Lo scorso 30 gennaio la Provincia di Genova ha adottato una determinazione dirigenziale con la quale è stato autorizzato il prelievo di cervidi anche su terreno coperto di neve. L'atto resta in vigore perché “rispetta pienamente le norme, è necessario per proseguire il piano di prelievo stabilito che non danneggia in alcun modo la consistenza delle popolazioni di daini e caprioli da anni stabili o in crescita, è analogo a quelli già adottati in passato e che il Tar Liguria, di fronte a un ricorso del WWF e della LAC ha considerato ‘esente dai vizi sostenuti’ e “corretta applicazione della norma in questione’ con l’ordinanza del 17 febbraio 2011”. E' la spiegazione data dall'Assessore provinciale alla caccia Piero Fossati al consigliere dei Verdi Angelo Spanò che aveva chiesto di congelare il provvedimento Perché illegittimo, in virtù del fatto che la legge 157 concede tale possibilità solo nelle zone alpine.
Fossati ha ricordato “che l’atto richiama la facoltà di deroga prevista dalla legge regionale 29 del 1994 all’articolo 47 rispetto al divieto di caccia sulla neve stabilito dalla legge nazionale 157. La caccia di selezione, anche su un terreno innevato, non causa alcun danno a queste specie, mentre la sospensione venatoria per la neve potrebbe provocare uno squilibrio nei prelievi conservativi stabiliti e per i quali i dati scientifici dell’Università indicano che proprio questo è il periodo più corretto per ottenere i risultati attesi.” Sul provvedimento, adottato “con piena legittimità e su concrete basi scientifiche” l’assessore provinciale dice inoltre “non è mia facoltà intervenire, perché è un atto emanato nell’autonomia delle funzioni dirigenziali. Non escludo tuttavia la disponibilità a un’ulteriore valutazione dell’atto nei prossimi giorni con gli uffici.”