Mi sono sempre chiesto come mai, quando ci chiamano per intervenire dobbiamo sempre essere pronti. In questi mesi, degli onesti cittadini liguri si sono rivolti alla provincia per problemi alle coltivazioni dovuti alla eccessiva presenza di cinghiali, che distruggono ogni cosa, poiché esasperatamente in sovrannumero.
Perché non chiamare e quindi fare intervenire la popolazione animalambientalista per risolvere il problema?
La risposta che mi sono dato è banale: forse non sono in grado e con ogni probabilità vogliono essere pagati, e comunque anche se lo facessero, risolverebbero il problema in maniera efficace ed efficiente?
Può darsi, ma non se ne hanno ancora le prove.
Allora, a questo punto, perché dovremmo essere noi a pensarci? Perché dovremmo rispondere ad ogni chiamata ed esaudire ogni necessità per il bene collettivo?
Gratis, anzi, rimettendoci dei soldi?
Perché dovremmo metterci tanto impegno e passione, sempre nel pieno rispetto di regole, leggi e sicurezza?
Infatti, come ormai accade da qualche anno, in periodo di caccia chiusa, siamo stati chiamati dalla provincia di Genova per una battuta di contenimento nei dintorni del comune di Castiglione Chiavarese, così, noi, abbiamo risposto NO!
Abbiamo detto che non siamo i loro zimbelli di comodo, abbiamo detto che non siamo intenzionati ad esaudire ogni loro richiesta per poi essere denigrati e insultati dal primo animalista o presunto tale.
Se interveniamo, vogliamo essere protetti, elogiati, rispettati. Vogliamo che qualcuno degli addetti ai lavori prenda le nostre difese pubblicamente, vogliamo che qualcuno che conti ci metta la faccia, e dica alle persone che il cacciatore è colui che gestisce la natura, colui che se ne prende cura con impegno, etica e dedizione.
Mi piacerebbe poterlo dire, ma per fortuna le cose non sono andate così, siamo scesi in campo ed abbiamo gestito il problema, gratis, per il bene collettivo, con efficienza. Perché?
Semplice, siamo cacciatori! Siamo le sentinelle del bosco, siamo coloro che agiscono per il bene collettivo, siamo coloro che tengono puliti i sentieri e li creano dove necessario, siamo coloro che mantengono il bosco, censiscono gli animali e se ne prendono cura, in tutte le stagioni, tutti i giorni. E’ anche così che grazie al nostro impegno la provincia riesce a risparmiare qualche soldo per i danni causati dai cinghiali, è così che grazie al nostro intervento si riesce a rendere più sicure le zone infestate da questo selvatico così prolifico e resistente.
Molti di noi, hanno fatto un viaggio di quasi 300 km per intervenire, a spese proprie, alzandosi alle 3 del mattino ed esserci. E’ lo spirito di squadra che ci spinge, è la necessità di cambiare il volto del cacciatore tanto aggredito e bistrattato da chi la natura pensa inconsapevolmente di conoscerla.
Noi ci siamo, pronti ad agire, metterci in gioco, perché noi la natura quella vera, quella bella e crudele la conosciamo, la sappiamo gestire e soprattutto la rispettiamo.
A tal proposito vorrei ringraziare la squadra 110 e la squadra 49 dell’atc Genova 2 Levante e le persone che da sempre spendono il loro tempo per la gestione del territorio ed il suo benessere, compreso quello degli animali.
Mi permetto anche di fare un briciolo di sana pubblicità verso il ristorante “Il Santuario” di Velva nel comune di Castiglione Chiavare, dove abbiamo mangiato benissimo, ed al suo gestore Andrea che con tanta pazienza ha atteso il nostro arrivo.
AAA Cacciatori presenti!!