Nella nostra società molte persone, in particolare quelle che vivono in città, non hanno più un rapporto diretto con la natura.
Conoscono la natura in modo "virtuale", soprattutto attraverso i media.
Ci sono bambini che sanno molto sui leoni del Serengeti, ma non hanno mai visto una mucca, una gallina o una pecora... in carne ed ossa.
Così la natura, più che un'esperienza, diventa un'icona, un'immagine artefatta.
Una sorta di fiction. Far capire a persone con questa formazione culturale cosa sia in realtà la caccia è molto difficile.
Però quando si parte da una gestione faunistica seria e si fanno avvicinare le persone, un passo alla volta, agli ambienti naturali concreti e vicini, alla fauna che li popola ed alla sua gestione sostenibile... i risultati arrivano.
Certo, ci vogliono impegno e pazienza. I cacciatori, da parte loro, devono crescere culturalmente e, fra le altre cose, imparare a comunicare in modo efficace.
Voi che ne pensate?
Ettore Zanon
Giornalista
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