E' Coldiretti Piemonte ad organizzare un incontro in videoconferenza con l'Assessore regionale alla caccia, Claudio Sacchetto, sulle modifiche alla legge sulla caccia, attualmente al vaglio della Commissione Agricoltura. Sacchetto conferma “tempi molto brevi”, “entro fine febbraio – precisa - al più tardi metà marzo il Consiglio regionale avrà approvato la nuova legge”.
Nuove norme sul controllo ungulati: Regione e Province per i piani di controllo possano avvalersi anche dei proprietari o conduttori dei fondi prima ancora che dei cacciatori. Le azioni di controllo potranno inoltre essere esercitate anche da cacciatori provenienti da fuori Atc o Ca.
In caso di inadempienza delle province subentrerà la Regione.
“ Il nostro intento – ha spiegato l’Assessore – è di stimolare gli ATC ed i CA a realizzare tutti i piani di abbattimento sapendo che se non sono in grado di provvedervi direttamente ci penserà la provincia o la regione. Per premiare gli ATC e i CA virtuosi che fanno intervenire anche cacciatori fuori dal loro territorio di competenza, saranno erogati finanziamenti premianti. L’obiettivo è di garantire una maggiore pressione venatoria nei confronti delle specie più dannose come il cinghiale al fine di ridurre i danni all’agricoltura”.
Aumentano anche le tasse a carico dei cacciatori così come dovranno versare una quota i cacciatori in ammissione temporanea che vanno a completare i piani di prelievo. Secondo i dati forniti dall’assessore Sacchetto, con la nuova legge si avrà un introito sufficiente a coprire sia i danni agricoli che i costi di gestione degli ATC e dei CA. La nuova legge prevede che i fondi saranno introitati direttamente dall’Assessorato regionale all’Agricoltura e non finiranno nel calderone del bilancio della Regione, per cui si hanno maggiori certezze che i danni vengano pagati agli agricoltori.
Mentre è previsto un aumento delle specie cacciabili, ci si sta attivando anche per una modifica della Legge sui Parchi che preveda la caccia dei soli cacciatori residenti nelle aree contigue al parco. Una limitazione al contenimento delle specie nelle aree di pre-parco che va in qualche modo superata per evitare danni all’agricoltura e costi per il parco stesso. Per quanto concerne il pagamento dei danni 2011 l’Assessore ha reso noto che si tratta di un momentaneo problema di cassa dovuto alla riduzione degli stanziamenti regionali. Per quanto concerne il 2012 si provvederà secondo quanto previsto dalla nuova legge.