Si preparano:
un piatto con solo sale e pepe, per insaporire gli uccelli; un piatto con sale, pepe e misto spezie per insaporire le fettine del guanciale e del petto di pollo; un piatto con le foglie di salvia; un piatto con l’aglio schiacciato.
Si infilano nello spiedino:
-una fettina di pane con un poco sale e pepe ed una foglia di salvia; si aggiunge un involtino di guanciale con dentro la salvia, l’aglio, il sale, il pepe ed il misto spezie (q.b.); infine si aggiunge una foglia di salvia ed un uccellino, poi, con lo stesso sistema, il petto di pollo. Si continua con pane, guanciale, uccellino e pollo, fino a quando lo spiedo non è completo.
Si accende il fuoco e, circa due ore e mezzo prima di mangiare, si lascia prosciugare l’arrosto, che va tenuto ben distante dalla fiamma e dai carboni. Quando tutti i componenti l’arrosto hanno fatto una “crosticina di protezione” , si unge con l’olio d’oliva e si fa cuocere piano piano.
SE AVREMO LA FORTUNA CHE L’ARROSTO NON BRUCIA (dato che è nostro), NON CI RESTA CHE AUGURARSI UN “BUON APPETITO” (che sicuramente non manca in Roberto, in Marino, in Giorgio, in Luca, tanto per citare alcuni dei 28 amici previsti).
Ricetta inviata da Vilmo Aluigi (Ponte Buggianese)
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