Riceviamo e pubblichiamo:
Licenze di caccia: rinnovare le tasse di concessione governativa prima della scadenza del porto d’armi si può. Lo ha stabilito la Provincia di Perugia, accogliendo il ricorso presentato da Federcaccia, nella persona dell’avvocato Simone Moriconi del foro di Perugia. I fatti risalgono allo scorso novembre, quando un cacciatore di Gualdo Cattaneo era stato sanzionato dal Corpo Forestale dello Stato per aver esibito dei bollettini di versamento datati settembre 2011, mentre la licenza di porto d’armi portava la data di ottobre. Pertanto, secondo i pubblici ufficiali, i bollettini esibiti sarebbero scaduti il mese successivo, e non erano dunque da considerarsi validi per il resto della stagione 2011-12.
In parole semplici, in mancanza di giurisprudenza adeguata in un senso o nell’altro, la validità dei bollettini di pagamento delle tasse di concessione governative – regionali e provinciali – può avere la durata di un anno solare oppure, a seconda delle interpretazioni, fino alla data di rilascio del porto d’armi. Il che significa, specialmente per le licenze rilasciate in periodi di caccia aperta, che a volte le date dei bollettini possono accavallarsi con quella del rilascio, creando possibili malintesi con pubblici ufficiali particolarmente zelanti, che chiedono di dimostrare la validità temporale dei versamenti pagati.
Nel caso del cacciatore di Gualdo Cattaneo, gli agenti del Corpo Forestale gli avevano comminato una multa da oltre 600 euro, sostenendo che i suoi versamenti – datati settembre 2011 – non erano sufficienti a coprire l’intera stagione fino al settembre successivo, ma erano validi soltanto fino alla data del porto d’armi, ricadente nel mese di ottobre. Oltre alla multa, il cacciatore aveva subito il sequestro amministrativo del proprio fucile, rimasto in sua custodia dopo essere stato sigillato dai pubblici ufficiali.
La Federcaccia Umbra, affidato il caso all’avvocato Moriconi, ha impugnato il verbale del Corpo Forestale sostenendo la validità annuale dei bollettini pagati. Del resto, il cacciatore in questione aveva regolarmente pagato le tasse governative anche per la stagione precedente, come è risultato dalla ricerca condotta dalla Provincia di Perugia. la quale, nell’accogliere in pieno il ricorso, ha cancellato la pesante ammenda e disposto il dissequestro dell’arma.
Il punto, sotto l’aspetto legale, è che non esiste legge che vieti di pagare le tasse in anticipo. pertanto, come anche recita una vecchia circolare ministeriale prodotta dal ricorrente, le concessioni governative si possono pagare anche prima della data del rilascio scritta sul libretto di porto d’armi, a patto che sulla causale del versamento si indichi il periodo di riferimento. Ulteriore consiglio da dare ai cacciatori è quello di portare con sé anche i bollettini relativi alla stagione precedente quella attuale, sì da fugare ogni dubbio anche fra i controllori più meticolosi.
Ovviamente soddisfatta la Federcaccia Umbra e Provinciale, per quella che si può definire una vera e propria vittoria legale che pone un freno a numerosi verbali comminati ogni anno dagli addetti al controllo sull’attività venatoria.
Meglio ancora sarebbe, per evitare il ripetersi di simili malintesi, che le istituzioni locali diramassero una circolare ai corpi preposti al controllo con una precisa linea-guida in merito all’argomento “concessioni governative”.
Ufficio Stampa Federcaccia Umbra