro che per un cesso come dici tu non è poco.

da Sew  18/12/2013 10.59

Re: IL SOLENGO DELL’ULIVETO

Mamma mia e quanta gente frustrata c'è in giro!!!

Augurissimi a tutte le persone serie del BLOG!!!!

P.s. Marco quando ritorno Civitavecchia ti faccio uno squillo!!!
Vincenzo

da Vincenzo  18/12/2013 10.50

Re: IL SOLENGO DELL’ULIVETO

Meopta ,( che è un cesso di ottica) ma va bene tanto per tirare a un cinghiale basta il fondo di un bicchiere!

da Bigio  18/12/2013 9.27

Re: IL SOLENGO DELL’ULIVETO

Ciao Marco approfitto del blog per avere un tuo parere, ho acquistato da poco un red dot Meopta
meosight II mi è stato detto che la Meopta che è Cecoslovacca fa dei buoni prodotti ad un prezzo
contenuto, volevo un tuo parere in quanto ero intenzionato ad acquistare anche un cannocchiale
Meopta Artemis 3000.

Ciao e grazie

da Sew x Marco  18/12/2013 9.10

Re: IL SOLENGO DELL’ULIVETO

Bella citta Brunico , pulita, organizzata , ben tenuta mi piace molto. Da venti anni vado in vacanza e caccia in Trentino Alto Adige e devo ringraziare tutte le persone che ho consciuto. Dure e chiuse all'inzio ma espansive e gentili quando i rapporti si sono chiariti. La caccia in montagna è fantastica. Grazie amici del Trentino Alto Adige.

da Paolo  18/12/2013 7.39

Re: IL SOLENGO DELL’ULIVETO

Mi sono messo in testa ( song' ' na capa tosta ) di conoscere il Sig. Auer di Brunico. Quando mi sarà possibile Glielo farò sapere; potrebbe essere l'occasione.
Cordialità.
Pietro

da Da Bopi x Old_Hunter  17/12/2013 21.37

Re: IL SOLENGO DELL’ULIVETO

Grazie degli auguri, che contraccambio di cuore.
Sparando che ci sia l'occasione di conoscersi di persona, sarà comunque un piacere !
Un abbraccio da Walter

da OLD_Hunter x Pietro (BOPI)  17/12/2013 20.50

Re: IL SOLENGO DELL’ULIVETO

me so sbajato ... FANATICOOO ,,,, so proprio na sola! Benecchi Bon Natale non te rompo più me scuso mo je lo dico a voce che è un fanaticooo !

da maremma  17/12/2013 11.44

Re: IL SOLENGO DELL’ULIVETO

Alessio a fantaico!!!

da maremma  17/12/2013 11.42

Re: IL SOLENGO DELL’ULIVETO

Carissimo Maremma,
Se Alessio lo conosci.... allora perchè certe confidenze non gliele fai di persona????
Perchè dobbiamo usare il blog per "sghignazzare", come chi fa le lunghe serie di AHAHAHAH...
e per fare polemiche sterili come io sono meglio tu sei peggio.
Io abbatto tu padelli, io ce l'ho più grande del tuo etc.
Potresti dirci con che cosa vai a caccia ad esempi, se usi l'ottica, il punto rosso, quale calibro, tipo e peso di palla, fare con tutti uno scambio umile di pareri, magari dare consigli, etc.
Ma che senso ha fare degli interventi simili?
Alessio, indipendentemente se parcheggia male la macchina, se frequenta i recinti e/o se fa anche qualche padella, mi sembra una persona EDUCATA.
Buona giornata
Marco

da Marco Benecchi x "Maremma"  17/12/2013 8.32

Re: IL SOLENGO DELL’ULIVETO

alessio il cacciatore di recinto ! filma anche le padelle che ti conosco

da maremma  17/12/2013 8.01

Re: IL SOLENGO DELL’ULIVETO

Gent.mi Signori
chiedo scusa se ogni tanto intervengo nel bel mezzo di " diatribe " ma vorrei approfittare del momento per fare a Tutti ( anche se mancano ancora un po' di giorni ) i migliori Auguri di tanta serenità per le prossime festività ( è scappata non volendo la rima ). Mi si consenta di rivolgere un pensiero particolare a Marco Benecchi che non mi ha mai lesinato suggerimenti e consigli. Grazie ed Auguri, Marco. Altrettanto ai Sigg. Old_ Hunter e Tiroler; il primo perché mi sembra, pur non conoscendoci di persona, ci sia una sintonia di " pensiero ", il secondo perché con un Suo Post ha solleticato la mia curiosità sul Sig. Auer che ho avuto il piacere di conoscere anche se solo, al momento, per telefono.
Auguroni rinnovati.
Pietro ( Bopi )

da Bopi x tutti  16/12/2013 17.05

Re: IL SOLENGO DELL’ULIVETO

Ho visto come spari su Youtube e non ti si può fare altro che tantissimi complimenti. Sei davvero molto bravo!! Al di là dell'invidia che può provare qualche altro che partecipa a questo forum.
Saluti

da Andrea x Alessio  16/12/2013 17.05

Re: IL SOLENGO DELL’ULIVETO

Usi anche altro tipo di munizioni oltre alla barnes da 150 grani?

da Andrea x Alessio  16/12/2013 17.02

Re: IL SOLENGO DELL’ULIVETO

eotech xps con punto 65/1 ahahahah che sei un NOCS???? ahahahhahah ma va ahahahah cecchino ahahah il cecchino del suino!!! ahahah occhio alle macchine ahahaah

da francesco  16/12/2013 16.30

Re: IL SOLENGO DELL’ULIVETO

mi ci trovo molto bene e' in 308 w caricatore 5 piu 1 tiro barnes monolitiche 150 gr

da da Alessio per Andrea  16/12/2013 14.11

Re: IL SOLENGO DELL’ULIVETO

Scusami Alessio, in quale calibro è la tua Merkel e come ti ci trovi?
Grazie

da Andrea per Alessio  16/12/2013 12.55

Re: IL SOLENGO DELL’ULIVETO

ciao marco........lascialo perdere! !
le mie zone di caccia sono alto lazio mancianese la mia arma
e' sr1 merkel e visto che parliamo di guerra con il selvatico sopra ho
un eotech xps con punto 65/1 moa........

da da alessio per marco  16/12/2013 10.23

Re: IL SOLENGO DELL’ULIVETO

la bolt non è per tutti sopratutto per chi usa il mitra e fa IL FEMOMENO...si da circo !!! ah aha h 20 colpi a un cinghilale ah ah ah ridicolo cacciatorino dovresti andare in Siria con quel volume di fuoco non a caccia . SOLO TU SEI IN GUERRA CON I CINGHIALI....AHAHAHHA

da Frnacesco  16/12/2013 8.15

Re: IL SOLENGO DELL’ULIVETO

Ragazzi, (anche se "dovremmo" essere tutti maggiorenni visto che molti frequentatori del NOSTRO blog sono titolari di Porto d'Armi!) MA LA VOGLIAMO FARE FINITA.
PER CORTESIA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Me lo volete fare questo regalo Natalizio?
Possibile che dobbiamo sfruttare questo blog per dire stupidaggini, per offendere e per sfogare tutto l'acredine possibile, magari accumulato dai comuni problemi domestici?
Perchè non cerchiamo di dialogare come Persone ADULTE, SERIE e BEN EDUCATE.
Mi promettete che ci proverete?
Un caro saluto
M

NB per Alessio. SABATYO HK nuovamente in azione: Scrofa (o LEFA come diciamo nel Lazio) di 60 - 70 kg in leggero movimento "scanata" seza cani dietri a circa 100 mt. 1 colpo SST da 150 grani
1/2 ora dopo, porcastrone di 35 - 40 uscito dal bosco a "duemila" tre colpi da 70 - 80 mt.
Con DOCTER 3 PALLINO Piccolo.
Ho visto il video, mi incuriosisce sapere cos'hai sopra alla BAR (mi sembra una Long dalla tacca!)
Ciao
Marco

da MARCO BENECCHI X TUTTI  16/12/2013 7.13

Re: IL SOLENGO DELL’ULIVETO

al massimo possono farmi un divieto di sosta per il parcheggio sull' erbaio visto che la macchina è mia e la avevo appena lasciata li .........che fascino la bolt ....... cerca di nn rovinargli il bollino giallo dell allevamento sulle orecchie

da alessio  15/12/2013 20.40

Re: IL SOLENGO DELL’ULIVETO

il tuo video...dove un pazzo scatenato è in linea con una macchina...dovrebbero ritirati la licenza subito altroché tiratore di cosa ??? spara come il tedeschi con la bolt non con la mitraglia sai che fatica anche un idiota lo prende un cinghiale ! Oggi per la cronaca triplo sui cinghiali con la BOLT !! IMPARA e filma meglio fenomeno ahahahahh

da francesco  15/12/2013 16.15

Re: IL SOLENGO DELL’ULIVETO

Per francesco.... ma che video hai visto? ???? cerca meglio prima di criticare
ps. a lodole gia ci vado e mi diverto pure

da alessio  15/12/2013 13.12

Re: IL SOLENGO DELL’ULIVETO

bel video , per poco fai secco uno dentro la macchina ahahahh ma fammi il piacere alessio... tira alle allodole che è meglio!!

da Francesco  14/12/2013 19.08

Re: IL SOLENGO DELL’ULIVETO

riferito al video di Alessio,per metter un pò di sale @:) al certo ottimo tiratore ......
Si potrebbe apostrofare che la palla da qualche parte deve pur passare e/o come nel caso di una muche su 6 colpi al poligono sul cinghialino corrente,quello è lo sbaglio (la muche).

da Massi  13/12/2013 9.28

Re: IL SOLENGO DELL’ULIVETO

X Alessio, complimenti bei tiri, che bestioni !! ma in che zona siete ?

da Sew  13/12/2013 8.27

Re: IL SOLENGO DELL’ULIVETO

sulla tua citazione......... credo che non ci sarebbe riuscto nessuno ecc ecc. ........
non essere troppo sicuro! !!!!!!!! dove caccio io facciamo quasi solo quei tiri li. ...
cercami su you tube "alessio petrucci"
saluti e complimenti per il blog.

da alessio  13/12/2013 8.06

Re: IL SOLENGO DELL’ULIVETO

Pino vedo che stai perdendo la pazienza e l'autocontrollo, stai calmo un buon cacciatore deve saper tenere i nervi saldi altrimenti diventa pericoloso e non coglie un ca......!!!
Ciao Pino (attento alle allodole sono più pericolose di quanto tu pensi).

da Sew  12/12/2013 14.06

Re: IL SOLENGO DELL’ULIVETO

Sew Tu sei un maleducato e con i maleducati come te è meglio non parlare. Idiota sarai tu con la tua giacchetta arancione e il mitra da scemo IMPARA AD ANDARE A CACCIA e impara a leggere IDIOTA che io faccio più battute di te MA SONO contro quelli come te I MALEDUCATI che non sanno andare a caccia E FANNO I PREPOTENTI.
EZIO, hai ragione , ma sono contro i prepotenti e incapaci come l' 80% dei cinghialari che sono lo scarto delle altre forme di caccia dove non combinavano niente.
Old, non è proprio vero , l'aspetto rende molto di più e fa meno rumore, meno MORTI AMMAZZATI DA QUALCHE AGIATATO con il mitra e lo possono fare TUTTI ... senza danneggiare o impaurire l'altra selvaggina.

da Pino  12/12/2013 12.04

Re: IL SOLENGO DELL’ULIVETO

Naturalmente il post è per il Sig.Pino

da Sew  12/12/2013 11.48

Re: IL SOLENGO DELL’ULIVETO

Io credo che siano gli IDIOTI come te che rovinino la caccia, perchè non riuscite a fare a meno di criticare chi fà qualcosa di diverso da voi, a me non piace mettermi a fischiettare in mezzo ad un prato
per richiamare le allodole, mi sentirei un idiota ma non per questo ho mai criticato a chi piace farlo, ne
tanto meno sono andato a cercare forum dedicati alla caccia alle allodole per mettermi li a criticarli.
Ripeto se non ti piace la battuta al cinghiale non farla, cercati un forum dedicatto agli allodolari e buon
divertimento.

da Sew  12/12/2013 11.45

Re: IL SOLENGO DELL’ULIVETO

Caro Pino, al di la che confermo quanto ho già scritto poco sopra, tieni presente che il disinteresse degli uomini per un "aspetto" o un "soggetto" fa spesso in modo che quell'"aspetto" o "soggetto" scompaia. Quando nella zona in cui vivo eravamo il doppio dei cacciatori e quasi tutti cacciavamo la stanziale "classica", c'era anche quest'ultima in abbondanza. Ora che quasi tutti cacciano il cinghiale anche starne, rosse e fagiani sono pressochè scomparsi. Rimane un forte nucleo di segugisti interessati alla lepre e manco a dirlo di lepri ce ne sono alla grande e quei 4 gatti che cacciano ancora con il cane da ferma ringraziano madre natura che gli invia qualche bekka.

da Ezio  12/12/2013 10.33

Re: IL SOLENGO DELL’ULIVETO

Sai, io sono nato a Trieste, e ci vivo tutt'ora.
Dalle nostre parti, non migra un bel niente : anatre, allodole, beccacce e quant'altro, patrimonio dei migratoristi, da noi non ci sono ...
Non abbiamo il territorio, in Carso si cacciavano lepri, qualche raro fagiano (raro), casualmente (molto casualmente) una beccaccia. La caccia a pallini da noi ha poco senso.
Da sempre, la nostra tradizione è stata verso l'ungulato. Prova ne sia che la caccia di selezione è nata nelle nostre zone, oltre che in Trentino Alto-Adige.
Concordo che l'aspetto, ben curato, pasturato, da altana, ecc. ecc. possa essere più redditizio della battuta a livello di singolo cacciatore, ma se devi "sfoltire" una popolazione di cinghiali, all'aspetto poco fai : ne spari uno, forse forse forse due, ma gli altri spariscono, ed inoltre quell'appostamento è "bruciato" per un bel po'.
Difatti, a Trieste abbiamo GROSSISIMO problema coi cinghiali, che, stante anche l'infelice legislazione venatoria del FVG, l'età avanzatissima dei cacciatori ed anche una certa ottusità sia dei direttori di riserva che della autorità, ben difficilmente risolveremo, se non cambia qualcosa.
In questi casi, delle belle battute, ben organizzate, fatte con criterio e le persone giuste, non dico che risolverebbero il problema, ma almeno lo ridurrebbero considerevolmente.
Peccato che non se ne parli nemmeno ...

Un abbraccio da Walter

da OLD_Hunter x Pino  12/12/2013 10.06

Re: IL SOLENGO DELL’ULIVETO

X Bopi
Grazie, Pietro, molto gentile da parte tua e molto apprezzato.
Sarebbe molto bello se tutti riuscissimo a "superare i confini", se si riuscisse a non litigare più tra migratoristi, capannisti, battutari (passatemi il termine) piuttosto che cacciatori di selezione comprendendo l'uno le ragioni dell'altro instaurando quel reciproco rispetto che dovrebbe esserci sempre.
Chissà che in questi tempi di crisi magari non ci si avvicini di più : lo spero proprio.

X Arrabbiato
Per quanto mi risulta(ma posso sbagliarmi ...) in Europa si va sì all'aspetto anche notturno, ma sono consentiti fari e visori notturni, cosa che da noi è severamente vietato. Almeno ai cacciatori corretti ...
E poi, dopo un'ora (o due, dipende) dal tramonto NON possiamo sparare.
La vedo complicata ...
La luna piena : si, certo, ma a parte quanto detto prima sugli orari di caccia, significa cacciare 3/4 giorni al mese, bene che vada. E sempre che non piova, non tiri troppo vento, ecc. ecc.
Senza contare che affidandosi solo alla luna comunque ben poco vedi, con tutto quel che ne consegue, ad esempio, selezione = zero, spari e poi vai a vedere che cosa hai abbattuto. Forse non il massimo.
Certo, se ci lasciassero almeno i fari e senza limitazioni di orario, beh, sarebbe un'altro discorso.
Ma per il momento, così non è. Peccato.

Un abbraccio a tutti da Walter

da OLD_Hunter  12/12/2013 9.50

Re: IL SOLENGO DELL’ULIVETO

sew questo è il tipico modo di esprimersi dei cinghialai ( stupidi) come te. Oltre a questo voi occupate e spavenatate tutto il territorio E' VOSTRO? Impara l'educazione che i soggetti come te sono quelli che rovinano le squadre. Old, certo hanno il loro fascino se fatte con serietà ma non è cosi. La sicurezza è al limite della ragione. Guarda proprio ieri passavo su una statale e vedevo le giacchette rosse a un centinanio di metri dalla strada ?????? mi sono sentito male! Io ne ha fatte talemente tante da farmi venire la nausea dalla maremma alla toscana in emilia, marche. Romagna e perfino in molise , abruzzo! Oggi partecipo solo a quelle dove conosco TUTTI , dove non ci sono esaltati come sew , dove non dicono parolacce fastidiose , dove non girano con le mitraglie, dove si vestono per bene e non come zingari, dove le spoglie degli animali sono rispettate e recuparte da TUTTI con allegria. Se hai letto ho scritto che in Toscana e - aggiungo- Maremma molte squadre sono PERFETTE ma sono la minoranza! Mi sa che tu nei hai fatte molto poche di battute anzi se ne hai fatte 10/20 sono molte. Uno che non spara agli uccellini è un mezzo cacciatore ( senza offesa) anche perchè in ITALIA la caccia primaria sono sempre stati i migratoristi che sono la maggioranza. All'aspetto , se ben fatto, si ottengono risultati migliori della battuta e senza tutto quel baccano ! Arrabbiato ha ragione la caccia la cinghiale si fa di notte ma se ben "curati" si sparano anche nelle ore consentite dalla legge. Certo siete di scuola Austro Ungarica siete pochi ma questo cosa vuol dire? le Alpi sono una piccola parte dell'Italia ed è giusto cosi. Io non sono di quelle parti ma rispetto le vostre tradizioni che non tutte condivido ma ...

da Pino  12/12/2013 9.41

Re: IL SOLENGO DELL’ULIVETO

Eg. Sig. Old_Hunter, mi ritrovo per la seconda volta a rivolgermi a Lei per eprimere la mia condivisione delle Sue affermazioni; questo mi fa dire che, ci si può sentire od essere “ Austro-Ungarici “ da una parte e/o della “ Magna Grecia “ ( di cui, come Campano, mi onora l’appartenenza ) dall’altra, “ certi confini” sono facilmente, anzi inevitabilmente, superabili e superati. Glielo devo.
Cordialmente. Pietro.

da Bopi x Old_Hunter  12/12/2013 7.27

Re: IL SOLENGO DELL’ULIVETO

x Old Hunter : per caccia all'aspetto ( in Europa, naturalmente, non da noi) intendevo di notte, con la luna e se non c'è pippe.Cordialità.

da Arrabbiato 61  11/12/2013 14.49

Re: IL SOLENGO DELL’ULIVETO

x pino ma se non ti piace la battuta ai cinghiali non farla nessuno ti obbliga, ma non rompere i co........
a chi piace.

da Sew  11/12/2013 11.08

Re: IL SOLENGO DELL’ULIVETO

x Pino: c'è molto di vero in quello che hai detto. Non è casuale che in tutta Europa le battute siano molto limitate ed effettuate per contenere la specie. Normalmente l'ungulato è cacciato all'aspetto o alla cerca.

da Arrabbiato 61  11/12/2013 10.08

Re: IL SOLENGO DELL’ULIVETO

Me lo dicevano in trentino: la carabina non è un annafiatoio, cioè non c'è rosata, si mira e si tira un colpo preciso. Siamo di scuola austroungarica. Lunga vita a FJ I!

da vecchio cedro  10/12/2013 16.30

Re: IL SOLENGO DELL’ULIVETO

Old, per abbattere due allodole al fischio , devi saper fischiare, nasconderti bene, sapere quando e come il momento giusto per sparare e non cerdere che sia cosi facile prenderle. A parte questo, Tu la chiami caccia questa? CACCIA ? bestie braccate senza mezzi termini, dentro e fuori le riserve, senza limite di colpi al fucile, con le radio ( non dovrebbero essere viatate è come usare un registratore ) , con mezzi fuoristrada , quad, ma dico siamo impazziti? la meta se ne vanno a morire feriti chissà dove ( tanto eh?) Il cuore dov'è? l'etica dov'è? la caccia dov'è? mettersi una giacchetta arancione e una mitraglia al collo forse fa senitre tutti più "rambo"! e i morti? i feriti? per questa stupida forma di caccia? dove li mettiamo? Certo le cacce sono tutte belle se fatte con criterio e serietà. Ma , ci sono anceh squadre serie e sopratutto di toscani ( io non sono toscano) che sanno limitarsi e cacciare per bene. ma sono poche !

da pino  10/12/2013 15.56

Re: IL SOLENGO DELL’ULIVETO

Bella, Marco ... :)

Però ammetti anche tu di aver avuto un po' di fortuna, tiri così sono sempre incerti, ma, giustamente, se mai ci provi, mai ci riuscirai !

X Pino
Ma dai, Pino, ogni forma di caccia è bella, smettiamola con queste storie !
La battuta da chiudere ? Ma perché mai ?
Solo perché per TE sono meglio due allodole al fischio ?
Figurati che a me non passa neanche per la testa di sparare, alle allodole !
E poi, jeep, cani, quad e quello che vuoi, caccia è caccia ... TUTTE le caccie sono belle, se son fatte col cuore e la correttezza !

Un abbraccio a tutti da Walter

P.S. x Marco : che caspita è successo al tuo amico ? 57 punti ? Cavolo ... Brutta storia ! Fagli gli auguri da parte mia (nostra) anche se non lo conosco ...

da OLD_Hunter  10/12/2013 15.35

Re: IL SOLENGO DELL’ULIVETO

fortuna perchè cosi rompono meno nelle cacce serie. Molto sportivo, dare dietro a un baghino in 100 cacciatori con mitraglie, mute di cani, quad, gip !! AHHHHH Ridicola forma di caccia da chiudere subito! meglio due allodole al fischio,

da pino  10/12/2013 15.04

Re: IL SOLENGO DELL’ULIVETO

Anche i cinghiali ...per sfortuna di tutti i piccoli selvatici che vivono e nidificano o prolificano a terra.

da Ezio  10/12/2013 13.40

Re: IL SOLENGO DELL’ULIVETO

fortuna che i cinghialarii sono sempre di piu ...

da Pino  10/12/2013 8.06

Re: IL SOLENGO DELL’ULIVETO

Ciao.
Come stai? Grazie per il Weid, ma il resto dovrestri tradurmelo.......................
Un caro saluto
M

NB poi seguirà racconto. Un cinghio più grosso di quello mercoledì scorso ad un mio amico gli ha fatto mettere 57 punti di sutura. E' ancora in opedale!!!!!!!

da Marco Benecchi x Vecchio Cedro  09/12/2013 14.10

Re: IL SOLENGO DELL’ULIVETO

la carabina non l'è uno sguasa orti! weidmannsheil!

da vecchio cedro  09/12/2013 13.47
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