Il Consiglio regionale del Veneto ha approvato a larga maggioranza il progetto di legge del Pdl (appoggiato anche da Pd e Lega Nord) che si propone di modificare l'attuale normativa regionale sulla regolamentazione degli appostamenti di caccia.
L'obiettivo della legge, illustrata in aula al presidente della commissione "Agricoltura, caccia" Davide Bendinelli, è snellire l'iter burocratico per la realizzazione di appostamenti che non sono realizzati con fondazioni fisse e sono, quindi, facilmente amovibili. Tali appostamenti, in modo particolare quelli elevati, le cosiddette "altane", utilizzati soprattutto per la caccia agli ungulati e ai cinghiali, potranno essere realizzati senza l'obbligo di ottenere l'idoneità edilizia da parte del Comune sostituita da una semplice comunicazione . Alla province spetta il compito di individuare le aree in cui è possibile realizzare le altane, fissare il loro numero e stabilirne la tipologia costruttiva fermo restando che questi manufatto non dovranno essere chiusi né dotati di opere come allacciamenti elettrici o impianti per il riscaldamento.
"In un contesto regionale caratterizzato dall'espansione delle popolazioni di ungulati - dalla montagna alla pianura - una legge che regolasse le altane non era più rinviabile. Abbiamo dato una risposta importante al mondo venatorio". Hanno commentato in una nota il capogruppo del Pdl in Consiglio regionale Dario Bond e il presidente della commissione Caccia e Pesca Davide Bendinelli. "La finalità principale di questa iniziativa - spiegano Bond e Bendinelli - è quella di rendere più sicura sia l'attività di controllo delle specie da ridimensionare, come il cinghiale, sia l'esercizio venatorio ordinario, considerato il maggior grado di rischio che comporta la specifica tipologia di mezzi e munizioni utilizzati nell'abbattimento degli ungulati"