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lug12 12/07/2017 14.16
Se in Italia Gardone Valtrompia significa industria armiera, in Austria Ferlach è invece sinonimo di artigianato armiero per eccellenza. Infatti, non credo che esista un cacciatore o semplice appassionato di armi rigate che non abbia mai sentito parlare di questa piccola, pulita e caratteristica cittadina della Carinzia dove da oltre sei secoli operano ininterrottamente tra i più abili armaioli e costruttori di armi d’Europa. Oggi, nel consorzio delle meraviglie, 7.500 persone vivono di fucili e di turismo. Ferlach, oltre ad essere indiscutibilmente riconosciuta come la culla armigera mitteleuropea, è famosa anche per la scuola che ospita, unica nel suo genere, per Armaioli Professionali: la Fachschule Fur Handfeuerwaffen, letteralmente “scuola tecnica per armi da fuoco portatili”.
E’ in questa scuola che promettenti allievi provenienti da tutto il mondo studiano per apprendere le tecniche necessarie per costruire un fucile di sana pianta e per imparare a trasformare acciai e legni in stupende opere d’arte. Anche se è possibile ordinare (è rarissimo, se non quasi impossibile acquistare un’arma al momento) un buon fucile kipplauf , un combinato misto o una carabina su azione Mauser K 98 ad un prezzo relativamente contenuto, chi si reca in Carinzia lo fa perché è alla ricerca di certe caratteristiche particolari e di finiture uniche ed eccezionali. Il massimo splendore Ferlach l’ha avuto nel XIX secolo fino alla prima guerra mondiale, ma dopo la caduta degli Asburgo e del grande impero Austro-ungarico, anch’essa ha dovuto subire un doloroso, ma necessario, ridimensionamento.
La cooperativa dei soci armaioli di Ferlach, che nella seconda metà dell’ottocento contava quasi cento soci, nel dopoguerra si è ridotta drasticamente ad averne soltanto diciassette. Pochi, eccelsi, ma tutti di fama mondiale, come Sodia, Franzoj, Hauptmann, Borovnik, Ludwig Borovnik Kg, Gesellschaft mbH, Wilfried Glanznig, Harmbrusch Jagdwaffen Gesellschaft mbH, Karl Hauptman, Jagdwaffen G. Juch, Josef Just, Jakob Koschat, Johann Michelitsch, Johan Outschar’s Sohn, Herbert Scheiring, Benedikt Winkler, Josef Winkler. Armaioli abilissimi che hanno costruito e che costruiscono tuttora, fucili di altissimo pregio, destinati a cacciatori esigenti, altolocati, d’elite e dai gusti particolarmente raffinati. A Ferlach l’aver mantenuto nei secoli una struttura tipicamente artigianale ha favorito la costruzione di armi ognuna come un pezzo unico, e che a livello industriale non sarebbe possibile fare, se non a prezzi proibitivi. Forse l’esempio tipico che maggiormente rispecchia quei gioielli della meccanica applicata è il Vierling sovrapposto a quattro canne: due lisce (di solito in calibro 20 o 16) e due canne rigate di calibro diverso (22 Hornet, 5,6 x 36 R – 6,5 x 57 R ,7 x 65 R) poste lateralmente. Un’arma così esprime tutta la filosofia venatoria europea, infatti con un unico fucile è possibile cacciare dalla beccaccia nel bosco al cervo al bramito, come i tetraonidi al canto e i camosci in alta montagna. Nella piccola cittadina della Carinzia sono nati anche decine e decine di Drilling (a tre canne due lisce ed una a palla); di Doppelbuchsdrilling (fucili a tre canne, due a palla e una liscia); di Bock-Buchsflinte (il classico combinato liscio-rigato); di Doppelbuchse (express giustapposto a doppia canna rigata); di Boch-Doppelbuchse (express sovrapposto) e di Kipplaufstutze, i mitici monocanna rigati con le canne in acciaio Boheler Rasant o Antinit spesso con profilo ottagonale.
Come molte cittadine austriache, anche Ferlach è caratterizzata da belle casette verniciate fresche di rosa e di giallo pastello, strade e piazzette ben pulite e ordinate. Insomma un classico paesino da favola ideale per trascorrere una bella vacanza. Di particolare c’è che tra un negozio di pasticceria traboccante di invitanti krapfen e uno di specialità locali, si percepisce nell’aria uno tra i profumi più piacevoli al mondo: quello dell’olio delle armi. Se provi a seguirne l’usta ti ritrovi a spiare ad una di quelle finestre (tutte senza sbarre) al pianterreno e dietro le tendine bianche ed i vasi di fiori, puoi vedere un ampio locale in cui sei o sette persone lavorano alacremente al banco, ognuna intenta a fabbricare o aggiustare le chiusure di un express, a montare un’ottica o a sgrossare un calcio. Alle pareti puoi vedere rastrelliere zeppe di carabine, combinati, monocanna, eccetera. Ecco che allora capisci cosa significa “Jagdwaffen”, quella scritta che compare fuori a molte case. Lì si costruiscono armi lunghe da caccia rigate, lisce, in tutte le forme e per tutti i gusti. Ferlach è così. Non una famosa cittadina industriale con i muri neri di fuliggine di fonderie tappezzata di brutti e lugubri capannoni. Se la si volesse riciclare in un paese tutto turismo, tutto latte, cioccolata, strudel e speck dovremmo soltanto cambiare i cartelli che indicano i vari armaioli e le armerie.
Ubicata nella valle della Rosental, nella parte più meridionale della Carinzia, una delle più belle regioni dell’Austria, si trova facilmente quasi di strada passando il confine a Tarvisio, percorrendo l’autostrada verso nord, dopo qualche chilometro. Molti dei suoi residenti trovano occupazione anche nella vicina fabbrica di pistole Glock, mentre gli altri, oltre alle attività tipicamente turistiche, si riversano immancabilmente nell’industria armiera locale. Ferlach ha una tradizione antichissima, è citata nei vecchi testi per la prima volta nel 1246, e già cinquecento anni fa vi si costruivano le prime armi per l’arsenale di Klagenfurt. I “fabbri dei fucili” come venivano chiamati allora gli armaioli, risalgono al 1631, ma fu l’imperatrice Maria Teresa (1717-1780) ad eleggere la cittadina ed i suoi abitanti a patrimonio nazionale nel 1749. Dal 1732 al 1814 Ferlach fornì armi da fuoco per le truppe austriache e, dopo le guerre napoleoniche, ai sensi delle deliberazioni del Congresso di Vienna, dovette riorganizzare la produzione dedicandosi prevalentemente alle armi da caccia. La produzione fu poi quasi interrotta durante la Seconda Guerra mondiale poiché monopolizzata dalla più grande Steyr-Mannlicher per scopi totalmente militari.
Oggi tutta l’attività è concentrata esclusivamente nel campo delle armi lunghe da caccia rigate e lisce e non ci risulta che nessuno si occupi più di armi corte o di forniture militari. Il nucleo centrale di questa produzione è rappresentato da una fabbrica posta al centro del paese e raggiungibile, come tutte le altre realtà produttive, tranquillamente a piedi. Dentro vi lavorano circa centoventi persone, guidati dall’ingegner Josef Krainer, il direttore del Consorzio. L’interno della piccola fabbrica è attrezzato anche con scrivanie dotate di computer, di stampanti, scanner e di altri macchinari ultramoderni, ma si nota che è sempre viva l’antica attività nel rispetto delle tradizioni nazionali. Nei magazzini sono stoccati i vari tipi di acciai da cui vengono ricavati tutti i pezzi occorrenti alla fabbricazione delle armi, come le barre in acciaio rilegati al nickel cromo molibdeno e Boeler Rasant e Antinit che daranno vita a innumerevoli realizzazioni. Per le canne delle doppiette lisce e rigate i pezzi forgiati arrivano da un’industria esterna, ma sempre di nazionalità austriaca e con specifiche richieste controllate dal Consorzio. Ogni lavorazione a macchina è sempre sotto il controllo di uno specialista. Tutte le barre da rifinire esternamente, ma già rigate all’interno, si conservano in un altro magazzino. Ogni scaffale racchiude le canne di un determinato calibro. Tra la miriade spiccano i 5,6 mm, i 6.5, i 7 e gli 8 mm ma s’intravedono anche i vari .375, .458, .404 e 470. L’ingegner Krainer sostiene che nelle loro officine è possibile costruire armi in qualsiasi calibro richiesto, ed io lo posso testimoniare perché ho avuto il piacere e l’onore di provare e di cacciare con uno splendido express giustapposto Hauptmann in calibro 8 x 68 Shuler!
I vari reparti sono stracolmi di frese, di torni per la rigatura ed altro ancora. Tutte le macchine sono a controllo manuale e niente viene prodotto in serie. Gli operai rifiniscono le rigature a mano dalle barre grezze, controllano i giuochi delle azioni tipo Mauser K 98 con canna appena avvitata, basculano e ricontrollano all’infinito sovrapposti e doppiette sia che siano a canne lisce, rigate o combinate. Dal reparto sgrossatura tutto passa a un successivo settore per la prima rifinitura esterna con la quale il singolo pezzo può essere posto in vendita in un locale adibito a negozio-magazzino.
L’azienda è attrezzata con forni grandi e piccoli nei quali si può eseguire qualunque trattamento termico o per riscaldare i pezzi grezzi per le successive lavorazioni a caldo. Anche le canne già forgiate con i rispettivi tenoni grezzi sono, su richiesta, unite per saldatura col sistema demiblock, l’eccellente procedimento che contraddistingue gli accoppiamenti di tutte le armi prodotte a Ferlach. Su ogni scaffale del negozio-magazzino c’è un vero ben di Dio. Canne finite, accoppiate demiblock, singole rigate di tutti i calibri, azioni tipo Mauser già brunite pronte da montare, batterie tipo Holland & Holland con tutti i pezzi grezzi al loro posto, calci finiti o sgrossati, ottiche di marca in vari ingrandimenti, ogni tipo d’attacco e un magazzino munizioni di una vastità unica. Tutto a disposizione dei vari acquirenti locali o stranieri, come ben sanno anche molti nostri artigiani di Gardone VT che, specialmente per le armi rigate, ancora oggi si riforniscono di questi componenti grezzi di indubbia qualità.
Ma Ferlach è soprattutto artigianato armiero, rappresentato principalmente da tredici piccoli costruttori, che mediamente utilizzano una decina di operai a testa, arrivano a un livello di esecuzione per finiture e incisioni, indescrivibili a voce. La produzione totale di Ferlach è di circa 300-400 pezzi l’anno, di cui il 95% è rappresentato da combinati, monocanna rigati ed express, ed il restante 5% è costituito da fucili a canna liscia e carabine tipo Mauser K98. Per le azioni si utilizzano movimenti ex militari tedeschi ricontrollati totalmente di sana pianta oppure nuovi, provenienti da altre realtà industriali tipo Santa Barbara in Spagna, Zavastava in Jugoslavia e addirittura dalla Russia. Nel caso di calibri come il .416 Rigby, il 505 Gibbs, il 500 Shuler eccetera, che debbono gestire cartucce notevolmente più grandi del normale, le azioni dovranno essere tipo Mauser Magnum e quindi costruite appositamente una ad una dai singoli artigiani o acquistate già fatte, ma ad un costo notevole.
Come già detto, la produzione degli artigiani di Ferlach è esclusivamente su ordinazione e ogni armaiolo è quasi sempre in grado di costruire qualunque tipo di carabina, sovrapposto, combinato o basculante e di fare o fargli fare qualsiasi tipo di incisione o accuratizzazione richiesta dall’acquirente. C’è anche da dire che molte di queste armi, come i Vierling a tre o quattro canne, non piacciono a tutti, così come alcuni tipi d’incisione molto in rilievo e come i calci con le zigrinature a squame di pesce o impugnature a pistola super accentuate. Ma potendo eseguire qualsiasi lavoro si possono osservare anche pregevoli “inglesine” incise, sfuggenti alla vecchia maniera.
Da qualche anno il Consorzio ha avviato la produzione e la commercializzazione di due modelli di sovrapposto, un combinato e un express, costruiti in maniera semi-industriale per parti essenziali, ma completamente rifiniti, assemblati e incisi a mano a costi più contenuti, proprio per dare la possibilità a tutti di possedere un fucile costruito a Ferlach.. Queste armi hanno soluzioni particolari quali bindelle scorrevoli lungo l’asse orizzontale per le dilatazioni delle canne indipendenti e viti di regolazione e fermo per correggere le rosate. Montano ottiche con attacchi a pivot (più economici dei Shul a “piede di porco” saldati) e incisioni fatte a mano nel laboratorio del Consorzio. Il nome dei due modelli è Karawanken per il combinato e Kärnten per l’express. Karawanken è il nome della catena montuosa che separa la Corinzia dalla Slovenia e Kärntem è proprio il nome della Carinzia. Possono essere forniti con qualunque ottica, hanno l’armamento delle batterie con cursore dorsale spinto in avanti dal pollice e sono disponibili in tutti i calibri correnti. C’è anche da dire che il Consorzio può utilizzare due differenti tipi di acciaio: il primo, Bölher Rasant, con resistenza di 850 N/mm2 e un altro con valore 1.100 N/mm2. Con quest’ultimo, denominato Bölher Super–Blitz, si possono ottenere resistenze uguali, ma con minor peso. Esistono dei meravigliosi combinati in calibro 16 e rigati di soli 2,8 kg.
Ogni arma rigata può essere tarata nel poligono stesso di Ferlach, dove si può sparare da 100 fino a 300 metri. Il poligono è stato fondato nel 1906, ed è persino fornito di ventilatori per il raffreddamento delle canne ed i bersagli arrivano elettricamente a pochi cm. dal tiratore per visionare le rosate. I principali clienti sono austriaci, tedeschi, francesi e spagnoli, ma la qualità dei prodotti e la perfezione e la bellezza delle finiture stanno allargando i confini commerciali degli armaioli e del Consorzio di Ferlach anche Oltreoceano, negli emergenti Paesi Arabi e nel Nord Europa. Per la cronaca, un fucile a pietra focaia costruito da Hans Schmidt, il più noto armaiolo di Ferlach attorno al 1650, è conservato nel Museo di Capodimonte (Na).
La caccia è un’attività tradizionale nell’uomo e Ferlach è la culla delle tradizioni mitteleuropee. Si trova in una valle dove la caccia da secoli svolge un ruolo dominante e in cui il patrimonio faunistico è molto ricco di lepri, volpi, caprioli, cervi, camosci, anatre e colombacci proprio grazie all’impegno dei cacciatori. In Carinzia hanno capito che la caccia va studiata e compresa nel suo passato e nel suo futuro e ne vanno interpretate le motivazioni filosofiche e culturali, speriamo che lo capiscano anche da noi.
Marco Benecchi Tags:79 commenti finora...
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01/02/2020 11.09
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Re: IL MITO DI FERLACH Salve Marco, vorrei acquistare un express giustapposto Franzoj in cal. 458 WM; mi sapresti dire un valore medio dell'arma? Grazie Massimiliano ([email protected]) da Massimiliano
29/01/2020 9.23
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Re: IL MITO DI FERLACH sono venuto in possesso di un drilling Franzoj calibro 12/375 H:H:M:matr.211339,vorrei se possibile saperne il suo valore.Grazie se vuoi gentilmente ..la mia email:[email protected] da Mirco Lucchini
04/09/2018 11.16
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Re: IL MITO DI FERLACH sono venuto in possesso di un drilling Franzoj calibro 12/375 H:H:M:matr.211339,vorrei se possibile saperne il suo valore.Grazie se vuoi gentilmente ..la mia email:[email protected] da Mirco Lucchini
04/09/2018 11.15
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Re: IL MITO DI FERLACH salve, io detengo una carabina cani esterni giustapposta calibro 16/8 con bindella lunga i ottime condizioni desideravo sapere qualcosa in merito a questa tipologia di arma. grazie andrea da Andrea
05/01/2018 15.36
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Re: IL MITO DI FERLACH è un obrobrio ma tira bene . l'ò provata sulla carta in 243 peccato la canna da 560. essendo nell'orbita beretta come pure benelli e sako, la canna è sako cosi almeno ha detto il padrone dell'arma.(ottica Zeiss terra 4-12x50 ci vorrebbe canna da 610 su cal. standard salute a tutti da carlo48
30/07/2017 10.02
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Re: IL MITO DI FERLACH Dai... Non mettermi in difficoltà
Saluti Marco da Marco B x Andrea
28/07/2017 14.06
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Re: IL MITO DI FERLACH Ciao Marco, una mera informazione, hai visto la nuova carabina Franchi Horizon? Cosa ne pensi? Grazie Saluti Andrea da Andrea
28/07/2017 12.38
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Re: IL MITO DI FERLACH I grossi calibri hanno indubbiamente il loro fascino e il solo possedere un arma in essi camerato può essere fonte di molta soddisfazione, ma se ti dovesse piacere anche usarli allora credo che il 375 sarebbe forse l'unico ancora "manovrabile".. L'8 x 68 è un bellissimo, se non il migliore "medio" calibro per la grossa selvaggina mondiale, tolti i Big Five Ma, diciamocelo non è come un 404 Rimmles e un 416 Rigby.... Vedi tu... Io tolto il 404 CHE NON HO MAI PROVATO gli altri grossi calibri più comuni (fino al 470 li ricarico tutti!)
Saluti M da Marco B x Filippo
27/07/2017 14.55
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Re: IL MITO DI FERLACH gRAZIE. pRECISO E PUNTUALE COME SEMPRE. Quindi il 404 è un medio. Cavolo!!! il 30-06 manco lo vedevano. Battute a parte: come giudichi il 404 J., magari in alternativa al 416 rigby? Forse nel mio futuro potrei godere di un passaggio a costo simbolico; vero che a caval donato non si guarda in bocca, ma se dovrò investire denaro e tempo x riattare l'arma qualche notizia in più male non fa; pensavo di regalarmi un 375HH o un 8x68 magari usati, ma se incamero il 404 j per un pò mi calmo. Saluti da FILIPPO60
27/07/2017 13.12
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Re: IL MITO DI FERLACH Carissimo, Nell'Epoca d'Oro Coloniale i calibri fino al 400 erano considerati MEDI, Dal 450 in su GROSSI, Quindi essendo il 416, il 404, il 450/400, etc calibri MEDI, venivano "anche" usati contro selvatici minori Poi c'è un altro discorso che forse pochi sanno, Che il 70 - 80 % degli express MITICI erano destinati ai nobili facoltosi Maraja indiani più che ai PH africani, Che li usavano principalmente per le tigri in battuta o all'aspetto al carnaio (anche se leggendo Jim Corbett, scopri che loro amavano usare animali vivi come esche piuttosto che morti!) Infatti di express camerati in calibri minori se ne vedono molti con attacchi piuttosto "stravaganti", Magari anche di indubbia efficacia (da modestissimo armaiolo dilettante e da Perito Meccanico.. ho comunque i miei dubbi..) ma non certo di raffinata bellezza.
Poi ricorda che l'uso di un ottica da mira non è mai esagerato perché consente SEMPRE di essere più precisi, Non nel caso di una "Carica" ovviamente, ma in tutte le altre situazioni certo che si... Saluti M; Io ho 7 express, 5 doppiette e 2 sovrapposti... Ho equipaggiato con sistemi di mira convenzionali ottici o elettronici solo quelli camerati nei calibri minori
da Marco B x Filippo
27/07/2017 13.01
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Re: IL MITO DI FERLACH Buongiorno Marco. Hai scritto che nel film LA MIA AFRICA l'attore RR aveva un express con la predisposizione per gli attacchi. Perdona l'ignoranza ma a cosa servirebbero gli attacchi su una doppietta in cal 450/400? non credi che per tiri entro i 75 metri l'uso di un'ottica sia esagerato? e parlando di calibri da big five in precedenza riportavi un tuo desiderio circa un express 475 nr. 2. Credo sia un calibro "da carica" a paragone di un 404 jeffery, confermi? Grazie e saluti da FILIPPO60
27/07/2017 9.57
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Re: IL MITO DI FERLACH Ciao Rino, Innanzi tutto non riesco a capire perché ti comporti così... Sembra che tu ce l'abbia con il mondo intero... Cerca di sorridere di più e... meglio.
La vita è breve....
Poi, tu hai detto, riporto testualmente:
quegli attacchi sono eccezionali
Io, visto che me ne intendo molto, mi farebbe piacere sapere cos'hanno di tanto eccezionale quegli attacchi... Potresti spiegarmelo per cortesia?? Grazie Buona Marco
da Marco B x Rino
26/07/2017 19.39
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Re: IL MITO DI FERLACH Ok sono eccezionali ma io un express cosi con quegli attacchi non lo prenderei. da little john x rino
26/07/2017 15.03
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Re: IL MITO DI FERLACH Tu non sai di cosa parli quegli attacchi sono eccezionali da Rino
25/07/2017 21.23
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Re: IL MITO DI FERLACH Si ho un cervelletto di pollo ma riesco a distinguere un buon attacco da uno inguardabile..poi con quegli anelli stile aria compressa..non ci siamo proprio..comunque bellissimo film..l avrò visto 5/6 volte..molto bella anche la colonna sonora.. da little x rino
25/07/2017 19.34
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Re: IL MITO DI FERLACH Caro Little gli inglesi non sono mai stati molto amanti di quel genere di particolari.. Di "attacchi" simili ne ho visti molti montati su splendide armi dell'Epoca d'oro coloniale... Come i classicissimi attacchi "disassati" montati sulle carabine Holland e Holland, che permettevano all'occorrenza anche l'uso delle mire metalliche...
Giorni fa mi sono rivisto il film la MIA AFRICA,.
Ovviamente mi sono goduto le piccole incongruenze balistico - venatorie che ci sono nella scena dove i protagonisti abbattono insieme la coppia di leoni. Credo proprio che la Steep abbia usato una 375 HH mentre Redford un express di chiara costruzione inglese "predisposto" anche per gli attacchi in calibro,, credo fosse in calibro 450/400 Durante la famosa scena impugna la seconda coppia di caruccione tra le dita della mano che spara e non quella che invece tiene l'astina...
Comunque è stato davvero un bel film....
Saluti Marco da Marco B x Little
25/07/2017 18.16
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Re: IL MITO DI FERLACH Little tu non capisci molto hai un cervelletto di pollo. da Rino
25/07/2017 16.50
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Re: IL MITO DI FERLACH Obbrobrio!!! Fucile da collezionisti con un attacco degno di un schioppo ex URSS da little john
25/07/2017 14.22
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Re: IL MITO DI FERLACH ma come l'armeria italiana non fa ridere i polli? che gente ! da romualdino
20/07/2017 7.11
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Re: IL MITO DI FERLACH COSA MOLTO IMPORTANTE
Indipendentemente dal modello scelto Mi raccomando che abbia le MIRE REGOLABILI E non FISSE come molti vecchi modelli Buona M da Marco B x Romualdo
19/07/2017 20.08
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Re: IL MITO DI FERLACH Ho qualche bellissimo fucile e anche costoso aquistato anni fa , ma adesso purtroppo non posso spendere molto quindi per questo chiedevo un consiglio su di uno slug italiano e mi informero' presso anche qualche armeria sul bettinsoli o sabatti che mi hai consigliato grazie Marco . da Romualdo
19/07/2017 16.55
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Re: IL MITO DI FERLACH Di SLUG sovrapposti ne ho provati diversi e devo dire di essere rimasto MOLTO impressionato dalla precisione di qualcuno.. Ma stiamo parlando di qualche anno fa e, onestamente parlando, occorrerebbe fare una piccola ricerca su casa è ancora disponibile.. Queste sono le Marche che consiglio con le quali sono in ottimi rapporti quindi puoi sentire a nome mio chi potrebbe trattarti meglio. BETTINSOLI (ma Roberto fa delle armi talmente belle da essere praticamente "inadatte" alle cacce in bosco... Se capisci cosa intendo... Poi SABATTI ZOLI, FAIR - RIZZINI Se trovi ancora un vecchio Zanoletti o un Bernardelli
Oggi tutte le marche più famose producono ottime armi... Io sono per il MONOGRILLO meccanico, Pur riconoscendo nel BIGRILLO la vera essenza delle due canne. Strano ma vero preferisco gli estrattori manuali, Vista la bella abitudine che stiamo prendendo un po tutti di raccogliere i bossoli.
Per le palle la mia scelta va alle GUALANDI
Fammi sapere Marco
Però concedimi una piccolissima, innocente critica... Una Bella Carabina Semiauto e/o un Meraviglioso Express non sarebbero più indicati per la caccia al RE? da Marco B x Romualdo
19/07/2017 15.16
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Re: IL MITO DI FERLACH Soprapposto con canne circa 60 cm qualita' italiana ,grazie .Sparo all'imbracciata , calcola che sono uno che se prende la mira sbaglia anche un elefante a 20 metri. da Romualdo
19/07/2017 7.55
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Re: IL MITO DI FERLACH Semiauto, sovrapposto o giustapposto? da Marco B x Romualdo
19/07/2017 6.34
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Re: IL MITO DI FERLACH Marco consigliami uno slug italiano calibro 12 che pensi possa avvicinarsi alla qualita di cui parlavo da Romualdo
18/07/2017 19.45
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Re: IL MITO DI FERLACH Ecco come si dialoga tra amici - appassionati.... Ma ci vuole cosi tanto?? M da Marco B x TUTTI
18/07/2017 17.43
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Re: IL MITO DI FERLACH Ho un amico che ha acquistato un QUADRO da 80.000 euro.. Niente di eccezionalissimo ma pur sempre una bella cifra, Almeno per noi comuni mortali................
Vuoi sapere dove lo tiene???
In banca...
A casa a paura a tenerlo perché gli hanno già rubato due volte Ogni tanto se ne va in banca se lo fa tirar fuori e trascorre un po di tempo a vederselo... Ho anche un altro amico che ha una Ferrari F 40 ... Ovviamente la tiene in.... GARAGE.
Montata su quattro cavalletti
Per non rovinare le ruote
Ogni tanto ci monta sopra, la mette in moto, da quattro sgassate poi la richiude a chiava inserisce l'allarme satellitare e se ne torna a lavoro con un SUV scassato di dieci anni..
Potrei andare avanti all'infinito
Io ho diversi fucili di pregio, credimi, alcuni molto belli, ma a caccia uso un MAROCCHI SI 12 di Plastica e tre - quattro carabine "dozzinali"
Ma quando tiro fuori dalla rastrelliera un express giustapposto, una Mauser 66, una Mannlicher Schoenauer, una Steyr vecchia maniera un Combinato (di Gardone VT) etc.. passerei ore ed ore a pulirli.. Anche se sono sempre perfettissimi...
Spero di essermi fatto capire.......
Una vecchia SAGGIA signora una volta mi disse: "Quando uno nella stalla ha i purosangue, dopo può permettersi di andare in giro anche con un somarello!"
Buona
M da Marco B x Rosario
18/07/2017 17.40
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Re: IL MITO DI FERLACH Le finiture austro-ungarico/tedesche pacchiane fanno molto Impetatrice Sissi, Cecco Beppe, mittel Europa così come gli Holland & Holland e gli express inglesi fanno molto BRITISH RULE, insomma ricreano una atmosfera bellissima ...capisco cosa dice Marco....anche sentire il profumo di una GP sparata in bossolo di cartone mi riporta subito indietro nel tempo quando la memoria cancella i brutti ricordi e ti lascia negli occhi il babbo giovane ..... da Carlo
18/07/2017 17.40
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Re: IL MITO DI FERLACH Le finiture austro-ungarico/tedesche pacchiane fanno molto Impetatrice Sissi, Cecco Beppe, mittel Europa così come gli Holland & Holland e gli express inglesi fanno molto BRITISH RULE, insomma ricreano una atmosfera bellissima ...capisco cosa dice Marco....anche sentire il profumo di una GP sparata in bossolo di cartone mi riporta subito indietro nel tempo quando la memoria cancella i brutti ricordi e ti lascia negli occhi il babbo giovane ..... da Carlo
18/07/2017 17.39
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Re: IL MITO DI FERLACH Io solo per il piacere di dire che possiedo un Hauptmann o uno Scheiring o un Fanzoj da oltre 150000 euro, non spenderei mai queste cifre, anche se fossi ultramiliardario. Sai con quei soldi quanti viaggi di caccia potrei fare in tutto il mondo ? Se ne avessi la possibilità starei 365 giorni l'anno a caccia, di tutto dall'elefante alla tortora , in tutti i continenti. Vorrei morire un giorno cacciando...... da Rosario
18/07/2017 16.01
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Re: IL MITO DI FERLACH Comunque io parlavo di canne liscie. È indubbio che in Austria è la culla della cultura mitteleuropea della armi rigate è solo a ferlach creano questi mostri a 3,4 e 5 canne, che indubbiamente è difficilissimo costruire ma per me è un non senso balistico. Posso capire un leggerissimo e preciso kipplauf che ha una sua ragione d'essere, o un combinato con due canne lisce e una figata ma secondo me uno a caccia deve portare l'arma specifica per il tipo di selvaggina che deve cacciare.Che te ne fai di un fucile con quattro canne di quattro calibri diversi ? E la precisione ?Tu pensi che un drilling da 100.000 euro sia preciso quanto una bolt action da 2000 euro? Io a caccia guardo la sostanza, la precisione e l'affidabilità, senza patemi d'animo . Chi è questo pazzo che porterebbe in montagna tra rocce, rovi ecc. un fucile di quel pregio ? Purtroppo sono armi che servono solo a stupire gli amici, a suscitare meraviglia e invidia e a sgonfiare (di molto) il portafoglio. da Rosario
18/07/2017 15.53
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Re: IL MITO DI FERLACH Tanto per chiacchierare... Ho visto e PROVATO un FRANZOJ sovrapposto Stavo per dire Express, ma era molto di più... Ascolta: Coppia di canne express calibro 9,3 x 74 R Seconda coppia di canne lisce calibro 20 Magnum Seconda coppia di canne combinate 20-6,5 x 67 R RIDUTTORE di calibro 20 - 22 Hornet (5,6 x 35 R) da montare ovviamente in una delle canne lisce......
Non sto qui a descriverti il grado di fattura generale e le "incisioni particolari"
Per me da.... sogno... Saluti M da Marco B x Rosario
18/07/2017 15.37
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Re: IL MITO DI FERLACH Tranquillo, Accetto la "correzione", e forse stai cominciando a capire qualcosa sulla "Filosofia" di Ferlach avendo nominato l'Epoca d'ora dei grandi Fucili inglesi...
Ma.....................
Perché c'è sempre il ma...............
"""""" un Rigby, un Purdey o un Holland & Holland degli anni d'oro""""""""
Come... """Artigiani come gli Zanotti, Toschi, Fabbrizioli , Fabbri, """""""
Ti risulta che abbiano mai fatto armi a TRE, QUATTRO canne rigate "magari" in 4 calibri diversi?????
Ti risulta che i sopra elencati grandi nomi abbiano MAI fatto una bascula per 5 coppie di canne?? Magari anche Bergstutzen in calibro 222 - 460 Weatherby?
Perché è questo che sanno fare a Ferlach, Praticamente non c'è davvero nessun limite nelle capacità che hanno gli artigiani austriaci nel costruire le armi rigate...
Karl Hauptman ha costruito un express giustapposto a tre canne..... Puoi solo immaginare cosa voglia dire far coincidere la convergenza di tre canne quando "MOLTI" mostri sacri inglesi non sono riusciti a farlo con due? CREDIMI!!!!
Comunque bel confronto d'dee... Pacato, educato e costruttivo VIVA LE ARMI BELLE E BEN FATTE... Da qualsiasi Paese Provengano M
da Marco B x Rosario
18/07/2017 15.32
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Re: IL MITO DI FERLACH Ciao Marco, mi correggo: non è che mi fanno vomitare ma per i miei gusti sono troppo "cariche" e per me quasi pacchiane. Onestamente alle armi fatte a ferlach preferisco cento volte un Rigby, un Purdey o un Holland & Holland degli anni d'oro, anni 20/30 del secolo scorso. Per me non c'è paragone, e chi ne ha tenuta una in mano sa cosa voglio dire. Quelle armi emanano un qualcosa, un fluido, che le armi di ferlach non hanno. Si, ammetto che avranno la perfezione esecutiva, "belle" incisioni, legni di grado eccelso, ma a me non danno quelle stesse emozioni.Anche certe armi italiane sono di grado pari se non superiori a quelle di Ferlach. Artigiani come gli Zanotti, Toschi, Fabbrizioli , Fabbri, non hanno assolutamente niente di meno rispetto a questi mostri sacri austriaci. E ho visto una coppia di Imperiale Montecarlo incisa da Medici che mi ha fatto commuovere, al pensiero che possano essere esistiti esseri umani capaci di plasmare tali meraviglie. da Rosario
18/07/2017 13.47
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Re: IL MITO DI FERLACH canne rigate o miste di scuola mitteleuropea, lisce inglesi o italiane. da vecchio cedro
18/07/2017 13.35
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Re: IL MITO DI FERLACH Nella foto che mi ritrae "giovincello" impugno un express Karl Hauptman in calibro... Tenetevi forte 8 x 68 S. Ecco cosa sono "anche" capaci di fare a Ferlach....
A Gardone VT e Dintorni chi te lo avrebbe mai fatto un express SU RICHESTA DEL CLIENTE Camerato in un calibro simile...???
La foto non rende alla bellezza dell'arma e alle pregevolissime incisioni da "vomito",
Ma questo è quanto...
Per FORTUNA non siamo nati tutti uguali. Ecco, forse questa è veramente la vera cosa più bella del mondo, L'essere diversi gli uni dagli altri! Saluti M da Marco Benecchi x TUTTI
18/07/2017 10.42
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Re: IL MITO DI FERLACH """""""che magari le armi fatte a Ferlach saranno super incise con quelle incisioni pesanti e a bassorilievo che personalmente a me fanno vomitare""""""""
Rosario, Sono corso subito a far pubblicare altre due foto in risposta a quello che hai scritto...
Le armi in foto Ti fanno davvero VOMITARE???
Semmai dovessero capitarti tra le mani armi simili, tra un rigurgito ed un altro, chiamami SUBITO che me le prendo io!!!
E non sto scherzando Saluti M da Marco Benecchi x Rosario
18/07/2017 10.36
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Re: IL MITO DI FERLACH Romualdo gli acciai migliori oggi sono solo in Cina , gli specialisti sono i cinesi che hanno reperito acciaio in ogni angolo del Mondo e lo trasformano in qualsiasi cosa utile per il bussines. A parte questo , l'Italia e la Germania sono nazioni storiche per la microfusione in cerapersa ma l'Austria non ha una fonderia da nessuna parte per questo tipo di lavorazione e allora di che cosa stiamo parlando?? Certo Ferlach è un mito come la cosmi in Italia ma il prezzo pagato per un arma è sempre troppo elevato per lla maggioranza. Oltre a questo, con normali carabine o semiautomatici si ottengono gli stessi identici risultati forse meglio. Ma mentalmente avere tra le mani un bella arma rallegra il cuore ( per gli appassionati) . personalmente , non sono un amante delle belle arma e nella mia rastrelliera c'è più plastica che legno ma per i miei primi 50 anni , ( quest'anno) i mi sono regalato un stuzen in kif di una blasonata marca , che non userò mai ma è bello anche vederlo la sera appeso sul caminetto. Buona giornata a tutti da Paride
18/07/2017 8.24
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Re: IL MITO DI FERLACH Salve a tutti. Vorrei dire a Romualdo che magari le armi fatte a Ferlach saranno super incise con quelle incisioni pesanti e a bassorilievo che personalmente a me fanno vomitare. Ma che non mi venga a dire che solo lì usano il miglior acciaio del mondo che sono tutte cazzate. Forse lui non sa che qui in Italia sono stati creati fucili che non hanno nulla da invidiare a quelli fatti in Austria. Forse che un acciaio Breda Supernitor di una doppietta Gemini o di un Imperiale Montecarlo sono inferiori a quelli usato a Ferlach.Caro Romualdo, io sparo con dei semplici semiauto Breda Altair e Argus a mollone, e ti posso garantire che le canne di acciaio rotomartellato a caldo al Ni Cr Va dei miei fucili sono di un altro pianeta rispetto alla tua doppietta fatta a Ferlach.Quando e dove vuoi sono disponibile a darti una bella lezione di balistica .Dopo 50 anni un acciaio che non ha mai fatto un puntino di ruggine altro che Boehler Rasant !!!
da Rosario
18/07/2017 7.59
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Re: IL MITO DI FERLACH Romulado quello che non ferisce un anatra e un tordo ahahahahaha ma va a lavorare sicily ahhahah da D
18/07/2017 7.24
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Re: IL MITO DI FERLACH Non esiste il miglior acciaio del mondo come non esiste NIENTE migliore del mondo... Esistono delle cose eccezionali per costruire cose altrettanto eccezionali..
SI, io la penso come te, perchè mi piace il Boheler Rasant e Antinit, ma questo non vuol dire che gli acciai trilegati al Nickel Cromo Molibdeno costruiti in Valle non siano altrettanto buoni... Poi, c'è il discorso TUTTO PERSONALE di come vengono lavorati quegli acciai. Dalla CALMA impiegata dagli artigiani e dalla cura con cui vengono lavorati A me piacciono le finiture Barocche rinascimentali Tedesche, come ad altri le "inglesine" molto più fini e raffinate...
Ma non per questo bisogna litigare.....
Io posso soltanto dirti che TUTTI i grandi artigiani appassionati di ARMI MISTE RIGATE e di Basculanti in genere sono stati a Ferlach ad imparare qualcosa....
E TUTTI se ne vantano...... Guarda ad esempio gli attacchi saldati a PIEDE DI PORCO... Chi li sa montare bene (ormai saranno rimasti 4 - 5 artigiani) ha imparato a farlo Oltralpe.....
Ho visto pregevolissimi express inglesi con degli attacchi da mettersi a ridere... Ma sicuramente c'è a chi piacciono.
Su con la vita
Un caro saluto Marco
Un ultima cosa
Chi ha la voglia e la pazienza di andare su YOU TUBE, guardi qualche filmato girato a Ferlach.. Io quello di HAUPPTMAN lo conosco a memoria............ da Marco B x Romualdo
18/07/2017 6.26
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Re: IL MITO DI FERLACH Ma perche' pensate che non utilizzino il miglior acciaio al mondo? superiore ai nostri? ho detto una cosa sbagliata ? da Romualdo
17/07/2017 21.17
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Re: IL MITO DI FERLACH Scusa marco ma sono stato offeso da uno che non la pensava come me
da Romualdo
17/07/2017 21.16
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Re: IL MITO DI FERLACH Hai esposto in modo molto più chiaro ciò che avevo tentato di fare io. Quindi ... meno male che c'è Marco. Ciao. da Bopi x Marco
17/07/2017 12.56
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Re: IL MITO DI FERLACH Comincerò a comprare i biglietti; e confermo che - se mai vincessi - Marco ha indovinato. Mi farei accompagnare da lui a Ferlach per ordinare un Kipplauf con canna ottagonale. Magari sul calibro potremmo non essere d'accordo... da Filippo 53
17/07/2017 12.14
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Re: IL MITO DI FERLACH un finto siciliano ah ah ah idiota da d
17/07/2017 12.07
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Re: IL MITO DI FERLACH Arieccoci coi soliti battibecchi da bimbetti stupidi che non riescono a portare avanti un discorso SERIO senza pernacchie (per non dire altro) risate sguaiate, frasi offensive etc.... Proprio non ce la fate vero????
Io non riesco a capire come non si riesca ad avere un minimo di confronto PACIFICO e EDUCATO, Proprio non lo capisco... BHO.....
Comunque per tornare a Gardone, Ferlach, Manerbio, Londra, Liegi, Bristol etc...
IL MITO DI FERLACH si riferisce ad un "genere" di armi che insieme rispecchiano una coltura venatoria particolare. Una filosofia.. di vita ... diciamo diversa. NESSUNO dice che è meglio o peggio di questa o di quest'altra.. Dovrebbe essere un po come il MITO DI MARANELLO per i Ferraristi, quando poi c'è chi invece ama le Bugatti le Lotus, le Maserati o le Lamborghini....
PERCHE' deve esserci sempre l'eterno confronto tra chi non la pensa allo stesso modo.?
PERCHE'??????????????????????????????????????????????????????????????????????????
Se io dovessi vincere alla lotteria mi farei fare un express dalla Holland & Holland calibro 475 N° 2 Magari se invece vincesse Filippo si farebbe fare un Kipplauf a canna ottagonale proprio a FERLACH e invece dovesse vincere RINO Sicuramente si farebbe fare una splendida doppietta PIOTTI o un meraviglioso semiauto COSMI.
Sono stato a CUBA a visitare anche l'armeria personale di Fidel Castro: Aveva semiauto Browning e Doppiette Beretta come anche sovrapposti Merkel e di Ferlach come anche un paio di Cosmi.....
Acquistare un arma a Ferlach significa coronare un sogno MOLTO personale, senza doversi preoccupare di andare a raccontarlo a destra e a sinistra. E' un mercato MOLTO di nicchia... Oggi, appannaggio esclusivo di ricchi e facoltosi europei, primi tra tutti gli oligarchi russi.... Mentre gli americani continuano ancora ad ordinare doppiette e sovrapposti BOSIS, FABBRI, Abbiatico & Salvinelli, PERAZZI, etc,....
Cerchiamo di essere un pochino più calmi e MOLTO più educati Fatelo per me, Come favore personale Grazie Marco
da MARCO BENECCHI X TUTTI
17/07/2017 10.19
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Re: IL MITO DI FERLACH Il tuo livello qual'e' quello di un babba' da ingegner Romualdo
17/07/2017 9.52
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Re: IL MITO DI FERLACH Romualdo abbiamo capito il tuo livello da Rino
17/07/2017 7.14
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Re: IL MITO DI FERLACH E allora pigliati sta' scoreggia prrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr...........................cugliu' da prrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr
16/07/2017 23.11
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Re: IL MITO DI FERLACH ma fammi il piacere romu non cadono tordi e anatre feriti che cazzata pazzesca ! ma bevi meno che ti fa male il rosso ! RIDICOLO SOGGETTO sono 30 anni che caccio in Valle delta de Po e tordi in Spagna ma un suonato con la doppietta di ferlach non si è mai visto che NON FERISCE UN ANATRA AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHA sparisci da Barca
16/07/2017 21.29
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Re: IL MITO DI FERLACH Si mi pare proprio che si stia scherzando.... da Filippo 53
16/07/2017 19.55
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Re: IL MITO DI FERLACH Ma stiamo scherzando? Con la doppietta ferlach faccio tiri oltre i 40 metri con qualsiasi cartuccia vado dai tordi alle anatre e non casca nessuno ferito. e non scherziamo per piacere ho sparato con beretta con franchi e con tutto quello italiano che vuoi e nessuno gli sta alla pari.Qualsiasi prova altro che sabatti da Romualdo
16/07/2017 14.47
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Re: IL MITO DI FERLACH Carlo ti sbagli di grosso capisco il tuo amor di patria ma ti ripeto non parlo di incisioni e ne di raffinatezze in oro ,parlo soprattutto di acciaio e ti dico che nessun produttore italiano si avvicina a quei livelli semplicemente perche non vogliono o non sanno lavorare quel particolare tipo di acciaio utilizzato per le canne . da Romualdo
16/07/2017 14.43
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Re: IL MITO DI FERLACH Come è facile controllare, non ho criticato nessun costruttore di nessuna nazionalità. E so benissimo che a Ferlach costruiscono armi da sogno. Ma onestamente non capisco come invece si debba, per forza, anche con argomentazioni da bar, disprezzare la nostra tradizione armiera che invece, in tema di canna liscia, è fra le migliori (non ho detto la migliore); mentre è certamente la più apprezzata a livello mondiale se parliamo di armi da tiro al piattello, di qualsiasi specialità. Tanta salute da Filippo 53
16/07/2017 12.57
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Re: IL MITO DI FERLACH Come quando negli anni '70-80 giocava l'allora CCCP contro l'Italia , qualsiasi sport esso sia stato...nei bar toscani in tanti tifavano per i russi. Io ero poco più che bimbo ma ricordo bene.Che tristezza di personaggi. da Massi
16/07/2017 10.05
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Re: IL MITO DI FERLACH Romualdo vieni a farti un giro in val Trompia e non solo poi vedrai cosa ti sfornano certi artigiani stagione 2017--2018 versamento numero 51 qualcosina l'avrò pure imparata. uso doppietta franchi e sovrapposto beretta e non sento il bisogno di ferlach. se tiro dritto cascano tutti se padello non si fermano neanche con fucile da 1 milione. uso la sabatti, non mi ha mai tradito senza tanti orpelli è precisissima anche in cal. europeo. salute a tutti da carlo48
16/07/2017 8.41
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Re: IL MITO DI FERLACH Un altra cosa che ho notato negli anni e' che su questo fucile vanno bene tutti i tipi di polvere da Romualdo
15/07/2017 16.23
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Re: IL MITO DI FERLACH La cosa che durante gli anni ho potuto constatare nella mia doppietta ferlach e' che non fa feriti lo so bene che non ci credete , ho l'animale lo padello , ma se lo piglia un solo pallino cade fulminato e' incredibile e incredibile ma vero.Questo e' l'acciaio ferlach e vi ho detto niente? da Romualdo
15/07/2017 16.18
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Re: IL MITO DI FERLACH La tradizione ferlach comprende una minuziosissima lavorazione a mano dei singoli pezzi di qualsiasi arma cosa che non fa nessuna ditta italiana anzi, credo che vadano a chiedere consigli da questi grandi armaioli che chiamare armaioli e' anche offensivo,questi che lavorano alla ferlach ai nostri gli mangiano in testa 1000 metri sopra!!! Prova e riprovate poi vedete se non ho ragione. e' chiaro che se le cose non le avete provate non potete giudicare. io ripeto ho una doppietta ferlach ereditata e vi assicuro che grazie anche ad amici potuto sparare con le migliori doppiette italiane da oltre 50mila euro ... erano dei cessi a confronto della mia ferlach.Loro hanno ed utilizzano i migliori acciai al mondo . da Romualdo
15/07/2017 16.14
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Re: IL MITO DI FERLACH Sabatti da pochi soldi... ferlach? ma stai dando i numeri? Ad una lavorazione meccanica ferlach non ci si avvicina nessuna ditta italiana. stop qualsiasi prova sul campo ve la dimostro. da Romualdo
15/07/2017 16.01
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Re: IL MITO DI FERLACH La stessa cosa che penso io Filippo. Inutile generalizzare. Ogni tradizione ha le sue eccellenze e peculiarità. Credo che le armi a canna liscia italiane non abbiano nulla da invidiare ad alcuno, anzi nella maggior parte dei casi sono lo stato dell'arte. Analogamente credo che si possa dire che anche a Ferlach si producono armi rigate di gran pregio e finezza senza incorrere in "lesa maesta". WH da Tiroler x Filippo 53
15/07/2017 15.50
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Re: IL MITO DI FERLACH Salve Tiroler. Non so a chi ti riferivi. Io non gradisco le generalizzazioni. Non a caso al piattello andavo con un Perazzi. Invece a canna rigata uso armi tedesche. Certamente non interessa a nessuno ma spero valga a far capire come la penso. WH da Filippo 53
15/07/2017 15.28
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Re: IL MITO DI FERLACH In occasione di altro articolo di Marco si era aperta una disputa ( a dire il vero, e meno male, molto amichevole ) tra sostenitori di X e sostenitori di Y. Mi ero permesso di intervenire “ sfidando “ Marco a darci la sua lista di preferenze. Marco accolse la “ sfida “ e ci regalò due liste che probabilmente chi segue il Blog ricorderà: la “ classica “ con Mannlicher Schoenauer leader, la “ moderna “ con Sako al primo posto. Si ricorderà anche che Marco correttamente ( e direi, giustamente ) sottolineò i parametri su cui aveva basato il proprio giudizio e di conseguenza le sue classifiche. A mia memoria ( ricordo che avevo scritto : bene Marco; ora vediamo cosa dicono gli altri ) non ci fu né un intervento di approvazione né di critica; neppure un timido “ … hai dimenticato “. Questa ampia premessa per dire semplicemente questo ( e l’esempio lo ricavo da un altro “ mondo “, quello dell’orologeria, che mi affascina da sempre ): il mondo è pieno di Rolex ma quanti conoscono e saprebbero apprezzare un Patek o un Vacheron ( e cito solo una parte della Summa )? Eppure anni fa un collezionista di Longines ( solo orologi fino ai primi anni ’50 ), da me interpellato, mi aveva indicato un “ Meccanico “ ( provincia di Milano ) che gli aveva “ fatto “ un cronografo a tre contatori sosia in tutto e per tutto di un Longines in suo possesso. Ebbene ? Quel “ Meccanico “ aveva costruito tutto, dico tutto, con le proprie mani. Anche la più piccola vite. Tutti ambirebbero alla Ferrari; io preferisco la “ quasi “ sconosciuta Lamborghini.Concludo: Italia, Austria, Germania, Belgio, Inghilterra ( come giustamente ci ricorda Filippo 53 ): dove la Superiorità ? Per cortesia, lasciamo queste contese ai tifosi di altri sport. Riconosciamo il Genio, senza etichette di nazionalità. Un saluto dal pivello Bopi.
da Bopi x ....
15/07/2017 14.32
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Re: IL MITO DI FERLACH insomma mi sembra di aver capito, dai vari commenti, che a Ferlach vengono costruite armi dozzinali, sovrastimate, che non possono neanche essere paragonate ai prodotti italiani. Marco, in futuro evita di elogiare la Holland & Holland perché potresti sentirti rinfacciare che un italiano non deve parlare bene di questa ditta perché ci sono Beretta, Bettinsoli, Zoli, ecc. ecc. che fanno molto meglio. WH da Tiroler
15/07/2017 13.02
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Re: IL MITO DI FERLACH Se non mi sbaglio TUTTI i tiratori di piattello usano armi italiane. Perazzi o Beretta. Americani, Inglesi, Australiani, Russi, Ex-Jugoslavi.... saranno tutti corrotti dalle case italiane oppure (dato che parlo di campioni olimpici) si fidano dei prodotti italiani? Caro Romuald, ci fanno gare che durano più giorni sparando varie centinaia di cartucce. Ibal da Filippo 53
15/07/2017 12.17
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Re: IL MITO DI FERLACH Anni fa ho visitato Ferlach e mi sono trovato davanti alla porta del Banco di Prova. Era giorno feriale, e ho provato a entrare. Un gentile impiegato mi ha dato il benvenuto e mi ha accompagnato a fare un giro. Quasi tutte le grandi apparecchiature di prova armi complete portava una targhetta che accreditava la progettazione al Banco di Prova di gardone Valtrompia (altri tempi, quando il Banco provava armi e non disquisiva sulle baionette). Qeusto per quanto riguarda il Banco. per quanto riguarda le armi prego i sostenitori di elencarmi le Olimpiadi e i Mondiali vinti con quelle prodotte dagli artigiani di Ferlach. Mi risulta che Perazzi, Merkel,Pardini, Anschuetz ecc. la facciano da padroni. Se si vuole precisione del tiro una Sabatti da pochi soldi è meglio di un costoso gioiellino di Ferlach, se invece si vuole stupire l'ospite (esaltando l'"acca" di Ferlach invece di pronunciare Ferlak) allora gli orpelli austriaci fanno bella figura. Come già scrissi una volta, non mi commuovo per l'inno di Mameli, ma quello che è giusto è giusto. da bansberia
15/07/2017 12.08
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Re: IL MITO DI FERLACH E allora prendiamo una doppietta beretta e portiamola a caccia una giornata ,poi prendiamo una doppietta ferlach e portiamola a caccia una giornata la differenza si vede si sente e si stravede della superiorita' ferlach ! C'e' poco da discutere . qualche bernardelli di una volta quando bernardelli era bernardelli ci si avvicinava ma sempre a distanza da una superlativa ferlach e non sto parlando di incisioni o raffinatezze estetiche sto' parlando di meccanica canne e tutto cio' che serve per abbattere animali. da Romuald
15/07/2017 7.32
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Re: IL MITO DI FERLACH Ma, scusi, cosa c'entra la potenza economica con l'elogio di un prodotto artigiano, indiscutibilmente di alto livello? Per quale motivo non si può affermare, con ragione per altro, che a Ferlach si producono oggetti tradizionalmente di grande pregio? Perché la Beretta è più importante industrialmente? Perché si pecca di lesa italianità? Guardi che l'inventiva e le capacità italiane sono apprezzate e elogiate in tutto il mondo: molto meno l'inutile arroganza! da Tiroler x Rino
14/07/2017 22.02
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Re: IL MITO DI FERLACH caro tiroler , la beretta ( gruppo italianissimo) ha una potenza tale da far rabbrividire qualsiasi casa costruttrice di armi al Mondo e occhio a scrivere certe sciocchezze ! Ferlach è una goccia nel mare come cosmi in Italia. Ma io rispondevo all'offensivo post contro il prodotto italiano.
da Rino
14/07/2017 21.40
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Re: IL MITO DI FERLACH Salve Romuald. Come fai a confrontare un semi auto Cosmi con una doppietta? E la storia che all'estero facciano le cose per bene che vuol dire? Io ho una vecchia doppietta calibro 20 Rizzini di Magno (dunque italianissima) e ti assicuro che ha delle canne con una resa eccellente. Tanta salute da Filippo 53
14/07/2017 21.04
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Re: IL MITO DI FERLACH Siamo ancora a Italia - Germania (o Austria)? Secondo me è sbagliata ogni generalizzazione. Ci sono armaioli italiani, in tema di canna liscia, assolutamente geniali e forse inarrivabili; ma come negare la validità delle scuole Inglese e Belga? Quanto ad Austria e Germania, credo che sul piano delle armi rigate siano ancora avanti agli altri. Ma per favore non diciamo che Tizio fa ridere i polli e Caio è incapace, o che commercialmente uno potrebbe comprare l'altro. da Filippo 53
14/07/2017 17.06
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Re: IL MITO DI FERLACH anche i cosmi avrei da ridire,sono belli e robusti belli da far vedere agli amici in vetrina ,ma sono pesanti e spararci all'imbracciata non vanno per niente bene io ne ho uno ma lo uso solo per colombacci ,ma lo riposo quasi subito e prendo l'infallibile doppietta ferlach lasciatami in eredita' da mio nonno robert .e' impressionante come butta giu' tutto non ricordo un animale ferito spara qualsiasi polvere.non e' leggerissima ma si imbraccia duecento volte meglio di un cosmi, all'estero fanno le cose per bene. da Romuald
14/07/2017 16.43
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Re: IL MITO DI FERLACH Cosa vuol dire che la Beretta si può comprare l'Austria? Che la stessa non può produrre prodotti raffinati? Da quando in qua, quantità è sinonimo di qualità? Non capisco per quale motivo, elogiare la raffinatezza di un prodotto, sia lesivo dell'italianità. In Italia ci sono migliaia di eccellenze, così come ce ne sono alcune oltre confine. Rilevarle, per chi come noi ama le armi da caccia, è semplicemente riconoscere un fatto storicamente incontrovertibile. La Beretta(ma è ancora italiana?), è sicuramente al vertice del settore ma ciò non significa che altri non possano essersi ritagliati una nicchia di eccellenza: ... Ferlach è tra queste! L'esprimere quindi disprezzo nei riguardi dei cacciatori d'oltre confine, risulta quantomeno ameno. La cultura della caccia a palla è nata nella Mitteleuropa e, sia chiaro, questo vuole semplicemnte dire che, indipendentemente dalla nazionalità, ogni tradizione ha le proprie peculiarità(nel bene come nel male). WH P.S. Mi può precisare a quale categoria merceologica in particolare si riferisce quando afferma che: "...la Germani si rifornisce in Italia per 70% dall'Italia per tutto quello che riguarda il mondo venatorio..."? Abbigliamento, acciai, tecnologia, ottiche, o la somma di tutto questo? E dove ha assunto questi dati? Grazie da Tiroler x Rino
14/07/2017 13.34
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Re: IL MITO DI FERLACH Abbiamo Cosmic in Italia una generazione di ARTISTI ! altrochè far ridere i polli!! da Paolo
14/07/2017 7.40
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Re: IL MITO DI FERLACH ma fatemi il piacere solo la Beretta si può comprare l'Austria per intero e la Germani si rifornisce in Italia per 70% dall'Italia per tutto quello che riguarda il mondo venatorio! La filosofia di cosa? che si mettono al confine e aspettano i nostri camosci e stambecchi! Io quando sento un italiano che sputa nel piatto dove mangia mi fa imbestialire ! da Rino
13/07/2017 15.52
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Re: IL MITO DI FERLACH dietro c'è tutta una filosofia di gestione della fauna selvatica e di vita ... da vecchio cedro
13/07/2017 15.15
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Re: IL MITO DI FERLACH L'industria armiera italiana a confronto fa ridere i polli. Sia come materiali acciaio e tutto quanto sia come rifiniture austria germania sono molto piu' bravi. da Romuald
12/07/2017 18.28
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