|
feb16 16/02/2015 14.57
A quanti di voi sarà mai capitato di avere uno o più vicini di posta che appena sentono avvicinarsi una di quelle meravigliose canizze composte da decine di cani (al cardiopalma per intenderci), cominciano a tossire, prima piano poi sempre più forte? Strano fenomeno vero? Io quel “raschietto di gola” l’ho chiamato “la tosse del postaiolo insicuro”.
Una malattia sicuramente anche nervosa che prende a quei cacciatori che, pur essendo appassionati della caccia al cinghiale in battuta, hanno il timore reverenziale di vederne uno; magari per paura di sbagliarlo, perché non ambiscono al tiro, oppure perché temono (a volte può essere davvero crudele!) lo sfottò degli amici derivato da una eventuale padella. A qualcuno sicuramente quella tosse viene anche perché non ha proprio nessuna intenzione d’avere un faccia a faccia con un bel bestione zannuto e incavolato.
A me è capitato di sentirla molte volte e sorrido al solo pensiero, perché potrebbe essere “curata” molto semplicemente. Oddio, spessissimo capita anche di incontrare dei cacciatori letteralmente “inzuppati” in profumo o dopobarba, come altri che proprio nel momento magico alzano “involontariamente” il volume della radiolina, ma almeno quelli sono degli “insicuri” quasi dichiarati! Ma cominciamo dall’inizio, da quando è nata la Cacciarella, o Caccia Poverella come la chiamavano i vecchi cacciatori maremmani. Negli anni sessanta-settanta di cinghiali ne giravano pochi e di carne da portare a casa se ne vedeva ancor meno. D’altro canto, se invece ti facevi un bel giro sui monti della Tolfa, di quelli di Bracciano e di Cerveteri, qualcosa da portare a casa la trovavi di sicuro.
Una lepre, un fagiano, un fascio di tordi e merli, quattro “paia” di colombacci e così via, erano delle proteine preziose, specialmente in inverno. Ovviamente, c’è da ricordare una cosa: se per cacciare tutta la selvaggina con la sola esclusione del cinghiale, occorre avere una certa esperienza, conoscere bene i territori, disporre di determinate attrezzature ed avere almeno un buon cane, per praticare la caccia in battuta occorrono soltanto un fucile mediocre e una manciata di cartucce a palla asciutta. Ecco che poi, in una nutrita squadra di cinghialai, ti ritrovi iscritte delle persone che hanno praticato (e che magari continuano a praticare) tutte le forme di caccia, come altre che hanno ripiegato sulla “collettività” perché non sanno fare altro.
A questo punto sorge l’eterno dilemma: perché mettersi di posta (e magari pretenderne anche una buona), quando si hanno certe insicurezze? Che c’è di male andare al ritrovo, scherzare e ridere con i compagni di battuta, scambiare opinioni e confidenze, cuocere bruschetta e salcicce sulla brace comune appena fatta e poi chiedere di essere mandati a parare con i braccaioli perché, per loro, stare alla posta è troppo impegnativo?
La battuta al cinghiale, fatta tradizionalmente come i vecchi dettami insegnano, è una bellissima forma di caccia, ma molto particolare. E’ forse la caccia collettiva più rigidamente controllata perché ogni singolo componente della squadra HA L’OBBLIGO di svolgere al meglio il compito che gli verrà assegnato. Sono stati in molti ad avanzare la paternità della caccia al cinghiale in Italia ma, credetemi, i veri padri sono stati i cacciatori laziali di fine ottocento. Anzi, ad esser sinceri, sono stati i nobili romani e viterbesi, quando decisero di organizzare delle grandi battute a cinghiali, daini e caprioli nelle loro immense riserve private, principalmente come occasioni mondane per radunarsi, per incontrarsi, dove principi, marchesi, duchi, conti ed alti prelati potevano approfittarne per raccontarsi i pettegolezzi di palazzo o per tendere oscure trame politiche.
Questo accadeva nel “triangolo d’oro” composto dai comuni di Bracciano, Tolfa e Cerveteri, che da soli possono contare migliaia e migliaia di ettari di meravigliosi boschi. Chi ha avuto la fortuna di recarsi a caccia da quelle parti, oppure di andarci come semplice turista, si sarà sicuramente accorto che tutto è rimasto praticamente intatto com’era ai tempi del marchese Onofrio Del Grillo e del brigante Domenico Tiburzi: i vecchi casolari, i fienili, i lunghi fontanili che servivano ad abbeverare il bestiame, le pompe a vento, le sterminate recinzioni in pietra e in castagno e le onnipresenti mandrie di vacche maremmane brade dalle corna maestose. Questa è la Maremma, una striscia di terra ricca di storia e di antiche tradizioni che va dal litorale laziale a quello toscano, più precisamente da Ladispoli a Cecina.
Terra di butteri e di cinghiali, dove il Re della macchia mediterranea convive, a volte in armonia a volte in disaccordo, con allevatori e contadini sin dalla notte dei tempi. Tradizione vuole che tutte le domeniche, dal primo di novembre al trentuno di gennaio, la quasi totalità dei cacciatori residenti nell’Alto Lazio e nella Bassa Toscana (mentre le mogli vanno a messa o stanno in casa a preparare dolci e/o fare le maglie ai ferri) vanno a Cacciarella vestiti con dei bellissimi completi in fustagno o in “pelle di diavolo”, spesso bardati con cosciali di capretto o vitellino e con tanto di cravattino sulla camicia candida! I Capocaccia piazzano le poste e poi danno ordine di liberare i cani in una macchia fittissima di lentischio, di corbezzolo, di cerro, di ornello, di crognolo, di leccio, di olivo selvatico, ma anche di querce e sughere secolari, divenute, a ragione, un patrimonio culturale. E’ il famoso forteto che ha ispirato il nostro Bruno Modugno per numerosi documentari, film e libri, primo tra tutti “Re di Macchia”.
Per tornare al nostro discorso iniziale, chi è affetto dalla Tosse del postaiolo insicuro, deve decidersi se cercare di curarla mantenendo il ruolo di posta oppure deve definitivamente ammettere di non essere più in grado di rimanere appostato come si deve. Ma per carità, che senso ha sentire certi ridicoli versi gutturali quando nel bosco dovrebbe regnare il silenzio più assoluto? Spero che questo piccolo articolo possa aver suscitato qualche sorriso…. L’intento era quello!
Marco Benecchi Tags:49 commenti finora...
Re: MALATTIE DI STAGIONE - LA TOSSE DEL POSTAIOLO INSICURO ma quale tosse quelle son SCOREGGE haa h haah a h ha haha ha da bubbu
04/08/2015 16.37
|
Re: MALATTIE DI STAGIONE - LA TOSSE DEL POSTAIOLO INSICURO PUNTIGLIOSO DI UN VINCENZO.POTEVI PURE NON DIRE QUESTO DETTAGLIO da RETE
04/03/2015 8.18
|
Re: MALATTIE DI STAGIONE - LA TOSSE DEL POSTAIOLO INSICURO Italiano di PPC! da Vincenzo
03/03/2015 20.06
|
Re: MALATTIE DI STAGIONE - LA TOSSE DEL POSTAIOLO INSICURO ITALIANISSIMO
KONUS #7200 SIGHT-PRO ATOMIC 2 da internet
03/03/2015 10.58
|
Re: MALATTIE DI STAGIONE - LA TOSSE DEL POSTAIOLO INSICURO Ovviamente sarà di produzione tedesca...... Comunque io mai sentito nominare Nè tanto meno MAI MONTATO se nessuna arma. Che roba è? Da caccia? M da Marco Benecchi x Da Internet
03/03/2015 7.40
|
Re: MALATTIE DI STAGIONE - LA TOSSE DEL POSTAIOLO INSICURO Il modella Atomic QR ha lo sganciamento rapido che permette di essere montato al volo sulle slitte Weaver e Picatinny, inoltre ha la misura del punto regolabile.
#7216 SIGHT-PRO ATOMIC QR
-Diametro: 20mm -Lunghezza: 64mm -Peso gr: 186g -Misura regolabile del punto: 3,5 M.O.A
da da internet
02/03/2015 13.59
|
Re: MALATTIE DI STAGIONE - LA TOSSE DEL POSTAIOLO INSICURO Io ho montato un ATOMIC??? E che diavolo è???? Dove l'hai letto? da Marco x Carlo
26/02/2015 18.19
|
Re: MALATTIE DI STAGIONE - LA TOSSE DEL POSTAIOLO INSICURO scusami se torno a disturbare. ai parlato di aver montato su semiauto, punto rosso ATOMIC che marca è? come va? ho conosciuto un cacciatore al poligono ne aveva uno su 9,3 HK atomic marca KONUS bhoo? grazie marco e salute a tutti carlo. da carlo48 x marco
26/02/2015 17.56
|
Re: MALATTIE DI STAGIONE - LA TOSSE DEL POSTAIOLO INSICURO Niente è facile a questo mondo, A volte neanche RESPIRARE, viste le difficoltà che ho avuto a quota 4000. Come PER TUTTE LE COSE, anche lo sparare con un ottica in corsa dipendo SOLO ED ESCLUSIVAMENTE dall'ALLENAMENTO e da una certa predisposizione che possono avere certi cacciatori rispetto ad altri.
INDIPENDENTEMENTE dal tipo di sistema di mira scelto, la PRATICA è sempre determinante. Poi subentra la qualità del prodotto ottico. Mi sembra inutile sottolineare che chi usa un cannocchiale "Europeo" ha sicuramente meno problemi di chi ne usa uno CINESE!!!!! Saluti Marco da Marco Benecchi x Pietro
25/02/2015 12.23
|
Re: MALATTIE DI STAGIONE - LA TOSSE DEL POSTAIOLO INSICURO l'ottica sulla semiautomatica o express è SOLO per cacciatori esperti, il punto rosso per tutti le tacche per la bracca ! Non crediate sia facile sparare con un ottica in corsa , a OCCHI APERTI !! da Pietro
25/02/2015 10.49
|
Re: MALATTIE DI STAGIONE - LA TOSSE DEL POSTAIOLO INSICURO Chiamami Stefano che ho perso il numero avrei da dirti una cosa riguardo le HK. Ciao Marco da MARCO BENECCHI X STEFANO P
24/02/2015 16.52
|
Re: MALATTIE DI STAGIONE - LA TOSSE DEL POSTAIOLO INSICURO grande Marco! risposte competenti e sopratutto chiarissime GRAZIE mille . ciao e salute a tutti carlo. da carlo48
24/02/2015 13.18
|
Re: MALATTIE DI STAGIONE - LA TOSSE DEL POSTAIOLO INSICURO Prendi contatto con la Redazione, Oppure mandami il tuo di indirizzo, Per quanto riguarda la caccia all'estero in generale, devi SEMPRE cercare l'opinione "disinteressata possibilmente" di un amico e/o conoscente che c'è già stato!!!!!!! E' fondamentale. Ho preso certe fregature che non immagini neanche. Specialmente in posti (Nord America e Nord Europa) dove guardano gli italiani dall'alto in basso sentendosi quasi in diritto di fregarti!!!! Ma li ho sempre messi in riga!..... Saluti Marco da Marco B x Bans.
24/02/2015 11.29
|
Re: MALATTIE DI STAGIONE - LA TOSSE DEL POSTAIOLO INSICURO Nulla da obiettare su competenza e professionalità. Tuttavia le relazioni d'affari non sono un matrimonio. Pensa alle diverse marche di armi e ottica che possiedi. I prezzi di L. sono chiari e buoni, ma ho trovato un'offerta della K. con prezzo eccellente in una serva molto fuori mano, in zone dove non credo L. mandi i suoi clienti. Se mi mandi per email un tuo indirizzo posso essere più preciso. Weidmannsheil! da bansberia
24/02/2015 10.15
|
Re: MALATTIE DI STAGIONE - LA TOSSE DEL POSTAIOLO INSICURO PUNTO ROSSO O OTTICA? L'abbiamo già pubblicato!!! Ciao Marco
Sulla carabina, o sarebbe più opportuno dire “sull’arma da cinghiale”, è meglio montare un collimatore a Punto Rosso oppure un’ottica da battuta?
Effettivamente questo è davvero un bel dilemma, specialmente oggi che, sia i cinghiali sia i territori di caccia, non sono più gli stessi. Quando da ragazzo andavo a caccia sui monti della Tolfa era impensabile che un cinghiale “puro maremmano” attraversasse al pulito una larga per più di una ventina di metri. Oggi invece, vuoi per le conformazioni del terreno vuoi per l’imbastardimento della razza, non è raro vedere folti branchi di cinghiali attraversare chilometri e chilometri di campi.
Nel corso degli anni, le distanze di tiro nella caccia in battuta sono passate ai cinque–dieci metri ai cinquanta–cento. In Ungheria, Bielorussia, Polonia, Croazia, Germania ed anche in Italia, specialmente nei calanchi dell’Appennino tosco–emiliano, molti cacciatori tirano ai cinghiali da distanze considerevoli ed a volte riescono a colpirli.
Tacca di mira e mirino non li usa quasi più nessuno, tolti forse canai e braccaioli. Si usano delle ottiche da battuta con obiettivi grandangolari e magari con i reticoli illuminati oppure dei collimatori elettronici di tipo tradizionale con il tubo da 30 mm (quelli da 40 e gli orrendi da 50 mm non li prendo neanche in considerazione) od olografici a “seggiolino”, come li chiama un mio amico. Sono meglio gli uni oppure gli altri?
Io sulle mie armi da battuta credo di aver montato in ugual numero sia i cannocchiali sia i Punti Rossi, in modo da poter usare al meglio l’uno o l’altro secondo il caso. Quando non prevedo di tirare lungo ( non più i trenta – cinquanta metri) scelgo sempre l’ HK 770 K 308 W con sopra un mirino olografico Docter Pluss II, se invece so in anticipo che mi toccherà sta di posta in un bel prato con molta visuale, allora prendo dalla rastrelliera una delle mie Browning BAR 30.06 con sopra il Re delle ottiche da battuta: lo Swarovski Z6i 1 – 6 x 24. Ma chi possiede una sola arma quale sistema di puntamento dovrebbe scegliere?
Vediamo, innanzi tutto, le caratteristiche fondamentali delle due tipologie. I cannocchiali da battuta hanno indubbiamente una marcia in più, specialmente se dotati di reticolo illuminabile e se hanno un grande campo visivo. Sono strumenti eccezionali sia come concezione meccanica sia per qualità ottica, ma badate bene: nella progettazione, nella scelta dei materiali, nella costruzione e nell’assemblaggio non ammettono compromessi, devono essere sempre d’ottimo e rinomata marca.
Quando il cannocchiale è utilizzato con l’ingrandimento al minimo ( 1 – 1,25 x ) può tranquillamente svolgere lo stesso lavoro di un buon Punto Rosso, ma è con l’aumentare della potenza ottica che esprime il meglio di sé, consentendo di tirare ad animali fermi od anche in leggero movimento fino ad una buona distanza nell’ordine dei cento–centocinquanta metri. I cannocchiali hanno però ingombri e pesi maggiori dei mirini elettronici, per non parlare poi del costo ( doppio o triplo! ) e delle difficoltà di montaggio.
Perché la tradizione vuole che le ottiche da battuta siano sempre montate sugli express, sui combinati e sulle carabine semiautomatiche con degli ottimi attacchi in acciaio a sgancio rapido, come i Leupold QR, i Rachnagel, gli EAW ( Ernest Apel ), i Mak Kilic e i Poli Nicoletta Erredi–Trading. I collimatori Red Point sono solo più economici, più leggeri e più compatti e possono essere montati, di solito fissi, da chiunque abbia un minimo di esperienza manuale.
C’è da considerare anche un’altra cosa che forse il vostro armiere di fiducia non vi ha mai detto e che non vi dirà mai: un cannocchiale da battuta montato a “regola d’arte” manterrà la taratura iniziale costante e inalterata nel tempo anche se dovesse essere smontato e rimontato un’infinità di volte, mentre, purtroppo, non si può dire lo stesso di un Punto Rosso.
Di norma, durante la stagione venatoria, un “tubo” o un “seggiolino” andrebbero ricontrollati almeno un paio di volte perché spesso e volentieri si starano. Non chiedetemi il motivo perché sinceramente non lo so. A volte l’azzeramento rimane perfetto per un paio d’anni, altre volte bisogna invece fare dei piccoli aggiustamenti ogni mese, anche se non abbiamo sparato un sol colpo e siamo stati molto attenti nel maneggiare l’arma. Sicuramente i sistemi di regolazione e di fissaggio del reticolo di un cannocchiale di produzione tedesca, austriaca o americana, non sono come quelli di un collimatore elettronico giapponese, cinese o coreano. Una raffica di cinque o addirittura più colpi, sparati da una semiauto in grosso calibro genera sollecitazioni notevoli all’impianto ottico.
Queste sollecitazioni sono state controllate, gestite e risolte dai tecnici di tutte le case produttrici; chissà se nel Sol Levante avranno fatto lo stesso? I migliori modelli di cannocchiali da battuta sono quelli che adottano un reticolo montato sul secondo piano dell’immagine, in questo modo s’è risolto il problema che affliggeva moltissimi cacciatori. Avete presente quelle ottiche variabili d’origine prettamente europea, che con l’aumentare degli ingrandimenti aumentano anche le dimensioni del reticolo?
Io ne ho provate e utilizzate parecchie per quasi trent’anni e mi sono sempre chiesto: ma non sarebbe meglio il contrario? Quel sistema di regolazione del reticolo sembra un controsenso. Ai bassi ingrandimenti (che si usano in battuta e/o per i tiri a breve distanza), il reticolo è piccolo e poco visibile, mentre con il salire degli ingrandimenti (che dovrebbero servire per tirare a lunga distanza contro bersagli di ridotte dimensioni), il reticolo s’ingrandisce e diventa troppo marcato. Mi permetto di sconsigliare anche quei reticoli che hanno solo un puntino illuminabile perché non sono ben visibili se accesi, e totalmente inservibili da spenti.
Un reticolo da caccia deve essere ben visibile anche con forte contrasto e quando c’è molta luce. Ottimi sono quelli con la croce oppure anche con il solo punto d’intersezione illuminabile. Insomma, mi sembra di aver chiarito che i cannocchiali ad ingrandimento variabile hanno tanti pregi e pochi difetti e che per essere usati al massimo della loro potenzialità dovremmo ben ponderare sia gli uni sia gli altri. Di cannocchiali da battuta variabili d’ottima marca che costano meno di mille euro se ne trovano pochi, chi può permetterseli fa benissimo ad acquistarli, ma per poterli utilizzare a dovere è necessario prestare un minimo d’attenzione alle loro caratteristiche tecniche e farci la dovuta pratica.
Il collimatore elettronico a Punto Rosso è molto più economico, praticamente alla portata di tutti, se ne trovano di onesti anche a poche centinaia di euro, ma non dimenticate, che in questo caso, mai proverbio è stato più azzeccato: “Se una cosa costa poco, state tranquilli che vale ancora meno”. Il brutto di questi strumenti è che si somigliano tutti ed è molto facile sia fare confusione sia subire qualche proposta indecente. Ricordate che l’armiere è principalmente un commerciante, che dalla sua attività deve tirar fuori “sia la pagnotta sia il companatico”.
Di solito tende a venderti (ma non tutti fortunatamente) quel che ha in negozio ed il prodotto che gli garantisce un maggior guadagno. Quante volte vi avranno proposto di acquistare, anche usati, un “similqualcosa grande marca? Mi sbalordisce sempre vedere quanti furbastri pullulano nel nostro Paese. Il successo di questo rivoluzionario accessorio è stato immediato e vertiginoso tanto che oggi tre cacciatori di cinghiali su cinque lo utilizzano sulle loro carabine semiautomatiche ed anche, perché no, su combinati ed express.
Il Red Point non ha ingrandimenti perché è stato progettato per il tiro ad occhi aperti a brevissima distanza e di solito ha un potenziometro graduato che serve a regolare l’intensità del punto luminoso. Alcuni modelli possiedono anche un ulteriore ghiera che permette di modificare le dimensioni del “ Dot “, ma non hanno regolatrici diottriche anche se sono sempre a fuoco. I modelli più comuni sono forniti completi d’attacchi fissi in alluminio, di prolunghe adattatrici e di filtri polarizzatori per oscurare le lenti in presenza di troppa luce.
Ripeto, i collimatori elettronici vanno controllati e ricontrollati con frequenza, perché non hanno delle tecnologie costruttive particolarmente accurate. Scegliere di montare un cannocchiale da mira o un collimatore a punto rosso dipende dalle esigenze personali, dal “ portafoglio “ ed anche dai gusti personali, spetta a voi l’ardua scelta.
Marco Benecchi
da Marco B x CARLO 48
23/02/2015 18.13
|
Re: MALATTIE DI STAGIONE - LA TOSSE DEL POSTAIOLO INSICURO NO. Non ci ho mai cacciato per un semplice motivo; che quando mi trovo bene da una parte di solito non cambio. Laszlo è MOLTO PROFESSIONALE E CHIARO in quanto a prezzi. Per la sua competenza e professionalità NON SI DISCUTE. Confronsa sul suo sito i suoi prezzi con gli altri e poi vedi... Laszlo ha un pregio, diventa subito amico, vede subito con chi ha a che fare e se può aiutarti lo fa. Nel senso che se "non hai troppi mezzi" cerca di mandarti in riserve più "elastiche", magari in un periodo dove c'è meno gente e così via!!! Non sai quante volte viene a Roma con una lista e mi dice: Allora, a questo signore dovresti restituire 20 euro, a quest'altro 30, ad uno addirittura 8!!!! Perchè magari durante il conteggio c'è stato un piccolo equivoco. Nel nostro ambiente, se ti comporti male una volta, con il solito TAM TAM mediatico sei fregato per sempre. Un saluto Marco
NB che animali cacci di solito in Ungheria o che vorresti cacciare? da Marco Benecchi x Bansberia
23/02/2015 18.08
|
Re: MALATTIE DI STAGIONE - LA TOSSE DEL POSTAIOLO INSICURO Marco, una domanda: in Ungheria, oltre che con Laszlo hai mai cacciato con la Kovacs? Hai qualche notizia? IBAL da bansberia
23/02/2015 13.06
|
Re: MALATTIE DI STAGIONE - LA TOSSE DEL POSTAIOLO INSICURO Se cerchi un BUON CANNOCCHIALE, Più che il "Valle" vai in montagna.... Allunga fino da Bignami oppure arriva a Manerbio da Redolfi....... Ma in Valle trovi ... poco! Ciao Marco
Ecco, in Valle trovi gli attacchi, da Nicoletta o dai fratelli Contessa!!!! da Marco x Carlo 48
23/02/2015 10.37
|
Re: MALATTIE DI STAGIONE - LA TOSSE DEL POSTAIOLO INSICURO grazie mille sempre ben disposto e gentile nelle risposte. opto x un buon cannocchiale: farò un salto in valle magari dalla Nicoletta che ha una buona scelta sia di ottiche che accessori vari. ciao Marco salute a tutti carlo. da carlo 48 x Marco
23/02/2015 10.02
|
Re: MALATTIE DI STAGIONE - LA TOSSE DEL POSTAIOLO INSICURO Carissimo Carlo, Ho anche scritto un pezzo in proposito e vedremo di pubblicarlo anche sul Blog Intanto posso dirti un paio di cose: 1) Se prevedi tiri ENTRO I CENTO METRI nel 90% dei casi allora è meglio il Punto Rosso 2) Se invece prevedi FREQUENTI TIRI oltre i 50 metri con punte anche di 100 - 120 allora il cannocchiale è d'obbligo 3) Un BUON CANNOCCHIALE DA BATTUTA, magari anche con il reticolo Circle Dot illuminato, ai bassi ingrandimenti 1, 1,25, 1,5 è un Punto rosso vero e proprio, basta soltanto farci un po la mano, come in tutte le cose!!!! Il punto Rosso lo ammetto anche montato FISSO su una comune base weaver o scina standard da 11, ma un buon cannocchiale DEVE essere montato da un professionista, a regola d'arte, e ovviamente con un attacco a sgancio rapido!!
Un caro saluto Marco da Marco B x Carlo
22/02/2015 19.12
|
Re: MALATTIE DI STAGIONE - LA TOSSE DEL POSTAIOLO INSICURO buona domenica Stefano P. Ti ringrazio per quanto mi dici,ma era mia intenzione,casomai mi capitasse una buona occasione,prendere un'altro Compact.Point sempre della Zeiss da montare fisso sulla 308w. Avendolo già sopra la Bar Composite black in 30.06 ne ho apprezzato sul campo le reali doti e qualità. Lo ZPOINT l'ha mio babbo ed è pienamente soddisfatto...ma,si sa,certe scelte son molto personali. Ringraziandoti per il momento,rifletterò e in caso ti farò sapere chiedendoti mail personale.
saluti
Massi
da massi
22/02/2015 14.47
|
Re: MALATTIE DI STAGIONE - LA TOSSE DEL POSTAIOLO INSICURO vorrei un consiglio da esperti su ottica o punto rosso. tuttora tiro con mire metalliche i tiri di solito, sono dai 10 ai 40 m. l"ultima posta, fino ai 100 e oltre. la domanda è punto rosso o cannocchiale? visto le distanze chiedo V.S. esperienze. io opterei x cannocchiale ma alle esigue distanze(10) m. come vanno? x Marco e tutti gli amici del blog. ultima battuta il 7/3/2015 in riserva a Siena. salute a tutti e un abbraccio carlo. da carlo48
22/02/2015 14.03
|
Re: MALATTIE DI STAGIONE - LA TOSSE DEL POSTAIOLO INSICURO Ciao Massi, ho letto che potevi essere interessato ad un punto rosso, io ho uno Zeiss ZPoint perfetto, praticamente nuovo, che vado sostituendo. Se te o altri dovessero essere interessati, fatemi sapere. Grazie, Stefano. da da Stefano P. per Massi
20/02/2015 23.37
|
Re: MALATTIE DI STAGIONE - LA TOSSE DEL POSTAIOLO INSICURO Non lo conoscevo di persona, forse mi sarà capitato di vederlo, se c'era, alla giornata a cui ho partecipato un sabato alle Forane. A sentire la commozione con la quale viene "salutato" dagli amici doveva essere proprio una grande persona e, come sempre succede, quando una grande persona lascia un ricordo indelebile e forte come ha fatto Danilo, tutti coloro che lo conoscevano sentono dentro di loro un vuoto particolarmente intenso. Purtroppo ho perso mio padre, anzi da noi in Toscana si dice babbo, poco meno di due anni addietro e mi sento molto vicino al figlio di Danilo che immagino perfettamente cosa senta in questo doloroso momento. Mio cugino mi disse "...sei diventato grande tutto insieme, eh !". È' vero, si cresce in un attimo come mai si è cresciuti prima. Caro Federico, ci saranno momenti in cui il silenzio farà un rumore assordante, ma sappi che i nostri vecchi sono lassù per proteggerci e guidarci come facevano quando erano vicino a noi. Un abbraccio sincero, Stefano. da Stefano P.
20/02/2015 23.29
|
Re: MALATTIE DI STAGIONE - LA TOSSE DEL POSTAIOLO INSICURO Sto per dire una cosa grossa, Ma forse, anche noi, gli amici più intimi, abbiamo una buona dose di colpa. Dovevamo accorgercene che c'era qualcosa che non andava. Ho visto Danilo in fiera a Vicenza e non mi sembrava lo stesso amico con il quale avevo trascorso tanto tempo assieme. Ho dato la colpa alla solita stanchezza di fine stagione, chi l'avrebbe mai immaginata una cosa simile?
Un caro saluto Marco
NB rimandami la tua mail che l ho smarrita!!!! da Marco B x Vecchio Cedro
20/02/2015 10.20
|
Re: MALATTIE DI STAGIONE - LA TOSSE DEL POSTAIOLO INSICURO Danilo sarà per sempre con noi da lassù! weidmannsheil! da vecchio cedro
20/02/2015 9.59
|
Re: MALATTIE DI STAGIONE - LA TOSSE DEL POSTAIOLO INSICURO Quando stamattina mi ha chiamato MB non ci volevo credere. La morte del grande (in tutti i sensi) Danilo mi ha lasciato di stucco. Speriamo che suo figlio sappia sopportare una prova tanto dolorosa. Un commosso ricordo a Danilo, di cui certo rimpiangeremo la competenza, la cultura venatoria, l'educazione. Ci mancherà la sua opinione, che spesso ricercavamo, sicuri come eravamo che avrebbe saputo fornirci le risposte più giuste. Quando accadono queste cose la vita appare davvero brutta! Sit tibi terra levis, caro Danilo da Filippo 53
19/02/2015 20.52
|
Re: MALATTIE DI STAGIONE - LA TOSSE DEL POSTAIOLO INSICURO ho conosciuto Danilo ad E X A. subito in sintonia data la sua predilezione x il cal. 7x64. mi dispiace molto. mancherà molto la sua esperienza su caccia armi e munizioni. condoglianze alla famiglia, parenti e amici. salute a tutti carlo PS ne approfitto x ricordare mio cugino cacciatore e pescatore scomparso un mese fa a 62 anni compagno di tante avventure. (GRANDE TINO CIAO) da carlo48
19/02/2015 14.22
|
Re: MALATTIE DI STAGIONE - LA TOSSE DEL POSTAIOLO INSICURO porca miseriaaaaaaaaaaaaaa mi dispiace tantissimo da massi
19/02/2015 13.41
|
Re: MALATTIE DI STAGIONE - LA TOSSE DEL POSTAIOLO INSICURO Sono profondamente addolorato Come è successo? da little john
19/02/2015 13.31
|
Re: MALATTIE DI STAGIONE - LA TOSSE DEL POSTAIOLO INSICURO Cari amici, scrivo questo post dal PC di casa perchè dal lavoro me ne sono dovuto andare perchè non mi sentivo bene dopo aver appreso la notizia che un NOSTRO CARISSIMO AMICO E' PREMATURAMENTE SCOMPARSO.Ed io, che lo conosceva da moltissimo tempo non riesco a darmi pace.
Sto parlando dell'AMICO DANILO LIBOI
Il grandissimo, cacciatore, giornalista, produttore vedio ed AMICO he tutti noi conoscevamo!!! Che tra l'altro era anche un Amico di BIG HUNTER. Non ho parole per descrivere il profondo vuoto che questa funesta notizia mi ha lasciato, come sono convinto che lascierà a tutti quelli che lo conoscevano bene di persona. Le mie più sincere condoglianze ed un mio grandissimo abbraccio vanno a suo Figlio Federico. "TIENI DURO FEDE". Così come avrebbe voluto tuo padre, il nostro caro Dany. Tuo affezionatissimo Marco da MARCO BENECCHI X TUTTI I CACCIATORI ITALIANI
19/02/2015 13.25
|
Re: MALATTIE DI STAGIONE - LA TOSSE DEL POSTAIOLO INSICURO Caro Little, Non sai quante volte ho dovuto litigare con i miei accompagnatori in Ungheria perchè non sparo a cani e gatti. HANNO RAGIONE LORO, ma io che ho sia cani siagatti sono troppo supertizioso. Da noi un procverbio dice: "Se ammazzi cani e gatti per sette anni ci combatti!!"
Ma andrebbero "contenuti" entrambi, Non solo in Ungheria ma da anche da noi. Per ritornare a ieri, a quando ho visto un gatto nel mio appostamento al daino, sembrava una lince in caccia e la casa più vicina era a chilometri!!!
Non oso immaginare cosa sia in grado di fare un predatore simile tra un po' quando cominceranno le covate!!! Saluti Marco da Marco Benecchi x Little John
19/02/2015 11.19
|
Re: MALATTIE DI STAGIONE - LA TOSSE DEL POSTAIOLO INSICURO Ahah ottima soluzione Marco! Con uno jagd terrier addio gatti! Se penso alla fine che fanno gatti e cani randagi in ungheria a 300 metri da un'abitazione.. Come dici giustamente un gatto fa per 7 volpi!! Infatti la volpe preda per la sopravvivenza, il gatto spesso solo per divertimento! Non parliamo poi dei cani a gamba lunga sui caprioli...
da little john
19/02/2015 10.49
|
Re: MALATTIE DI STAGIONE - LA TOSSE DEL POSTAIOLO INSICURO Mi spiace per le tue brutte dissaventure, Che, spero avrai in parte risolto. Comunque, se continui ad avere problemi di gatti in giardino prendi uno JAGD TERRIER...............
Fine dei problemi. Lo hai mai visto in azione uno Jagd con un gatto? Se ti dovesse capitare fai rimanere in casa moglie e figlia che non è un bello spettacolo!!! Ciao Marco da Marco B x Gianni
19/02/2015 9.16
|
Re: MALATTIE DI STAGIONE - LA TOSSE DEL POSTAIOLO INSICURO occhio ai gatti...nl mio giardino di casa avevo una concretnazione di gatti dei vicini da far paura. Ho due bambine piccole e tra escrementi e puzze di urina era diventato un inferno. Cosi, mi sono comperato una diana a piombini ed ho inziato a far fuoco! Ragazzi, uno dei proprietari mi ha denuciato come prova a portato le lastre e l'operazione dell'estrazione del piombiono! Mi hanno processato come un delinquente comune ma alla fine ho vinto la causa ma ho dovuto pagare tutte le spese. Oggi ho cambiato casa perchè per ben tre volte ho preso a pugni i vicini di casa ( denuncia e nulla di fatto) ma mi chiedo è POSSIBILE CHE UNO NELLA PROPRIA CASA DEBBA SUBIRE UN SOPPRUSO DEL GENERE? E' GIUSTO? a dimenticavo la licenza mi è stata sottratta e ora devo andare a caccia con degli amici che si prestano ad accompagnarmi. ieri sera un bel daino dopo padella clamorosa a 50 metri!! W MARIA
da Gianni
19/02/2015 8.24
|
Re: MALATTIE DI STAGIONE - LA TOSSE DEL POSTAIOLO INSICURO Non ti preoccupare....Comunque per il 7x64 oltre alle commerciali norma oryx da 156 grani vorrei caricare delle Ballistic tip da 150 grani e delle Nosler partition sempre da 150 grani che in teoria con la solita granitura di polvere la taratura dovrebbe rimanere identica per tutti e due i caricamenti... a di polvere mi tengo sulla consigliata N160 oppure visto la ridotta lunghezza della canna provo con la N150 che dovrebbe essere un pochino più veloce? E per gli inneschi uso gli standard o i magnum? da Paolo79 x Marco B
18/02/2015 22.11
|
Re: MALATTIE DI STAGIONE - LA TOSSE DEL POSTAIOLO INSICURO Certo che ho visto. E ancora complimenti. Credevo di averti anche risposto. Comunque se non l'ho fatto scusami ma ho avuto parecchio da fare. Tutto bene? A proposito di gatti. Gli Ungheresi gli danno una caccia spietata. Così come i tedeschi che sostengono che un gatto inselvatichito fa per 7 volpi!!! Saluti Marco da Marco B x Paolo.
18/02/2015 20.36
|
Re: MALATTIE DI STAGIONE - LA TOSSE DEL POSTAIOLO INSICURO I gatti...... che incubo.... siamo invasi. Da me non si riesce più a vedere nemmeno un pettirosso... sono un flagello, peggio di un invasione di cinghiali....nidi di fagiani distrutti, appena poi un merlacchiotto lascia il nido ci sono subito loro a prenderli al volo, per non parlare del puzzo di piscio e delle fatte che lasciano dappertutto.... staccionate distrutte dalle loro unghiate.... vabbè ci sarebbe da parlarne un ora... P.s.... l'hai dricevuta la mail con i mufloni e la stutzen? da Paolo79 x Marco B
18/02/2015 19.20
|
Re: MALATTIE DI STAGIONE - LA TOSSE DEL POSTAIOLO INSICURO Ora ti ci metti anche tu!! Non bastano Bruno Modugno e Laszlo a dirmi che se non sono almeno un "semi alcolizzato" non sarò mai un buon cacciatore.
COMUNQUE, per la CRONACA
ad un mio amico che si è fatto beccare con in corpo una birra e un amaro, sono DUE ANNI che non riesce più a riavere la licenza. La patente dopo un anno gliel'hanno ridata.................. Ma il porto d'armi no!!! Un abbraccio Stamattina freddo polare. Uscita al daino... Mi è venuto un ... gatto!!! Se fossi stato in Ungheria me lo avrebbero fatto fucilare.
M da Marco Benecchi X Vecchio Cedro!!!!
18/02/2015 13.19
|
Re: MALATTIE DI STAGIONE - LA TOSSE DEL POSTAIOLO INSICURO Benecchi!!!! curati che in fiera mi sembravi fiacco! Bevi manco, sennò come facciamo ad andare a camosci? da vecchio cedro
18/02/2015 12.39
|
Re: MALATTIE DI STAGIONE - LA TOSSE DEL POSTAIOLO INSICURO un bene... meno atc ... meno presidenti di atc ... meno consiglieri ....meno uffici caccia...meno resdienti rompipalle ...meno insulsi volontari... meno polizia provinciale ( che razza di corpo è questo...sono dei pizzardoni e devono andare a regolare il traffico ) dovranno pagarci per andare a caccia... e bene !!! da Caccia we
18/02/2015 8.17
|
Re: MALATTIE DI STAGIONE - LA TOSSE DEL POSTAIOLO INSICURO A vicenza c'erano molti giovani, dato incoraggiante. Ma se guardo l'eta media italiana non c'è scampo: fra dieci anni dagli attuali 600.000 cacciatori praticanti (a cui vanno sommati circa 180.000-200.000 cacciatori che hanno appeso il fucile al chiodo per vari motivi) ci ritroveremo in circa 350.000 seguaci delle nobile arte. Non so se sia un bene o un male, voi che dite? Saluti da Little john
17/02/2015 18.21
|
Re: MALATTIE DI STAGIONE - LA TOSSE DEL POSTAIOLO INSICURO A parte gli scherzi, Non è assolutamente vero che la caccia è in via d'estinsione. Fiono a qualche tempo fa la pensavo anche io come te, ma devo ricredermi. E credo se ne siano accorti anche gli addetti ai "lavori". Avresti dovuto vedere che festa a Vicenza!!! Quanta gioventù in fiera. Certo non raggiungeremo più i numeri di venti - trenta anni fa, ma le previsioni fanno ben sperare!!!!! Saluti Marco da Marco x Logos
17/02/2015 17.41
|
Re: MALATTIE DI STAGIONE - LA TOSSE DEL POSTAIOLO INSICURO Dio conservi la salute ( e la vista)a chi ha qualche anno in più di noi......... vedendo la qualità dei cacciatori giovani mi affido sempre più hai " vecchietti". Ritengo che le passioni vere vengano dalla tradizione e che la scuola di caccia non l' hanno ancora inventata imparare da chi ha più esperienza è l' unico modo. A me personalmente piacciono tutti i ragazzi della foto l' unico che stona é Marco troppo magro......... Ciao a tutti P.S.: Marco ho consumato le scarpe sabato a Vicenza per trovarti , ma purtroppo non ho avuto il piacere di conoscerti alla prox. da gianluigi bs
17/02/2015 16.52
|
Re: MALATTIE DI STAGIONE - LA TOSSE DEL POSTAIOLO INSICURO Marco concordo in tutto e per tutto con te. i giovanotti che deridono noi vecchietti,non sanno che noi almeno, siamo arrivati alla ns. età. un po di umiltà non farebbe loro male dato che dagli anziani c"è sempre da imparare. ciao Marco e salute a tutti carlo da carlo48
17/02/2015 16.29
|
Re: MALATTIE DI STAGIONE - LA TOSSE DEL POSTAIOLO INSICURO A parte gli scherzi, Non è assolutamente vero che la caccia è in via d'estinsione. Fiono a qualche tempo fa la pensavo anche io come te, ma devo ricredermi. E credo se ne siano accorti anche gli addetti ai "lavori". Avresti dovuto vedere che festa a Vicenza!!! Quanta gioventù in fiera. Certo non raggiungeremo più i numeri di venti - trenta anni fa, ma le previsioni fanno ben sperare!!!!! Saluti Marco da Marco x Logos
17/02/2015 15.26
|
Re: MALATTIE DI STAGIONE - LA TOSSE DEL POSTAIOLO INSICURO se queato è il fior fiore, allora siamo a posto!! ah ah ah la caccia è in via di estinzione!!! da Logos
17/02/2015 14.54
|
Re: MALATTIE DI STAGIONE - LA TOSSE DEL POSTAIOLO INSICURO Altro che "degenti"!!!
In queste foto c'è il FIOR FIORE dei cacciatori della provincia di Grosseto!!!
Di quelli che quando abbaia un cane non respirano neanche!!!!!!
Nella foto centrale siamo io e Matteo, il Capocaccia della squadra la Vampa di Ribolla. Quelli che vedi alle nostre spalle, sono "qualcuno" dei suoi innumerevoli trofei!!! Un caro saluto Marco da Marco Benecchi x 0/25
17/02/2015 14.42
|
Re: MALATTIE DI STAGIONE - LA TOSSE DEL POSTAIOLO INSICURO ahahah.. Grande Marco! mai diagnosi fu più vera!! e i personaggi delle foto? tutti degenti?? da 0/25
16/02/2015 17.30
|
Cerca nel Blog
Lista dei Blog
|
|
|