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lug23 23/07/2015
L’ATC di Benevento delibera di non dare seguito alle immissioni di fagiani “pronta caccia” a ridosso dell'apertura di stagione venatoria, ovvero, visti i tempi, nel periodo compreso dal 16 al 31 agosto 2015. Preso atto con “dolore” che questa per qualcuno è ancora gestione della fauna selvatica, - riteniamo che il “pronta caccia” appartenga al “concetto” meglio le cassette per ogni federtesserino venatorio che la gestione venatoria. Auspichiamo il “tempo della gestione faunistica delle zone ripopolamento e cattura di fagiani e lepri nati sul territorio”. Non vogliamo ritornare sull’argomento e sulle cause che hanno prodotto per quest’anno il ritardo delle immissioni di fagiani entro il periodo di febbraio marzo u.s., ma sull’argomento una nota va spesa: la pratica del cosiddetto “pronto caccia”, che consistente nel liberare selvaggina al solo scopo di esercitarne il prelievo venatorio durante la stagione venatoria in corso è da ritenersi estranea alle finalità del PFV e della pianificazione venatoria regionale e provinciale ed è praticabile solo nell’ambito delle Aziende Agri – Turistico – Venatorie, e non nei territori a caccia programmata, vale a dire quelli gestiti dagli Ambiti Territoriali di Caccia.
Sull'argomento pronta caccia gli indirizzi regionali emanati sono ispirati a principi generali di tutela e conservazione della fauna selvatica e della sua utilizzazione sostenibile, ritenendo appunto non praticabili le immissioni di “pronta caccia”.
Il prelievo venatorio “pronta caccia”, inteso come pratica volta ad una fruizione venatoria svincolata dalla reale produttività delle popolazioni selvatiche, può influenzare negativamente lo sviluppo e la consistenza di dette popolazioni. Pertanto al di fuori degli istituti destinati ad ospitare questo tipo di attività si rende necessario migliorare l’equilibrio tra produttività naturale e prelievo venatorio, attraverso una razionale programmazione dei ripopolamenti ed un contenimento delle immissioni in stagione venatoria.
Su questi principi di gestione sostenibile delle risorse faunistiche di cui sia la politica che e i cacciatori stessi spesso si riempiono tanto la bocca, a volte, bisogna assumersi delle scelte di buon senso.
Sostenibile o insostenibile che sia, questa non è gestione faunistica: questo è solo un gioco, tanto più inaccettabile perché perpetrato ai danni di un patrimonio collettivo qual è la fauna selvatica e a danno di quei tanti appassionati cacciatori, che da anni sostengono, il principio: “meglio pochi e buoni…….. ma liberati nel periodo giusto”.-
EPS SANNIO
Segreteria provinciale Tags:4 commenti finora...
Re: Pronto caccia si.... pronto caccia no!!!!!!!! Questo il dilemma bhe sicuro la pronta caccia non è il futuro e una corretta gestione, a mio modesto parere secondo me i componenti dell'atc benevento non vanno a caccia sul territorio beneventano altrimenti vedrebbero che la selvaggina non esiste in piu' ci obbligano a pagare la quota di 31 euro, quali sono i servizi che l'atc ha dato in questi anni oltre alle lepri prese in ungheria, per me cacciatore da penna con il cane da ferma? la risposta semplice e scontata nessun servizio, dovevamo aver le zone di ripopolamento e cattura gestite si spera da cacciatori non se mossa na foglia, s'è proibita l'immissione e la cacci alla starna, le zone addestramento cani sul piano faunistico ci sono ma non attive, e stato fatto un corso da coadiutore e son fermi li al attestato e basta senza dar la possibilità di operare almeno su volpi e corvidi il male maggiore nella nostra provincia non i cinghiali come qualcuno vuol far credere, e ci ritroviamo noi cacciatori da penna senza selvaggina sul territorio il nulla e dico mi conviene pagare l'atc BN? lo dico a chi gestisce ste cose a chi dovrebbe farci andare in maniera dignitosamente e non solo fare proclami su internet, il nulla per noi cacciatori di penna cosa dobbiamo fare appender il fucile al chiodo? sicuro questi fagiani non son gestione venatoria ma almeno ogni tanto qualcosa i nostri cani incontrano, ma ripeto se si vuol gestire a me sta bene che non si lancino, ma c@@@o produciamo selvaggina sul territorio avviamo ste zone ripopolamento e cattura fatte in maniera SERIA e non come il passato vedi quella di San bartolomeo in galdo abbandonata al nulla e solo territorio proibito alla caccia, benissimo si vuol gestire ma da due anni abbiam avuto il nulla nel nostro atc per noi cacciatori di penna solo i segugisti hanno avut attenzione... penso che quest anno saranno molto ma molti meno a pagare l'atc BN se non cambiano tendenza... da cacciatore beneventano
24/07/2015
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Re: Pronto caccia si.... pronto caccia no!!!!!!!! Questo il dilemma Secondo il mio modestissimo parere la PRONTA CACCIA,non è CACCIA,bisogna fare lanci a feb-marzo di fagiani e lepri di cattura nelle afv ed immetterli nel territorio,allora quando c'è l'apertura della caccia ci sono a disposizione ANIMALI VERI,tutto il resto non conta,un saluto. da MARCELLO64
23/07/2015
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Re: Pronto caccia si.... pronto caccia no!!!!!!!! Questo il dilemma Mottin non e' vero che ci vogliono politiche conservative per gestire la fauna perche' quelle che ci sono lo sono gia'!!! Ci vogliono semplicemente BUON SENSO ED ONESTA' da parte di TUTTI: dirigenti, cacciatori e non cacciatori! Una volta che ci saranno questi elementi ESSENZIALI la questione pronta caccia oppure no SVANIRA' automaticamente. Da parte di chi e' al comando bisogna ottenere una programmazione seria e soprattutto una salvaguardia/ripristino ambientale seria/o, da parte dei cittadini in genere il rispetto e da parte dei cacciatori un prelievo a NORMA DI LEGGE (oltre ai doveri da normale cittadino). Non serve fare altre leggi ma semplicemente rispettare quelle che gia' ci sono perche' purtroppo il vero problema e' che in Italia le leggi piu' spesso non si rispettano. Non solo per quanto riguarda la caccia. Senza questo non si va da nessuna parte. Non c'e' soluzione REALE. Solo chiacchiere, come e' stato fino ad oggi...... da Flagg
23/07/2015
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Re: Pronto caccia si.... pronto caccia no!!!!!!!! Questo il dilemma Beh questo è un gran bel dilemma che purtroppo ha radici lontane e soluzioni facili da intuire ma difficili da applicare. Effettivamente la poca lungimiranza delle politiche di gestione della fauna selvatica ha portato a questa situazione non solo nel settore venatorio ma anche in quello alieutico dove ormai la maggioranza delle acque di pregio ospita popolazioni costituite esclusivamente da materiale di immissione. Ora, conoscendo la situazione fantastica di molti territori si direbbe che l'immissione di animali pronta cacciata l'unica soluzione per offrire agli appassionati qualcosa da cacciare. Ma questo è secondo me negativo perché così si va verso una commercializzazione di questo sport che a questo punto non avrebbe più ragion di esistere se non nelle aziende turistico venatorie. Inoltre penso che dal punto di vista sportivo il Fagiano pronta caccia sia molto scadente perché assolutamente non rustico ed troppo confidente nei confronti dell' uomo. A che serve portarsi dietro un fucile se poi il mio cane va a raccoglierseli direttamente nel roveto? É anche vero che per ricostituire un buon patrimonio faunistico in un dato territorio sono necessarie politiche conservative nel lungo periodo che mal si conciliano però con il prelievo venatorio. Saluti. da Mottin
23/07/2015
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