Era stato l'Assessore provinciale Claudio Bellan ad invitare Wwf alla Fiera della Pesca e della Caccia di Rovigo, per un confronto sui dati proposti dalle associazioni venatorie. Ma Massimo Benà, rappresentante di Wwf, è stato lapidario. “Restituisco – ha scritto all'assessore – il non richiesto e non gradito invito non senza far osservare che si avverte la mancanza di uno specifico appuntamento dedicato ad un tema di assoluta attualità e importanza”, ovvero il bracconaggio. Benà se la prende con il Workshop organizzato sabato 17 marzo sull'avifauna acquatica nel Delta del Po, durante il quale saranno illustrati i dati e le azioni di gestione intraprese in in collaborazione con l'Ufficio Avifauna Migratoria Fidc. E sarà presentato il volume edito dalla Regione Veneto e dall’Ente Veneto Agricoltura, al quale hanno collaborato anche l’Atc Rovigo3 “Delta del Po” e Acma Ricerche.
Per Benà è comodo “baloccarsi con presentazione di libri a carattere pseudo scientifico o sbrodolarsi in dispute sulla consistenza, poniamo dei contingenti svernanti nel Delta del Po della specie X piuttosto che della specie Y”, ma risulterebbe fastidioso occuparsi di questioni come il bracconaggio e gli appostamenti abusivi di caccia. Occorre dire che durante l’incontro verranno presentati i dati più aggiornati su status, trend e problematiche relative alle anatre selvatiche, a cura degli autori del volume, nonché sul prelievo venatorio a cura di Michele Sorrenti, responsabile scientifico dell’Ufficio Avifauna Migratoria. Il rappresentante del Wwf avrebbe potuto sfruttare l'occasione per portare il suo punto di vista e aprire il confronto. Spiace constatare invece che anche questa volta si è preferito lasciare spazio alla polemica.