"Non emanerò una ulteriore ordinanza, prima dei risultati delle nuove misure", è quanto dichiarato in queste ore dal Commissario straordinario alla peste suina africana, Giovanni Filippini, secondo cui la situazione è complessa, ma definirla drammatica è esagerato.
"Al momento ci sono in Italia 18 focolai in Lombardia, 5 in Piemonte e 1 in Emilia-Romagna" ha informato il Commissario, sottolineando che si tratta di un'ondata epidemica che comporta misure di restrizione nelle zone interessate, come indicato nell'ultima ordinanza pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 29 agosto.
"Al momento non emanerò un'ulteriore ordinanza", ha aggiunto Filippini, rispondendo alle preoccupazioni espresse da associazioni e allevatori. "Il provvedimento è di tre giorni fa. Sono in attesa dei risultati che le misure dovrebbero portare una volta applicate negli allevamenti dei territori inseriti nelle zone di restrizione. Quindi, al momento siamo in una fase di valutazione dei risultati legati all'applicazione dell'ordinanza".
Intanto pare sia stato individuato l'allevamento in Lombardia da cui è partita l'infezione degli ultimi focolai. "La falla è stata riscontrata nell'allevamento di Vernate, ufficialmente quarto focolaio, ma probabilmente il primo a essere realmente contagiato". Da qui il virus si è diffusa tra Milano, Pavia e Lodi.