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gen26 26/01/2015
Che il Ministro dell'Ambiente abbia tentato di far passare il suo intervento ideologico sull'attività venatoria come soluzione a procedure d'infrazione comunitaria contro l'Italia è cosa già detta e ridetta, e non starò qui a dilungarmi.
Certo, un Ministro che fonda la sua azione di Governo sull'inganno degli amministrati cacciatori non merita la fiducia né dei cacciatori stessi, né degli ambientalisti intellettualmente onesti, né del Popolo italiano tutto, questo è certo. Ciò detto, cercherò di affrontare qui di seguito la questione sorta sull'anticipazione della chiusura della caccia alla Beccaccia e alle due specie di Turdidi sotto il profilo strettamente giuridico partendo dall'art. 120 della Costituzione.
Recita l'art. 120, comma 2, della Carta che "Il Governo può sostituirsi a organi delle Regioni, ... nel caso di mancato rispetto di norme e Trattati internazionali o della normativa comunitaria...
Tale principio ha trovato attuazione attraverso l'art. 8, comma 4, della L. n. 131/2003, il quale recita che "Nei casi di assoluta urgenza, qualora l’intervento sostitutivo non sia procrastinabile senza mettere in pericolo le finalità tutelate dall’articolo 120 della Costituzione, il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro competente, anche su iniziativa delle Regioni o degli enti locali, adotta i provvedimenti necessari, che sono immediatamente comunicati alla Conferenza Stato-Regioni o alla Conferenza Stato-Città e autonomie locali, allargata ai rappresentanti delle Comunità montane, che possono chiederne il riesame".
Prima di completare il quadro normativo di riferimento, è bene fare attenzione alle due parti sopra evidenziate. La prima, riguardante l'assoluta urgenza del provvedere, mette a nudo l'eccesso di potere del Governo, poiché è intervenuto, addirittura, prima che una procedura d'infrazione fosse stata formulata contro l'Italia; la seconda, cioè la richiesta di riesame, assume enorme importanza per il futuro nell'ipotesi in cui attraverso la ripetizione della stessa procedura i prossimi calendari venatori possano essere riscritti a Roma. Occorre, cioè, che gli Enti locali facciano sentire la propria voce (rectius: le proprie grida) in sede di "Conferenza Stato/Regioni" per chiedere il riesame della procedura adottata ai sensi del citato art 8, comma 4, L. n. 131/2003 e denunciare in tale sede, tra l'altro, l'eccesso di potere sopra segnalato.
Tornando adesso al quadro normativo di riferimento occorre richiamare l'art. 14, comma 15, della L. n. 157/1992 che riguarda la "pianificazione del territorio e la programmazione dell'attività venatoria". Esso così recita: "In caso di inerzia delle regioni negli adempimenti di cui al presente articolo, il Ministro dell'agricoltura e delle foreste, di concerto con il Ministro dell'ambiente, assegna ad esse il termine di novanta giorni per provvedere, decorso inutilmente il quale il Presidente del Consiglio dei ministri provvede in via sostitutiva, previa deliberazione del Consiglio dei ministri su proposta del Ministro dell'agricoltura e delle foreste, di concerto con il Ministro dell'ambiente".
Così riassunto il quadro normativo di riferimento, non c'é chi non veda che l'art. 14, comma 15, della Legge quadro n. 157/1992 si pone quale "Lex specialis" rispetto all'art. 8, comma 4, L. n. 131/2003 che va, quindi, derogato. In altre parole, in materia faunistico venatoria è consentito allo Stato di sostituirsi alle Regioni, ma solo nell'ipotesi di inerzia di queste nella pianificazione e programmazione. Nessun potere sostitutivo la Legge quadro prevede in tema di calendari venatori.
E si capisce bene il perché. La redazione del Piano Faunistico Venatorio, la costituzione degli AA.TT.CC., il calcolo degli indici di densità venatoria, pretendono un comportamento "attivo" delle Regioni. Se queste rimangono inerti, solo lo Stato è in grado di intervenire assumendosi tutti gli oneri già in capo agli Enti locali.
Ben diversa è, invece, l'ipotesi che riguarda la legittimità dei calendari venatori. Qui non è assolutamente indispensabile un "facere" delle Regioni, e quindi non è necessario alcun (ECCEZIONALE) potere sostitutivo in capo allo Stato. Infatti, basta che qualunque soggetto interessato ricorra al G.A. per vedere immediatamente tutelato il suo interesse attraverso la sospensione del calendario nella parte ritenuta "contra legem".
Per concludere, se la vogliamo mettere in termini calcistici, Galletti è intervenuto sul campo di gioco "a gamba tesa" e l'arbitro, Renzi, non si è accorto (o non se ne è voluto accorgere fate Voi) del fallo.
Sta ora alla capacità organizzativa dei cacciatori porre le basi affinché tali falli non accadano più; sta sempre a loro trovare la forza per mettere "fuori gioco" chi intende giocare una "sporca" partita.
Giovanni Di Giunta
(Sindacato Nazionale Cacciatori)
Tags:16 commenti finora...
Re: Incostituzionale l'intervento Galletti Rimane il problema: quando c'è da produrre ricorsi o resistere nei tribunali, chi ci va? le private? Gli ambientalisti l'hanno capito da tempo, bisogna strigliare e far funzionare le associazioni e non ricordarsi di loro solo quando c'è da ritirare i tesserini. da SANDRO LEVAN
05/02/2015
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Re: Incostituzionale l'intervento Galletti cari Andrea Taccini e Mauro Roma: sono molto d'accordo con voi. a monte di tutte le malversazioni di cui noi cacciatori siamo stati oggetto fin dagli anni 70 c'è il nostro individualismo, un'aberrante interpretazione dell'associazionismo ecc. CE LO MERITIAMO! E CE LO SIAMO MERITATI DA 40 ANNI A QUESTA PARTE! COME REAGIRE? mi pare interessante la proposta di Mauro: defezionare dalle AAVV. e anche quella di Andrea : comunicare. Resta il problema di come farlo efficacemente. si potrebbe forse fare una sorta sorta di catena di S. Antonio via mail? vi sembra un'idea percorribile? che cosa comunicare? a chi? in merito a questa ed altre mille domande che mi pongo gradirei avere il vostro parere grazie da lupozoppo
05/02/2015
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Re: Incostituzionale l'intervento Galletti Mi sono STUFATO di porgere l'altra guancia per far capire ai sordi quelloche non vogliono sentire ,dobbiamo passare alla vera azione tipo fare ass private tipo la"polizza del cacciatore " Assitalia POi dovranno le AAVV convincerci di tornare da loro se inizieranno a agire legalmente contro questi soprusi !! E a tutelarci veramente e a restiturci i nostri diritti sanciti dalle leggi attuali e sopratutto ricordare il colore politico di questi signori quando si va al voto !!! Faccio un conto semplice. 800.000 cacciatori circa se solo la meta di loro senza contare le loro famiglie ,si sarebbero ricordato della rossa animalara forse le ultime elezione potevano andare in modo diverso. NON SIAMO POCHI e purtroppo pensiamo piu al benessere del paese che alla ns passione ! da Mauro Roma
02/02/2015
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Re: Incostituzionale l'intervento Galletti Buonasera a tutti, vorrei solo prendere spunto dalla vicenda "galletti", che è solo l'ultima disgrazia che colpisce noi cacciatori per dire che: CE LO MERITIAMO! Noi tutti ed in primis le varie associazioni dei cacciatori non ci siamo ancora resi conto che urge educare la stragrande parte della popolazione sulle tante virtù della nostra amata caccia. OCCORRE COMUNICARE! che cosa?: che cacciare vuol dire PRELEVARE cioè attingere alla selvaggina per prendere delle prede che sicuramente verranno mangiate con la consapevolezza, che ormai non esiste quasi più, che si tratta di alimenti sani, no ogm, senza veleni chimici e che possono essere dati a dei bambini con molta più tranquillità di quelli che si comprano nei supermercati; Che cacciare significa controllo e salvaguardia del territorio; Che non cacciare significa pagare milioni di euro di danni all'agricoltura che potrebbero essere impiegati per scuole, asili nido, ospedali ecc.; Che L'INDOTTO creato dalla caccia equivale a migliaia di posti di lavoro e che cambiando politica e iniziando ad investire promuovendo l'attività venatoria se ne potrebbero creare altri e tanti. Se volete posso continuare, ma credo che sia sufficiente per dire che solo facendo questa necessaria e continua comunicazione si possono sostituire i futuri "Galletti" con tanti fagiani, colomacci e cinghiali! Che le associazioni non si limitino solo a prendere soldi ma inizino ad andare caccia... di consensi! Un caro saluto ai miei colleghi
da andrea taccini
01/02/2015
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Re: Incostituzionale l'intervento Galletti Tutto giusto, sono d'accordo. Ma sono cose che ce le diciamo da 40 anni, prima al bar ora su google. Il treno è passato per noi cacciatori nel 1990, quando non costituimmo un partito.Da allora in poi sempre peggio. Il treno è ormai passato per noi cacciatori, restano invece le nostre associazioni venatorie, quelle stesse che ci hanno venduti per piccoli interessi da Giorgio 53
01/02/2015
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Re: Incostituzionale l'intervento Galletti Buonasera a tutti, vorrei solo prendere spunto dalla vicenda "galletti", che è solo l'ultima disgrazia che colpisce noi cacciatori per dire che: CE LO MERITIAMO! Noi tutti ed in primis le varie associazioni dei cacciatori non ci siamo ancora resi conto che urge educare la stragrande parte della popolazione sulle tante virtù della nostra amata caccia. OCCORRE COMUNICARE! che cosa?: che cacciare vuol dire PRELEVARE cioè attingere alla selvaggina per prendere delle prede che sicuramente verranno mangiate con la consapevolezza, che ormai non esiste quasi più, che si tratta di alimenti sani, no ogm, senza veleni chimici e che possono essere dati a dei bambini con molta più tranquillità di quelli che si comprano nei supermercati; Che cacciare significa controllo e salvaguardia del territorio; Che non cacciare significa pagare milioni di euro di danni all'agricoltura che potrebbero essere impiegati per scuole, asili nido, ospedali ecc.; Che L'INDOTTO creato dalla caccia equivale a migliaia di posti di lavoro e che cambiando politica e iniziando ad investire promuovendo l'attività venatoria se ne potrebbero creare altri e tanti. Se volete posso continuare, ma credo che sia sufficiente per dire che solo facendo questa necessaria e continua comunicazione si possono sostituire i futuri "Galletti" con tanti fagiani, colomacci e cinghiali! Che le associazioni non si limitino solo a prendere soldi ma inizino ad andare caccia... di consensi! Un caro saluto ai miei colleghi
da andrea taccini
01/02/2015
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Re: Incostituzionale l'intervento Galletti Buonasera a tutti, vorrei solo prendere spunto dalla vicenda "galletti", che è solo l'ultima disgrazia che colpisce noi cacciatori per dire che: CE LO MERITIAMO! Noi tutti ed in primis le varie associazioni dei cacciatori non ci siamo ancora resi conto che urge educare la stragrande parte della popolazione sulle tante virtù della nostra amata caccia. OCCORRE COMUNICARE! che cosa?: che cacciare vuol dire PRELEVARE cioè attingere alla selvaggina per prendere delle prede che sicuramente verranno mangiate con la consapevolezza, che ormai non esiste quasi più, che si tratta di alimenti sani, no ogm, senza veleni chimici e che possono essere dati a dei bambini con molta più tranquillità di quelli che si comprano nei supermercati; Che cacciare significa controllo e salvaguardia del territorio; Che non cacciare significa pagare milioni di euro di danni all'agricoltura che potrebbero essere impiegati per scuole, asili nido, ospedali ecc.; Che L'INDOTTO creato dalla caccia equivale a migliaia di posti di lavoro e che cambiando politica e iniziando ad investire promuovendo l'attività venatoria se ne potrebbero creare altri e tanti. Se volete posso continuare, ma credo che sia sufficiente per dire che solo facendo questa necessaria e continua comunicazione si possono sostituire i futuri "Galletti" con tanti fagiani, colomacci e cinghiali! Che le associazioni non si limitino solo a prendere soldi ma inizino ad andare caccia... di consensi! Un caro saluto ai miei colleghi
da andrea taccini
01/02/2015
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Re: Incostituzionale l'intervento Galletti Caro amico, Tu sei quello che sparla continuamente senza sapere le cose e, cosa più importante, che lo fa senza avere il coraggio di firmare con il proprio nome e cognome, o meglio che ha il coraggio di parlare solo in forma anonima, per cui ti meriti solo di essere mandato a c@g@re, senza se e senza ma! da SANDRO LEVAN
30/01/2015
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Re: Incostituzionale l'intervento Galletti Levan ,ma la libera caccia e la stessa il cui presidente è stato beccato a bracconare??davvero un ottimo pulpito per richieste di legalità ..non v'è che dire!! da Flash
29/01/2015
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Re: Incostituzionale l'intervento Galletti Mi sarei aspettato quasi un coro,viste le grida di pianto con conseguente stracciamento vesti.Pero' so di essere un tipo con poca pazienza quindi,ho fiducia.Un po' come chi vive sperando... da pietro 2
29/01/2015
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Re: Incostituzionale l'intervento Galletti Per ora la sola Libera Caccia ha intrapreso un'azione legale contro il provvedimento "Galletti". Poi staremo a vedere. da SANDRO LEVAN
29/01/2015
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Re: Incostituzionale l'intervento Galletti Queste le giuste eccezioni; ma,domanda: chi le solleva?Chi impugna? da Pietro 2
29/01/2015
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Re: Incostituzionale l'intervento Galletti Disamina perfetta! da Inforziato
28/01/2015
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Re: Incostituzionale l'intervento Galletti Complimenti per l'articolo, leggendolo sembra sia tutto molto chiaro. Perchè siamo arrivati a questo punto? A me sembra che le nostre associazioni hanno sempre paura di "schiacciare i piedi a qualcuno" nel difendere i diritti dei cacciatori, sicuramente sbaglierò ma i fatti dicono altro. da Johnny
28/01/2015
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Re: Incostituzionale l'intervento Galletti Complimenti al Sindacto Naz. Cacciatori. Le Regioni e le Associazioni queste cose non le sapevano? Insomma noi ne facciamo sempre, ma sempre le spese. L'unica soluzione fare l'assicurazione da privati, poi si vedrà. da Giovanni
27/01/2015
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Re: Incostituzionale l'intervento Galletti ottimo alvoro. andrebbe diffuso capillarmente a tutte le organizzazioni locali. di tutte le aavv. perchè i dirigenti locali lo facessero pervenire ad assessori regionali e parlamentari del proprio collegio. chiedendo loro ragione di una subalternità da pecoroni a un potere che ha raggiunto livelli vomitevoli. da da. vico
27/01/2015
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