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mag11 11/05/2017
Onore al merito, onore al Giornalista, oggi Del Debbio domani non si sa... Ma comunque vada onore a chi come un giornalista serio ed equilibrato della tv privata si prodiga nella creazione di un contraddittorio pubblico tra cacciatori e animalisti, evento quasi inedito sulla tv di “Stato”.
Poi al di là del merito, troppo facile commentare un pezzo di giornalismo in cui una categoria (i cacciatori) sono calmi e raziocinanti, nel rivendicare la propria posizione, troppo facile commentare gli animalisti presenti, la loro propensione al giacobinismo e al “daje all’untore” espresso non proprio in stile “english”.
Ciò che rimane però è una riflessione concreta, destinata a rimanere anche dopo i titoli di coda, il pezzo giornalistico ,infatti, chiude con un messaggio promozionale sociale, l’invito a donare denaro all’AIRC associazione per la ricerca contro il cancro, Il “volo pindarico è presto fatto: dall’invito mediatico infatti, indirizzato alla moltitudine dell’audience, utilissima e generosissima come sempre, non posso che pensare anche alle molte gare di beneficienza che si svolgono ormai ogni anno in Italia e per mano di quei “sanguinari” di Noi cacciatori che anche nei mesi del “silenzio venatorio” evidentemente pensano a fare qualcosa che vada oltre la quotidianità e che non sia funzionale solo all’esaltazione del proprio ego.
Sono anni ormai, andrà pur riconosciuto che a Roma un gruppo di cacciatori del circolo Beccolungo, Stefanino Gentili, Alessandro Deli insieme a Roberto Celletti, cacciatore schietto e generoso, ispiratore e organizzatore delle “gare dell’amicizia venatoria” dove obbligatorio è dismettere le proprie tessere associative, superare le frontiere dell’appartenenza, imbracciare un fucile e sparare “colpi al cancro” con il contributo sociale delle quote di iscrizione.
Fu così che, anche quest’anno, Roberto, Stefano, Alessandro e centinaia di cacciatori di Roma hanno costituito un fondo di quasi 1500 euro da donare integralmente all’AIRC. Dal digitale alla carta moneta oserei dire… da Del Debbio ai ragazzi del Beccolungo, senza le glorie mediatiche, nel rumoroso silenzio delle proprie coscienze e consapevoli che la propria passione alimenta un fenomeno sociale che oltre ad occuparsi di ambiente è in grado di investire la società con opere di bene ed investimenti per il benessere collettivo.
Al tiro al volo di Lazio si è celebrato un fatto concreto, pacifico e utile, tutto il resto (a partire dalle grottesche caricature animaliste) è tafazzismo sociale, inutile e dannoso.
Andrea Severi Tags:3 commenti finora...
Re: Del Debbio, animalisti vs cacciatori eppoi la vita reale... che massa di oirigghiuni sti animalari lu pigliano in gulu e si gfanno le canne son drogati fradici e rompono da Carnivoro
09/06/2017
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Re: Del Debbio, animalisti vs cacciatori eppoi la vita reale... gli animalisti a hah hahhaha che massa di orecchioni ha h ahaha heehha ha da Fintarlo
08/06/2017
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Re: Del Debbio, animalisti vs cacciatori eppoi la vita reale... Ma gli animalisti sono quelli che preferiscono la vita di un animale a quella di un bambino. E noi cacciatori siamo altro sotto ogni punto di vista ed è dimostrato e dimostrabile. da agostino
19/05/2017
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