Sarà stato il 1987 o giù di lì, stregato dalla caccia palustre ero andato a casa di Roberto Fidanzi, giornalista-cacciatore (memorabili i suoi articoli anche su Diana) per acquistare
3 balle piene di stampi per la tesa, anatre e trampolieri. Oddio non è che valessero tanto, le teneva in campagna, tutte bucate dai topi..., mentre andavo via mi regalò alcuni libri di caccia, trai quali questo, che ho ritrovato nei miei scaffali. S'intitola "la caccia negli anni 80", libro scaturito da un grande convegno all'Hotel Parco dei Principi il 9-10-11 dicembre 1981. Fu a quel convegno che si gettarono le basi per "LEGARE IL CACCIATORE AL TERRITORIO". Presente tutto il "Gotha" venatorio di quel tempo. Guardo le foto..un giovanissimo Rosini (FIDC) poi Fermariello(ARCI) Mingozzi (FIDC) Bana (ANUU) Leporatti(FIDC) Moro (ENAL) Pagnoncelli (ANLC) Cardìa (ENAL) Tesei (INFS) Amoretti(ARCI) Sgherri(FIDC). Da lì partì l'iter che ci ha portato alla 157 con le sue ATC..l'emergenza primaria era evitare la libera circolazione dei cacciatori, e infatti ci sono arrivati. Per dovere di cronaca, e anche di coscienza, devo sottolineare, e con forza, che Pagnoncelli, allora Presidente Nazionale Libera Caccia, fu l'unica voce contraria, purtroppo inascoltata. Tanti partecipanti a quel funesto convegno, se esiste un aldilà, sono andati a cacciare nelle verdi praterie di Manitou (chissà se anche lassù è pieno di divieti e di confini tra ATC), ma i loro successori non hanno cambiato di una virgola il loro comportamento, continuano a sbagliare osteggiando la libertà di movimento, almeno a livello regionale, per la selvaggina migratoria; continuano imperterriti, come si vede dai loro articoli pubblicati di recente a sostenere la bontà della teleprenotazione.
Ci sono i numeri, e li dò in anteprima: sono risultati di cui non avevo conoscenza, ma qualcuno li conosceva, e bene. Su 110.000 cacciatori toscani le telefonate per prenotare le famose 20 giornate in mobilità sono state le bellezza di..udite udite: 91282. Stagione venatoria 2007-2008, Regione Toscana. La matematica non è un opinione: NEMMENO UNA TELEFONATA A TESTA, hanno fatto i Toscani. Altri particolari? Sono 7117 quelli che hanno prenotato una volta, 4461 quelli che lo hanno fatto 2 volte, 7965 da 4 a 10 volte, 1472 da 11 a 16 volte, 262 da 17 a 20 volte. Si fa presto a ragionare, IL NOMADISMO VENATORIO, si proprio quello con il quale i grandi dirigenti venatori di allora e purtroppo
anche di adesso si sono sempre riempiti la bocca, NON ESISTE, e forse non è mai esistito, nemmeno quando i cacciatori erano 2 milioni. IL NOMADISMO VENATORIO, sul quale ha fatto perno-cardine tutta la legge 157 che ci ha imposto il filo spinato in tutti questi anni, che ha aggravato invece di risolvere le guerre di campanile, E' UNA BUFALA. Determinata dai fatti, e dai numeri, che sono implacabili e che dovrebbero far pensare chi si ostina, chi continua a non ammettere il gravissimo errore commesso dalla stragrande maggioranza dei superdirigenti associativi. Così, in attesa di modifiche che speriamo provengano velocemente dal Parlamento, e che risolverebbero davvero tanti problemi che ci affliggono, noi continuiamo la nostra battaglia di libertà in Toscana con ostinazione, per l'abolizione totale della teleprenotazione (anche i numeri riguardo l'ingresso dei cacciatori provenienti dalle regioni limitrofe sono ridicoli). L'applicazione di un corretto regime di deroga per poter ridare i fringuelli sarà la prossima battaglia. Saremo soli anche in questa come è già successo in passato? A maggior ragione.
Alessandro Fulcheris ANLC TOSCANA