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nov17 17/11/2015
“L'Associazione per la difesa e la promozione della Cultura rurale - Onlus è un'Associazione culturale composta da rappresentanti di tutte le categorie portatrici della Cultura rurale, a cui aderiscono agricoltori; pescatori a scopo professionale, sportivo ed amatoriale; cacciatori; allevatori a scopo professionale, amatoriale ed ornamentale; rappresentanti del mondo della cinofilia; esponenti della cultura, dell'informazione, dello spettacolo, dell'economia, dell'editoria, delle istituzioni, della scienza; rappresentanti del mondo ambientalista propositivo e non integralista; rappresentanti degli indotti economici che gravitano attorno alle attività portatrici della Cultura rurale.
Le attività portatrici della Cultura rurale rappresentano numerose persone che lavorano, producono reddito, pagano le tasse, creano occupazione, tramandano di generazione in generazione tutti i valori che affondano le loro radici nella Cultura rurale, che è parte fondamentale della nostra storia e delle nostre tradizioni.
ACR, Onlus riconosciuta, si pone come strumento aggregativo di tutte le realtà rurali senza intaccare la gestione associativa delle varie realtà. Essere Onlus significa poter usufruire del ristorno del 5x1000 derivante dalla dichiarazione dei redditi con la possibilità di agire anche a livello legale e giuridico con alcune agevolazioni che potrebbero essere messe al servizio di tutte le realtà rurali. In sostanza ogni associazione di categoria prosegue normalmente la propria attività, mentre ACR può essere lo strumento aggregativo che non intacca il lavoro sindacale bensì ne fortifica la forza rappresentativa a livello istituzionale, mediatico e giuridico.
Siamo in un contesto sociale e mediatico dove spesso viene distorta la realtà dei fatti, l’attacco al mondo rurale e l’umanizzazione degli animali è divenuta ormai esasperata.
Sia chiaro, noi rispettiamo le idee di tutti, tuttavia riteniamo fuori luogo l’imposizione di una nuova cultura animal-ambientalista che vorrebbe cancellare secoli di storia e cultura dei nostri territori, è grave ed irrispettoso tentare di soffocare realtà come agricoltura, caccia, pesca, allevamenti, boscaioli, sagre popolari, ecc.. che rappresentano una risorsa concreta per la collettività sotto il profilo sociale, economico e ambientale.
Se diamo uno sguardo alla notevole disponibilità economica delle Onlus Animal-Ambientaliste derivante dal 5x1000, risulta semplice capire la loro forza dirompente anche a livello comunicativo, per questo motivo la presenza di ACR Onlus è una grande opportunità: una strada di non ritorno dove tutte le componenti rurali hanno la grande occasione di aggregarsi in una casa comune, maggiormente incisiva, nelle battaglia per la tutela e valorizzazione della nostra cultura.
ACR intende sostenere battaglie concrete nel settore mediatico, legale, tecnico, sociale, ambientale, culturale e tradizionale; nello specifico stiamo creando uno strumento fortemente presente nella comunicazione sul web, stampa e tv per far conoscere le peculiarità del mondo rurale, inoltre intendiamo tutelare e promuovere anche iniziative a sostegno delle storiche attività e tradizioni popolari.
Siamo consapevoli che la strada è in salita e che la situazione non è idilliaca, tuttavia siamo certi di poter tutelare l’identità rurale attraverso una controinformazione reale a livello pubblico e istituzionale; la battaglia sarà vera, senza esitazioni e come in tutte le vere lotte: o si vince o si perde! Fieri dei nostri valori, vogliamo combattere a testa alta rifiutando la strategia del “stiamo fermi e buoni”, ora come mai serve una reazione concreta per valorizzare la nostra cultura.
Il mondo rurale è per la tutela dell’ambiente con una caratteristica distintiva rispetto ad altri: l’ambiente non si difende costruendo parchi e imbalsamando la natura, ACR Onlus dimostrerà che la salvaguardia dell’habitat e del territorio passa attraverso il coinvolgimento di tutte le realtà positive del mondo rurale con un lavoro diretto anche dell’uomo, dove l’esperienza e la gestione saranno finalizzate ad un beneficio concreto anche per la popolazione.
Il futuro della nostra identità passa attraverso una costante presenza con i giovani: abbiamo infatti intrapreso un percorso didattico con le istituzioni per entrare direttamente negli istituti scolastici e far conoscere ai bambini e ragazzi i pregi e l’importanza delle attività rurali anche per il benessere futuro dei giovani, è tempo che nelle scuole tornino i protagonisti del nostro territorio ovvero agricoltori, cacciatori, pescatori, allevatori, boscaioli,ecc per insegnare ai nostri figli la realtà dei fatti lontana da un insegnamento fatto di troppa emotività con animali umanizzati e poca esperienza diretta e scientifica nei boschi e nelle pianure.
Nel progetto operativo ACR Onlus ci sono amici provenienti da varie realtà, abbiamo con noi professionisti appartenenti alle varie categorie del mondo rurale, la caccia è una componente fondamentale della nostra realtà e siamo orgogliosi di valorizzarla attraverso un contatto diretto con la collettività per far emergere le caratteristiche sociali, economiche e ambientali anche dell’attività venatoria.
Siamo pienamente a sostegno delle cacce tradizionali e degli impianti di cattura, abbiamo pubblicamente dimostrato in modo tecnico e scientifico la possibilità concreta per l’applicazione del prelievo in deroga; la Direttiva 147/2009/CE e la relativa Guida Interpretativa tracciano una strada chiara e, nonostante alcune comunicazioni discutibili e non vincolanti di alcuni funzionari ai vari livelli istituzionali abbinati all’ostruzionismo di Ispra (che non fornisce i dati scientifici per l’applicazione del prelievo in deroga addirittura dal 2005) riteniamo che combattendo in modo vero, puro e intelligente ci sia spazio per un confronto serrato con l’intero mondo venatorio e soprattutto istituzionale per ottenere il rispetto concreto delle cacce tradizionali.
Chiaramente non è questa l’occasione per entrare nel discorso tecnico legato all’applicazione del prelievo in deroga, tuttavia con la preparazione tecnico-scientifica abbinata ad una reale volontà di far battaglia sul tema sarà importante aggregare tutte le Associazioni Venatorie, se questo non avvenisse lotteremo insieme a quelle entità che avranno, come noi, la forza e l’orgoglio di voler difendere queste splendide tradizioni culturali perfettamente sostenibili anche sotto il profilo scientifico nonché portatrici di numerosi vantaggi sociali, ambientali ed economici.
Noi continueremo a difendere anche le cacce tradizionali perché riteniamo che non esistano forme di caccia di serie A o serie B e tutte devono avere pari dignità, le usanze locali sono l’espressione di un patrimonio di valori sociali che segnano il carattere umano anche della nostra popolazione, tutelarle è un dovere per non disperdere le risorse, anche economiche, del nostro territorio.
Per salvare la caccia e la ruralità è necessario un cambio di marcia concreto fatto non solo di rapporti istituzionali ma di prese di posizioni nette a tutela di tutte le peculiarità venatorie abbinate ad un costante lavoro di reale informazione con la gente comune sulla risorsa che la caccia rappresenta; il mondo venatorio negli ultimi 30 anni ha sprecato molte occasioni di contatto con la popolazione, utilizzando spesso energie solo per gestire e spostare tessere piuttosto che ripartire da zero con un soggetto unico, troppe volte si è voluto convincere i cacciatori con la teoria che rimanendo fermi avremmo limitato i danni.
Il tempo ha dimostrato che questa strada sta spegnendo lentamente gran parte dell’attività venatoria, non si può ragionare ed agire con una certa sudditanza verso il mondo ambientalista e animalista perché il nemico non ti farà sopravvivere ma ti annienterà gradualmente … ecco il perché di ACR Onlus: ogni associazione lavori come meglio crede, allo stesso tempo ACR Onlus esiste come soggetto allargato che tenterà di valorizzare quello spirito ribelle, pulito e incisivo a tutela anche del mondo venatorio!
Questo è un progetto concreto che ha già prodotto risultati sul territorio come la gestione del Centro Didattico Culturale della Malga Cancellato sulla Cima Grappa e il Bosco di Dueville e altri ancora con un lavoro molto intenso prodotto insieme alla Fondazione per la cultura rurale onlus; noi siamo un gruppo di amici e professionisti che sono orgogliosi della propria identità culturale, saremo forse sognatori o idealisti ma siamo consapevoli che i grandi cambiamenti sono sempre nati dal territorio con l’atteggiamento propositivo, ecco questa è l’essenza del progetto in cui le nostre battaglie saranno pure e sincere con l’unico obiettivo di dare futuro alla nostra cultura”.
Andrea Trenti Tags:8 commenti finora...
Re: ACR: Chi siamo pippo forse se guardassi al presidente di ANLC e alle sue gesta, ti renderesti conto da solo di quanto le tue parole siano insignificanti e fuori luogo. da grillo parlante
13/12/2015
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Re: ACR: Chi siamo Questi animalari erbivori del futuro farebbe bene a frugare tra le chiappe delle moglie per contare quanti uccelli hanno bracconato invece che frugare nel bracconaggio che non a nulla a che fare con caccia e cacciatori. da Pippo
02/12/2015
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Re: ACR: Chi siamo Diversamente intelligente si è parlato di spari o di reti? Brutta cosa non saper capire e leggere l'italiano. da cacciatore di tornadi senza sparo
02/12/2015
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Re: ACR: Chi siamo quarant'anni di Ekoclub ci dicono che la soluzione del problema non sta nell'inventare un'associazione ma nel cambiare il cervello ai cacciatori. cosa che è difficile soprattutto per chi ha lo sguardo solamente rivolto al passato e professa il conservatorismo puro da italo giustin
24/11/2015
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Re: ACR: Chi siamo Aderiamo in massa!!! Aiutiamo anche con impegno personale questa realtà che sta crescendo. Facciamolo per noi e soprattutto per i nostri figli. da frullin
19/11/2015
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Re: ACR: Chi siamo il futuro è nelle nostre mani, cari cacciatori abbiamo un'ultima opportunità!!! da Manu
19/11/2015
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Re: ACR: Chi siamo Questa é l'ultima spiaggia! Acr onlus unica Isola per naufraghi. da cele
18/11/2015
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Re: ACR: Chi siamo Cosa aggiungere , buon lavoro e buona fortuna da borghesi mario
17/11/2015
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