Come annunciato, giovedì 22 marzo 2012 una delegazione della Commissione regionale Agricoltura della Lombardia si recherà a Bruxelles presso la Commissione Ue per cercare una cornice normativa entro cui inserire le disposizioni di legge inerenti l'esercizio in deroga dell'attivita' venatoria, senza il rischio di incorrere in sanzioni o procedure d'infrazione da parte dell'Unione Europea.
La missione fa seguito all'impegno preso dal Consiglio regionale a dicembre con l'approvazione di un Odg che prevedeva l'attivazione di contatti diretti con la Commissione europea per definire nel modo migliore i provvedimenti venatori per la prossima stagione. La delegazione sara' composta dal Vice Presidente del Consiglio Carlo Saffioti (PdL), dal Presidente della Commissione Mauro Parolini (PdL) e dai Consiglieri regionali Vanni Ligasacchi (PdL), Alessandro Marelli (Lega Nord), Mario Barboni (PD) e Valerio Bettoni (UdC). Nell'occasione la delegazione lombarda si incontrera' in mattinata con i rappresentanti dell'Ufficio Giuridico e Contenzioso presso la sede di Italrap (Rappresentanza permanente d'Italia presso l'Unione europea), mentre nel pomeriggio avra' luogo una riunione di lavoro presso la Direzione Generale Ambiente della Commissione europea ''Direzione Infrazioni''.
La Commissione regionale ''Agricoltura, parchi e risorse idriche'' a fine febbraio aveva gia' ufficialmente richiamato l'Ispra a compiere fino in fondo il proprio dovere in materia venatoria, chiedendo alla Giunta regionale ''di attuare ogni iniziativa utile a obbligare l'Ispra ad esprimere parere obbligatorio sulla consistenza delle specie cacciabili''.
''Una raccomandazione che si era resa necessaria -ha spiegato il presidente della Commissione Mauro Parolini (PdL)- poiche' dal 2005 l'Ispra (ex INFS) dichiara di non essere in grado di fornire i dati richiesti secondo i criteri fissati dall'Unione Europea. Questa inadempienza di Ispra -ha aggiunto Parolini- costituisce la principale motivazione delle procedure di infrazione avviate dall'Unione Europea nei confronti delle leggi venatorie lombarde''.
Il documento approvato dalla Commissione lombarda contiene anche l'impegno a dare avvio all'Osservatorio regionale degli habitat naturali e delle popolazioni faunistiche, e su proposta di Vanni Ligasacchi (PdL) pone anche come termine ultimo per l'avvio il prossimo mese di aprile. ''In assenza dei pareri dell'Ispra, per legiferare potremo infatti avvalerci -ha precisato Ligasacchi- dei pareri espressi da questo Osservatorio, che hanno pari valore e legittimita'''.
''Stiamo lavorando in modo trasversale in Consiglio regionale -spiegano Carlo Saffioti e Mauro Parolini- perche' i provvedimenti della Regione sulla caccia siano sempre piu' coerenti e rispettosi delle tradizioni della pratica venatoria lombarda. Intendiamo promuovere ogni azione utile sia a Roma che a Bruxelles perche' nel rispetto della direttiva europea anche in Lombardia l'attivita' venatoria sia garantita e praticata come avviene in tanti altri Paesi europei''. (Asca) |