
Vorrei sottolineare un aspetto importantissimo della caccia che spesso passa in secondo piano, in quanto oscurato dai tanti problemi, conflittualità, interessi o controversie che attanagliano il mondo venatorio.
Prendendo spunto da un pezzo di storia della nostra tanto amata Italia, sono sempre più convinto che al contrario di quello che si sente quotidianamente, la caccia è e deve essere esclusivamente una passione che unisce.
Tra gli anni '40 e '50 due illustri sportivi che hanno diviso l'Italia in due per il tifo a suon di pedalate e regalando spettacolo ogni qual volta gareggiavano;
Parliamo di Fausto Coppi e Gino Bartali, i due più grandi protagonisti della storia del ciclismo italiano.
Acerrimi nemici sulle due ruote, ma ottimi amici quando imbracciavano le loro doppiette per andare a caccia!
Nati cacciatori di anatre e lepri per poi dedicarsi alla caccia alla beccaccia sulle colline del Mugello e nelle riserve del Lodigiano, Coppi e Bartali sono stati, sono e saranno d'esempio per noi e le prossimi generazioni sullo scopo principale della caccia: unire e regalare emozioni da condividere con il prossimo.
Questo esempio di vita tramandatoci grazie a questi due campioni, deve rappresentare una "forma mentis" per tutti noi cacciatori di quest'epoca affinchè le diverse realta associative e federali cui apparteniamo, nonostante i vari "credo" e le soggettive politiche gestionali portate avanti, non dimentichino che andiamo a caccia tutti allo stesso modo, ragion per cui non bisogna "tirare acqua" solo al proprio mulino, ma assumere attegiamenti tali da aprirsi a collaborazioni anzichè dibattiti per giungere a decisioni comuni utili ad allegerire la quantità abnorme di problemi che attanaglia la caccia.
Nella nostra piccola realtà comunale di San Prisco (CE), due grandissimi amici, Gianluca Merola e Gianluca Visconte, rispettivamente Segretario e Consigliere della Sez. FIDC "Francesco di Monaco", ritratti nella foto che introduce l'articolo, proprio per la posizione in cui sono ritratti, mi ricordano un manifesto di pubblicità della caccia degli anni '90 che ritraeva uno accanto all'altro Coppi e Bartali.
Due giovani cacciatori Gianluca V. e Gianluca M, che grazie ad un affiatamento costante e sempre maggiore derivante dalle tante battute di caccia, soprattutto alla Regina, si stanno impegnando in prima persona per il rilancio della nobile arte che è la caccia attraverso lo studio delle tante, e purtroppo complesse, normative vigenti in materia e l'organizzazione di attività sportive, cinofile e ludiche volte anche a sviluppare il senso associativo nonchè l'unione che la caccia trasmette, accompagnati e coadiuvati da tutti gli altri soci della sezione che con orgoglio ed entusiasmo, accettano e collaborano a tutte le iniziative da loro proposte.
Ed è proprio dalle piccole realtà comunali che deve partire questo forte e chiaro messaggio: La Caccia, passione che unisce! e tale messaggio deve espandersi a macchia d'olio fino a giungere nelle coscienze di ognuno di noi, cacciatori e non, affichè decadano falsi miti e avverse convizioni sulla nostra nobile arte.