In una lettera inviata a tutti i parlamentari, il Presidente di CRCA (Civiltà Rurale Caccia e Ambiente), l'Avv. Enzo Brosio, chiede un intervento urgente al fine di "risolvere il problema che è sorto in materia di durata delle licenze di porto d’armi per uso caccia e tiro a volo con l’approvazione del decreto legge di cui all’oggetto".
"Se il decreto non verrà modificato e non si riporterà in essere la disposizione che prevede la durata di 6 anni per la licenza di porto d’armi per caccia e tiro a volo - sottolinea Bosio - le conseguenze saranno disastrose sia per l’attività venatoria, che di fatto verrà cancellata, sia per le decine di migliaia di posti di lavoro del settore armiero e di quello collegato al mondo venatorio che verranno a mancare nella nostra provincia".
"Francamente - scrive Bosio - non si è neanche in grado di pensare come la Questura di Brescia possa trattare circa 40.000 pratiche di rinnovo di porto d’armi per uso caccia e tiro a volo in un solo anno quando attualmente ne tratta circa 6.000/7.000 già con notevoli difficoltà per la carenza di personale.
Ribadendo che probabilmente si tratta di un errore nella formulazione della norma chiedo un Vostro urgentissimo intervento presso il Ministro competente affinchè si ponga mano alla rettifica del testo del decreto nel senso sopra indicato".