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lug21 21/07/2017
AAA... cercasi donne cacciatrici in direttivi….! Mi chiedo da che pulpito venga la predica e quale associazione riconosciuta sia alla ricerca di figure femminili , tanto da invitarle a farsi avanti, e non di rimanere alla ricerca di like su belle foto? In un articolo si chiede alle cacciatrici, termine orribile al pari di sindaca, “Quante associazioni vi affidano compiti di rilievo e poteri esecutivi nei consigli, in proporzione agli stessi ruoli rivestiti dagli uomini?”
I compiti di rilievo vengono affidati anche alle donne , ma che sia facile nessuno lo ha mai detto. Una donna deve sgambare per emergere in un mondo di uomini. Quindi?
Donne che vanno a caccia e sono in ruoli esecutivi nel mondo della caccia ne conosco, in Trentino Alto Adige ci sono associazioni intere di donne e anche all’estero. Ma i ruoli non te li affidano perché hai un bel faccino, o vesti pantaloni alla moda. E non credo ci siano donne che si sentano gratificate dall’avere un ruolo per la sola bellezza. I ruoli vengono affidati per competenza; esiste quella cosa che si chiama gavetta, ma che oggi qualcuno evita pretendendo ruoli, e questo accade anche nel mondo maschile , solo perché ha le scuole alte! Ci vuole una gran dose di umiltà…quella che oggi manca nei giovani, come scrive la collega Eleonora Vignato in un suo post. Ci vuole passione e tempo da dedicare alla caccia. Passione che ha portato me , in sezione a 10/12 anni seduta accanto ad un cacciatore anziano che mi insegnava a compilare i bollettini dei soci. E non è stato mio padre a iscrivermi all’esame della licenza di caccia, ma il Presidente di quella sezione che mi ha messo un libro di quiz in mano e mi ha detto: “studia, fra una settimana hai la prova scritta!” E io l’ho fatto! E’ la passione che ti porta a trascorrere i pomeriggi al tiro a segno a sparare con la carabina, invece che uscire con le amiche o con il fidanzatino. E’ la passione che fa trascorrere ogni minuto fuori dallo studio o dal lavoro per boschi con i cani! Le donne valide ci sono, ed emergono sempre! Si subiscono ritorsioni o esclusioni? Perché il mondo del lavoro é migliore in questo? Non è mai facile , in nessun campo maschile, emergere per una donna, ma alla fine vincono le capacità e una buona dose di caparbietà, e sono sicura che quelle donne che sono arrivate , lo sono per meriti non per una quota rosa o dei clic su una foto. Anzi è molto più probabile che siano assegnati meriti a uomini solo per il fatto di essere un maschio, che per la competenza in quel settore. Ma questo non lo vede nessuno, e sono d’accordo che oggi la caccia versi in una situazione critica. Ma non è inserendo donne nei direttivi che la situazione migliorerà. Direttivi da dove molti uomini si stanno ritirando . Ho visto dare ragione a cacciatori, solo per il nome che portano o solo per il lavoro che fanno. Sono più volte stata avvertita di non mettermi contro quel “tizio” perché poteva aprirmi molte porte? E chi ne ha bisogno? Ci vuole un uomo che apra una porta se hai le capacità? Io non penso!
Ma se si vogliono corsie preferenziali, bisogna orbitare intorno a certe persone se si vuole emergere, e mai mordere la mano di chi ti dà il pane, no? Non è nel mio carattere, purtroppo io mal sopporto certi atteggiamenti. Queste cosa sono? quote azzurre? Non è questo, allo stesso modo , sessismo travestito da maschilismo? Sono d'accordo invece con Enzo Sartori e con il suo editoriale,”Pseudo esperti e uomini immagine!” Anche di questi è pieno il WEB!
Invece di gettare un velo di incertezza sulla figura della donna che va a caccia e su quello che fa, come se oggi ce ne fosse un reale bisogno e non lo stessero già facendo i colleghi uomini, con la figura del cacciatore specializzato, del cacciatore tecnico, denigrando alcuni tipi di caccia rispetto ad altri considerati di élite, senza pensare che ogni tipo di caccia merita rispetto e pari dignità, bisognerebbe cercare di unire il mondo venatorio già diviso da tanti preconcetti, ma soprattutto ,visto e considerato che l’entrata del mondo femminile nella caccia ha spiazzato i nostri detrattori animalisti, bisognerebbe spendere più energie nel far conoscere la caccia , il mondo che le ruota attorno, anziché continuare a mettere zizzania nei gruppi dedicati. Donne e uomini animalisti non esiterebbero a picchiare una donna, solo perché va a caccia e le loro offese pesanti ne sono una testimonianza. Gli inviti in riserva, non fanno di un uomo o di una donna un cacciatore! Sono le suole, consumate in terreno libero, le giornate passate ad inseguire un fagiano o una lepre che ci fa tribolare, che fanno i cacciatori, non le scrivanie e i convegni tecnici, servono anche quelli, ma si dovrebbe insegnare l’umiltà, prima di tutto, non se sia più etico il cal. 12 o il 28. Il cacciatore lo forma il bosco, gli animali, e l’esperienza sul campo. Si combatte da anni per unire i cacciatori in una unica associazione , con scarsi risultati e non se ne sentiva proprio il bisogno , di qualcuno che andasse a dividere quel poco di unito che c’era, ed è questo che fa male alla caccia, lo ha sempre fatto e sempre lo farà.
Si chiede alle donne di entrare nei direttivi venatori puntualizzando “di associazioni riconosciute”. Io sinceramente mi riconosco ben poco in un’associazione il cui Presidente dichiara in tv che lui il fucile lo lascia a casa per seguire i cani! Si fanno campagne denigratorie sulle associazioni da sempre e il voler specificare “riconosciute” e “non riconosciute” non aiuta affatto, che cosa cambia se il fine è lo stesso? E’ un ulteriore modo dividere nuovamente. Come il voler far diventare alcuni tipi di caccia etici rispetto ad altri, preferire un capriolo ad una peppola, od una beccaccia ad una allodola , non è sicuramente l’atteggiamento giusto per far rispettare la caccia o i cacciatori. Negli ultimi anni siamo passati da un milione e ottocentomila a poco più di 500 mila, con una fuga dei cacciatori dalle ass. venatorie verso assicurazioni private che non aiuta nessuno. Quando non avremo nemmeno quelle a difenderci chi lo farà? Il M5S ci vuole morti e vuole convertire tutti al veganesimo, Berlusconi è passato a credere alle sciocchezze di una che nell’animalismo non ci è arrivata sicuramente per meriti, basta ascoltare quello che dice, odiata da entrambe le categorie animalisti e cacciatori. Salvini, non perderà voti per difendere la caccia e presto o tardi salirà sullo stesso carrozzone, e il PD ha creato talmente tanti casini che la caccia è veramente l’ultimo problema, mentre noi continuiamo a non vedere quello reale : oramai la caccia ha i giorni contati. Lara Leporatti
Tags:12 commenti finora...
Re: AAA… CACCIATRICI CERCASI! Sembra che le donne da sempre siano state additate, almeno la maggioranza, come le peggiori e meno idonee a gestire la politica. Questo almeno si legge nei quotidiani. Ovviamente si parla di italiane. Qualcuno ha anche parlato di veline escort ecc..ecc.. che stanno la per....sponsorizzate dai maschietti scodinzolanti parlamentari. Qualche altro è arrivato a dire che una bella figura femminile in politica è un'attrazione per confondere le problematiche vere sviando queste attraverso la mostra delle gambe e del lato b. Spero e mi auguro che le nostre donne quando abbandoneranno i fornelli, le più o meno spettacolari presentazione tramite messaggi e scritti vari delle loro azioni di caccia e si DECIDERANNO di scendere in trincea cimentarsi nelle vere e stringenti problematiche della caccia, siano molto più idonee e preparate delle nostre parlamentari e molto meno narcisiste. Chi vivrà vedrà!!!! da Ernesto
14/08/2017
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Re: AAA… CACCIATRICI CERCASI! Sono convinto anch'io che - come diceva Mao - non importa se il gatto sia bianco o sia nero, l'importante è che sia bravo a cacciare i topi. E di bravi gatti (leggi dirigenti venatori) dio sa se ne abbiamo bisogno. Con un piccolo distinguo, però, non per dissentire da chicchessia ma per chiarire: nella caccia si assiste da decenni ormai a una deriva verso posizioni radicaleggianti (frutto di una palese degenerazione culturale) e a un calo delle vocazioni. Molto grave. Favorendo l'accesso e sollecitando la partecipazione attiva delle donne otterremmo diversi risultati positivi. Primo fra tutti il rinfoltimento delle schiere: al momento, quando va bene, abbiamo si e no il 3% di cacciatori al femminile. C'è un un'universo intero cui attingere. In secondo luogo otterremo anche un rinvigorimento della simpatia (cosa che sembra faccia arricciare il naso sia a maschietti sia a femminucce; ma oggi, un sorriso femminile viene adoperato anche per far apprezzare un preparato per la stitichezza). E anche qui, lo sappiamo tutti quanto ci servirebbe. Terzo e forse il più importante, le donne hanno fidanzati, mariti e figli. Sono le loro prime educatrici (dei figli). E chi ha la sensibilità da "statista" (intendo dire chi volesse accollarsi le responsabilità di una nuova classe dirigente) non può non pensare al domani e al dopodomani. da la scimmia nuda
28/07/2017
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Re: AAA… CACCIATRICI CERCASI! Non mi sembra sig. Bertacchi che venga detto il contrario , donne nella caccia ce ne sono e molto brave. Dovrebbe leggersi anche Quinta colonna , il dopo.... dove si criticano gli interventi di Elisa Pucci grande cacciatrice, tecnico faunistico, presidente del gruppo cacciatrice della Figc , un ottimo allevatore di bracchi francesi da beccacce e la caretta presidente conta ci, per non aver difeso la caccia abbastanza ed aver propinato i soliti discorsi. Poi se ha voglia si legga una recita a soggetto.. sullo stesso stampo. Ora mi chiedo queste professoresse perché non vanno in tv con il loro modo di difendere la caccia? Magari potremmo imparare qualcosa pure noi analfabeti. . Oppure si vogliono trovare nuove leve, magari nei propri comparti, che tirino le proprie fila per creare ancora più divisione, visto che alle donne sono riconosciute più attrattive? FORSE vista così i, punto di viste di Lara, non è sbagliato. da Zorza
28/07/2017
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Re: AAA… CACCIATRICI CERCASI! X Bertacchi OK, ma vai a commentare o scambiare opinioni con Sergelli su acaccia.com e poi ci sentiamo , questa di caccia praticata e vissuta non sà una mazza, forse ha cacciato su invito dentro a qualche riserva, ma la caccia ha tante sfacettature e tanti protagonisti,ma ultimamente su questa testata leggo solo di gente imparata che pontifica di come dovrebbero comportarsi gli altri 600.000 cacciatori dirigenti e assessori regionali compresi. da Bekea
26/07/2017
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Re: AAA… CACCIATRICI CERCASI! Mah... conosco personalmente Lara e siamo amici... sinceramente ho letto l'articolo di Monica Sergelli del 13 luglio (è forse quello a cui si riferisce Lara?), ho letto il successivo "Gatte morte e gatti neri" sempre di Monica Sergelli. Ho poi letto quello di Lara. E infine ho letto la risposta di Monica Sergelli "Un nervo scoperto". Temo che abbia ragione la Sergelli, che invece non conosco, quando dice che molti non capiscono una mazza di quello che leggono... La sig.ra Sergelli si limita a dire che la caccia oggi ha bisogno di gente preparata (oltre che appassionata) e che poco conta il fatto che abbia la gonna o la barba. E è vero che il nostro modo, prettamente maschile, ha un particolare occhio di riguardo per la donna che condivide la nostra passione. E qualcuno è portato a esaltare più l'appartenenza al genere femminile che l'effettiva preparazione. Guardate che i sessisti siamo noi, non la Sergelli, perchè dimostriamo di essere ben lontani dalla parità dei sessi.
da Lorenzo Bertacchi
26/07/2017
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Re: AAA… CACCIATRICI CERCASI! Siamo messi proprio male sig. Bekea, infatti non leggo ne commenti ne mi piace sulla risposta della "signora" Sergelli . Forse il nervo scoperto è il suo. Gli articoli di Lara sono sempre molto chiari e questo lo condivido come lei ed altri. Ce ne fossero di donne così. Vai avanti Lara e non ti curar di lei, hai la stima di molti altri. Lei no e questo le rode, come si evince dal suo scritto. Saluti. da Zorza
26/07/2017
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Re: AAA… CACCIATRICI CERCASI! ....condivido gli ultimi interventi.Molto li condivido Se poi sono anche scollacciate di certo non guasta. @@ da Massimiliano
26/07/2017
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Re: AAA… CACCIATRICI CERCASI! La penso come Nick Carter. Vorrei aggiungere, se mi è concesso, che un dibattito fra donne cacciatrici, anche aspro, non paludato, denota che c'è speranza per la caccia. Condivido, l'abbia detto chi l'abbia detto, che una donna, al pari di un uomo, per conquistare posizioni di potere debba combattere. Personalmente, conosco tante donne che da tempo hanno incarichi di responsabilità nella caccia, aldilà delle fotografie, scollacciate o meno, e si stanno facendo onore, dando punti ai colleghi che comunque le rispettano. Non si può nascondere tuttavia che ci siano questioni di genere, con risvolti biologici e sociali. Il mammo, per esempio, non lo capisco. Rispetto invece la suddivisione dei compiti, che quasi naturalmente si fa avanti nelle giovani generazioni. Per questo, sono convinto assertore che la caccia si potrà rigenerare se la vecchia (e la nuova) guardia favoriranno l'accesso di giovani e donne. Alla politica l'incarico di formarli. Non basta essere laureati o cacciatori formati, ci vogliono cittadini responsabili. Oggi merce rara. da Lao Tze
25/07/2017
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Re: AAA… CACCIATRICI CERCASI! Secondo me la caccia ha bisogno di donne. PUNTO. Colte, incolte, snob, appassionate. Come nei cacciatori, quelli maschi, è impossibile infatti che tutti nascano imparati, saggi, equilibrati. Ci sono i bastian contrari, ci sono quelli con la puzza sotto il naso, quelli che non sanno chi è Fichte, e quelli che non sanno macellare un cinghiale, o sbuzzare una quaglia. Lo dico, perchè la passione è fatta anche di contraddizioni e un pensiero, una categoria, un popolo, sono composti da elementi eterogenei che stanno insieme a prescindere. Forse inconsapevolmente. Solo così si impara. Stando insieme. Criticandosi, anche. Litigandosi. Fa sorridere chi si erge a maestrina, pensando che il discepolo, o il "collega" non abbia diritto a dire la sua. Trovo anch'io, come altri, certi spunti passionali, certe affermazioni un po' fuori misura. Ma le valuto bonariamente. Come bonariamente, sempre con rispetto, penso che certi punti di vista piuttosto critici sulla presunta strumentalizzazione dell'universo femminino a caccia, nella caccia e per la caccia, costituiscano un buon punto di discussione, ma non la verità assoluta. Semmai, uno spunto per intavolare un dibattito, una querelle, qualche riflessione. Magari dal gusto sapido, come questo della Leporatti, ma positivo. Altrettanto positivo. Poi, si sa, "son donne" avrebbero detto i cosiddetti saggi fino a poco tempo fa. da Nick Carter
25/07/2017
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Re: AAA… CACCIATRICI CERCASI! Viva ammirazione e condivisione per questa tua esposizione. Siamo in estinzione accelerata per colpa nostra. Per coloro che hanno dedicato grandi spazi della propria vita alla salvaguardia della caccia è demoralizzante il disinteresse e la mancata partecipazione alle cause della caccia da parte delle persone che ne avrebbero titolo e capacità. Si raccoglierà purtroppo quanto seminato. Nel futuro, nemmeno tanto lontano, vedo prospettarsi ineluttabile una conflittuale privatizzazione dell'attività venatoria. da Giacomo Gabriele Morelli
25/07/2017
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Re: AAA… CACCIATRICI CERCASI! come puoi come possiamo pretendere che la caccia sociale abbia un futuro? era tutto scritto. Quando saremo al massimo 500mila e la caccia sarà privata tutti saranno contenti. Riguardo le donne sarebbe bello sempre averne di più ma LORO le donne preferiscono il tacco 12 e la bella vita non il sacrificio della caccia.
da Walter
24/07/2017
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Re: AAA… CACCIATRICI CERCASI! Grande Lara, la caccia ha bisogno di donne che la pensano come te, io lò sempre sostenuto anche quando tengo i corsi di formazione per la licenza di caccia,o per l'abilitazione alla caccia agli ungulati. Che se gli uomini che frequentano i corsi si impegnassero la metà di quanto si impegnano le donne, sarebbe il massimo. Voi siete il miglior testimonial per la caccia. Auguri per la prossima stagione venatoria
da Il Nibbio
23/07/2017
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