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mar4 04/03/2015
Ormai la presenza del Lupo in Val Bormida può considerarsi stabile, e lo dimostrano le sempre più frequenti segnalazioni di esemplari avvistati, molti dei quali nelle vicinanze dei paese e addirittura al loro interno (come i recenti casi di Roccavignale).
Il loro arrivo dal Piemonte (ovvero dalla Francia, dove il ripopolamento ha probabilmente avuto inizio) era stato ampiamente previsto dal sottoscritto: esistono comunicati ed articoli di stampa diffusi negli ultimi decenni a dimostrare che così sarebbe finita. Oggi “monitorare” la sua presenza servirà a poco, se non a stabilire che i lupi saranno presto troppi e si dovrà decidere come intervenire per ridurne il numero. Certamente servirà a chi ha ottenuto le migliaia di euro di contributo pubblico per farlo e per studiarne le altrettanto obsolete attività predatorie e sociali (dei lupi ormai si sa tutto): le solite spese inutili che si fanno nel nostro Paese (inutili, almeno per la Società tutta)! Perché il vero problema, caso mai, è il comportamento di questi “strani” lupi che così tanta confidenza hanno con l’uomo.
Un altro problema fondamentale è però anche il fatto che questa popolazione di lupi del fenotipo chiaramente centro europeo (e auguriamoci che non vi siano anche esemplari di altra provenienza, come alcune foto e riprese del passato facevano chiaramente dedurre) vada ad inquinare quella originaria e lungamente preservatasi nonostante le stragi del lontano passato, dell’Appennino, meglio nota come sottospecie meridionale (Canis lupus italicus), della quale anche chi si occupa del lupo tiene sempre a precisarne l’importante biodiversità e quindi quella di conservarne l’integrità genetica. Ma si potrà conservare la biodiversità del lupo italico, con questa terribile invasione di “un lupo qualsiasi pur che ci sia il lupo” che ci viene da ovest e che si sta sempre più espandendo verso est, sia lungo la catena alpina, sia verso quella appenninica? Questo è, almeno per noi naturalisti, il vero problema. Un terzo problema, altrettanto grave, è rappresentato dalle predazioni sugli animali domestici (cani di affezione compresi), che sicuramente poi nessuno vorrà pagare quando raggiungeranno (come in Toscana) cifre astronomiche; e poi c’è quello sempre negato, ma ampiamente ipotizzabile, del rischio di aggressioni all’uomo; e la confidenza verso l’uomo che questi lupi stanno dimostrando ci fa capire che il rischio va quanto meno ipotizzato, anche sulla base di fatti già verificatisi altrove, per non dire del passato, ancorché caparbiamente negati per principio. Queste le cose che andrebbero monitorate: tutto il resto porta solo acqua (eufemismo, ovviamente) a chi sta monitorando questa nuova popolazione di lupi. E presto la stessa politica che ha provveduto a cavalcare il business dei Progetti Life (soldi europei!) dovrà presto vedersela con le proteste della gente per questa scomoda (e, naturalisticamente parlando – ma solo per quelli non ipocriti –, inopportuna) presenza.
Franco Zunino
Segretario Generale Associazione Italiana Wilderness Tags:4 commenti finora...
Re: Ancora sul lupo in Valbormida Come cacciatore e come ambientalista ho una grande ammirazione per il lupo ,ma come dice Boitani " non è un animale diverso dagli altri" . Ogni realtà probabilmente fa testo per se , ma nella mia , io sono molto preoccupato....per il lupo. Se chi di dovere non darà segnali chiari di voler almeno gestire la situazione la gente si farà giustizia da sola , e non lo farà con metodi selettivi, lo farà avvelenando prima i lupi e poi a catena tutto il resto. È fondamentale per la specie stessa che la popolazione venga riportata a consistenze sostenibili ( massimo 3/4 capi ogni 100/150 km2) e coerenti con la biologia e l'etologia stessa del lupo....altrimenti saranno dolori. Spero di sbagliarmi , ma.... da Cristiano montano
06/03/2015
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Re: Ancora sul lupo in Valbormida Ti ringrazio Cristiano per la risposta. Se Pistoia piange di certo Siena non ride......metafora per dirti che gli avvistamenti del lupo,anche ora nelle uscite mattutine per il prelievo selettivo,stanno diventando davvero preoccupanti. E si nota una marcata flessione di presenza del capriolo,non so se imputabile totalmente al canide ma..........il sospetto inizia ad essere forte. Io che son sempre stato molto scettico,ho dovuto ricredermi da 3 anni a questa parte perché spettatore di situazioni veramente imbarazzanti.Ti cito l'ultimo avvistamento (miei occhi e fermato pure i banchina per osservare meglio) di 3 lupi alle ore 8.00 del 7 novembre 2014 a 50 metri dalla strada asfaltata e 100 dal cartello di benvenuto del paesino valdelsano.Li abbiamo in casa..... Ma tanti altri casi(perlomeno 5) mi han visto spettatore..... E pensare a quanto scetticismo mi scorreva in vena quando anni addietro mi raccontavano di averlo visto.....o sentito ululare.Mi ci scappava da ridere... Sarà di vitale importanza saperlo gestire prima che scappi di mano la situazione,che le amministrazioni se ne rendino conto alla svelta...così nel mio piccolo penso. Buona giornata
da Massimiliano Piersimoni
06/03/2015
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Re: Ancora sul lupo in Valbormida Caro Massimiliano...provo a rispondere io , le fonti ufficiali parlano di un numero compreso tra 1500 e 1800 lupi in tutta Italia . Sono baggianate, mentono sapendo di mentire, come giustamente dice il sig. Zunino in Toscana i lupi ad oggi sono almeno 500, se è vero come è vero che nella piccolissima provinciaz di Pistoia sono almeno 50 /60 capi. Il problema è che si fa di tutto per sminuire l'impatto di questi splendidi animali...un lupo mangia un quantitativo di carne pari a 80 caprioli l'anno , o 30 cervi , o 50 cinghiali....oppure il corrispondente in bestiame domestico , compreso i cani. Ma essendo un opportunista non disdegna certo le covate di qualsiasi galliforme o lagomorfo che abbia il brutto vizio di nidificare a terra. La scusa ufficiale per non intervenire è che il lupo sarebbe preda-dipendente cosa forse vero in uno sperduto angolo della Siberia , non certo in Italia , dove le fonti alimentari dovute alla presenza umana sono infinite. Ne volete a prova ... Nel suo precedente articolo il sig Zunino citava la gestione del lupo in Montana . Beh , il Montana e' grande il doppio dell'Italia e ci abitano circa un milione di persone , quindi lo spazio non manca , tuttavia su seicentocinquanta ( 650 ) lupi censiti lo scorso anno ne sono stati prelevati duecentotrenta (230), anche trappolati. E questi sono dati ufficiali che tutti possono controllare sul sito del wolf management del Montana . Ma si sa ... L' America è di là dal mare. da Cristiano montano
05/03/2015
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Re: Ancora sul lupo in Valbormida Buonasera sig.Franco Zunino..interessantissima e soprattutto attenta e realistica disamina la sua. Una curiosità che poi tale è spinta soprattutto dalla ami doma voglia di sapere sempre cose nuove : il Lupo in Toscana e nella fattispecie nella provincia di Siena ? Presenze sporadiche(specie nelle Crete Senesi) erano segnalate negli anni '90, ma adesso siamo arrivati a livelli veramente preoccupanti.Ce ne sono veramente tanti e molto molto vicini ai centri abitati. Mi sa dire,anche sinteticamente,la provenienza reale o presunta e se ne è a conoscenza,la stima censita di tale popolazione ? L'espandersi così abbondantemente deduco sia dovuta alla facilità di reperire cibo(ungulati) e alle ideali condizioni ambientali venutasi a crare..presumo. Ringrazio per l'attenzione salutandola.
da Massimiliano Piersimoni
05/03/2015
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